Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

04.06.96

 

 

Eletti, amici cari, non avrete molto da sospirare né molto da tribolare. Se il mondo vi respinge, esultate e gioite, perché voi non siete del mondo. Esso esalta e loda ciò che gli appartiene; voi non gli appartenete più: siete Miei, siete le Mie gioie, delle quali Mi compiaccio. Alcuni di voi si girano indietro a rimpiangere ciò che hanno lasciato? Se così fanno, significa che non hanno compreso il Mio folle Amore. Chi ha messo mano all’aratro e si volge indietro significa che non è degno di operare nel Mio campo; se ne vada pure, se vuole, Io non costringo alcuno a seguirMi! Voglio volti gioiosi e cuori pieni di amore. Cantate, danzate, mentre operate al Mio servizio. Non servite un padrone del mondo; servite il vostro Dio, Colui Che vi ha creato con Amore infinito, Colui Che ha versato fino all’ultima goccia del Suo Sangue per voi. Voglio entusiasmo nel servizio, non malumore: chi è in Me deve sentire tutta la felicità di possedere questo, grandioso, Dono.

 

 

Sposa, Mia amata, il tuo Signore, Che ti fa vivere nella Sua Reggia, ti invita sempre all’esultanza: non hai ottenuto la confidenza di un uomo, non un mortale ti ha accolto nel suo regno, ma Dio, Dio! Io ti ho preso tra le Mie Braccia per offrirti la più grande letizia: vivere, vivere con Me, parlare con Me, sentire la Mia Presenza, Viva, in te! È uno dei più grandi Doni che all’uomo si possa concedere; è proprio il più grande!

La Mia Reggia è tutta splendore, le Mie Delizie sono infinite ed Io, Io, Dio, mai te le farò mancare.

Qualcuno Mi dice: “Perché, Signore, Tu queste non le offri a tutti gli uomini, ma solo a pochissimi privilegiati? Perché alcuni si sentono soli e tristi e altri vivono nel gaudio, mentre si preparano a goderne uno ancora più completo?”

La risposta è chiara da parte Mia: offro, secondo l’ardore del desiderio, che solo Io conosco. Neppure l’uomo, che scruta nel profondo del suo essere, conosce se stesso così chiaramente, come Io lo conosco. L’anelito, che viene rivolto a Me, sgorga dall’essere nella sua interezza, parte dall’anima, innamorata di Me: più profondo è questo amore, più aumenta il desiderio di possederMi.

Se Mi sento tanto bramato, Io Mi offro all’amante, ma poco per volta, stilla dopo stilla: lentamente, l’essere diviene sempre più simile a Me, l’Infinito penetra nel finito e lo fa Suo; il finito anela ad essere sempre più interamente fuso con Esso e volge tutte le sue energie all’unico scopo di divenire un tutt’uno con Me, Dio. La vita, allora, ha preso la giusta direzione, quella da Me voluta nell’attimo, sublime, in cui ho creato la Mia dolce creatura.

Sposa, Mia piccola sposa, sei Mia, interamente Mia, perché Io ti ho voluta tutta per Me; ma tu hai anelato solo a Me. Il tuo essere voleva fondersi in Me: Mi hai chiamato con tutta l’anima, Mi hai desiderato con tutta la mente, Mi hai spalancato il cuore perché solo Io lo riempissi della Mia Linfa. Tanto, tanto Mi hai desiderato, Mia piccola! Potevo restare indifferente a tale richiamo amoroso? Solo questo desidero: donarMi alle creature che Mi cercano, farMi trovare e soddisfare, appieno, il loro essere. Com’è semplice possederMi! Com’è facile entrare nella Mia Reggia e regnare con Me!

Mi si chiede: se tanto semplice è, perché così pochi ci riescono e tanti ci rinunciano? Non basta un pensiero fugace, un momento di nostalgia del Divino e non è sufficiente offrire ogni tanto un piccolo palpito; bisogna volgere in questo senso tutta la vita. Non è possibile essere attaccati al mondo ed ai suoi falsi beni, ai piaceri vani che offre, agli allettamenti nocivi che produce e, contemporaneamente, aspirare alla Mia confidenza: non si conciliano le due cose. O siete Miei o siete del mondo. Chi sceglie Me deve morire a se stesso ed alle vanità. Questo, sul primo momento, è alquanto faticoso: bisogna saper rinunciare a soddisfare le false brame, bisogna turarsi gli orecchi per non sentire le false sirene, bisogna chiudere gli occhi per non lasciarsi incantare dai falsi abbagli. Bisogna anche imporre la legge dello spirito al corpo, che è soggiogato da quella della carne, bisogna essere severi con se stessi, perché il corpo anela a ciò che è contrario allo spirito, l’anima, invece, esige ciò che il corpo respinge.

All’inizio la lotta è dura, ma, dopo le prime sconfitte, la carne parla sempre meno, fino a fare proprio silenzio. Da quel momento in poi il processo è semplice e piano: il cavallo bizzarro è stato domato e, nella misura nella quale lo è, obbedisce, docile, agli ordini dello spirito e cammina al passo, accelera, va di corsa, secondo il comando.

I Miei Doni, grandiosi, non li può ottenere chi è schiavo del corpo: se Io li elargissi, questi non verrebbero utilizzati, anzi, addirittura profanati. L’uomo deve svuotarsi di se stesso per riempirsi di Me: un vaso vuoto si può riempire, completamente; ma, se si versa in uno pieno, il liquido si perde.

Sposa amata, giglio, che tanto amo, quanti invidiano la condizione privilegiata, ma neppure alzano un dito per possederla, a loro volta e vogliono, vogliono senza fatica: sono servi e vorrebbero divenire re, ma senza averne la capacità!

