Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
11.05.96
Sono il vostro Dio e vi
abbraccio. Vi ho creato per Amore e per Amore vi sostengo; vi ho dato dei
Precetti da seguire perché la vostra vita si svolga in conformità al Mio Volere
e sia felice già sulla terra, per godere, poi, l’infinita letizia in Paradiso.
Amati, ho provveduto a tutto, ho indicato all’uomo il sentiero che sbocca verso
la strada maestra. Questo ogni uomo deve imboccare, se ancora non l’ha fatto;
ma il tempo che ha a disposizione è assai breve. Eletti, amici cari, aiutate i
fratelli, prendeteli per mano ed indicate loro la via; cooperate con Me per la
salvezza del mondo. Neppure una goccia di sudore scorrerà invano: di tutto
terrò conto. Quanto godrà questo vostro corpo, sofferente, alla fine dei tempi,
quando con l’anima gusterà le più grandi Delizie!
Sposa
Mia, giglio rigoglioso del Mio Giardino, resta, felice, in Me ed Io ti parlerò
delle stupende Meraviglie del Mio Amore per le anime: tante ne vedranno, tante
ne gusteranno, esse mai avranno fine!
Piccola
Mia, su questa terra l’anima è strettamente congiunta con il corpo: ogni azione
bella o brutta si opera insieme. Dopo la morte, vedete la separazione dell’una
dall’altro, ma questa separazione durerà solo per un tempo da Me deciso; dopo
questa, il corpo tornerà a ricongiungersi con l’anima per godere in modo
perfetto o soffrire allo stesso modo.
Sposa
amata, quante volte ti ho parlato della preziosità del tempo di vita: proprio
durante questo tempo si decide l’eternità! Amata sposa, ho parlato chiaramente
agli uomini, ogni giorno porgo la Mia Parola; ma quanti Mi ascoltano, quanti la
fanno scendere nel loro cuore e la trasformano in vita vissuta? Osserva, Mia
diletta sposa, osserva ciò che accade intorno a te: quanti vivono come bruti;
quanti iniziano e terminano la loro giornata senza volgerMi un solo pensiero!
Le umili creature della terra Mi lodano e Mi benedicono a modo loro; le Mie
predilette osano ignorarMi, osano dire: “Dio mai L’ho incontrato!” Certo, in
questi tempi la Mia sofferenza è immensa, perché sono tanti coloro che vivono
come se Io, Io, Dio, non fossi e non curano la loro anima, non pensano al loro
destino futuro. Quanta stoltezza, amica Mia, quanta follia in questo loro
agire!
È
vero: ora ancora busso, come un mendicante, ad ogni porta, cerco amore e
gratitudine per gli infiniti Doni che elargisco, in attesa di un cambiamento di
vita. Sono folle d’Amore per ogni Mia creatura: le Mie Braccia aperte le
aspettano tutte. Ho avuto pazienza ed anche ora, come vedi, agisco con
Misericordia e non uso la spada della Giustizia verso questa generazione malvagia,
se non ancora in minima parte; ma quanto ancora durerà questo momento di
Grazia?
Io
sono Dio, Colui Che ha creato ogni cosa; attendo, attendo, ma, se non trovo
risposta, alzo il capo e procedo. Dove sono passato, forse non tornerò più: chi
ha perso un’occasione forse mai ne avrà un’altra. Perché gli uomini non si
affrettano a correre verso di Me? Perché continuano a tradirMi, ingannarMi col
plauso comune? Quanti, sposa amata, quanti, diMMi, si oppongono al male? Quanti
fanno schermo ad esso e lo condannano?
Tutti
tacciono quelli che dovrebbero parlare; parlano, invece, parlano quelli che
dovrebbero tacere!
In
questo periodo storico il dragone miete vittime, senza fatica: se egli fa una
proposta, subito viene accolta, coralmente: chi non capisce bene, chi agisce
con superficialità, chi per debolezza, un altro per vera malizia. Il fatto
resta: nessuno frena l’oceano di male che sta inghiottendo la terra!
Qualcuno
Mi dice: “Signore, com’è possibile ormai opporsi ad esso? Chi può fermare una
valanga che rotola lungo la china della montagna e trascina con sé ogni cosa?”
