Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
24.04.96
Eletti, figli
amati, in Me troverete ogni Gioia, in Me ogni Delizia.
Cercate Me, non le cose del mondo. Anelate a Me in ogni istante della vostra
vita. Non si separi la vostra mente dal Mio Amore né il cuore dal Mio Cuore:
solo in Me la Verità diverrà per voi sempre più nitida e solo
in Me capirete il significato di tutto ciò che accade. Ciò che è nascosto
diverrà palese per voi che vivete in Me. Nulla accade a caso: gli avvenimenti
si susseguono secondo una trama ben precisa. Non è però semplice scoprirla. Io vi illumino, Io illumino tutti quelli che vivono per
servirMi; voi, poi, dovete porgere lume agli altri che nulla comprendono,
perché troppo svagati, superficiali, distratti, indifferenti. Figli amati, non
vorrei pronunciare alcuna sentenza di condanna: il Mio più grande Dolore è
dover condannare chi tanto ho amato, ma in Me ci sono Misericordia infinita e
Giustizia Perfetta. Lascio ad ogni uomo la massima
libertà di scegliere. In ogni azione, che compite, voi fate una scelta: o siete
nella Mia Misericordia e godete o siete nella Mia Giustizia e soffrite le
peggiori pene.
Sposa amatissima, vivi, serena, nel Mio Amore e non temere la Mia Giustizia, per il margine di imperfezione che c’è in ogni azione. Questo pensiero allontanalo dalla mente. Amata del Mio Cuore, resta tra le Mie Braccia amorose ed ascolta, serena, la Mia lezione odierna.
Spesso nel tuo cuore Mi dici: “Gesù adorato, Ti amo immensamente ed opero quello che penso Ti sia gradito. La mia anima Ti appartiene e il mio essere anela solo a Te. Vorrei solo ciò che Tu vuoi e vorrei respingere quello che non Ti è gradito. Non so però se avviene, in realtà, proprio così, Amore mio, in ogni mia azione, pur compiuta per darTi lode ed amore e per conformarmi alla Tua santa Volontà, è presente l’uomo con la sua natura debole, corrotta dal peccato d’origine. Dio Santissimo, accetta la buona intenzione e perdona l’imprecisione e l’incapacità della nostra natura!”
Mia piccola sposa, torno su questa lezione, perché è molto importante: voglio che nel tuo cuore ci siano sempre gioia e pace. Ti ho scelta per Me e voglio che tu possa godere per sempre le Mie Delizie, cominciando da ora.
L’uomo ha davanti a sé due strade: quella del Bene e quella del male, ha un intelletto ed una volontà che lo guidano; deve, inoltre, fare i conti con una natura ribelle, perché guastata dal peccato originale. Ogni azione che l’uomo compie contiene, implicita, una scelta: la mente elabora, il cuore accetta, la volontà agisce. La volontà, quindi, è schiava della mente e del cuore. Nella mente si affacciano molte idee, tutte differenti fra loro: alcune volte a fare il Bene, altre, invece, dirette verso il male. Prima di fare agire la volontà, occorre che avvenga una scelta. Essa* agisce secondo l’ordine ricevuto dal cervello. Nel vagliare le idee nate intervengono vari fattori: come primo, la presenza del corpo con i suoi stimoli; come secondo, la coscienza che fa i conti con le Mie Leggi eterne, ben impresse in ogni uomo; come terzo, le circostanze nelle quali si compie l’azione. Tenete ben presente che il corpo vi chiederà sempre di soddisfare le sue esigenze: dopo il marchio della colpa, è divenuto un tiranno che grida e scalpita per avere ciò che vuole. L’uomo ha presente in sé una voce che gli suggerisce ciò che è bene fare in base alla Mia Legge e ciò che, invece, deve essere respinto. Questa voce mai si spegne del tutto, ma, se mai viene ascoltata, resta flebile, flebile, pur sempre presente. Le circostanze poi hanno un ruolo differente, a volte decisivo.
