Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
04.05.96
Eletti, figli amati, rimaneteMi
vicino e sia Mio ogni istante della vostra vita. Vi mostrerò le Meraviglie del Mio
Amore: sono tutte per chi Mi ama con il cuore, con il pensiero, con ogni
azione. Le coglierete nel vostro intimo, ma le scoprirete anche nella vita
quotidiana. Vi curo, piccoli Miei, come una madre cura il suo bambino: di tutto
Mi occupo, anche delle minime cose e vi dono la Luce per capire. Nulla accade
per caso; siatene consci. Io tengo salde le redini della vostra vita, perché
voi Me lo avete chiesto. Lasciatevi condurre, non temete: le Mie Mani vi
tengono, saldamente. Io, Io sono Dio: avviene solo quello che permetto, quando
lo permetto, come lo desidero. Il fine è sempre il vostro bene maggiore ossia
la salvezza dell’anima e la felicità senza fine. Miei cari, se vi chiedo molto,
dateMi molto, se vi chiedo piccoli sacrifici, offriteMi quelli. Non c’è bisogno
che facciate cose straordinarie per esserMi graditi; ma fate bene quelle
ordinarie, senza gemere, continuamente, per l’imperfezione che rilevate in voi.
Sposa
amata, esulta nel Mio Cuore e abbandonati, serena, al Mio Amore; pensi troppo
spesso al margine d’imperfezione che c’è in ogni azione che compi e Mi dici:
“Mio adorato Gesù, solo gioia vorrei offrirTi, mai alcuna, minima pena vorrei
che avessi per causa mia. Temo, però, di non riuscirvi: quando ripenso alla mia
giornata, ogni sera mi accorgo dell’imprecisione nel compiere ogni cosa. Ti
chiedo perdono, mio Amore, temo di non essere riuscita a darTi tanta gioia,
quanto volevo; chissà, invece, quante volte il Tuo Volto è divenuto triste nel
vedere la mia imperfezione! Amore Santissimo, perdonami e chinaTi su di me per
correggermi nei miei errori. Guarda, sempre, i Tuoi figli attraverso l’infinita
Misericordia e non con la Tua Perfetta Giustizia!”
Piccola
Mia, sposa amata, che stringo sul Cuore, ho già trattato questo argomento, ma,
visto che tanto ti sta a cuore, voglio ripeterMi: ogni cammino spirituale,
anche splendido, contiene, implicite, varie debolezze. L’uomo, amata, non può
raggiungere sulla terra la perfezione, può anelarvi, anelarvi con tutta l’anima
per dare solo gioia a Me, Dio, ma rimarrà per sempre un anelito questo,
scricciolo Mio, perché la natura umana è stata profondamente offesa dal peccato
originale e non può tornare com’era prima di esso. Tutto questo lo prendo in
considerazione.
Per
farti comprendere meglio ti faccio sempre l’esempio di una mamma che educa il
suo bimbo, gl’insegna con pazienza le cose, gliele ripete infinite volte, lo
corregge, cercando prima di eliminare gli errori più grossolani, poi, man mano,
quelli più minuti, fino ad ottenere più o meno quello che desiderava. Certo,
per fare questo ci vuole infinita pazienza: accettare sempre quel margine
d’incapacità naturale e infine accontentarsi dello sforzo fatto dalla piccola
creatura che cerca di dare il meglio di se stessa per vedere sorridere la
madre. Così accade anche a Me, Dio: Mi chino, paziente, sulla Mia amata
creatura e prima l’aiuto a capire la consistenza dell’errore, poi, opero in lei
per aiutarla a correggersi gradualmente, mettendo sempre più Luce nella sua
mente, sempre più Amore nel suo cuore, sempre più decisione nella sua volontà.
Come
la madre accoglie, felice, il piccolo tra le sue braccia e lo copre di carezze
e di baci, perché ha visto il grande sforzo fatto per farla contenta, così
faccio Io, Io, Dio, con l’anima, spossata dalla fatica, che ha fatto del suo
meglio per darMi solo gioia. Con essa uso sempre la Mia immensa Misericordia e
mai la Perfetta Giustizia. Ho pietà della vostra natura, così debole: non
chiedo ciò che non potete darMi, ma solo quello che siete in grado di offrirMi.
