Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
18.05.96
Amici, volgete sempre lo sguardo
ai beni eterni, staccatelo da quelli del mondo e il cuore aneli a Me: ogni Ricchezza
Io la posseggo, ogni Ricchezza vi concederò già su questa terra. Verrà, amati
fedeli, verrà il giorno nel quale non usciranno più sospiri dal vostro petto;
Io, Io, Dio, sto per fare nuove tutte le cose, dopo aver rinnovato e
purificato, però, nel cuore, le Mie creature predilette. Eletti, Miei cari, il
mondo, creato, risponde immediatamente al Mio Comando: basta un cenno, una
parola e tutto si compie. Ecco perché questo verrà dato in ultimo, dopo che gli
uomini avranno raggiunto il grado di perfezione e di merito da Me richiesto.
Tutto comincia dalla natura umana che, decaduta col peccato, deve risalire la
china con la grande purificazione, durata secoli e millenni. Quanto dolore c’è
stato e c’è nel mondo a causa del primo peccato che ha lacerato l’equilibrio
interno ed esterno!
Sposa
Mia, esulta in Me, posa il capo sul Mio Cuore e saziati di Delizie, perché
tante Te ne voglio offrire, quante neppure puoi immaginare. Mi hai aperto il
cuore, ogni angolo è per Me; ne ho preso pieno possesso e la Mia Luce è
penetrata ovunque, la Mia Linfa circola in esso. Il Mio Regno è stato già
instaurato nel tuo essere ed Io regno come Re assoluto. Tu l’hai voluto con la
tua donazione totale.
Questo
processo ormai non si fermerà e di gioia in gioia entrerà in un tempo fuori dal
tempo.
Piccola
Mia, amata, che vivi in Me, l’uomo col peccato ha lacerato la grande armonia
che era in sé e nel Creato, ma Io la ricostituirò nell’uno e nell’altro con
Mano Potente e vedrete lo splendore di un mondo retto, governato, sostenuto da
un Sovrano diverso da quelli che si sono succeduti nella storia umana. Io, Io,
Dio, governerò la terra, così, come ora regno nell’anima dei Miei più fedeli.
Amata,
le cose obbediscono, immediatamente: esse non hanno libero arbitrio né volontà,
sono sottomesse al Mio Volere e fanno esattamente ciò che Io voglio. L’opera
più ardua è quella che riguarda il genere umano fornito di libertà.
Un
mondo rinnovato ed armonioso resterà tale, se chi lo abita sa mantenere tanta
bellezza. Sposa amata, quanto splendore era ovunque, quando uscì dalle Mie Mani
la Creazione: tutto era buono e la Mia creatura prediletta contemplava,
incantata, simile bellezza!
L’uomo
doveva goderla e mantenerla tale; così sarebbe accaduto se, nella sua libertà,
non avesse commesso il terribile peccato di superbia. Caduta dal suo splendore
la natura umana originale, tutto il resto ha seguito il suo processo, fino a
giungere a questo momento storico. Guarda, amata del Mio Cuore, guarda come gli
empi hanno ridotto l’Opera Mia: ovunque c’è distruzione e la legge del profitto
regna sovrana, calpestando in ogni campo quella dell’amore. Non c’è, piccola
Mia, non c’è amore per gli uomini né per le cose che Io ho creato. Si
distrugge, senza risparmiare nulla, non solo le cose*, ma si è giunti fino a
farlo anche con la vita che è sacra, si è giunti al punto di assalire la Mia
creatura prediletta ancora nel grembo materno! l’uomo è divenuto il più grande
nemico di se stesso; non parlo proprio delle umili creature, che vengono
crudelmente torturate in ogni parte del mondo e distrutte fino all’estinzione.
Quanta sofferenza per i nostri cuori uniti, sposa Mia! L’anima tua, avvinta a
Me, patisce le stesse pene, in proporzione (minima),
per lo scempio che è dovunque. Vedo, vedo, ogni giorno, piccole vite strappate
con violenza dal loro caldo nido e dilaniate con l’approvazione comune;
maledette leggi create dall’uomo: hanno voluto, hanno osato violare quelle
sante, imposte da Me! Quale offesa, quale terribile abominio è questo che si
compie ogni giorno sotto i Miei Occhi! Quale offesa subisce la vita, tanto
grande, come mai nel passato! Amata, per ogni vita distrutta, sarà chiesto
conto a tutti coloro che hanno partecipato alla sua eliminazione. I
responsabili pagheranno fino all’ultimo spicciolo il debito contratto con Me,
in modo speciale chi osa compiere tale infamia per lucro, per avidità di
denaro. Ti dico, amata, ti dico, diletta, che ogni centesimo, guadagnato in tal
modo, sarà una stilla di veleno che entrerà nell’essere immondo, che ha osato
tanto, e lo dilanierà fino allo spasimo.
Vedi,
amata, ti mostro in questo momento il sussultare della vita nei grembi di
alcune insipienti; tra poco queste verranno assalite e distrutte dalla follia
degli empi. Ma Io, Io, Dio, non lascerò impunita alcuna di queste*: ognuno
sconterà il delitto commesso!
Queste
Parole ti rattristano molto, scricciolo Mio: pensi al grande Amore che ti accoglie
in sé, pensi all’ingratitudine dell’Umanità verso questo grande Dono. Soffri,
Mia sposa, soffri un pochino con Me: ogni sposa deve condividere gioie e dolori
con il suo sposo; tu vivi in Me e ti faccio partecipe di tutto.
Mi
dici “Gesù adorato, mio Amore, come fare cessare questo scempio e che fine
fanno questi poveri innocenti, privati violentemente del diritto alla vita?”
