Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
16.05.96
Amici, sopportate con pazienza il
tormento che state vivendo, cercando di compiere più perfettamente possibile il
Mio Volere. Se la tribolazione dura, così è utile a voi, quando verrà il
momento vi sarà tolta e gioirete, grandemente. Ognuno che soffre vorrebbe
liberarsi subito dalle pene, ma non è questo il Mio Volere; se il dolore non
fosse così prezioso non lo permetterei. Molti vorrebbero giungere a Me attraverso
una via senza inciampi e senza spine, ma in simile modo mai giungeranno. Amati
che Mi avete offerto la vostra vita, il male del mondo cresce e con esso il
dolore, sappiatevi sacrificare per ogni uomo, offrendo con gioia a Me la vostra
tribolazione. Non ci sono, Miei amati, situazioni insostenibili; quando le
ritenete tali, significa che la vostra obbedienza al Mio Volere non è stata
precisa: voi spesso parlate troppo, agite con la vostra logica e non con la
Mia, obbedite a voi stessi e non a Me. Mutate vita, fidatevi di Me, troverete
la grande Felicità.
Sposa
amata, resta, felice, tra le Mie Braccia, godine le Delizie continue e sempre
nuove. Non gemere per le grandi pene del mondo e non pensare, nemmeno per un
attimo, che Io abbia distolto lo Sguardo dalla situazione di ciascuno. Io, Io,
Dio, sono vicino ad ogni uomo, ma è l’uomo lontano da Me.
C’è
chi soffre, terribilmente, in questo momento, ma la causa la deve ricercare non
in Me, nel Mio rigore, ma in sé, nella sua insipienza passata e nella disobbedienza
presente.
Sposa
amata, tutti coloro che leggono le Mie lettere d’Amore devono comprendere che Io,
Io, Dio, offro i più splendidi Doni a chi si sottomette a Me e fa penetrare,
profondamente, nel cuore le Mie Parole, trasformandole in vita. Quante volte ho
ripetuto questi concetti, quante volte tutti li hanno sentiti, ma non
applicati. Io parlo, istruisco, ammonisco, chiedo l’abbandono e l’obbedienza,
ma non vedo negli uomini né abbandono né obbedienza, quindi, le sofferenze di
ogni genere non possono cessare.
Ho
chiesto silenzio e riservatezza, sento, invece, discussioni vane di ogni
genere, fiumi di parole inutili che dànno buon gioco al Mio nemico; la
riservatezza, poi, è cosa alquanto rara, la riflessione ancora più rara.
Piccoli,
vi guido con immenso Amore sulla via della gioia, ma voi volete fare sempre
secondo i vostri disegni e non assecondate i Miei. Le più frequenti cause dei
grandi tormenti sono proprio le parole inutili, l’abitudine al peccato, la
superficialità nell’agire. Se vi chiedo il silenzio, il raccoglimento perché
continuate a parlare?
Cercate
da voi una soluzione ai grandi problemi della vita, senza consultare Me: siete
impulsivi, insofferenti, fate ciò che a Me dispiace. Pregate poco e male,
chiedete e non date, non vi fidate e tenete, spesso, un piede affondato nel
male. Se date modo al nemico di agire, egli non cesserà di tormentarvi. Strappategli
le unghie, facendo sempre la Mia Volontà, anche nelle minime cose; non prestate
il vostro corpo al peccato, siate mondi nel pensiero, nel cuore, in ogni
azione, attendete con pazienza il Mio intervento, fidatevi di Me. Non ricorrete
agli uomini, guardate a Me. Che può un uomo? Guardate, invece, in alto, non
continuate a tenere lo sguardo basso sulle cose della terra, contemplate il Mio
Volto, liberando la mente dai pensieri inutili. Sposa amata, Io, Io, Dio, soffro
con ogni uomo che soffre, ma nulla posso fare per lui, se si lascia
continuamente travolgere dal vortice tremendo del peccato che lo distrugge. Ogni
colpa si deve espiare prima qui sulla terra, poi, nel luogo di purificazione:
l’anima si monda attraverso varie fasi, il processo, spesso, è assai lungo e
doloroso. La via per la Felicità s’imbocca astenendosi dal peccato, attendendo
con pazienza il Mio intervento, rimanendo in Me veramente, con la mente, col
cuore, con ogni fibra del proprio essere.
Amata
sposa, quanti non vogliono comprendere, le pene loro aumentano e la
disperazione si affaccia. Per ogni situazione c’è una soluzione differente che Io,
Io, Dio, suggerisco all’anima che si pone, umile, davanti a Me; per questo dico
e ripeto di avere piena fiducia nel Mio Aiuto ed attendere il Mio intervento. Chi
ha un grave problema del quale non trova la chiave si ponga con serietà davanti
a Me, preghi ardentemente ed attenda la Mia Risposta nel tempo che Io ho
scelto. Ti dico, sposa amata, che in breve riderà delle preoccupazioni passate
perché saranno lontane, lontane. Uomini della terra, non siete soli
nell’affrontare i tormenti, Io, Io, Dio, non altro desidero che aiutarvi, ma non
posso farlo se voi non volete; soffrite perché volete soffrire, i nodi cercate
di scioglierli da soli, dopo averli resi insolubili con le vostre colpe e la
disobbedienza continua alla Mia Parola. Non temete, Io, Io, Dio, ho pietà della
vostra miseria, Mi voglio chinare su di voi, non vi lascerò negli imbrogli che
voi stessi vi siete procurati.
