Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

01.05.96

 

 

Eletti, Miei amici, vivete per Me; in questo tempo di grave apostasia voglio che Mi stiate sempre vicini: la vostra strada sia la Mia strada. Non allontanatevi da Me col pensiero, restate sempre immersi nel Mio Abisso d’Amore: non devierete a destra né a sinistra. Chi Mi deve servire, chi Mi dovrebbe servire Mi tradisce: i Miei consacrati hanno lasciato Me per abbracciare il mondo, hanno abbandonato la vita per scegliere un cammino di morte. StateMi accanto voi, fedeli, che vivete per Me; sono sempre più solo e meno amato! Coloro che Mi avevano offerto la loro piena disponibilità ora la ritirano: il nemico li ha convinti a scegliere le vanità, ad inseguire il nulla, perché le gioie sono immediate, mentre quelle che Io offro richiedono pazienza e sacrificio. Vi amo, piccoli; ho per voi, per ciascuno di voi un grandioso Progetto. AiutateMi a realizzarlo. Cooperate con Me, dimenticando voi stessi per annullarvi in Me.

 

 

Sposa amata, il mondo non sta tornando a Me. Gli uomini non Mi amano, non Mi pensano: Io, Io, Dio, sono il grande escluso dalla loro vita! Voi, voi, i più piccoli, Mi avete posto al centro: vivete per Me, anelate a Me, non Mi togliete neppure un istante d’amore; ma quanti non Mi offrono neppure una briciola d’amore!

Chiedo a ciascuno di venire a Me, perché il tempo delle scelte sta ormai terminando. Voglio salvare il mondo, non condannarlo; ma ogni giorno sono molte le sentenze di morte che devo pronunciare.

Scruto i cuori, vedo i pensieri: i cuori sono gelidi, i pensieri sviati, il Mio Banchetto deserto.

Ogni giorno imbandisco una ricca Mensa per i Miei amati; ma, chi con una scusa, chi con un’altra, si allontanano ed Io resto solo. Ma tu, piccola Mia, giglio del Mio Giardino, sei sempre con Me. La tua compagnia Mi è dolce, il tuo amore Mi dà gioia, la tua obbedienza Mi soddisfa, ami cibarti del Mio Corpo e lo fai ogni volta che puoi, con somma devozione. Amata, non allontanarti dalla Mia Mensa: in essa è la Vita, quella che mai avrà fine. Piccola sposa, Io, Io, Dio, come vedi, Mi offro, generosamente, ogni giorno su quell’Altare, ma gli uomini non vengono a Me, non vogliono capire che, senza quel Nutrimento, nulla possono fare. Io sono la Vita: chi si ciba di Me non morirà; ma colui che rifiuta di cibarsi non avrà salvezza.

Amata sposa, gli uomini, che dovrebbero essere maturi, si comportano come infanti che non hanno ancora l’uso dell’intelletto e della volontà: sono tanto attratti dalle insulsaggini del mondo, da non alzare lo sguardo a Me; passo accanto a loro, ma essi non se ne accorgono. Vedo le loro menti sature di preoccupazioni di ogni genere: nessuna tra queste volge alla salvezza dell’anima, essa è lasciata in un cantuccio, trascurata ed abbandonata, senza nutrimento, priva di tutto.

Quanta insipienza, Mia amata, nell’uomo d’oggi: sta correndo verso il più profondo abisso, ma non se ne accorge! Non guarda i segni questa generazione perversa, non ascolta la Mia Parola, insegue fole e si lascia ingannare dal nemico! Cosa devo fare, oltre a ciò che già opero?

Se parlo non Mi dànno ascolto; offro il Dono grande del dolore e viene interpretato male e sopportato peggio. Mando avanti gli angeli che annunziano le Mie Meraviglie e vogliono preparare i cuori ad accoglierle, ma essi vengono disprezzati, respinti, criticati, emarginati. Angeli della terra, che ho mandato come messaggeri del Mio Amore, annunciatori del Mio Ritorno, non penate per la stoltezza umana: respingono voi, amati, perché non vogliono Me, odiano voi, perché odiano Me; si sono costruiti nella mente un dio a misura d’uomo! Egli deve fare solo ciò che essi si aspettano che faccia; se non agisce in tal modo, non lo accettano più come dio. Gli uomini della terra in questo momento si sono costruiti tanti vitelli d’oro e li adorano al posto Mio. Ho mandato voi avanti ad annunciare la splendida Novella; ma essi non vi ascoltano, continuano ad adorare i loro idoli, percorrono la via della superstizione e sfuggono Me Che li amo, li amo, follemente!

