Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
05.06.96
Eletti, Miei amati, superate le
prove virilmente, superatele tutte, senza cadere nel tranello del nemico che ha
escogitato inganni sempre più sottili. Egli opera, Miei piccoli, ma non senza
il Mio consenso. Riflettete sempre e a fondo su questa verità: egli opera
continuamente, perché glielo permetto; non ha alcuna indipendenza, è uno
schiavo, malvagio, che di tutto deve rendere conto al Padrone. Le prove,
diletti, sono necessarie per fortificarvi, per provocare in voi salutari
reazioni. Nulla avviene che Io non permetta: sottoponetevi volentieri al Mio
Volere, qualunque sia. Voi mai capirete bene il significato della Mia azione;
lo comprenderete solo a prova conclusa. Mai sentitevi perfetti, carissimi:
l’orgoglio attira sempre l’attenzione del serpente che agisce astutamente
sull’anima e la fa cadere nella sua rete.
Sposa
amatissima, fiore del Mio Giardino, sboccia rigogliosa nel Mio Cuore, ardente
d’Amore; ogni nuovo bocciolo Mi dà gioia, perché è sempre il risultato di una
scelta volta a glorificare Me.
Sposa
amata, sei ricolma della Mia Linfa Divina, ma non per questo ti vengono meno le
prove. Ogni uomo deve essere ben temprato col fuoco della tentazione; anche la
Mia creatura prediletta viene sottoposta ad esse: è il merito continuo che le
permette di tenere alto il volo. Sposa amata, non gemere di timore, per questo,
che ti ho detto: sei Mia, piccola, sei Mia, perché Io ti ho scelto per Me!
Resterai Mia, perché la tua volontà è decisa nella scelta, saldissima e senza
tentennamenti.
Sposa
amata, hai gustato la dolcezza del Mio Nettare, hai visto lo splendore della Mia
Luce. Ho balenato davanti a te e sei rimasta abbagliata; hai sentito gli
effluvi del Mio Profumo e ne sei rimasta avvinta. Come potresti allontanarti da
Me, se Io, Io, Dio, sono divenuto l’unica tua ragione di vita?
Resta,
amatissima, sul Mio Cuore. Resta serena e gioiosa, perché questa Reggia sarà la
tua dimora per sempre. Io ti stringo a Me perché l’esultanza mai venga meno.
Riposa in Me, piccola, ed ascolta le Parole, che oggi ti porgo con infinito
Amore.
Ho
parlato delle prove, alle quali ogni uomo deve sottoporsi: tutta la vita umana
è un intreccio di prove, sempre differenti, sempre necessarie, sempre utili ai
fini della salvezza; se tali non fossero, non le permetterei. L’uomo non ha il
diritto di scegliere la prova, ma ha il dovere di sforzarsi di superarla per
avere accesso, poi, alla pace ed alla gioia del cuore. Ogni prova è calibrata
al soggetto: mai permetto un sacrificio insopportabile, è sempre molto al di
sotto della capacità di sopportazione, perché Io sono l’Amore e la Mia Bontà è
senza limiti.
Quando
sento dire queste parole: “Non resisto più. Non ce la faccio più. Dio è troppo
severo con me; mi schiaccia senza pietà”, allora Mi rattristo, profondamente,
nel constatare come Io, Io, Dio, sono “l’Eterno incompreso”. Sì, sposa amata,
sì, amica dolcissima del Mio Cuore, gli uomini non Mi comprendono, non Mi
amano, eppure, Io, Io, Dio, li amo infinitamente, li comprendo profondamente,
li cerco per stringerli al Cuore, li provo per condurli alla perfezione! Sempre
con Misericordia agisco. La Mia, Perfetta, Giustizia segue sempre l’infinita
Misericordia.
Rispondo
alle parole di colui che si sente provato oltre il sopportabile. Figlio amato,
sei profondamente in errore, quando pensi che Io, Io, Dio, abbia permesso che
tu portassi una croce eccessivamente pesante. Non è così né posso
alleggerirtela, senza danneggiarti, gravemente: hai esattamente ciò che devi
sopportare per giungere a salvezza.
