Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

19.05.96

 

 

AttendeteMi con gioia, attendeteMi con amore, eletti, amici fedeli, Io, Io, Dio, sto per ritornare sulla terra per regnare come il più grande re. Verranno ricostruite le vostre dimore, saranno comode ed accoglienti, godrete le ricchezze delle nazioni, possiederete i beni degli avari. Tutto sarà vostro, perché Io darò a voi un grande premio: quando molti Mi hanno girato il dorso, voi Mi siete rimasti fedeli; non c’è stata tiepidezza nel vostro cuore, non abbandono, siete restati ai Miei Piedi in continua adorazione. Spariranno i beni degli ingiusti: chi li ha accumulati con l’inganno non li godrà. Guai ai maliziosi che hanno offeso ed assalito i Miei amati, li hanno calunniati e colpiti, ingiustamente: la loro eredità sarà la rovina che essi hanno chiamato su di sé! Lode per i giusti, gloria per i giusti, felicità per i giusti! Verrò sulla terra inaspettato, come un fulmine, che nessuno sa da dove venga e dove vada. Vengo, presto, amici cari. Non perdetevi d’animo. Perseverate. ServiteMi!

 

 

Sposa amata, giglio, che Mi dài gioia, le tue parole per Me sono sempre d’amore, Mi chiedi perdono in ogni istante, per l’inadeguatezza che trovi in te davanti alla Mia Maestà. La confidenza che ti offro ti ha riempito di tale felicità che Mi sembri un uccellino, felice, che mai cessa di cantare, una lieve libellula che si muove, agile e leggera, nell’aria profumata. Piccola Mia, diletta Mia, questa è solo una piccola caparra della felicità futura e già ne provi un grande godimento.

Questo voglio per i Miei più fedeli, piccola: voglio la pace nel cuore, la luce nella mente, l’esultanza continua, perché Io sono Dio, Che ama, immensamente, le Sue creature e vuole solo il loro bene, la felicità, la salvezza delle loro anime.

Questo, amata, è il grande tempo della letizia. Il futuro splendido già fa capolino per alcune anime; il futuro tenebroso allo stesso modo per quelle più disobbedienti.

Ognuno, sposa Mia, avrà ciò che ha voluto e presto ciascuno raccoglierà quello che ha seminato.

Beato colui che non ha risparmiato la santa semente: le sue spighe sono cresciute rigogliose; dopo la mietitura se ne tornerà, felice, col suo carico abbondante e non temerà la fame e la povertà.

Più volte ti ho detto che in questo momento ognuno deve fare come la saggia formichina che, durante l’estate, calda e ricca di beni, deve fare una bella scorta, abbondante quanto più può, perché il gelido inverno le darà modo di vivere serena nella propria casa, senza timore di morire di inedia.

L’ho detto, sposa Mia, questo, e lo ripeto, continuamente: questo periodo di Grazia è come una dolce estate, confortevole e ricca di beni, facili da prendere; ognuno ne approfitti per riempirsene la casa e non rimandi a domani ciò che può fare oggi, non passi il tempo a riposare e godere, godere e riposare, perché il gelido inverno verrà, quando nessuno se lo aspetta, verrà da un istante all’altro. Allora godrà solo chi si è fatto buona scorta: resterà al sicuro nella propria dimora e si nutrirà del cibo che ha accumulato col suo onesto lavoro. Ovunque fame e lamento, miseria e penuria di tutto; ma nella casa del saggio letizia ed abbondanza, pace ed esultanza.

Figli cari, voi siete le Mie formichine che non si fermano un attimo, operano secondo il Mio Volere, hanno ben ascoltato le Mie Parole e neppure una virgola è sfuggita: tutto è stato trasformato in vita vissuta.

Amata sposa, stringiti, serena, a Me; guarda il mondo sotto l’aspetto che Io oggi ti voglio mostrare: ognuno si dà da fare per accumulare beni terreni. Vedi questa maestosa villa, costruita col sangue dei poveri? Neppure un mattone di essa tra poco resterà in piedi. Vedi, amata, quante ricchezze disoneste sono ammucchiate al sicuro in questi forzieri? Ebbene, tra breve, spariranno tutti questi beni, inghiottiti nel ventre della terra.

Stolto chi ha accumulato, accumulato, senza mai guardare indietro né intorno! I miseri tendevano la mano, ma lo stolto neppure se n’è accorto; gli innocenti piangevano, ma l’avaro si è turato le orecchie; i Miei piccoli languivano, ma nessuno ha badato ad essi! Ecco, guarda, Mia diletta, dove stanno i beni che dovevano essere equamente distribuiti: sono tutti qui in mano ai pochi che neppure sanno più dove metterli.

Per molto, per moltissimo tempo ho permesso questo abominio. Le lacrime dei miseri hanno inondato la terra, i loro lamenti straziato il Mio Cuore; ora interverrò con Potenza: ognuno avrà il suo. Non si troverà più un misero che non abbia il pane sulla mensa né un povero che non possegga un letto dove riposare: Io, Io, Dio, darò un nuovo equilibrio a tutto.

