Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
06.06.96
Eletti, amici cari, siete
all’alba di un nuovo, grande, giorno. La luce sta per sorgere, sfolgorante; ma ci
sono ancora tracce di tenebre: amati, in voi è entrata la Mia Luce e il cuore
vive la vita del Cielo; ma il corpo è immerso ancora nella realtà della terra.
Vivete con gioia quest’alba di felicità. Vivetela, secondo le Mie indicazioni.
Quando sarà chiuso il numero degli eletti e tutto sarà compiuto, ci sarà la
trasformazione definitiva: all’alba seguirà il giorno pieno o la notte
tenebrosa per chi ha fatto una scelta sbagliata. Amati, amati, che avete già il
Paradiso nel cuore, fate in modo di aiutare i fratelli ad entrare subito
nell’aurora del nuovo giorno, che si annuncia grandioso ed unico, un giorno
senza tramonto, un giorno senza pena, un giorno, unico e irripetibile. Chi vede
l’alba vedrà la luce piena; chi ha preferito le tenebre in esse cadrà, senza
speranza.
Sposa,
amata sposa, gioia del Mio Cuore, che splendida alba stai vivendo! Piccola Mia,
se splendida è l’alba, significa che si annuncia un giorno meraviglioso, senza
turbamento e senza pena, il giorno, che Io, Io, Dio, desidero per le Mie creature
predilette.
Può
Dio Amore volere il dolore? Non lo voglio: il Mio Regno ne sarà privo! Può Dio
Amore permettere nel nuovo giorno, che si annuncia, la discordia dei Suoi
figli? No; Io, Dio, non lo permetterò! Ci sarà pace, pace in ogni angolo della terra.
Può Dio desiderare un Universo sconvolto dal disordine? No; Io, Io, Dio, porrò
ordine in ogni sua parte. Queste cose annuncia il nuovo giorno che sta per
sorgere sul pianeta terra.
A
lungo, ho lasciato all’uomo in mano la Mia splendida Creazione: che ne ha
fatto? Ovunque disordine e confusione! Quanto strazio, quanta distruzione vedi
con i tuoi occhi Mia dolce amica! Sento gemere il tuo tenero cuore, chiuso nel
Mio. A ragione, geme: Io, Io, Dio, non sono amato; Io, Io, Dio, non sono al
centro della vita dell’uomo moderno, anzi, sono posto ai margini oppure proprio
scacciato dal cuore e dalle menti. Non si guidano i giovani verso di Me, ma si
cerca di sradicare da essi la Mia Presenza! I miseri cercano nei piaceri, vani,
ciò che il loro essere anela; invano cercano e cadono, stremati, tra gli
artigli del nemico feroce e crudele.
Guai
al mondo, senza Dio! Guai al mondo senza di Me, Dio! I Miei Doni, grandiosi,
vengono calpestati e gli uomini, creati per l’amore, divengono satelliti del
dragone che è un abisso di odio: le facoltà intellettive si volgono al male, il
cuore diviene un covo, orrido, di malizia e il corpo un tiranno, mai sazio di
piaceri vani! Guai al mondo senza di Me, Dio: ogni ordine da Me posto si
trasforma in caos e ogni cosa bella, da Me creata, viene imbrattata di fango.
Geme la Mia Creazione sotto una terribile tirannia: senza di Me, la luce
diviene tenebra, il calore fuoco ardente e devastante, il fresco diviene gelo
di morte. Guai al mondo senza di Me, Dio: dove c’era gioia c’è angoscia
tremenda; dove sbocciava la vita ci sono morte e desolazione! Guai al mondo
senza di Me, Dio: il giardino irriguo diviene un deserto brulicante di aspidi,
l’aria profumata diviene fetida, il vento, leggero e carezzevole, diviene
impetuoso e distruttivo. Guai al mondo senza di Me, Dio!
Sposa,
amata sposa, chiuditi, subito, nel Mio Cuore e non uscire prima che giunga
l’Ordine Mio. La terra si sta preparando alle terribili doglie e le contrazioni
saranno tremende: deve scuotersi da dosso il marciume, tutto il marciume, prima
di partorire una nuova realtà. Un ordine, il Mio Ordine, un comando, il Mio
Comando e tutto accadrà.
