Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

09.05.96

 

 

Eletti, amici, chi Mi segue, chi vive per Me, chi obbedisce con amore ai Miei Precetti godrà in futuro le più grandi gioie, ma già da ora si prepara a vivere le più belle esperienze interiori. Voglio concedere una ricca caparra a chi vive vicino a Me col cuore, con la mente, con l’intero suo essere. Voi siete Miei ed Io mai distolgo lo Sguardo da voi: vedo le vostre opere e scruto il vostro pensiero, vi vedo quando lavorate e quando riposate, sento le vostre parole d’amore e gioisco per chi Mi adora giorno e notte nel suo cuore. Qual è, figli cari, l’adorazione che voglio? Non sono solo le parole d’amore rivolte a Me, le azioni fatte secondo il Mio Volere, sono anche i pensieri soavi verso i fratelli meno amabili, la misericordia rivolta verso quelli ostili, le frasi d’intercessione per chi ha gravemente sbagliato. Questo voglio. Non ama Me chi non ama il suo prossimo. Se non amate quelli che vedete e vi stanno intorno, come potete, Miei amati figli, dire di adorare Me che non vedete?

 

 

Sposa Mia, piccola, che vivi in Me e godi ogni giorno le sublimi Delizie del Mio Amore, oggi ti parlo della vera adorazione che Mi fa gioire il Cuore, quella che vorrei da ogni uomo ed invece ho solo da pochissimi. Piccola sposa, stringiti a Me, esulta in Me, ascolta, serena, la Mia lezione e porgila ai fratelli che la chiedono.

Piccola Mia, molti Mi dicono: “Voglio Te, Dio. Desidero vivere in Te, come la piccola sposa, con la quale vivi in tale, dolce, confidenza.” Io rispondo: desidero solo tenere strette a Me tutte le Mie creature predilette, chiuderle nel Mio Cuore e parlare confidenzialmente con loro. Perché ciò avvenga occorrono, però, delle premesse.

Il cuore che cerco per regnarvi non deve essere un deserto, pieno di rovi, di spine pungenti, di aspidi velenose, di acque stagnanti e melmose. Non abito in tale luogo. Nessuno pensi che Io possa regnare dove tanta malizia regna.

Alcuni, sposa amata, Mi dicono: “Vieni in me, donami il Tuo Amore. Fammi sentire la Tua Soave Presenza, Dio. Ti sento lontano. Ti desidero in me.”

Io, allora, così rispondo: verrò, ma ciò che è in te non Mi piace. Lasciati cambiare il cuore, spalancalo a Me ed Io farò di quel deserto un bel giardino irriguo; poi, verrò e regnerò in esso.

Costoro molto spesso Mi rispondono: “Signore, non posso rinunciare a questo, neppure a quello. La mia natura esige, il mio corpo chiede: è un tiranno che vuole dominare. Il mio spirito è debole e, spesso, si fa soggiogare dalle esigenze dei sensi.”