Amata
sposa, non gemere al pensiero che molti santi hanno visto la loro anima e ne
hanno avuto orrore; vivi serena e piena di gioia. Voglio solo che siate umili
davanti a Me: piegate il capo e nessuno, anche se colmato di grandi Doni, creda
di essere meritevole di qualcosa. Umiliatevi davanti al vostro Dio, riconoscete
sempre il vostro nulla; solo se vi umilierete, Io vi porterò sempre più in
alto. Il superbo non procede nella sua vita spirituale, ma recede e va incontro
alla rovina, come Lucifero che, vedendosi così ricco di Doni, si rifiutò di
adorare.
La
Mia piccola sposa Mi dice: “Mio Adorato, mai nasca in noi superbia, umiliaci,
Amore. Umiliaci, continuamente, perché questa orribile pianta mai alberghi in
noi! Tu, Tu, Dio, sei tutto: noi vogliamo perderci in Te, mettere il nostro
nulla in Te per appartenerTi per sempre.”
Amata
sposa, così deve essere e così sia per ogni uomo che vuole esserMi gradito.
Nessuno si ritenga giunto. C’è una superbia molto frequente nell’anima che fa
già un cammino spirituale e si trova ad uno stadio avanzato: guardandosi
intorno, si sente superiore a tutte le altre, vuole primeggiare e si compiace
di sé, emula Lucifero e rischia di fare la sua stessa fine. Guardatevi, uomini,
da questo tipo di superbia: è opera del serpente, astutissimo, che sa dove
colpire anche l’uomo che Mi vive vicino e si ciba del Mio Corpo santo.
Eletti,
siete sempre in cammino, non crediate di essere ancora giunti! Siate umili,
umili nel cuore, non nell’aspetto esteriore. Siate come bimbi ed Io vi tratterò
con la stessa Misericordia con la quale si guarda ad un bimbo. Sento qualcuno
di voi che fa dei discorsi non pieni di umiltà, ma di superbia, giudica gli
altri con disprezzo e si sente sicuro di se stesso. Se vi mostrassi le mancanze
di un giorno solo, ciascuno di voi resterebbe stupito di scoprirne in sé tante.
Non voglio con questo discorso farvi addolorare, ma farvi comprendere che la
superbia è sempre in agguato ed essa è opera del dragone che cerca ogni via per
tentare l’uomo. Con quello già al suo servizio non fa alcuna fatica, ma con
quello che gli sta sfuggendo ci mette tutta la sua astuzia, tutto l’impegno per
distrarlo e colpirlo.
Pregate
e supplicate, senza sosta, per vincere ogni tentazione di questo genere. Mai
compiacetevi di voi stessi, ma dite: “Posso fare meglio e di più. Dio mi
aiuterà”. Chiedete, piccoli Miei, solo queste cose chiedete, non altre.
Bussate, amati; Io vi aprirò e vi accoglierò nella Mia Casa. Se vi umiliate,
sarete innalzati; ma se vi innalzate da soli, sarete da Me umiliati.
Gioisci,
Mia sposa, perché ti amo, infinitamente; quello che hai non è per tuo merito,
ma opera del Mio, infinito Amore. Ti dono, ti ho donato, ti donerò ancora,
perché vedo il tuo cuore di bimbo. Resta così, piccola Mia: amo i piccoli e
respingo coloro che si ritengono potenti. Vedrai, vedrai, sposa Mia: abbasserò
l’orgoglio di tutti i grandi che rifiutano di umiliarsi a Me; innalzerò fino
alle stelle i piccoli che Mi hanno adorato ed hanno atteso tutto da Me, ma
abbasserò fino agli inferi coloro che hanno osato sfidarMi. Amata sposa, vedrai
dispiegata la Mia Potenza e il mondo, ribelle, vedrà il Mio Volto, severo, di
Giudice. Posa il tuo capo sul Mio Cuore, piccola Mia; tu tremi solo al sentire
queste Parole. Hai conosciuto Dio Amore, a te Mi sono rivelato come Dio
d’immenso Amore e solo sotto questo aspetto Mi vedrai. Non avere alcun timore.
Persevera, amata, docile, obbediente e umile. Prendo gioia da te: non farti
preoccupazioni. DonaMi ogni istante di questo nuovo giorno e godi la Tenerezza
del Mio Amore.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
04.05.96
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
amati, vi invito alla pazienza nelle difficoltà quotidiane. La meta, che state
raggiungendo, è splendida; è poco, veramente, il sacrificio, in confronto al
premio! Dio vi guarda e non si limita solo ad accettare la vostra continua
offerta, ma interviene sempre in vostro aiuto.