Desidero offrire tutto ad ogni uomo e proprio per questo fine l’ho creato; ma ognuno si deve porre nella condizione giusta.

Uomini del mondo, per essere pieni di Me dovete svuotarvi della vostra vanità, lasciare le insulsaggini, volgere le spalle ai beni inutili. Pensate alla vostra dignità, quella che Io vi ho dato! Vedo il vostro agire: vi muovete, operate, pensate: vivete come se non l’aveste; talora sembrate scimmie, in uno zoo, che saltano e cantano per far divertire gli spettatori.

Mutate vita! Mutate pensiero! Vivete da uomini, figli di Dio, fatti a Sua Immagine e Somiglianza; non siate burattini, senz’anima, prendete coscienza di voi stessi! Fatelo! Fatelo subito ed Io verrò, verrò da ciascuno di voi; verrò per farvi Miei! Prenderò anche voi tra le Mie Braccia, amorose, come ho fatto con questo Mio giglio: vi condurrò nel Mio splendido Giardino e metterete foglie e fiori e sarete la Mia Gioia.

Sposa, godi in Me anche in questo giorno. DonaMi il tuo poco ed Io ti offrirò il Mio tutto.

                                                                                  Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

04.06.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli cari, siate nella gioia, sorrida il vostro volto, canti il cuore in Dio, in Lui ogni mestizia si spegne, chi mai può dire di appartenere a Dio ed essere nella disperazione? Chi può dire di appartenere a Dio ed essere solo al mondo? Quando la mamma stringe il suo piccolo tra le braccia ed egli ne è cosciente può mai sentirsi angosciato? Gesù non solo vi è vicino, Miei amati, ma vi stringe stretti a Sé.

Grande, meraviglioso Dio Che ami follemente le Tue creature al punto di dare la Tua Vita per ciascuna! Chi può amare tanto quanto Egli ama? Ogni volta che celebrate la S. Eucarestia, si rinnova il Sacrificio Divino, è come se il Dio Uomo versasse tutto il Suo Sangue un’altra volta per ciascun uomo, tutto si rinnova durante la S. Messa: è quel sublime Sacrificio che si rinnova a tenere ancora ferma la Mano del Padre sopra tutti gli empi della terra. Voi fate da corona a quel Santissimo Sacrificio, partecipate con la mente, col cuore, meglio che potete, i vostri poveri meriti si uniscono ai Suoi... ed il mondo sta in piedi, i peccatori hanno uno spazio di tempo ancora, i miseri ricevono aiuto, gli inetti ancora qualche possibilità! Amate la SS. Eucarestia, amatela con tutti voi stessi, figli Miei cari, non lasciate sfuggire neppure una sola occasione per parteciparvi con ardore: correte, correte, vivete con Gesù Santissimo la Sua Passione; Io sono presente ovunque si celebri, sono accanto al Mio adorato Figlio ovunque Egli sia.

Voi siete gli adoratori che ci accompagnano col cuore e con tutta l’anima, pregando e supplicando per ogni fratello che ancora osa passare davanti al Tempio di Dio, senza rivolgere al sublime Martire d’Amore neppure un pensiero, pregate per colui che entra nel tempio con la bocca piena di parole ed il cuore vuoto d’amore.

Pregate per chi osa profanare il Corpo Santissimo con la sua indegnità, pregate, figli Miei, perché Dio doni ad ognuno la Luce sufficiente a comprendere la grandezza del Suo Dono.

Figlia amata, troppi si accostano alla mensa Divina con grande superficialità: guai ai superficiali, guai a questa categoria di stolti che mangiano e bevono la propria condanna!

Gesù si offre ad ogni uomo, lo potenzia, lo santifica; ma il miele si trasforma in veleno in un’anima in peccato grave: il Corpo che santifica è lo stesso che condanna in caso di indegnità!

Si sappia, si mediti su questo.

La Mia piccola figlia Mi dice: “Mamma Santissima, Giglio Perfetto, se mai capissimo a fondo il valore di quel Corpo Santo immolato per noi, moriremmo di felicità, il cuore non potrebbe resistere alla gioia di sentirci amati in simile modo.”

Così è piccolina, tutto resterà sempre velato perché, veramente la coscienza perfetta farebbe nascere una tale emozione, un tale sconvolgimento da non riuscire più ad avere la forza di accostarsi al SS. Banchetto senza provarne profondissimo turbamento. Gesù si vela, si vela sotto un comune pezzo di pane, rende tutto semplice l’Altissimo, non vuole sconvolgimento, non vuole forti emozioni, comprende a fondo le debolezze della natura umana perché Egli Stesso ne è l’Artefice.

Figlia, amata figlia, oggi hai dato una gioia speciale a Gesù ed a Me, non sola, ma assieme alle anime belle a te unite; giglio con giglio avete mandato un soave profumo, Dio ha colto il vostro anelito ed il vostro effluvio e li ha benedetti; non temete, Miei piccoli, Egli non dividerà mai coloro che ha unito con tanto Amore e che si amano del Suo sentimento.

Vi chiedete sempre: “Come sarà il futuro nostro?” La risposta la ripeto Io: sarà splendido; come il passato, così il futuro: sempre in ascesa, fino al giorno del volo sublime nel tempo senza più tempo. Vi amo, Miei piccoli, vi amo, sentite il Mio Amore, sentitelo nel vostro essere ed esultate, Gesù sta ponendo l’ultima pietra e poi... la costruzione sarà ultimata!

Amatevi, amatevi, amatevi tra voi con l’Amore Divino.

 

                                                                                              Maria Santissima