Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
29.03.96
Miei amati, questo è il tempo del
massimo dolore, ma anche della più grande gioia per i Miei eletti. Soffrite con
Me in questo lungo calvario d’Amore e donateMi tutto
l’anelito del vostro essere: ogni istante diviene una stilla d’amore, che
offrite a Me e ai fratelli. Non passa invano questo tempo che vi fa tanto
sospirare: lo concedo come Dono per coloro che hanno
smarrito la via; voglio che il Mio Regno sia colmo di figli. A ciascuno vengono concesse molte possibilità, questo perché la Mia
infinita Misericordia vuole precedere la Mia Perfetta Giustizia. Non doletevi,
Miei diletti, per questa attesa che voi non sapete
quanto si dilunghi: un grande Sole sta illuminando l’orizzonte, irraggia tutto
il mondo, i quattro angoli della terra e le anime si dischiudono, come fiori.
Per una sola di esse darei di nuovo la Mia Vita. CapiteMi, Miei eletti, capiteMi ed assecondateMi; attendete ed
offrite. Vi ho promesso un cambiamento: ancora poco, poco e ci sarà la nuova
era di pace e felicità.
Sposa
amata, resta in Me, godi in Me, palpita nel Mio Cuore, donaMi
ogni sospiro, anela solo a Me, piccola Mia. Il tempo si sta consumando. Tutto è
pronto: i Miei servi sono posti ai quattro angoli della terra e gli Ordini sono
precisi. Prima di togliere, però, Mia dolce colomba, voglio
dare, dare, offrire, offrire, dare ogni possibilità di salvezza, offrire ancora
i Miei Doni d’Amore.
Mi
chiedete pietà per i peccatori, Mi supplicate per loro; vi vedo assorti nella
preghiera del cuore: pensate ai molti, ai moltissimi che hanno chiuso il cuore
e ci hanno posto sopra una pietra durissima, impenetrabile; pensate alla loro
rovina che è ormai vicina e gemete, profondamente.
Dividete
con Me questa grande sofferenza; l’attesa sarà ormai breve: chi deve piegarsi
non s’è piegato, chi doveva ascoltare non ha
ascoltato, chi doveva umiliarsi non l’ha fatto.
Ho
chiesto penitenza e compunzione al mondo del peccato; ho trovato indifferenza e
vanità.
Ho
spalancato le porte del Mio Cuore e ne ho fatto uscire
torrenti di Grazie, ma esse non hanno bagnato neppure certe pietre, aride,
senza intelletto e senza volontà, per scelta.
Ho
fatto parlare i Miei angeli della terra con linguaggio semplice ed accessibile, ma anche a loro è stato girato il dorso e
sono stati anche criticati e disprezzati proprio da coloro che avevano più
bisogno di ascoltarli.
Vi
dico, vi ripeto che, per un solo pensiero che ha offeso i Miei diletti, ci sarà
un’adeguata espiazione.
Amo
teneramente questi Miei fedelissimi che non conoscono pericoli, non temono
sacrifici, Mi servono con immenso amore e vivono nel
Mio Grembo, prendono energia da Me, agiscono secondo le Mie Direttive,
obbediscono fedelmente ad ogni Mio Comando, senza tralasciare mai alcunché,
senza guardarsi indietro. Non temono la sofferenza, perché grande è l’amore e
lo zelo per la Mia Casa li divora. Se chiedessi a te, Mia piccola sposa la
vita, cosa risponderesti?
“Mio
adorato Gesù, mio Amore, la risposta la conosci: Tu, Altissimo, leggi i
pensieri ancora prima che sorgano, Tu sai tutto. La mia vita è Tua, sempre, in
ogni istante Te l’offro; fanne l’uso che desideri.”
Eletti,
che leggete le Mie sante Lettere d’Amore, questi sono i Miei diletti, questi,
in tale momento storico, le gioie del Mio Cuore. Quando chiedo, ottengo, quando
chiamo, ricevo immediata risposta; se soffro, non sono solo, come nel terribile
momento del Getsemani: ho i Miei, amati, vicini. Essi
si chinano a baciare le Mie Piaghe ed a cospargerle di
unguento profumato, stringono la Mia Mano e mai Mi lasciano.