La Mia sposa si stringe a Me, piena di tristezza, e Mi dice: “Mio adorato Gesù, gli uomini di questo tempo hanno tentazioni ancora maggiori rispetto a quelli del passato; gli allettamenti sono molti, i motivi di svago infiniti, i richiami al male continui. Questo progresso materiale diviene regresso morale. Gesù amato, considera tutto ciò in aggiunta del fatto che il dragone è sciolto, astuto e ferocissimo, perché il suo tempo è quasi finito. Aiuta, Amore! Intervieni con la Tua Potenza a cambiare i cuori e le menti e ritorni a Te l’Umanità. Ogni uomo nel suo cuore ha tanta sete di Dio, ma le molte distrazioni lo distolgono.”

Amata sposa, l’aver sete di Me non è motivo di merito. L’anima, uscita da Dio, inconsciamente anela sempre a Lui. Perché ciò accada essa deve usare tutte le sue facoltà a questo fine: l’intelletto deve volgersi ad operare secondo il Mio Volere e la volontà deve eseguire il comando della mente.

Se l’uomo continua, invece, ad usare le facoltà intellettive per immergersi sempre più nel fango e la volontà si volge solo a fare questo, quale possibilità ha di salvezza? Proprio usando bene l’intelletto, occorre che faccia* una cernita tra ciò che è buono per la salvezza e ciò che, invece, deve essere scartato.

Mia dolce sposa, ogni uomo è in grado di scegliere tra il Bene ed il male: lo faccia! Sarà, quindi, giudicato secondo ciò che ha voluto per sé. Il progresso tecnologico non deve divenire regresso morale per un uomo che usi bene l’intelletto. Non sarebbe accaduto questo, se Io, Io, Dio, non l’avessi ritenuto utile alla Mia creatura. Sia ben chiaro: non sono le cose che portano rovina, ma l’uso sbagliato che si fa di esse. Si fa l’uso sbagliato, perché la mente è piena di malizia ed il cuore di odio.

Il mondo abbassi la sua superbia e si umilii ai Miei Piedi; Io ancora avrò pietà, perché la Mia Misericordia è senza limiti, ma ti dico, ti ripeto, sposa Mia diletta, che se le cose procederanno in questo modo la Mia Ira si scatenerà, improvvisa. Il mondo conoscerà la Mia Potenza, ma non si rallegrerà per essa: gemerà, piangerà, soffrirà quanto mai ancora ha patito. Stringerò al Cuore solo le anime predilette che non hanno spalancato la porta al male, ma si sono date da fare per frenarlo, combatterlo, vincerlo, anche a costo della loro stessa vita. Voi, voi, piccoli, sarete nelle Mie Braccia amorose, come lo è questa Mia sposa: il fuoco non vi brucerà, l’acqua non vi sommergerà, le piaghe tremende non dilanieranno le vostre carni, godrete le Mie Delizie in una terra lacerata dal dolore.

Piccola, Mia sposa, lo vedo: i sapienti non vogliono accogliere le Mie Parole; si accontentano e si nutrono della sapienza del mondo che è stoltezza davanti a Me. Insegna la Mia via ai piccoli. Sii tu il lume che fa loro strada. Conducili a Me, diletta del Mio Cuore, e opera con zelo fino a quando te lo dirò Io. Non è lontano il giorno del riposo, ora non concedertelo che in minima parte; Io, Io, Dio, ti offro tante energie quante servono per completare la missione. Abbandonati al Mio Amore. ServiMi, sposa; porta agli altri la Mia Luce e la Mia Tenerezza. Il tuo sorriso sia il Mio Sorriso, la tua carezza quella di Gesù. Sorridi, amata, a chi soffre ed attende sollievo, accarezza chi è solo ed attende conforto Divino. Sii tu, sposa amata, la dolce messaggera che prepara la strada, che Io devo percorrere, al Mio Ritorno fra voi in maniera visibile e sensibile.