Amata,
lo scempio finirà solo alla Mia Venuta. Quando ritornerò, troverò orrore
dovunque, perché l’empio continuerà ad agire come tale. Ognuno che ha fatto una
scelta la porterà fino in fondo, perché il dragone non dà tregua: quando ha
affondato l’artiglio, prosegue la sua opera fino in fondo.
Sposa
Mia, al Mio Ritorno troverò la fede sulla terra? Guardati attorno e rispondi:
siamo già alla vigilia di questo grandioso evento e quanti lo attendono
preparati? Non c’è alcuna illusione da farsi: le strade che molti percorrono
sono quelle della perdizione. I tempi sono ormai giunti. Il grande scempio di
vita continuerà; ma ti dico che la rovina dei piccoli non sarà che rovina del
corpo, ma quella dei colpevoli, impenitenti, sarà strazio delle anime.
Per
quello che riguarda la fine di questi innocenti, non gemere, Mia sposa, non
rattristarti: dopo una sì grande offesa, dopo lo strazio tremendo del dolore,
godranno i piccoli. Essi godranno, Mia diletta: Io, Io, Dio, ho pietà degli
innocenti. Li vedrai gioiosi un giorno, ti sorrideranno e tu sorriderai a loro;
insieme, benedirete il Mio Nome Santo ed esalterete la Mia infinita Misericordia.
Amata,
ancora un poco: si stanno consumando le ultime stille di tempo. C’è chi le
utilizza secondo il Mio Volere; c’è chi le brucia, stoltamente. Gli uni
godranno, gli altri seguiranno la loro scelta. Il mondo proseguirà in tal modo.
Vivi,
amata, nella gioia e attendi la Mia Venuta, tesaurizzando ogni istante di vita.
Ti dono il nuovo giorno, la sua luce, le Mie Delizie. Resta in Me sposa amata.
DaMMi gioia.
Ti
amo.
Gesù
*cose
= sottinteso: vengono distrutte
*queste
= sottinteso: vite
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
18.05.96
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
Miei, chi sopporta con pazienza vedrà le grandi Meraviglie di Dio: le pene
improvvisamente cesseranno, lasciando il posto alla gioia.
Lasciatevi
purificare, figli amati: la Mano Divina è lieve ed amorosa. Vi dico che Egli
attenuerà ogni pena nel mondo, se vedrà anime sottomesse, obbedienti e docili.
Qualcuno
Mi ripete: “Madre Santissima, quanti innocenti soffrono e quanti cadono, come
fiori ancora in boccio, tagliati dalla falce del male! Dio non ha pietà di
costoro?”
Gli
innocenti hanno sempre patito; molti di essi sono caduti ancora in boccio, per
la violenza degli empi. Il mondo si è addolorato per la loro dipartita, ma essi
godono le più pure gioie, esultano ed abbelliscono il Paradiso con la loro
presenza. Forse senza quel martirio non avrebbero avuto tanto splendore: per un
poco di pena, ora godranno per l’eternità.
Figli
cari, non giudicate, se non con Logica Divina. Quando volgete il pensiero a
Dio, pensate a Lui come ad una Madre di Tenerezza infinita Che permette solo
ciò che è bene per le anime ed interviene, decisamente, quando qualcosa
potrebbe divenire dannoso ad esse.
Mai
vi accada di giudicare Dio! Pensate invece a Lui, sempre, con amore ardente,
con grande fiducia, con totale abbandono. Anche in questo grandioso momento
storico voi vedete tanta angoscia intorno, tanto tormento nelle famiglie, nella
società; pensate proprio che Dio permetta ciò a caso? Ho detto più volte che la
causa di tutti i mali è il peccato che porta con sé sempre un terribile
strascico di dolore. Anche questo, però, ha un suo preciso significato: se
l’anima ne coglie l’intima essenza, si monda e si avvia alla salvezza.
Piccola,
amata figlia, ti vedo spesso gemere e rattristare per il dolore dei fratelli;
prega, così, come fai, perché sappiano sopportarlo virilmente; ti dico che esso
è salutare. Dura a lungo? Così deve essere per bruciare tutte le scorie. A
volte ha punte di grande intensità? Il Chirurgo Divino va a fondo per togliere
anche le radici e permettere la completa guarigione. Il dolore è Grazia
sublime, è Misericordia che vuole salvare. Interpretatelo sempre alla Luce
Divina e benedite sempre la Sua Volontà.
Gesù
oggi ti ha mostrato il palpitare di alcune vite nel grembo materno: ecco altri
innocenti, pronti ad essere immolati, per la follia del mondo che permette tali
infamità! Le Mie Mani pietose le accolgono tutte queste anime e le offrono a
Gesù Che se le stringe al Cuore!
Che
accadrà però a quelle madri, a quelle nonne, a quelle mani orribili che hanno
osato falciare una vita, voluta da Dio, creata da Lui per la Felicità? Lunga
sarà la loro espiazione, prima qui sulla terra, poi, oltre, per aver violato
così gravemente la legge dell’amore!
Pregate
anche per queste misere creature che cercano di ostacolare il Progetto Divino:
se non si ravvedono presto, se non implorano giorno e notte per il perdono,
alle sofferenze in terra si aggiungeranno quelle, ancora peggiori, nel luogo di
purificazione o addirittura di dannazione.
Figli
cari, Gesù è Misericordia e Giustizia; si cerchi sempre, s’implori la Sua
Misericordia e non s’incorrerà nella rete sottilissima della Perfetta
Giustizia.
Aiutate
i fratelli a camminare per la strada giusta. Siate voi stessi di lume per loro:
Dio ve lo concede. Date testimonianza con la vostra vita e non temete: se
opererete a modo, essi vi seguiranno ed insieme gioirete.
Vi
amo, piccoli. Vi amo tanto e vi accompagno dovunque col Mio Amore.
Maria
Santissima