Tu Mi dici, Mia diletta: “Come, allora, deve comportarsi l’uomo? Ignorare il corpo e seguire la voce, oppure sentire entrambi e tenere anche conto delle circostanze? Mio Gesù, aiutami, aiutaci a fare sempre la scelta a Te gradita! Amore, non togliere lo Sguardo da noi affinché si possa sempre avere gioia dalla nostra vita e mai alcun dispiacere!”
Piccola Mia, il Mio Sguardo è sempre su chi Mi parla in tal modo, la Mia Misericordia avvolge una tale creatura e mai la lascia. Quando le tue disposizioni interiori sono tali da volere decisamente solo il Bene e respingere altrettanto decisamente ogni traccia di male, la possibilità di peccato si assottiglia sempre di più. Io, Io, Dio, mai vengo offeso da colui che ha in sé questa salda decisione. L’uomo pecca quando è ben conscio di peccare, conosce il Bene e sceglie il male, capisce che una cosa è male e la fa con massima coscienza. Quando, invece, la povera creatura ci mette tutta la sua buona intenzione e, ciononostante l’azione non corrisponde proprio a pieno al Mio Volere, Io non imputo colpa, ma, come mamma paziente, prendo il Mio bimbo per mano e gli spiego come avrebbe dovuto fare, come procedere per il futuro, come emendarsi e divenire sempre più perfetto. Quando, poi, vedo che la lezione è stata ben capita, allora, ogni ricaduta nello stesso errore diviene colpa vera e propria e come tale verrà valutata.
Scricciolo Mio amato, esulta e non gemere per il margine d’imperfezione che trovi in ogni azione fatta con massima buona, intenzione: Io sono un Giudice assai mite con chi cerca di salire con tutte le proprie forze la scala, ripidissima, della perfezione.
Adora il tuo Dio, come fai. AdoraLo giorno e notte, come fai. ServiLo in ogni istante, come puoi, come sai, come meglio ti riesce: mai chiederò ciò che è impossibile dare, ma desidero il massimo da te che vivi nel Mio Essere e ne godi, ancora vivente, le sublimi Delizie.
Ogni uomo, prima di compiere qualunque azione di una certa importanza, rifletta a fondo, non agisca con tanta superficialità, come se le conseguenze del suo atto non avessero nessun peso, ma ricordi che di tutto gli sarà chiesto conto.
Sposa amata, a volte l’errore non è causato da vera e propria malizia, ma da poca riflessione, da scarsa considerazione: le conseguenze ed il danno possono essere assai gravi.
Piccoli Miei, nella vita voi avete fatto molte mosse e altre ne farete nell’arco di tempo che Io vi concedo ancora, ma attenzione: non agite avventatamente; tutto è presente in Me e di ogni cosa terrò conto per formulare il Giudizio finale.
La Mia sposa amata Mi dice: “Mio adorato Gesù, stacci vicino. Amore Santissimo, guardaci con pietà e guidaci in questa, difficile scelta. Usa sempre con noi la Tua Misericordia e non la Perfetta Giustizia. Guardaci con Amore e Tenerezza; il Tuo Sguardo severo sconvolge. Mostraci il Volto amoroso.”
Se obbedirete tutti, se continuerete a percorrere la via del Bene, prometto a coloro che Mi ascoltano di vedere presto il Mio Volto amoroso e poi goderlo per l’eternità.
Gioisci, Mia sposa. Godi anche in questa giornata le Delizie del Mio Amore. Agisci sempre con buona intenzione, con purezza di cuore. DonaMi ogni pensiero ed ogni anelito; Io accetterò il tuo dono d’amore e, per te, concederò Grazie su Grazie ai bisognosi della terra.
Bandisci la tristezza: assieme allo Sposo Divino la Felicità non ha confini di tempo né di spazio*.
Ti amo.