Abbiate
fede in Me, siate saldi nella fede ed Io Mi prenderò cura delle vostre
faccende. Dovete, come prima cosa, tagliare i vincoli che vi legano al male;
non diteMi stoltamente: “Cosa faccio di male, in cosa sbaglio”, quando ogni
istante della vostra vita è un errore; emendatevi, esaminando molto bene voi
stessi alla Luce che Io vi dono.
Quando
avrete rafforzato la vostra volontà uscite con coraggio dal vortice che vi ha
trascinato in basso, il Mio Raggio vi guiderà solo se vorrete seguirlo. Certo,
costerà fatica, certo, sentirete una sofferenza acuta ma, si sa, quanto più si è
in basso tanto più si deve faticare per salire la china. Non scoraggiatevi,
tuttavia, non perdetevi d’animo, vi ho promesso il Mio Aiuto e lo avrete.
Mia
amata, vorrei che gli uomini avessero la felicità che hai tu, ma non posso
darla a chi nulla fa la per ottenerla. Mi chiedono Grazie, ma continuano a
restare immersi nel fango, Mi chiedono sostegno, ma in realtà non si fidano di
Me se si appoggiano su chi non è in grado di aiutarli. Amata, Mi voglio donare
al mondo, vado incontro ad ogni uomo, ma egli deve imboccare la strada giusta
per trovarMi e, questa, non è certo quella del peccato e della disobbedienza.
Figli
cari che tanto soffrite, voglio alleviare le vostre pene, voglio darvi la gioia
del cuore, ma se non cessate di immergervi nel fango, più nulla potrò fare per
voi.
Nessun
uomo può salvarsi, se non lo vuole veramente; deve usare l’intelletto, il
cuore, la volontà per compiere il Bene ed abbandonare completamente le vie dell’iniquità.
Sposa
diletta che gioisci sul Mio Cuore, si apre per te un nuovo giorno di Delizie e
di tormento, gioisci per le une e benediciMi anche per l’altro: sono tutti Doni
del Mio infinito Amore.
Ti
amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
16.05.96
La Mamma parla agli eletti
Miei
amati figli, il segreto della felicità è l’obbedienza unita all’umiltà.
Tanti
M’invocano, Mi chiedono come fare per raggiungere la gioia del cuore della
quale Gesù parla in continuazione, essi Mi dicono: “Mamma, io soffro e vorrei
essere lieto, sono sempre triste ed ogni giorno accadono nella mia vita cose
che mi fanno rammaricare. Non riesco a sopportare con pazienza la mia croce,
che mi schiaccia fino a divenire insopportabile; le persone intorno mi dànno
noia, i molesti non li tollero. Madre aiutami!”
Queste
le parole che sento con frequenza; ad esse rispondo in tal modo: Gesù ti ama,
anima cara, quanto ti ama, ha dato la Sua Vita per te, per salvarti, per farti
godere un giorno la più grande Felicità. Già da ora vuole che il tuo cuore sia
gioioso, ma perché questo avvenga devi essere giudiziosa, obbediente e tanto
umile da chiedere a Dio Altissimo consiglio per ogni cosa, riconoscendo la tua
debolezza, l’incapacità. Non limitare la tua obbedienza alle cose più
importanti, deve raggiungere anche le minime. L’uomo che vuole godere, già da
ora, le Delizie Divine deve essere un uomo completamente nuovo, l’uomo vecchio
deve morire già da ora e nascere, gradualmente, quello nuovo che ragiona con
Logica Divina, ama di Amore Divino, cammina solo sul sentiero indicato da Dio e
non devia né un poco a destra né un poco a sinistra.
Figli
Miei, piccoli cari, siate perfetti come Dio è Perfetto, badate alle piccole
cose, nulla trascurate. Vedo che alcuni di voi nel loro lavoro sono precisi,
nel curare i propri affari ancora più perfetti, ma nel seguire le Leggi Divine
sono alquanto approssimativi, lasciano correre perché non ritengono importanti
alcune cose: parlano invece di far silenzio, cercano distrazione invece di
raccogliersi a riflettere, pregano poco e non con il cuore, guardano agli
errori altrui e non pensano a correggere i propri, si affannano ad aiutare gli
altri, ma trascurano troppo la loro anima.
Vi
ho detto che dovete divenire proprio nuovi per godere le stesse delizie che godono
alcune anime belle, dovete accettare ogni giorno con serenità la pena che vi
viene imposta; se avete un attimo d’ira tacete, tacete e pregate; se avviene un
fatto che vi turba e avete il desiderio di reagire subito, tacete, riflettete e
pregate. Figli cari, fate così: esaminatevi profondamente, fuggite le occasioni
di peccato, fuggite anche la compagnia degli empi, se iniziate a fare discorsi
persuasivi con essi, perdete tempo e finite col cadere nel peccato, insidiati
dal nemico che non perde una minima occasione.
Fate
silenzio più spesso che potete, siate riservati: il dragone astuto sa qual è il
vostro debole, nelle molte parole vi fa sempre dire quella sbagliata.
Non
dite: “Alcuni sono felici, noi non riusciamo ad esserlo”; siate come loro ed
avrete gli stessi stati d’animo.
Figli,
amati figli, ritorno su ciò che vi ho detto in passato: ascoltate la S. Messa
tutti i giorni, fate qualunque sacrificio per farlo, un pochino di sonno in
meno, qualche impegno meno importante da poter tralasciare, sedute meno lunghe,
soste inutili lungo le strade a conversare; togliete, insomma, quel che non
serve e date tutto a Dio; se poi potete ascoltare più S. Messe, benedetti
siate, benedetti e beati, perché siete attivi benefattori dell’intera Umanità.
Vi
amo, figli cari, seguite i Miei consigli e sarete sempre esultanti di gioia.
Maria
Santissima