Piccoli Miei, se voi partite in questo modo, avete imboccato la strada sbagliata. Vi dico che per entrare nel Mio Regno non basta la volontà di farlo, occorre patire, operare, soffrire, superare ostacoli, dominare con severità sul proprio io. Occorrono, insomma, fatica e tanta, rinuncia, tanta. Chi dorme e riposa, riposa e dorme, chi pensa a saziare le sue esigenze non secondo la Mia Legge, ma secondo la sua natura, debilitata dal peccato, non Mi avrà. L’ho detto e lo ripeto: costui non Mi avrà ora né dopo. Se vedete, Miei cari, che un’anima è privilegiata, non invidiatene i Doni, non dite dentro di voi: “Quella sì ed io no; perché?” Io faccio quello che voglio e non devo rendere conto delle Mie scelte ad alcuno. Non scelgo che secondo il Mio criterio che, a volte, è infinitamente diverso da quello umano. La prima cosa che desidero è l’umiltà: mai scelgo un superbo indocile. Il Mio Sguardo si posa con Tenerezza sull’umile che è pronto ad obbedirMi e da divenire un Mio strumento. Voglio regnare in ogni cuore. In questo scorcio di secolo desidero che ogni uomo di buona volontà senta la Mia Presenza Viva in lui e questo prima che vengano girate tante pagine della storia umana, in modo tale che ciascuno si trovi ben preparato e attento. Dico a molti che Mi desiderano: Io voglio venire da te; ma tu parli a vuoto, dicendo di desiderarMi, di amarMi, di adorarMi in ogni istante. Non è così: menti a Me ed a te stesso. Io, Io, Dio, scruto i tuoi pensieri e non ce n’è uno che Mi sfugga. Mi dici di amarMi ed usi tanta malizia verso chi ti circonda, l’invidia ti divora, la superbia ti domina, la presunzione è la tua compagna! Come puoi sentire viva la Mia Presenza, dico a costui, se Mi sei nemico? Sento le tue parole pungenti nei riguardi degli altri, non hai misericordia verso i tuoi, non usi la pazienza versi i molesti, non la benignità nei riguardi del prossimo. Mai verrò a vivere in te, fino a quando non troverò l’ambiente che desidero. Ho spiegato chiaramente alla Mia sposa quello che desidero da ciascun uomo che vuole sentire in sé il palpito vivo della Mia Presenza: il cuore deve liberarsi dai sentimenti negativi. Non si ama Me, odiando il prossimo, facendo pensieri di fuoco verso tutti, covando in sé le serpi della malizia e dell’astio! Non si può offrire a Dio un “habitat” così squallido! Ecco, ecco, lo ripeto, questa è l’adorazione che voglio: benignità verso ogni fratello, non solo una maschera, ma la genuina disposizione interiore. Desidero che ci sia compiacimento per i Doni altrui, mai gelosia. Voglio l’amore profondo dei fratelli: ogni pensiero d’amore fatto ad un fratello è un pensiero d’amore rivolto a Me, Dio; ogni parola di tenerezza rivolta a lui è rivolta a Me. Fate così, amati, fate tutti così ed Io verrò ad abitare in voi. Proverete le medesime sensazioni che prova questa Mia piccola, che stringo al cuore, e la gioia e la pace mai avranno fine. Voi però non fate così; vedo una guerra continua nel vostro cuore: regnano l’odio, l’astio, la malevolenza. Vi dilaniate tra voi fratelli e anche tra voi familiari regna il più completo disaccordo! Sapete perché avviene questo? Voi non applicate alla vita la Mia Legge e vivete nel peccato: esso è un tarlo che distrugge tutto. Non commettetelo, non fate ciò che Io non voglio; dove c’è grave colpa c’è disgregazione, c’è disordine, c’è infelicità! Dite no al male. Scegliete sempre Me e in ogni vostra azione solo ciò che Mi è gradito; respingete il resto.

Sposa amata, tu Mi dici: “Mio Gesù, mio Amore, spesso è così difficile il vivere quotidiano! Gli empi sono pieni di spirito di male e tormentano, dilaniano, perché sono istigati dal serpente che è ferocissimo, in quanto i suoi giorni stanno scadendo e per lui saranno finite tutte le possibilità di assalto.”

Così è, piccola amata; ma chi si trova in grave difficoltà, perché vive in mezzo ai demoni incarnati, si rivolga a Me, supplichi Me e si astenga subito dal male, esca dal peccato, immediatamente, si lavi dal fango, si metta vesti pulite ed attenda il Mio intervento, fiducioso e sereno. Dillo al mondo, sposa amata, che non si può convivere col peccato e volere Me. Il primo passo da farsi è liberarsi da questa terribile incrostazione, subito, dico subito, ripeto subito, poi aspettare il momento da Me scelto. Interverrò, non porrò indugio, interverrò in aiuto, restituirò le forze perdute nella battaglia e l’anima sarà Mia per sempre. Non odiate, Miei piccoli, gli empi, ma tenetevi ben lontani da loro: il male è contagioso, è una peste che distrugge chiunque ci venga a contatto. Dite ai fratelli, ripetetelo ai bisognosi: per avere la pace occorre astenersi dal peccato grave e sforzarsi anche di liberarsi dai minimi. Non è un’impresa impossibile, come tanti pensano; Io vedo ogni sforzo, non resto indifferente, ma intervengo ogni volta che è necessario. Si sappia: chi è nel peccato grave Mi desidera invano, cerca la Mia Pace, ma non l’avrà, cerca la Mia Gioia, ma non l’avrà, chiede la Mia Presenza, ma non la sentirà, perché l’uomo in peccato mortale è come un cadavere putrescente che nulla può fare, perché è morto.

