Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

13.06.96

 

 

Miei amati, amici, che Mi avete posto al centro della vostra vita, ogni giorno sia gioia per voi anche nella tribolazione, perché ho posto lo Sguardo su di voi: i Miei Occhi vi scrutano, leggono ogni pensiero che sorge nella mente, contano i palpiti del vostro cuore. Sono sempre con voi, sono sempre in voi non per un attimo fugace, ma sempre, giorno e notte, notte e giorno. I vostri cuori palpitano all’unisono con quello del vostro Dio: Mi amate, Mi adorate, Mi pensate, continuamente. Perché? Perché tutto questo? Non potrebbe accadere, se Io fossi fuori di voi, se fossi confinato in un mondo lontano e inaccessibile. L’uomo non potrebbe neppure dire: “Signore, Ti amo”, se il Mio Spirito non fosse in lui, se il Mio Spirito non glielo suggerisse. L’uomo, che Mi desidera, Mi possiede, secondo il suo anelito, Mi può conoscere, secondo il suo anelito, Mi può godere, ancora secondo il suo anelito. Miei amati, anelate a Me con tutto il vostro essere ed Io, ed Io, Dio, Mi rivelerò a voi sempre di più.

 

 

Sposa amata, molto hai, molto ti concedo, ma ancora di più avrai, di più ti concederò; hai solo incominciato a gustare le Mie Delizie: ce ne saranno tante, continue, sempre più splendide.

I Miei Doni, sposa, non sono quelli degli uomini, limitati, imperfetti, poco soddisfacenti; sono quelli di un Dio Che ama infinitamente e concede infinitamente. Così è. Così sarà. Per i Miei diletti ci sarà un’eternità di Gioia, non un breve spazio di tempo. Chi lascia i godimenti effimeri avrà quelli eterni; chi volge le spalle alle misere offerte del mondo avrà, avrà, da subito, le Mie. Piccola Mia, quanto guadagna l’uomo che perde tutto per avere Me, quanto guadagna chi rinuncia a tutto per cercare Me! Solo Io, Io, Dio, conosco l’anelito del cuore. Solo Io, Io, Dio, conosco ogni pensiero che sorge nella mente umana.

Gli uomini giudicano dalle apparenze; Io giudico in base ad una conoscenza perfetta. L’uomo nel suo giudizio è sempre imperfetto, impreciso, approssimativo; Io sono Perfetto, assolutamente Perfetto!

Piccola Mia, desidero che i fratelli capiscano che ogni giudizio deve partire da Me. Non osate, Miei amati, fare giudizi temerari, non osate condannare nel vostro cuore o nella vostra mente: il giudizio e la eventuale condanna spettano a Me, solo a Me, sempre a Me; a voi il compito di fare sempre e comunque suppliche di intercessione, domande di misericordia. Se temete la malizia, state ben lontani da coloro che la praticano: essa è contagiosa e conduce ai più grandi peccati.

Nell’intimo del vostro cuore parlate con Me Che sempre sono in ascolto ed offriteMi le anime, tutte le anime: quelle dei buoni perché restino salde e siano perseveranti nel Bene; quelle dei deviati perché ritrovino il giusto cammino; quelle dei perversi perché si allontanino dal cammino di perdizione intrapreso. Io concedo ad ogni uomo la possibilità di salvarsi. Il Mio Amore non permette ad alcuno di andare nel luogo di perdizione, incoscientemente; ognuno che ci va è ben consapevole di ciò che sceglie.

Sposa amata, ti chiedo l’abbandono totale e la perseveranza in esso, perché con ogni tuo sospiro desidero alleggerire le pene dei sofferenti. Il sospiro di chi Mi adora è già un atto di amore, rivolto a Me. Lo sai, perché più volte l’ho ribadito, che ogni atto d’amore, che proviene da un cuore puro, ha una smisurata potenza: ottiene Grazie su Grazie, che possono essere colte da chi le desidera; è come un fiume che scorre vicino agli assetati, un fiume di acqua, limpidissima, che può essere attinta a volontà. Vedi, Mia piccola, quanto è grande la Misericordia che uso per i Miei figli? Voglio che nessuno si perda, senza sapere quello che sta facendo. Dono, offro, elargisco, continuamente: se così non fosse, ti dico, che in un mondo come quello presente nessuno si salverebbe.

Molto ho concesso in passato, molto sto concedendo, molto concederò, ma per un tempo limitato.

Oggi hai riflettuto sulla caduta di Gerico; la città del peccato rappresenta il mondo deviato, proprio come quello presente: c’è un tempo per attendere, un tempo per mondarsi, c’è anche il tempo della grande espiazione! Sì, sposa amata, ogni minima colpa deve essere espiata dal singolo e dall’Umanità intera, tutto il conto deve venire saldato nel modo a Me solo noto. Non ti rattristi questo pensiero.

Tu pensi: “È tanto il male, così profondo e radicato nella società, che certo l’espiazione sarà lunga e penosa!”

Così è, piccola Mia. Così è. Come, ti ho detto, neppure un tuo sospiro viene emesso invano e lo considero un dolce atto d’amore che fa scendere una Rugiada di Grazie sulla terra, così, allo stesso modo, un solo peccato veniale agisce negativamente e provoca una reazione proporzionata sulle sorti umane. Vi chiedo amore e dedizione, abbandono ed offerta totale di voi stessi proprio per compensare i gravi danni che gli stolti commettono con la loro condotta malvagia. Se alla giustizia umana qualcosa sempre sfugge, alla Mia nulla, mai nulla sfugge.

Pensa alle mura di Gerico cadute, senza opera d’uomo, al momento opportuno, per Mio Volere. Pensa, piccola amata, alla fine di questa città. Così avverrà anche per la nuova, grande, Gerico d’oggi: cadrà per Mia Mano, non per opera d’uomo; entreranno come guerrieri vittoriosi e trionfanti i Miei eletti, nessuno degli empi si salverà e i loro beni, le loro ricchezze passeranno tutte in possesso Mio Che le distribuirò secondo il Mio criterio.

Vedi, sposa, quanti in questo momento si sforzano di accumulare ricchezze su ricchezze, beni su beni? Ebbene essi verranno privati di tutto e non godranno ciò che hanno accumulato: in quei beni c’è il sudore del povero, il sangue dell’innocente, il tormento del misero. Quello che è stato accumulato in tal modo, a tali condizioni torna al povero che è stato depredato, all’innocente che è stato ingannato, al misero che è stato derubato. Ristabilirò un giusto equilibrio!

Lascia pure che i ricchi divengano ancora più ricchi, depredando ed uccidendo: vedranno il Mio Volto corrucciato e dovranno lasciare tutto! Tra breve accadrà ciò che ho detto! Non gemere, Mia diletta, per la stoltezza generale: al suono delle trombe finirà, improvvisamente, questa terribile festa dei disobbedienti e dei ribelli. Ora sono ebbri e cercano la rovina; ma Io, Io, Dio, li farò rinsavire di colpo al momento da Me deciso!

AmaMi, sposa fedele. AmaMi assieme a coloro che si sono stretti a te per combattere gli assalti del male e salvare le anime. Siete alla stretta finale; siatene consci. È vicina la caduta del mondo di follia ed i saggi della Mia Saggezza saranno gli unici a sopravvivere. Il nuovo giorno, Mia amata, ti porterà nuove Delizie. Resta in Me e fa’ infiniti atti d’amore: vedrai, con gli occhi del cuore, una pioggia fitta, fitta, scendere sul mondo e purificarlo.

Ogni giorno sia così: alla Mia Venuta, troverò tanti ad aspettarMi, tanti ad accoglierMi. Su voi regnerò, con voi regnerò, perché collaborerete nella misura nella quale già ora state collaborando all’instaurazione del Mio Regno d’Amore.

Ristorati tra le Mie Braccia amorosissime, sposa diletta.

                                                                                  Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

13.06.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli Miei, figli amati, ecco il segreto della grande felicità: anelare a Dio con tutto il proprio essere, porLo al centro dell’esistenza, operare sempre per Lui, non perdere di vista i Suoi Comandi, i Suoi Precetti. Anche essi hanno un solo ed unico obiettivo: la felicità umana, la gioia del cuore, la pace profonda. Perché, figlia amata, perché tanta angoscia, tanto tormento? Per la disobbedienza continua al Volere Divino. Dio mai vuole ciò che all’uomo nuoce, ma solo ciò che gli è utile e quello che è nocivo non viene permesso. Potrebbe la mamma volere per il proprio bimbo il male? Pensateci bene, Miei piccoli, pensate all’amore che vi unisce ai vostri figli; esaminatevi uno per uno: fareste voi, madri, alcunché che potesse nuocere? Tutte Mi guardate stupite e decise; non occorre nemmeno attendere risposta: è ovvia. Tornate ora con la mente all’Altissimo: potrebbe Egli, Che è l’Amore, permettere che l’uomo soffra, se questa pena non fosse l’unica medicina al male della colpa? Ecco, con semplicità si spiega ogni cosa. Quando vi vengono chiesti strani perché, quando gli stolti attribuiscono a Dio la causa delle miserie umane, fate questo chiaro esempio: l’uomo stesso – ditelo, gridatelo, proclamatelo – è la causa dei suoi mali; egli annegherebbe in questo oceano, se Dio non gli andasse incontro con la Sua infinita Misericordia! Ogni uomo nella vita cerca la via della gioia, non vorrebbe il dolore, lo disgusta il tormento, ma, spesso, nulla fa per seguire la strada giusta: non cerca, non si sforza, nuota nell’ignoranza, preferisce le tenebre alla Luce. Molti soffrono e tra questi alcuni assolutamente innocenti; ma anche il loro gemere è la conseguenza della disobbedienza e dell’empietà di altri.

Il peccato è una lebbra tremenda che contagia facilmente; ma l’Altissimo è il Medico pietoso Che cura e previene, ma sempre che l’anima ascolti e sia docile alla Sua Parola.

Guai ai ribelli di tutti i tempi! Guai, in modo speciale, ai ribelli di oggi, che se ne ridono delle Leggi Divine ed osano calpestarle e criticarle, modificarle a loro piacimento: hanno la grande rovina sospesa sul capo! Io li sto richiamando tutti, figlia cara, figlia benedetta; ma molti non Mi accettano, molti Mi respingono proprio ed inducono i piccoli a fare altrettanto. Io posso molto, per Grazia Divina, ma quando sono respinta non intervengo più: rispetto la volontà umana. Non Mi impongo a chi non Mi vuole, non corro da chi Mi respinge: ognuno deve fare la scelta, senza imposizioni.

Figlia cara, Mi dici: “Mamma, mia Dolcissima Mamma, quanta emozione sento sempre nel cuore, quando pronuncio il Tuo Nome! Sento gioia profonda e mai trovo gli aggettivi adatti per lodarTi e benedirTi. La mente vorrebbe coniarne di nuovi; ma quale parola è adeguata alla Tua Grandezza, ad esprimere l’infinita Tenerezza del Tuo Sguardo?”

Grazie, figlia Mia, grazie delle parole che Mi rivolgi. Mi sono assai gradite, così, come riesci a dirle! AiutaMi, piccola! AiutaMi a salvare il mondo con la preghiera, con il sacrificio, con il dono di ogni istante di vita!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Maria Santissima