Vedi, Mia diletta, quanti occhi piangono in questo momento, per le sopraffazioni continue. I beni che a loro mancano sono qui al sicuro in questi maledetti forzieri, sono: il cibo del povero, l’abito del diseredato, la medicina dell’ammalato, la casa dell’orfano. Improvvisamente, agirò e con grande Potenza sconvolgerò i falsi equilibri, costruiti con la violenza dai potenti. Chi credeva che le cose mai mutassero si dovrà ricredere: non un uomo agisce, che si può mettere a tacere con una pallottola nella schiena, ma Io, Io, Dio. Sto per mettere Mano alla grande falce. Passo per tutta la terra a raccogliere ed a distruggere.

AspettateMi tutti, anche voi, insensati, che avete derubato i Miei più piccoli: nulla avete dato, nulla riceverete! Che fine faranno tutti i beni che avete accumulato, derubando i deboli e gli incapaci? Non voi li godrete, non voi: già troppo tempo vi ho concesso per capire, ma l’avete sprecato, facendo tutto ciò che a Me è stato sgradito!

Ecco, Io, Io, Dio, prendo possesso della vostra ricchezza e la faccio godere a chi mai ha goduto.

Le uniche che resteranno saranno quelle accumulate con giustizia con lo scopo di donare all’affamato, sollevare il misero, far sorridere il diseredato.

I vostri forzieri, Miei amati, devono essere solo quelli spirituali. Questi li voglio trovare colmi e traboccanti di opere sante, di atti d’amore volti a Me ed al prossimo. Benedetto sia chi ha un’immensa ricchezza di questo genere: la godrà e sarà felice, vedrà il Mio Volto e siederà alla Mia Mensa!

Sposa, amata, che vivi in Me, guarda questa luce che inonda la tua stanza silenziosa e piena del Mio Spirito: è il Mio nuovo Dono. Molti altri ne avrai oggi. Piccola, esulta in Me, gioisci in Me, vivi per Me, serviMi in ogni istante: sono il tuo Dio d’Amore. Resta sempre in Me.

                                                                                  Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

19.05.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Gesù verrà, figli cari, verrà, quando non sarà aspettato: molti saranno intenti a commettere il male, perché non hanno creduto; molti proseguiranno sulla strada dell’abominio, perché non hanno accolto la Parola Divina. Fra loro ci sarà anche chi in un primo tempo ha creduto e poi si è stancato: si è lasciato contagiare dal fuoco dell’apostasia che divampa su tutta la terra.

Gesù verrà offeso, tradito, abbandonato: nuove ideologie si uniranno a quelle vecchie, volte a rinnegare il Cristo ed i Suoi Comandi. L’idea del peccato scemerà sempre più, fino al punto nel quale ognuno si sentirà autorizzato a compiere il male liberamente, senza neppure considerarlo tale. Il vento già soffia di tal genere; è un vento gelido ed impetuoso, ma è destinato a divenire più tagliente ed a trascinare con sé molte anime.

Piccoli figli, la conversione mai è un fatto unico e definitivo; deve rinnovarsi ogni giorno. Il cuore umano è labile: oggi prova un grande entusiasmo, domani una grande delusione; oggi esalta, domani disprezza.

Piccoli, siate saldi, saldissimi nella fede, credete e sperate, anche quando intorno vedrete grande scetticismo e poca speranza. State uniti fra voi e l’uno sostenga l’altro, se vacilla: il vento, impetuoso, farà tremare i deboli, ma lascerà immobili i forti. Gli strumenti, ripieni di Spirito Santo, saranno colonne. Legatevi a loro; vi dico che anche voi sarete irremovibili. Non cedete alle insidie, neppure alla minima: ciò che è peccato deve essere aborrito, ciò che offende Dio non si deve fare, non si deve fare, per alcun motivo!

Non ascoltate coloro che v’invitano a deviare un pochino a destra oppure a sinistra, coloro che vogliono accomodare sempre tutto: dicono che sempre nel Bene c’è un po’ di male, che sempre nel male c’è un po’ di Bene e vi confondono, vi fanno deviare. Ricordate le Mie Parole: non si può tenere un piede nel Bene ed uno nel male, o si sceglie Dio o ci si allontana da Lui. Non vi sono vie di mezzo:; non lasciatevi ingannare.

Se avete intrapreso una via incerta, se qualcosa, che fate, capite decisamente che è male, non datevi alcuna, strana, giustificazione; tagliate decisamente il legame: chi opera il male strizza l’occhio al dragone che ne approfitta per prenderne pienamente possesso.

Dio è tanto offeso. Egli, però, fino a questo momento ha tollerato, ha aspettato, ha pazientato, per la Sua infinita Misericordia, ma vi dico: Egli non solo si è già alzato, ma è anche vicino alla soglia e aspetta gli ultimi che entrino, poi chiuderà. Beato chi si troverà al sicuro in quel grande momento, perché per colui che è fuori proprio più niente ci sarà da fare!

Grande giorno, grande e vicino, figli Miei: nessuno di voi, dopo tanti avvertimenti, si faccia cogliere impreparato! Nessuno, figli! Nessuno, amatissimi!

Io vi sostengo. Fascio, premurosa, le vostre ferite e vi accarezzo con Amore infinito.

 

                                                                                              Maria Santissima