Chi
Lo ama veramente ed ha posto il suo cuore in quello Divino capisce le infinite premure
che riceve. Dio non si occupa soltanto delle cose più importanti, conosce
profondamente la vostra natura: spesso, anche i fatti meno rilevanti vi tolgono
la gioia, i piccoli tormenti lacerano il vostro cuore.
Credete
di non essere compresi da Dio che vede tutto e scruta ogni piega che è in voi?
Aspettatevi
aiuto anche nei problemi minimi; spesso l’Altissimo ha parlato di Se Stesso
come di una mamma che veglia sul piccolo del suo seno e ciascuno di voi, figli
cari, è uscito dal Seno di Dio. Egli vi ha pensati sin dall’eternità, vi ha
progettati, poi, plasmati, protetti ed ora siete sulla terra, frutto amoroso
del Suo Grembo Divino.
Miei
amati, mente umana mai può giungere a capire quanto sia grande la creatura
prediletta di Dio, quanto sia importante ai Suoi Occhi e quali progetti sublimi
Egli abbia su ciascuna di esse; tanto è cara al Suo Cuore che non vuole che sia
offesa neppure col pensiero; più volte ha detto: “Chi offende il fratello
offende Me”. Egli si pone davanti ad ogni uomo: non si può colpirlo*, senza
prima colpire Dio.
Pensateci,
figli cari, riflettete su questa grande verità. Perché Egli si pone davanti ad
ogni Sua creatura? Perché l’ama, l’ama, immensamente l’ama! Il Suo Amore non
trova paragone con quello umano; un poco rassomiglia a quello di una madre che
non esita a dare la propria vita per il figlio del suo grembo e veglia sul suo
cammino e scruta il volto per capirne le necessità.
Siete
tanto amati! Ricordatelo, abbiatelo presente, specialmente quando la tristezza
si fa spazio in voi, quando le prove vi tormentano e la speranza tende ad
affievolirsi. Se venite umiliati, Dio lo permette per il vostro bene, ma soffre
con voi: chi vi ha umiliato, chi vi ha offeso ha colpito prima di tutto Lui.
Pensate,
figli cari, a ciò che avviene nel mondo: quante sopraffazioni, abomini, assalti
alla vita umana, quante volte l’uomo viene colpito nella sua dignità, torturato
moralmente, dilaniato nel cuore! Voi guardate sempre al corpo, vedete solo il
martirio fisico, ma poco tenete in considerazione quello morale che è grave,
peggiore ancora di quello del corpo che cessa con la fine della vita.
Vedo
i Miei figli tormentati, profondamente, sento i loro sospiri; quante volte
corro accanto a loro e Me li stringo, silenziosamente, tra le Braccia! Capisco
l’affanno del loro cuore. Questi sono in gran parte donne e bimbi: i più
piccoli, i più deboli che oggi, come non mai, soffrono le più terribili pene.
Dico a costoro: non disperatevi, fatevi animo; una Mamma è con voi, una Mamma è
per voi, non vi dimentica! Lasciatevi accogliere sul Mio Seno ed Io allevierò
le pene, le abbrevierò. Dio Me lo concede. Dio lo desidera. Vi dico che sarà
assai triste la posizione di coloro, che hanno dato tormento a questi piccoli,
che li hanno offesi, perché deboli ed apparentemente indifesi: le pene che
hanno dato agli altri ricadranno tutte sul loro capo e soffriranno molto per il
male commesso.
Dico
ora a voi, figli cari: amatevi, amatevi nel cuore, con amore santo e puro. Non
datevi dispiaceri. Mai fate, mai, ciò che può turbare il fratello, neppure
minimamente!
Voi
dite a Me*: “Gesù, Gesù amato, voglio darTi gioia, voglio divenire la Tua gioia
– così dice Gesù –, ma non vi preoccupate di far gioire le persone che vi sono
più vicine. Date gioia a loro e la darete anche a Me!”
Queste,
figli, le Parole dell’Altissimo, quelle che vi rivolge ogni giorno. Siate
obbedienti, fate tutto come vi dice e vedrete la terra fiorire e profumare, per
Opera Divina. Vi amo.
Maria
Santissima
*colpirlo
= sottinteso: l’uomo
*Me
= dice Gesù