A
costui Io, Io, Dio, rispondo così: come si è prodotta la valanga? Non è essa
formata da miliardi e miliardi di piccoli fiocchi di neve? Questo oceano non è
formato da infinite gocce, che ognuno ha contribuito a far cadere? Se ognuno
ritirasse la sua, se capisse e cambiasse immediatamente rotta, vi dico che
questo oceano diverrebbe un mare, poi un fiume, quindi un torrente, infine, un
misero ruscello e quindi si prosciugherebbe completamente. Io aiuterei i Miei
figli e non altro desidero che questo; invece, il mondo attuale non ha alcuna
intenzione di cambiare rotta, anzi, chi fa il male non solo non si pente di
quello che ha fatto, ma cerca l’approvazione di altri e la trova, si compiace e
le acque melmose divengono sempre più alte e violente e nella furia travolgono
ogni cosa. Ognuno Mi renderà conto delle gocce che ha versato in questo oceano:
nemmeno uno resterà impunito!
Sposa
amata, gli uomini cercano la Mia Giustizia, chiamano la Mia Giustizia; hanno
rifiutato la Misericordia ed ora, insipientemente, alzano il capo contro di Me,
contro il loro Creatore, il Salvatore Che ha versato per ciascuno di loro tutto
il Suo Sangue, Che li voleva avvolgere, stretti nel Suo infinito Amore!
Sposa
dolce, amata, restaMi vicino con il tuo amore totale, perché la Mia Ira,
tremenda, sta per scatenarsi e chi si salverà? Sentendo queste Mie Parole,
subito molti penseranno ai corpi travolti e dilaniati dal dolore; ma non è
questo il pensiero che devono fare, pensino che invece quello che conta è
l’anima. Cosa accade ad un grande peccatore, quando la morte sopravviene,
immediata?
Egli
non ha nemmeno la forza di dire: “Perdono”, tanta e tale è la paura che
impedisce alla mente anche di formulare un solo pensiero! Uomini, preparatevi
finché siete in tempo, non accarezzate il corpo, non ricolmatelo di mille
attenzioni, dimenticando l’anima. Curate, invece, con mille attenzioni,
l’anima; al corpo ci penserò Io!
Amata,
piccola Mia, quanta sofferenza avranno quelli che ora vivono tanto
insulsamente! Tra uno scherzo ed un altro, un godimento ed un altro, non si
accorgono che trascorre la vita, si consuma il tempo, si avvicina la
conclusione di tutto. Se dovessero soffrire solo i corpi, questa non sarebbe
una tragedia ma, se gli uomini non pongono subito riparo alla loro follia, non
patirà solo il corpo – che con tanto amore hanno lisciato, coccolato, curato,
vezzeggiato, adorato – la rovina toccherà l’anima, la loro anima, che essi
nemmeno hanno tenuto in considerazione.
La
grande bufera che si prepara per questa Umanità non è tanto quella che voi
attribuite ai corpi, come male, epidemie, incidenti, catastrofi naturali, cose
del genere, ma il vero cataclisma è la rovina delle anime. Ogni giorno, sposa
Mia, ogni giorno, una pioggia fitta ne precipita nell’abisso di fuoco e
disperazione; per questo motivo, chiedo ai Miei fedeli l’adorazione continua,
la supplica giorno e notte.
Bandite
il riposo, anime belle, che già Mi appartenete; riposerete e godrete per
un’eternità. Ora invece, finché siete nel corpo e potete operare non fermatevi:
pregate, pregate, pregate, senza interruzione, agite al Mio servizio nel modo
che già conoscete. Mai s’interrompa la preghiera: essa, solo essa può allentare
questa pioggia, tremenda e sempre più fitta, di anime verso il fuoco
inestinguibile.
Sposa
diletta, Mi guardi con tristezza: ti ho parlato di una situazione assai
dolorosa, ma è quella attuale. Vieni sul Mio Cuore, scricciolo Mio, godi le Mie
Delizie. Placa il tuo dolore, gettalo in Me. Questo giorno, che è sorto,
formato da tanti attimi, donamelo, amata sposa. AdoraMi e offriMi gioia.