Dolci
Mie creature, che vivete solo per Me e dite di non poter vivere un attimo
lontano dal vostro Gesù, quanta consolazione prendo da voi! Questa Mia Passione
è assai dolorosa: il nemico Mi strappa le anime con terribile ferocia e quanti
Mi offendono e proclamano “superate” le Mie Leggi! Quanti osano sostituirle con
le loro, volte alla morte ed alla distruzione!
Io,
Io, Dio, continuo ad attendere un mutamento dei cuori; aspetto, aspetto, circondato dai Miei più fedeli adoratori, sento le
più tenere parole d’amore che Mi suggeriscono. Attendo la conversione dei
lontani, il risveglio dei pigri, l’umiliazione dei superbi, la sottomissione
degli stolti. Attendo, ma invano: i lontani non si convertono, i pigri
continuano a sostare, i superbi alzano il capo contro di Me, gli stolti non
mutano atteggiamento!
DiMMi, diMMi, Mia piccola sposa: quanto
ancora potrò aspettare costoro che non si decidono?
Rispondi:
“Mio Adorato, noi vorremmo, certo, che Tu venissi subito, senza indugio,
aneliamo a Te con tutta l’anima; ma, se ci fosse possibilità di salvezza per un
solo uomo in un ulteriore indugio, attendi, Amore mio!
Attendi quanto occorre; noi non ci muoveremo dal nostro posto ed attenderemo con Te quanto Tu vorrai, nostro Signore
amatissimo.”
Piccola
sposa, non attenderò ancora a lungo, questi stolti dal cuore di diamante hanno
stancato la Mia Pazienza. Vedo i vostri volti stanchi e provati; voglio che
presto siano esultanti di gioia infinita.
Ciò
che deve avvenire avverrà presto, ma nessuno potrà
dire di non aver avuto occasioni, infinite, per salvarsi. Mia diletta, sto
parlando intensamente ad ogni cuore: nel silenzio del
riposo, nella quiete dagli affanni rivolgo il Mio ultimo Invito a tutti, chiamo
a salvezza. Offro ancora i Miei Doni con generosità. Chi capisce non lascerà
che essi cadano nel vuoto. Ti dico, però, Mia amata colomba, che, se in questo attimo, fuggevole, che ancora concedo non ci sarà
ravvedimento, allora agirò con rigore: vedranno gli uomini, sì, vedranno il Mio
Volto, ma quello terribile del Dio di Perfetta Giustizia.
Chi
resisterà alla vista, senza morirne? Mia amatissima, a te mai l’ho mostrato
così, com’è veramente: certo, non saresti rimasta in vita. Ho attenuato
moltissimo e, ciononostante, non sei riuscita a
sostenere neppure per un istante una simile visione. Le Mie Braccia amorose ti
tenevano stretta ed il Mio Sguardo è tornato Dolce per
te, piccola amata, che hai preferito chiudere gli occhi per non vedere l’attimo
del Mio Sguardo severo, per perderti, felice, poi, in Me nel momento della
Dolcezza.
I
Miei fedeli, i Miei amati non vedranno che per un attimo
brevissimo il Mio Sguardo da Giudice implacabile, mentre gli stolti
dovranno inorridire a questa vista. Tenteranno di fuggire, ma non potranno
muoversi dal loro posto, inchiodati dal Mio Volere. Sentiranno in sé la massima
pena per non aver obbedito in tempo. I loro peccati, gli abomini, saranno tutti
ben presenti. Ciò che non hanno voluto comprendere in molto tempo, lo capiranno
in un istante.
A
che varrà per loro questa conoscenza tardiva? Solo a rendere più acerbo il
dolore. Vi dico che malediranno il giorno della loro nascita ed
il seno che li ha nutriti.
Mia
piccola, non rattristarti, non soffrire per questo. Lo sai: non voglio il tuo
dolore, non voglio vedere le lacrime rigare il tuo
viso. Ognuno ha davanti due strade, quella del Bene e quella del male: è libero
di fare la sua scelta! Io, Io, Dio, rispetto a pieno la volontà di ogni uomo,
aspetto con pazienza, mai forzo e nessuno costringo a fare la Mia Volontà.
Quest’attesa, però, si sappia, ha i suoi limiti, oltre i quali non viene concesso neppure un secondo.
Non
gemere, amatissima Mia colomba. Posa il tuo capo sul
Mio Cuore, Ardente d’Amore. Rasserenati: anche oggi ti offrirò tanta Dolcezza e
godrai le Delizie del Mio Amore Divino.
Ti amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
29.03.96
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
Miei, amatissimi, volgetevi con fiducia a Dio: Egli non tarderà ad adempiere alle Sue Promesse.
Il
vostro dolore, le pene quotidiane, ogni sospiro che fate sono preziosi ai Suoi Occhi, perché li offrite come intercessione
per i peccati del mondo.
Ogni
giorno d’attesa è prezioso, perché fatto da molti istanti di offerta, di
tormento, di pena, tanto graditi a Dio.
Piccolini
Miei, sopportate con pazienza. Vi sento parlare spesso con tristezza, come se
le cose belle dovessero tardare ancora molto; non temete: i tempi sono giunti,
sono questi, non altri. Godrete, amati figli, godrete,
perché Gesù viene a liberarvi dalle infinite schiavitù.
Non
ci sarà da attendere per molto: se voi anelate a Dio, Egli tanto desidera
vedervi felici e togliere il dolore dal mondo.
Conosci, figlia amata,
la Tenerezza infinita di quel Cuore meraviglioso. Nel Suo Sguardo c’è un immenso
Amore non solo per te, piccola fedele adoratrice, ma per ogni uomo della terra.
Se
Dio chiede sacrifici ed obbedienza, se ancora un
pochino si protrae l’attesa, significa che questo è assolutamente necessario.
Pensate
che Dio ami vedere queste grandi sofferenze che si patiscono
in ogni angolo della terra?
L’uomo,
creato per la gioia sia in terra che in Cielo, ora
soffre terribilmente per espiare i grandi peccati che si commettono ovunque.
Il
dolore non viene da Dio, la sofferenza non è opera del Santissimo Che è Bontà,
Misericordia, Felicità infinita, è opera sempre del terribile nemico che tenta,
insidia, trama ed inganna, trova sempre chi cade nella
sua rete, per debolezza, per pigrizia, per superficialità.
Il
male che commette uno lo devono scontare tutti: qui sulla terra siete un unico
corpo, figli Miei, molto malato in alcune parti e
sanissimo però in altre. Le cellule sane e forti devono aiutare le malate a
guarire. Questo processo continuerà fino a quando il Padre fermerà gli eventi.
La Sua Volontà deciderà ogni cosa.
A
nessuno è concesso saperne di più. Dio opera con immensa Sapienza e Bontà e
solo a Lui è noto il giorno, particolare e grandioso, che vedrà il compimento
delle grandi Promesse e dei più straordinari fatti; può essere tra un istante o
tra molti giorni. Non preoccupatevene troppo; date ciò che vi viene chiesto e obbedite, umili e fiduciosi.
Certo,
la croce pesa, pesa su ogni creatura umana e ciascuno vorrebbe
liberarsene presto, ma... pensate a Gesù, pensate al vostro Santissimo Redentore:
la portò fino in fondo, si lasciò inchiodare su di essa e vi spirò.
Siate
pazienti, siate docili: sarete liberati dalle croci, da quelle piccoli e da
quelle più pesanti. Alzerete il capo felici e
guarderete esultanti la nuova alba di pace.
Vi
amo, piccolini. Vi amo e vi prendo tutti per mano. Siate sereni: non siete soli
nel cammino; la Mamma è con voi per guidarvi, farvi coraggio e rialzarvi,
quando cadete.
Vi
amo.
Maria
Santissima