Gesù
*essa = la volontà
*confini
di tempo né di spazio = è completa
Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
24.04.96
La Mamma parla
agli eletti
Figli amati, voi vivete immersi nella Misericordia Divina. Dio vi ama, teneramente, e vi cura in modo speciale: siete il Suo dolce popolo ed Egli il vostro amoroso Dio. Pensate alle delicatezze del Suo Amore. Riflettete bene alla fine di ogni giornata: noterete tanti momenti di dolcezza, constaterete che in alcuni istanti non avete sentito la croce sulle spalle e, leggeri, leggeri, avete camminato come se essa non esistesse. Pensate a questo: “Come mai in quel momento mi sono sentito così felice? Perché il mio cuore ha goduto una gioia misteriosa ed ineffabile in quell’istante?”
Figli, amati figli, Gesù ogni giorno, per un poco, si prende la vostra croce sulle spalle. Dolce, amato Cireneo, è tanto l’Amore che vi porta che si china su di voi per darvi sollievo ed accarezzarvi soavemente: vuole vedervi sorridere, come bimbi felici. Egli conosce le vostre pene, i problemi, le difficoltà, le attese. I nodi più difficili li allenta subito: non vuole il Santissimo Amore che voi vi dibattiate in troppe angustie. Oggi, figlia cara, ho osservato il Suo Sguardo, mentre si è posato su di voi.
Ognuno era al suo posto, ognuno intento a servirLo, chi in un modo, chi in un altro. Nel Volto ho osservato un’espressione Dolce e Tenera. Immaginate quella di una mamma che segue il piccolo bimbo, mentre si dà da fare ad obbedire ad una sua richiesta: lo vede, contento e serio, volgere le sue energie a fare meglio possibile ciò che ella ha ordinato. Vedendo tanto zelo, un dolcissimo sorriso affiora sul volto materno ed in esso è presente l’immensità del suo amore.
Ho fatto questo esempio perché è il più calzante per spiegare l’espressione sublime di Gesù. Ho visto tanta, tanta Tenerezza in Lui. Ho pensato: quanti Miei figli, disobbedienti, si privano di tale Dono, rifiutano il Suo Amore e perdono la Ricchezza che potrebbe farli tanto, tanto felici! Se gli uomini sapessero, se, finalmente, giungessero a comprendere quanto è immenso l’Amore Divino per ciascuno di loro! Pensate alla frase del grande poeta toscano: “Amor che a nullo amato amar perdona”. Se l’uomo ricambiasse solo in minima parte il Sentimento Divino per lui dovrebbe morire d’amore! Com’è importante capire, figli: l’Amore non è amato, perché non è capito. Quanti si sentono soli, soltanto perché non Lo vedono coi sensi esterni! Egli, invece, è vicino e vuole essere implorato, cercato, accolto, vuole abbracciare con la Sua Misericordia e dare Gioia e Pace.
Figlia cara, un altro giorno sta per fuggire. Anche oggi alcune anime hanno terminato il loro viaggio terreno: ieri vivevano spensierate, come se la loro vita mai avesse dovuto terminare e oggi, come ti ho detto, più non sono. Alcune sono state colte completamente impreparate. Le vostre preghiere le hanno accompagnate fino alla fine; ma esse non hanno voluto riconoscere Dio Che passava loro accanto per prepararle al grande passo.
Piccola Mia, non addolorarti: nessuno può ottenere salvezza, se non la cerca, se non la desidera, se non la vuole, decisamente. Sappi, Mia piccola figlia, che ognuno deve dire volontariamente il suo sì, deciso; un altro non può dirlo per lui. Domani molte altre anime saranno chiamate, improvvisamente ed inaspettatamente, alla dimora ultraterrena: pregate, amati figli, pregate, continuamente, perché cadano nelle Braccia della Misericordia e non in quelle della rigorosa Giustizia. Basta una parola, una sola parola, detta però con tutto il cuore: “Misericordia, Gesù. Perdono, perdono, Gesù.” Egli è lì, vicino ad ogni anima, e la vuole strappare dagli artigli del dragone; ma deve essere implorato, chiamato, desiderato! Egli vuole perdonare e salvare: ognuno ricorra a Lui, con umiltà, con docilità, con contrizione di cuore e sarà salvo tra le Sue Braccia.
Pregate. Implorate. Aiutate l’anima, svigorita, col vostro amore.
Ti amo figlia. Vi amo tutti.
Maria Santissima