Ti
amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
11.05.96
La Mamma parla agli eletti
Amati
figli, ognuno di voi se Mi vedesse con gli occhi sensibili, subito, Mi
racconterebbe le sue pene, Mi parlerebbe del suo dolore attuale, dei timori per
il tempo che verrà. Già leggo il vostro pensiero: conosco la situazione di
ciascuno. Vi rispondo, prima che Mi poniate la domanda.
Amati
figli, ciò che ora soffrite è ben poca cosa, la vostra purificazione è leggera,
quasi inesistente. Se riflettete bene, potete rilevare che le pene attuali non
sono certo opera della Mano Divina, ma in gran parte procurate da voi stessi
nel momento della scelta. I timori sono collegati ai fatti presenti che
potrebbero ulteriormente deteriorarsi nel futuro.
Vi
voglio rasserenare, piccoli Miei, voglio liberarvi dai vostri timori: le pene
attuali passeranno, il tempo presente si sta consumando; ciò, che ora vedete,
che sopportate, non ritornerà più. Il futuro non avrà più legami col passato e
gli anni futuri non daranno la mano ai passati, non saranno la continuazione di
un’era che fu. Ci sarà una separazione netta: il vissuto non verrà ricordato,
le vicende dolorose non si ricorderanno più, mai più. Tutto resterà avvolto in
un dolce oblío, Dono sublime di Dio perché non proseguano nel futuro le
sofferenze del passato.
Guardate
bene il mondo: ancora per poco sarà così; un vento di bufera muterà l’ordine
delle cose. Non gemete per la pena, che dura un attimo più del previsto: essa
scomparirà, anzi, si tramuterà in gioia grande per chi ha creduto, quando gli
equilibri verranno sconvolti.
Amate,
come Dio desidera: volgetevi al fratello con la mano tesa, pronto ad
afferrarlo, se cade oppure se già lo ha fatto. Non giudicate chi ha perso, ma
intercedete per il vinto davanti a Dio. Non sentitevi superiori, per i vostri
meriti: attribuite tutto alla Misericordia Divina. La bontà che userete verso
gli altri la gusterete voi, moltiplicata per Opera Divina. Gesù in questo
importantissimo momento concede Grazie speciali. Mettete nel cuore del fratello
in difficoltà il seme santo della speranza: se oggi il Cielo è cupo, domani
brillerà, alto, il sole; bisogna solo saper aspettare. Questo vale per tutti,
figli Miei. I Tempi del Signore sono ormai giunti. Capitelo e preparatevi!
Molti vivono con massima superficialità: vedono i segni, ma rimandano la loro
conversione, si prendono tempo e bruciano quello che loro è concesso. Nulla di
più stolto; guardate nell’aria, osservate le cose alla Luce delle Mie Parole!
Nessuno dica: “È sempre stato così”; già una parte del prossimo futuro è nel
presente. Rimanete accorti e mai vi colga il torpore, neppure per un istante.
Gesù viene nel momento inaspettato, fa la Sua comparsa, improvvisamente, e
vuole trovarvi ben attenti, in atto continuo di obbedienza alle Sue Leggi.
Nessuno
dica: “Dio mi perdonerà questa debolezza”. Se riconoscete che essa è tale, non
abbiatela, non peccate, preferite qualunque sofferenza al peccato. Fate questo
pensiero: “Se Gesù mi comparisse davanti proprio in quel momento?”
Vi
avverto, figli, vi avverto piccoli Miei: Gesù sta per fare molte sorprese.
Attendetele. Ognuno di voi si prepari. Restate fermi al vostro posto, non
correte, insensatamente, di qui e di là: chi è nella casa sarà visitato nella
propria dimora, in compagnia della sua famiglia; chi è al lavoro verrà trovato
nell’ambiente di lavoro; chi è nel convento si consideri beato e non cerchi
altre mura.
Piccoli,
Gesù vi passa vicino: esultate. Di nulla preoccupatevi; fate con serenità
sempre la Sua Volontà ed Egli vi sorriderà, ricolmandovi di Gioia.
Vi
amo
Maria
Santissima