Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

21.05.96

 

 

Eletti, amici fedeli, mantenetevi pronti per il grande giorno: sapete che è vicino. Allora, solo allora godrete pienamente e raccoglierete tutto ciò che avete seminato, ritroverete ogni cosa perduta e vi sarà restituito tutto ciò che vi è stato tolto. Figli amati, solo allora vedrete il Volto Mio e vi scorderete del dolore passato. Di esso non resterà traccia, godrete la Mia Bellezza e le Meraviglie del Mio Amore. Fino a quel preciso momento, piegate il capo e procedete, sopportando i momenti di tormento e l’assalto morale del mondo. Non vi mancherà la forza: Io ve la donerò. Non vi mancherà l’ardire: Io ve l’offrirò. Vi seguo passo dopo passo: siete Miei ed Io ne voglio fare un grande capolavoro di ciascuno. Ogni giorno vi manifesto la Mia Volontà; seguitela, docili.

 

 

Sposa amata, il grande giorno si avvicina; pochi sono i pronti e troppi i superficiali che vivono da scellerati. La gioia, che sboccia nel tuo cuore di giorno in giorno, vorrei che fosse presente in quello di ogni uomo della terra. Ogni cosa sto facendo perché si capisca quanto sia grande il desiderio di salvare le Mie creature e mai ho visto intorno tanto stordimento, generale, come in questo tempo.

Le Grazie piovono abbondanti, ma non vengono colte né utilizzate. Lo Spirito agisce con Potenza, vuole penetrare e permeare ogni uomo, ma ne è impedito dalla malizia dei cuori. Egli non può agire con tale, grande, ostacolo.

L’uomo in grazia può ricevere Doni su Doni, si arricchisce sempre di più; l’uomo in peccato mortale è un cadavere, putrescente, senza vita: fino a quando resta in quello stato, Io, Io, Dio, nulla posso operare in lui. Sto operando grandi cose, ma su pochi, su pochissimi, perché tali sono coloro che si lasciano plasmare e si rendono disponibili.

Sposa Mia cara, osserva ciò che accade nel Mio giorno settimanale: quanti, che non sono costretti, lavorano! Quanti assistono alla S. Messa con viva partecipazione? Il Mio giorno è divenuto il giorno del Mio nemico. Egli tenta e gli uomini, come folli, lo seguono: le strade sono gremite, i luoghi di riposo e svago traboccano; ma le Chiese sono vuote o piene di nulla! A volte vedo pure un Mio Tempio colmo, in occasione di cresime o comunioni dei piccoli; ma che delusione sono i cuori dei presenti! C’è chi ha addirittura dimenticato come si fa il segno della croce; amano la cerimonia, scordano Dio!

Amata Mia, i Miei consacrati, ormai, non reagiscono più: si vergognano d’istruire, di educare, di ammonire; preferiscono, per convenienza e per lucro, tenersi buoni tutti; parlano, quando dovrebbero tacere, e tacciono, quando dovrebbero parlare.

Guarda, Mia amata, quanti abiti indecenti! Si presentano davanti a Me col cuore carico di sentimenti negativi e con il corpo indegno di stare al Mio cospetto. Tutti guardano, approvano e nessuna voce si alza a correggere. Chi osa farlo viene assalito ed offeso perché, si dice, questo è il tempo, questa è la moda. Stolti ed insipienti sono coloro che osano presentarsi davanti a Me in tali condizioni, ma ancor di più quelli che dovrebbero parlare e se ne guardano bene per non perdere la gloria umana. Essi si vergognano di Me e tacciono; Io Mi vergognerò di loro e parlerò per cacciarli lontano dal Mio cospetto, nel luogo di purificazione, dove resteranno a lungo”!

Io respingo ed ho disgusto dei tiepidi; ma sono Dio Amore e faccio di tutto per salvare ogni anima. Ti dico che anche coloro che si sono consacrati a Me dovranno passare dalla rete, assai fitta, della Mia Giustizia e ciò tra breve. Lo sai, sposa Mia, ciò che dovrà accadere, almeno qualcosa: vivendo stretta al Mio Cuore, conosci alcuni segreti, ignorati dal mondo.

Amo intrattenerMi confidenzialmente con i Miei più fedeli e rivelo loro ciò che è utile che sappiano perché il cuore non si smarrisca nelle situazioni impreviste e sappiano affrontare con pace ogni istante di vita.

Sposa Mia, acquieta il tuo animo: certo che prendo gioia da te, anche quando credi di non riuscire a darMene abbastanza. Non fartene alcun problema. Il tuo anelito è volto solo a questo; lo colgo in ogni istante e sorrido alla Mia piccola che Mi offre ogni pensiero più dolce, ogni sensazione più soave e, per amore Mio, sopporta con pazienza anche le peggiori molestie. Prosegui in tal modo, piccola Mia, e resta posata così, come sei, sul Mio Cuore: ogni Dolcezza ti voglio donare. La tenerezza, che tu godi pienamente, altri la rifiutano, per la loro superbia: non cercano Dio, ma se stessi; non amano Dio, ma credono, s’illudono di riuscire da soli a proseguire. La loro vita è una rovina totale!

DaMMi il tuo amore, anche per questi insipienti che, stoltamente, rifiutano il Mio: nulla tolgono a Me, ma tutto a se stessi! Per questi non gemere, Mia diletta: essi non meritano il tuo dolore, perché a loro viene concesso tutto, ma cercano la rovina e restano sempre liberi di procurarsela.