Non
un’entità misteriosa ha agito, non una forza occulta, ma Io, Io, Dio, ho
permesso questa tua prova. Essa è calibrata, perfettamente: non è superiore
alla tua facoltà di sopportazione, ma neppure di un filo inferiore a ciò che
serve alla tua, totale, purificazione. Io, Io, Dio, non sono un Padrone che
chiede molto per dare poco, come fanno quelli della terra; la Mia Tenerezza è
infinita: chiedo poco, poco per dare poi un grandissimo premio, una ricompensa
impareggiabile, Me Stesso.
Ricordati,
uomo, che nel giudizio la Mia Misericordia precede sempre di un passo la Mia
Giustizia; prima abbraccio l’anima con la prima poi la raggiungo con la
seconda. Entrambe sono in Me. Non dimenticartelo, mai scordalo; ma l’una è
sempre in anticipo sull’altra.
Amate
creature, che il Mio Amore ha plasmato, voi procedete nella vita,
sconsideratamente, fate senza pensare, operate senza riflettere, accumulate un
conto lunghissimo con Me, vivete nell’insipienza il tempo, beato, della
Misericordia; gemete, poi, profondamente, quando subito dopo sopravviene la
compagna (Giustizia): non
l’accettate, non la comprendete, la respingete ed alzate alte grida di lamento
a Me, dimentichi di tutto ciò che avete da scontare.
Sposa
diletta, l’uomo non vuole capire che nel tempo della Grazia deve accumulare
meriti e meriti, così nel tempo della Giustizia avrà il granaio ben pieno e non
soffrirà.
Nel
tempo della Grazia, invece, spesso si disperde, si spreca, ci si scorda delle
Mie Parole, non si tengono proprio in considerazione. Viene, viene, Mia amata,
viene sempre la stagione del raccolto: Io, Io, Dio, sono il Mietitore che esige
il Suo! Che Mi può offrire chi nulla ha accumulato? Lo troverò a mani vuote e
su di lui dovrà agire la Mia Giustizia che esige che ogni debito venga saldato.
Ora,
nel tempo ancora della Grazia e della Misericordia, quando si ode il canto
dell’allodola ed i fiori occhieggiano intorno, ora agite con saggezza: riempite
i vostri granai di opere buone, di meriti. Verrà, verrà il gelido inverno. Vi
dico che è prossimo: Parola di Dio! È prossimo e potrà nutrirsi solo colui che
si è fatto buona scorta al momento giusto; gli altri moriranno d’inedia: Io,
Io, Dio, non permetterò che il ricco offra al miserabile, che si è lasciato
ingannare dal serpente, subdolo!
Oggi
ancora si è alzata l’aurora dal suo letto rosato, l’astro splendente darà la
sua luce ed il calore; ma domani sarà ancora così? Tremate, voi, empi che avete
le mani vuote ed il cuore pieno di malizia! Per quanto tempo ancora vi
sopporterò? Voi cantate e ballate, come la cicala della favola, spensierati,
proseguite la vostra folle festa; ma vi dico, Io, Io, Dio, vi dico che
l’inverno cadrà all’improvviso. Così, come avvenne nelle ere passate, alla
stagione dolce subentrerà quella glaciale, all’improvviso, senza neppure dare
il tempo di avvedersene. Così sarà non per caso, amici Miei, il caso non
esiste, ma per Mio Volere, proprio per Mio Volere. Io, Io sono Dio e quello che
voglio compio, quando lo desidero, come lo desidero.
Preparatevi
tutti, tutti, indistintamente. Abbiate care le Mie Parole: preannuncio le cose
di solito con congruo anticipo; ma ora quello, che vi dico, avverrà in tempi
brevi.
BenediteMi,
per le piccole prove, alle quali siete sottoposti. Superatele, virilmente: vi
risparmierete quelle ben più pesanti, alle quali saranno sottoposti tutti i
ribelli e recalcitranti!
Sposa
tanto amata, non gemere per gli stolti: essi proseguiranno nella loro
insipienza e non terranno conto del Mio Dire; la sventura li coglierà ed
improvvisamente li sveglierò tutti dal loro torpore.