Sposa,
amaMi. Sposa, adoraMi. Sposa, non allontanarti da Me per un istante solo.
Voglio i Miei amati vicini. Voglio i Miei più intimi uniti a Me in ogni attimo.
Voglio vedere i loro occhi persi in Me, le mani giunte ed i cuori traboccanti
d’amore. Amo udire le parole sincere che sgorgano dal loro essere, tutto Mio,
tutto Mio! Eletti, nulla celateMi: agite con massima lealtà. Io conosco, conosco
ogni vostro sentimento, leggo il pensiero che nasce, conto i palpiti, ogni cosa
Mi è nota; ma desidero che voi, fiduciosi, Me la palesiate. Chiedo l’abbandono
totale. Pochi sono i fedeli, molti i traditori; pochi i Miei, molti coloro che
si offrono al serpente, ben mascherato, che sta usando le maniere dolci.
Pensate, figli, ad un anticristo, palese e feroce, col volto satanico e la voce
grossa e potente? Non capite, non avete ben compreso il sottilissimo inganno:
l’anticristo è già in azione! Lavora, lavora, opera, incessantemente. Il suo
volto è ben celato: appare sereno ed armonioso. Le mani nascondono, ad arte,
ogni segno di ferocia e la voce è armoniosa e suadente. Vi dico che convincerà
molti uomini a seguirlo. Non alzerà il tono; non alza il tono. È dolce il suo
fare e armonioso il parlare: bisogna ingannare e occorrono un’arte particolare
e un’abilità speciale. Bisogna riuscire a convincere anche i benedetti, scelti
da Dio; bisogna avvicinarli ad uno ad uno: con discorsi ben impostati si può
far cadere molti.
Sposa
amata, chi non sta ben radicato nel Mio Cuore non avrà scampo. Non resterà
speranza per chi si lascia plagiare dal serpente che vuole divenire Dio.
Vedo,
sposa Mia, il viso triste e addolorato; Mi dici: “Mio adorato Gesù, Amore,
questo discorso mi preoccupa: il dragone col suo fare, mellifluo e ingannevole,
riuscirà a convincere anche chi è ben saldo nella fede! Chi può resistere alla
sua astuzia, all’arte sottile d’ingannare e convincere?”
Non
temere: chi è ben saldo e nutrito del Mio Corpo non farà fatica. Io sto
ricolmando di tale energia i Miei più fedeli, che nessuno di essi cederà
minimamente. Coloro, però, che non Mi hanno aperto tutto il cuore e se ne sono
tenuti uno spicchio per sé, ebbene, quelli, Mia piccola sposa, corrono un
grande pericolo: il dragone entrerà in quella parte che non Mi appartiene;
suadente e dolce, non farà fatica a conquistarla e da lì procederà a prendersi
tutto il resto.
Amata
Mia, le Mie Parole devono divenire subito vita vissuta, non devono restare
lettera morta. Darò ad ogni uomo la possibilità di salvarsi; ma chi procede nel
male abbisognerà di uno sforzo massimo di volontà per uscirne. La salvezza è un
Dono, incomparabile; Io l’offro ad ogni uomo, ma a condizione che egli ci metta
tutto il suo impegno: la mente deve accettarMi, il cuore deve amarMi, la
volontà deve fare la sua scelta. Nessuno s’illuda di delegare ad altri la
decisione della propria salvezza; il dragone mette in giro molte voci, false:
“Il Signore perdona sempre. La decisione di uno può salvare l’altro. I parenti
chiedano. Il malato si salva, anche senza alcun merito”. Tutte falsità: la
scelta e la decisione, si sappia, devono essere personali nel momento della,
piena, coscienza; chi nulla capisce non può prendere alcuna decisione, tanto
meno una di vitale importanza.
Amata,
fedele sposa, offri la Mia Luce anche oggi ai fratelli che la desiderano. Per
te ho riservato delizie nuove: resta in Me, diletta. Vivi in Me. Anche oggi
elargirò a fiumi la Mia Misericordia su coloro che la desiderano; ma guai a
rifiutarla: subito giungerà la Giustizia che le è compagna prossima!