Il giorno è spuntato e la luce è annunzio della Mia fedeltà. DonaMi ogni istante. Sii felice in Me.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

*faccia = sottinteso: l’uomo

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

01.05.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

State percorrendo, figli amati, la via di Luce. La colonna luminosa vi precede; voi seguitela, pieni di felicità. Sì, vi dico, figlioli, che dovete essere pieni di felicità: in un mondo angosciato e tormentato voi portate la gioia di Cristo. Egli non è rimasto nel buio sepolcro, non è restato avvolto dall’ombra e dalla morte; Egli è la Luce, la Potenza, l’Amore! La Luce non si è lasciata vincere dalle tenebre, la Potenza della Vita ha trionfato e l’artiglio della morte è stato vinto per sempre. L’Amore ha avuto il sopravvento sull’odio. Pensate a tutto questo, amati, e non fatevi avvolgere dalla tristezza del momento.

Vi sembra che Dio taccia, avete l’impressione che Egli non intervenga: il male trionfa; il Bene soccombe. Passa un giorno, ne passa un altro e pare che nulla cambi: il malvagio tesse inganni nelle tenebre, il ladro prepara i suoi piani segreti, il lussurioso agisce di nascosto, l’empio fa i suoi piani di morte. Dio tace, Dio attende, Dio scruta, ma non interviene. Questa Sua Pazienza disorienta: voi vorreste vedere compiersi subito ogni cosa, trionfare, immediatamente, la Giustizia, sgorgare la pace da ogni cuore. Questo è il vostro sommo desiderio; vi dico che presto, molto presto lo vedrete realizzato, ma nel frattempo vi invito alla riflessione profonda. Chiedete a voi stessi, esaminate voi stessi: praticate voi sempre in modo attento la giustizia, che pretendete dagli altri? Ci sono nel vostro cuore sentimenti di pace e di concordia? Ognuno esamini se stesso con scrupolo e rimedi, qualora scoprisse nel profondo qualcosa che non va. Dio vede ogni cosa, conosce ciò che avviene in voi e vi chiederà conto a tempo opportuno. Voi lo sapete, tante volte ve l’ho detto: preparatevi bene, amati figli, emendando voi stessi, prima di chiedere che si emendino gli altri.

Dio non interviene subito: Egli è Amore, è l’Amore, lento all’Ira, che preferisce far precedere la Misericordia alla Giustizia. Attende, pazienta, sopporta, perché ama, ama, ama! Voi fate altrettanto: se un nemico vi perseguita, pregate per lui; se subite gravi ingiustizie, attendete e pregate. Se Dio pazienta e non vi toglie il tormento significa che quel tormento è per voi prezioso. Utilizzatelo in maniera proficua: salverà la vostra anima e sosterrà anche le altre.

Vedete dei pericoli sempre nuovi, incombenti? Non turbatevi: avverrà solo ciò che serve al Piano Divino su di voi; il resto non accadrà. Sentite parlare di terribili profezie che annunziano catastrofi e sciagure grandissime? Non gemete, inutilmente; restate ai piedi della Croce santissima, adoratela giorno e notte con lacrime ed ardente preghiera, chiedete che Dio abbia ancora pietà, che usi la Sua Misericordia, prima di piombare sul mondo con la Sua Giustizia.

Nessuno dica: “Sono fantasie; mai accadrà alcunché di tutto ciò” e rimanga inerte, come se nulla fosse, se nulla dovesse accadere. Vi dico che non a caso vi sono capitate sotto gli occhi quelle parole, dette spesso da anime sante, piene di Spirito Divino. Avete in mano le sante armi per stornare le peggiori bufere: usatele, non riponetele nel cassetto.

Figli, le cose terribili stanno già accadendo. Così, come quelle splendide, anche quelle peggiori sono ancora nei cuori. Sapete, amati: tutto viene prima architettato dalla mente e dal cuore, poi realizzato dalla volontà. Il male, purtroppo, non recede, ma procede e gli uomini, lenti e tardi nel comprendere, corrono verso la rovina e non se ne vogliono rendere conto! Voi sapete, voi avete Luce: pregate, supplicate, piangete, adorate, intercedete, fate come quella vedova che non lasciò in pace il giudice, fino a quando non fu accontentata.

Dio vi guarda con Amore, ascolta le vostre parole ed attenuerà, attenuerà, abbrevierà e molte anime godranno di nuovo la Luce.

Perseverate. Io sono con voi e vi amo tanto.

 

                                                                                              Maria Santissima