Esulta
in Me. DaMMi gioia. Compensa, amata del Mio Cuore, il vuoto tremendo d’amore
che c’è in troppi uomini di questo tempo.
Rimani
in Me e godi le Mie Delizie.
Ti
amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
05.06.96
La Mamma parla agli eletti
Vi
stringo al Mio Cuore, piccoli, tanto amati, ognuno col suo tormento, ognuno con
la sua croce da portare. Vengo per confortarvi e donarvi la Gioia di Gesù.
Alcuni camminano, curvi sotto il peso che devono portare. Coraggio, Miei
piccoli figli! Coraggio! Alzate il capo e sorridete, perché il vostro
sacrificio è un grande dono d’amore: ogni istante di sofferenza è un fiume di
felicità, che vi preparate, se lo offrite, silenziosi e docili, all’Altissimo.
Dio
ama, teneramente, i mansueti, gli umili, i pazienti, mostra a loro il Suo Viso
benevolo e li aiuta a giungere fino alla fine.
Sento
che, quando vi incontrate, parlate con tristezza delle vostre tribolazioni;
ognuno si lamenta di esse e le ritiene una grande sciagura. Non fate così, Miei
diletti! Gesù vi guarda con Amore, conta i vostri passi, terge il sudore dalla
vostra fronte, vi pone le Sue Dolci Carezze.
Guardate
a Lui e la gioia sgorgherà, continua, come cascata, limpida e spumeggiante.
SorrideteGli. Sorridete all’Altissimo Che vi prepara un futuro magnifico: per
una ora di pene, ci sarà una eternità di esultanza. Ogni volta che prendete in
voi il Corpo Santissimo – e sia più volte che potete – Egli vi dona la Sua
Divinità, vi corrobora, vi dona tanta energia da spostare le montagne. Le
umiliazioni, che spesso subite, sono fiori, profumatissimi, che potete offrire
al Re: come li gradisce! L’uomo umilia, Dio innalza; l’uomo innalza, Dio
umilia. Siate, figli cari, fra coloro che il mondo umilia e combatte. Siate fra
coloro che rifiutano la gloria umana: essa passerà; come fumo si dissolverà!
Dove
sono i grandi di un tempo? Dove la loro potenza? Dov’è finita la gloria che li
coronava? Nulla, più nulla è restato! Dove sono finiti, invece, i perseguitati,
per amore di Dio? Dove i Suoi martiri? Dove i Suoi adoratori che hanno,
coraggiosamente, volto le spalle alle vanità del mondo?
Eccoli.
Eccoli: guardateli! Guardateli con gli occhi del cuore: sono vicini a Me, Mi
fanno corona; vi sorridono, felicissimi, pregano per voi e vi esortano a
imitare il loro esempio. L’umiliazione di un giorno si è trasformata in gloria,
per sempre.
Se
un nemico vi perseguita, perché siete tutti di Dio, perché difendete le Sue
Leggi, perché anelate a Lui con tutta l’anima e passate per esaltati, voi non
ribellatevi, tacete, tacete e proseguite il cammino: il nemico accende i loro
cuori, il dragone li infiamma d’odio. Ritenetevi beati ogni volta che subite
questo genere di umiliazioni: avete doni, tutti speciali, da porgere e meriti,
speciali, da accumulare.
Siate
lieti, perché vi si offre l’opportunità di cooperare attivamente alla salvezza
dell’Umanità con le Grazie, che vengono elargite, per i vostri meriti.
Benedite
Dio, quando molti nemici si accaniscono contro di voi. Molte offerte d’amore:
molte Grazie che piovono dal Cielo! Che merito ci sarebbe nel vivere in una
società di santi? Ora c’è il tormento quotidiano; domani la gloria con Dio.
Riflettete, amati; benedite ed adorate, incessantemente, l’Altissimo, per ciò
che permette!
Nella
gioia, certo, esultate; nel travaglio benedite ed attendete che si realizzino,
pienamente, le Promesse di Gesù.
Vi
amo. Quanto vi amo!
Maria
Santissima