Non gemere, ti ho detto, ma non dimenticare di offrirMeli ogni giorno: le tue preghiere faranno scendere continuamente Grazie; forse alla fine capiranno e muteranno vita.

Sposa, amata sposa, un nuovo giorno è sorto: ogni istante ti voglio per Me. Opera ciò che Io desidero, dona il Mio Amore, la Mia Tenerezza. Mando te nel mondo a precederMi: i Miei eletti Mi stanno preparando la strada, che percorrerò al Mio Ritorno.

Conoscano gli uomini la Mia Bontà, l’infinita Misericordia, prima di vedere dispiegata la Mia Giustizia. Dillo ai sofferenti, Mia diletta, dillo, continuamente, che non si sgomentino, per le molte pene: l’amaro si trasformerà, in breve, in dolcissimo miele.

Vi amo. Ti amo. DaMMi gioia, piccola Mia!

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

21.05.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Vi porto la Gioia, figli amati. Vi porto la Gioia di Gesù. Esultate in Lui ed avviatevi, sereni, verso il futuro, splendido, che Egli vi ha preparato. Non prestate orecchio a chi vi preannuncia sventure e grandi tribolazioni: non esiste sventura per chi vive nel Cuore di Gesù; non esiste tribolazione per chi è Suo. Il grande male è solo il peccato, la lontananza da Dio. Chi vuole il buio, pur potendo scegliere la luce, è un grande misero. Chi, chiamato e richiamato all’uso della ragione, continua a vivere da stolto sceglie la rovina e la sofferenza.

Figli Miei amati, imparate a vedere le cose sotto la loro vera luce: i dolori del corpo durano solo un attimo; Dio è Dolcissimo, la Sua Tenerezza è infinita e interviene. Quelli dello spirito non subiscono sorte differente. Bisogna appartenere a Dio e la vita diverrà un canto, sublime, d’amore a Lui.

Piccoli cari, si avvicina il grande giorno di Pentecoste. Quanti Doni Gesù vuole ancora offrirvi! Ne riceverete in proporzione alla buona disposizione che avete ed alla purezza del vostro cuore.

I Doni, figli amati, vengono elargiti in abbondanza ogni giorno: Dio è generoso, è generosissimo! Ma, come vedete, alcuni sono poverissimi e non riescono a coglierne proprio alcuno. Come mai avviene questo? Altri sono doviziosi e ne ricevono ancora, godono, si deliziano e vivono nella grande abbondanza.

Figli cari, non vi dico certo di pensare ad un’ingiustizia Divina; vedo il pensiero che sorge nella vostra mente: “Così è, perché Dio così ritiene opportuno di fare. Egli agisce sempre con Amore e Misericordia; se così opera, così è giusto che sia.” A questa vostra considerazione aggiungo qualcosa: i Doni non vengono colti in misura uguale da tutti, ma secondo la capienza e la disponibilità di ciascuno. Neppure pensate che vengano dispersi: un Dono elargito viene sempre utilizzato da qualcuno: se un’anima non sa coglierne il valore, un’altra è subito pronta ad apprezzarlo e metterlo a frutto.

Vi dico di essere ben preparati in ogni istante: vi saranno grandissimi Doni e ne godrete in misura del vostro grado di preparazione. Tenete il cuore puro, tutto volto a Dio, tenete la mente sgombra, illuminata dalla Luce Divina; la volontà, poi, sia docile, docile, al servizio di Dio. Vi dico che godrete, figli, quelle purissime e sante gioie che sole rendono la vita beata.

Non temete, cari, annunci di sventura: Dio vi guarda, pieno d’Amore; con pazienza ha plasmato il vostro spirito, liberandolo dalle scorie, e ancora sta operando. Chi si è lasciato ben modellare è pronto per avere ciò che Dio ha programmato di dare ai Suoi più fedeli. Nessuno se ne tornerà a casa privo di gioia. La Pentecoste si rinnova ogni anno: come lo Spirito Santo scese sugli apostoli in quel giorno, così scende su tutti gli apostoli ogni volta e li ricolma dei Suoi Beni. Preparatevi puri, con vesti candide, tutti volti a Dio per adorarne il Nome Santissimo e riconoscerne l’infinita Grandezza.

Nutritevi, nutritevi di quel Corpo Santissimo; ma sappiate che ne avrete giovamento massimo se avrete ottemperato sempre alle Leggi Divine, anche nelle più piccole cose.

Siate perfetti, figli, siate perfetti in ogni vostra azione, perché Dio è Perfetto. Questo oggi Egli vi chiede per darvi ogni bene e la Felicità sublime di vivere con Lui per sempre.

Oggi, figlia amata, Gesù è stato consolato ed ha gioito, vedendo i vostri cuori uniti, così ardenti; vi ha benedetti ed Io vi ho porto la Mia Materna Carezza. La natura vi ha mostrato il Sorriso amoroso di Dio. Vi dico: gioite. Vi ripeto: siate lieti; Dio ha in serbo sorprese, splendide. Preparatevi a vederle, a goderle.

Vi amo, piccoli Miei. Venite spesso con i cuori così intrecciati; Io Mi unirò a voi e Gesù sorriderà, gioioso.

 

                                                                                              Maria Santissima