Amata sposa, oggi le tue suppliche, i tuoi sacrifici sono per le famiglie in sfacelo. Chiedi misericordia, offri i tormenti della giornata per questo fine e pensa a dei piccoli sacrifici spontanei. Io elargirò le Mie Grazie, ma solo a condizione che ci siano vero pentimento e volontà decisa di mutare vita.

Questo nuovo giorno è un grande Dono d’Amore; ma quanti lo capiranno? Tu, sposa amata, l’hai compreso: offriMi ogni istante di questo tempo, preziosissimo.

Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

09.05.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Sono con voi anche in questo giorno: Dio lo permette. Vi offro il Mio Cuore; stateMi accanto e consolate il vostro.

Alcuni di voi sono afflitti, perché penano assai, ma non hanno scelto completamente Dio. Scegliere Dio significa sforzarsi di camminare sempre per la strada da Lui indicata. Non potete, Miei amati, non potete raggiungere la pace del cuore, la vera gioia, se in ogni vostra azione, in ogni pensiero non vi siete volti a Lui. Non si può stare con un piede nel mondo ed uno nel Cielo: o si è del mondo o si è del Cielo. Gli uomini del mondo fanno le opere che piacciono agli uomini, ma dispiacciono a Dio; gli uomini del Cielo seguono tanto attentamente i Precetti Divini da rinunciare, contenti, agli allettamenti degli uomini, anzi, sono pronti anche ad andare controcorrente per obbedire a Dio.

Figli cari, se vi vengono chieste cose che sapete che a Dio non piacciono, seguite sempre il Suo Volere e non abbiate dubbi. Chi ha una buona coscienza segua quella: in essa parla la Voce Divina e dice ciò che il soggetto necessita sentire. Alcuni di voi, amati figli, sono molto agitati, si rivolgono ad uno, all’altro per sapere come debbano agire in questa circostanza o nell’altra.

Si mettano sereni davanti al Volto Divino: Dio ha dato a ciascuno un cuore, un intelletto, un’anima. Dico a costoro: se possedete un cuore, interpellate il vostro cuore; se siete dotati d’intelletto, usatelo. La vostra coscienza vi guidi a compiere il Bene ed a sfuggire al male. Non occorre, non serve interpellare gli altri; chiedete a Dio: Egli vi dirà, nel silenzio del vostro io, ciò che dovete fare.

Chi ha un Amico, Perfetto, così vicino, perché deve ricorrere ad altri, prima di rivolgersi a Lui? Siate di Dio, figli, siate tutti di Dio; serviteLo con amore ed Egli vi guiderà in ogni situazione!

Piccoli Miei, qualcuno Mi continua a chiedere: “Perché, Mamma cara, non Ti riveli anche a me? Perché solo a determinate persone questo, sublime, privilegio?”

Rispondo che queste domande mai bisogna porsele: Dio ha una Logica differente dalla vostra, ed Io ho la stessa Divina. Vi posso dire che talora Mi rivelo a qualcuno e non sono accettata. Neppure dai Miei prediletti sono accettata: l’anima privilegiata deve nascondersi, difendersi da mille assalti, calunnie di ogni genere, persecuzioni ed offese. Sono respinta da molti, quindi. Mi rivelo a quei pochi che Mi accettano con immenso amore e sono pronti a soffrire qualunque pena pur di trasmettere il Mio Messaggio.

Le Mie apparizioni avvengono lì, dove possono essere accolte. Le Mie Rivelazioni vengono fatte a chi è pienamente disponibile ad accettarle e a trasmetterle. Lì, dove vedo scetticismo e freddezza, non Mi presento più. Benedette quelle anime che ascoltano il Mio Dire ogni giorno e lo trasformano in vita! Benedetti i cuori puri che Mi accolgono con gioia e pendono dalle Mie Labbra!

Siate come bambini, figli cari, e gusterete ogni Delizia Divina già ora, già su questa terra, piena di tormento. Gesù ve l’ha detto e lo ripete, continuamente: ci saranno grande pace per gli operatori di pace e sempre nuovi Doni per chi utilizza bene quelli che ha ricevuto; se, però, un Dono viene male utilizzato, oppure rifiutato, esso viene tolto e mai più concesso.

Riflettete, piccoli Miei, e comportatevi di conseguenza.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima