Opera scritta dalla Divina Sapienza
per gli eletti degli ultimi tempi
18.06.96
Miei amici, un grande giorno è
ogni giorno per voi, perché vivete con Me. Il Mio Sguardo è posato, amoroso, su
di voi: scruto il vostro cuore e lo vedo dilatarsi per contenere un amore
sempre più grande; scruto il vostro pensiero e lo vedo rivolto a Me in
adorazione; conto i vostri passi e noto che sono diretti al Bene. Vi conduce
verso la via della perfezione il Giglio, Purissimo, che Mi ha accolto nel Seno.
Miei amati, Mi consolate dei molti tradimenti che si compiono in ogni istante
nel mondo contro di Me. In pochi Mi amate. In molti Mi ingannano. Quanti Mi
sono vicini col corpo, tanto vicini, ma assai distanti col cuore: chi ha in sé
malizia verso il fratello, chi loda Me e disprezza il suo simile, chi si
prostra ai Miei Piedi, ma medita il male contro chi ha vicino! Costoro non Mi
sono graditi! Nessuno s’illuda: chi mormora contro il prossimo, chi lo calunnia
e serba odio per lui, costui non entrerà nel Mio Regno, non gusterà le Mie
Delizie, non vedrà il Mio giorno senza alba e senza tramonto!
Sposa
amata, godi in Me e attendi con gioia il Mio Ritorno palese nel mondo; non
diminuisca la letizia, a causa dei molti mali che vedi intorno. Il vero male è
il peccato, la lebbra che distrugge; il dolore, fisico e morale, è via di Luce,
se accettato e sopportato con pazienza e amore. Sposa amata, ritorno su alcuni
concetti, perché vedo enormi difficoltà ad assimilarli.
Molti
che asseriscono di amarMi, non lo fanno, parlano solo, ma nulla producono.
Piccola sposa, Mio amato strumento d’amore, chiunque si avvicini a Me col
disprezzo nel cuore verso un fratello non può produrre alcun frutto: la sua
preghiera non Mi è gradita, la sua offerta la respingo, il suo parlare non lo
ascolto, la sua supplica non è proficua. Volgo lo Sguardo da tutti coloro che
agiscono in simile modo.
Mia
piccola, di cuori di gelo ne vedo molti non tra i non credenti, non solo tra di
loro che vivono nel buio, ma tra i cristiani, che ascoltano ogni giorno la Mia
Voce, ma sono disobbedienti, ribelli, superbi. Quanti di loro hanno una sicura
convinzione di possedere già una stanza nel Mio Regno e si compiacciono in
cuore loro del fatto che il fratello, che hanno accanto, ne è escluso e vivono
con questa illusione, godono per questo fatto! Come possono pensare di essere
graditi a Me con tale disposizione d’animo?
Mia
diletta, ripetilo, ripetilo all’infinito che un tale comportamento Mi disgusta,
profondamente, Mi offende, decisamente. Chi legge la Mia Parola la deve
meditare a lungo, deve trasformarla in vita vissuta: a che serve un cibo, che
non viene consumato? Esso deve entrare nell’organismo e trasformarsi in
energia, in vita. Io, sposa amata, come vedi, imbandisco ogni giorno una tavola
e ogni Delizia c’è in essa. Ebbene, queste Delizie sono un Mio Dono, sublime,
da consumare e divenire nuovo anelito di Vita Divina. Così accade, se il corpo
è nella giusta disposizione, guidato dalla luce interiore. L’alimento diviene
forza grandiosa, se preso alla Mia Mensa, secondo il Mio intendimento; ma ti dico,
ti ripeto: si trasforma in veleno e condanna, diversamente.
L’uomo
indegno mangia e beve continuamente la sua condanna, il cibo diviene veleno che
opera continuamente, producendo un continuo peggioramento.
Vedi,
sposa Mia, lo vedi ogni giorno con i tuoi occhi un deterioramento continuo in
quelli che hanno in sé una cattiva disposizione; ebbene, questa è la
conseguenza del processo del quale ti ho parlato. Quanti illusi saranno delusi,
sposa amata! Ognuno rifletta sulla sua condizione e si emendi, prima che sia
troppo tardi!
Amici,
Io vengo, presto. AttendeteMi nell’amore reciproco e nessuno disprezzi in cuor
suo, mai, ogni misero. Quello, che voi ritenete tale, affidatelo a Me perché Io
cambi il suo cuore e la mente. Non solo non dovete pensare con distacco al
fratello che vi vive accanto, ma, anzi, provare per lui una speciale tenerezza,
simile a quella che Io provo per ogni creatura. Allora, solo allora la vostra
preghiera Mi è gradita, le vostre offerte sono accettate, la vostra supplica
diviene proficua per voi e per l’intera Umanità.