Ti
amo. Prosegui nel Bene. Si sta compiendo il Mio Piano di salvezza; coopera, instancabilmente,
con Me.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
06.06.96
La Mamma parla agli eletti
Miei
piccoli, scegliete la Luce: essa vuole illuminare il mondo, essa vuole inondare
ogni angolo della terra. Pregate, supplicate, senza sosta, perché Dio spazzi
via queste tenebre di morte dai cuori.
Se
un cuore resta chiuso non può mutare, non può liberarsi della propria malizia.
In una stanza chiusa, completamente, non entra neppure un raggio di sole, non
perché l’astro non brilli alto nel Cielo, ma a causa della chiusura. Così
avviene negli esseri umani: l’anima, avida di Dio, Lo cerca, Lo desidera, Lo
chiama; Egli, Dolcissimo Amore, si offre alla creatura e la ristora, l’appaga,
la ricolma di gaudio.
Quante
porte restano chiuse alla Luce Divina! Quanti non hanno, perché non vogliono,
non chiedono, non anelano, affondate nel loro orgoglio, nella superbia, nella
freddezza del cuore! Dicono a se stessi: “Non voglio amare. Non mi voglio piegare.
Basto a me stesso. Non sono debole, ma forte, tanto da resistere da solo.”
Piccola
Mia, quanta insipienza in questi ragionamenti, quanta stoltezza! Dio guarda ed
attende. La creatura soffre e si tormenta, è nell’angoscia più tremenda e non
cede, si strazia nel profondo e non cede! Dio attende, osserva, aspetta; quanto
tempo aspetterà? Nessuno lo può conoscere. Egli è paziente e lento all’Ira; ma
il tempo concesso si consuma. Ogni istante ha un valore infinito. Guai a
sprecarlo! Nell’attesa si consumano tante possibilità: alla Misericordia segue
la Giustizia. Il conto diviene sempre più lungo e non è facile saldarlo; la
volontà è debole, quasi non reagisce più. Sul debole ha buona presa il maligno.
Le sue spire avvolgono, lentamente; sembra solo una carezza, invece, è una
morsa che improvvisamente si stringerà al collo della vittima.
Dio
non ha bisogno dell’uomo; l’uomo nulla può fare senza Dio. Lo capiscano i
superbi del giorno che passa. Ancora, oggi, posso richiamarli: Dio Me lo
concede. Domani potrò ancora?
Io
intercedo davanti al Trono dell’Altissimo; intercedo per la conversione del
mondo, per la conversione delle famiglie, per la conversione di ogni uomo. Dio
concede, concede con larghezza; ma pare che gli uomini siano divenuti sordi e ciechi.
Chi vede non crede, chi ode non accetta, chi capisce non aiuta, chi svia non
cede: le forze del male predominano sulla terra. Le Grazie, possenti, non
vengono colte e le possibilità non vengono tenute in considerazione: si
attende, s’indugia, si rimanda a domani!
No,
figli cari, non fate così! A Gesù piace fare le improvvisate e vi ha già
avvertito: verrà come folgore. Nessuno Lo aspetterà; sarà un giorno come un
altro, sorgerà come il precedente, ma si dimostrerà assai differente! Non
resterà neppure il tempo di chiedersi: “Come mai, proprio ora? Più tardi
sarebbe stato diverso.”
Figli,
amati figli del mondo, tanto cari al Mio Cuore, Io chiamo per portarvi a Gesù.
Egli aspetta, pieno d’Amore; ma voi, voi cercate il nulla, inseguite le ombre
fuggitive e non vi accorgete che è finito lo stame della vostra vita! Piccoli
Miei, correte, correte a Dio: solo in Lui avrete Pace! Voltate le spalle al
mondo, insensato; obbedite, subito!
Piccola
figlia, persevera accanto a Me, persevera nella supplica e nell’adorazione e
nutriti del Corpo Santissimo: le energie mai verranno meno.
Ti
amo.
Maria
Santissima