Anche
oggi, sposa fedele, ti mostro ciò che è noto solo a Me, mentre non è conosciuto
dagli uomini: ti mostro un cuore puro ed uno incrostato di malizia; te li mostro
nel momento preciso nel quale il Mio Cibo santo entra per vivificare e le scene
sono assai differenti. Una sublime armonia Mi accoglie, quando entro nel primo:
un canto soave di gioia e d’amore scaturisce dall’essere che Mi accoglie Vivo e
Vero e ogni cellula palpita di gioia immensa. Il cuore si riempie di Luce e di
Profumo Divino e l’uomo abbraccia la Divinità: il finito s’inebria d’Infinito.
Che splendore, che scena meravigliosa si presenta ai Miei Occhi ed anche ai
tuoi, per Mia Volontà!
L’altra,
invece, è sconvolgente: un cuore pieno di malizia si oppone decisamente ad
essere invaso dalla Luce Divina, la respinge, si ribella, la caccia. Io non Mi
soffermo presso chi non Mi desidera e vado ad arricchire chi più è dovizioso e
lascio misero il miserabile.
La
Mia piccola è rattristata, un po’ turbata, per quello che ha visto; Mi dice,
stringendosi forte a Me: “Mio adorato Gesù, se gli uomini potessero vedere ciò
che io ho visto, sicuramente, ognuno di essi correrebbe ad abbracciare il
fratello, che prima disprezzava, per non incorrere in un simile pericolo,
quello cioè di nutrirsi e restare digiuni, di cercare la luce, ma continuare a
camminare nelle tenebre più fitte!”
È
così; ma le Mie Parole devono convincere ognuno, che ti segue, a produrre nel
suo cuore solo sentimenti di bontà e di dolcezza. Non parlino le labbra,
restino chiuse nel silenzio, ma molto loquace sia il cuore nel volgersi a Me
per chiedere di essere dilatato sempre più per contenere ruscelli d’amore, poi,
fiumi d’amore, poi, oceani d’amore!
Gioisci,
Mia colomba, esulta in Me. Chiedi e ti sarà dato, bussa e ti sarà aperto, offri
e ti sarà concesso cento volte tanto. Piccola Mia, il Mio Linguaggio è piano,
semplice, accessibile a tutti. Chi lo ascolta ne faccia tesoro e metta subito
in pratica ciò che ha ascoltato: ami, ami del Mio Amore ogni uomo e non provi
disprezzo, ma solo recondita tenerezza, che Io solo conosco. Io concederò molto
a chi molto Mi offre.
La
nuova aurora è sorta nel Cielo e ti annuncia il giorno che Mi appartiene. DonaMi
ogni istante di esso. Lasciati avvolgere e permeare completamente dal Mio
Amore, dalla Mia, infinita, Tenerezza.
Ti
amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
18.06.96
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
Miei, amati figli, ascoltate le Mie Parole, lasciatevi condurre, soavemente,
verso la perfezione: v’insegno giorno per giorno ciò che dovete fare. Molti di
voi sono attenti e precisi nell’obbedienza; altri continuano ad esserlo assai
meno. Sappiate che la strada da percorrere è assai breve: di colpo vi troverete
al traguardo, prima ancora che ve lo aspettiate. Nulla trascurate di ciò che vi
ho detto; non rimandate al domani, ma siate solleciti e pronti.
Le
più grandi debolezze gli uomini le rivelano nel loro comportamento reciproco:
il peccato grave è sempre un atto di disamore verso Dio e verso il prossimo,
verso il prossimo e verso Dio.
Vedo
ciò che si nasconde in molti cuori, in molte menti: non sono sentimenti di
tenerezza e d’amore, ma ostilità ed astio; si formulano giudizi temerari, si
condannano innocenti, si giudica con severità, senza minimamente conoscere la
verità. Se gli uomini non usano misericordia reciproca, neppure Dio la userà
verso di loro. Come potete pretendere che Dio perdoni i vostri peccati, se voi
non volete farlo nei confronti delle minime colpe che hanno i fratelli nei
vostri riguardi?
Piccoli
Miei, non dite nel vostro cuore: “Questo la Mamma me lo ha più volte ricordato;
mi sembra anche di riuscire a mettere in pratica questo Comando Divino.”
Benedetto
colui che veramente lo mette in pratica il Comando; ma rifletta a lungo colui
che, invece, non si trova in tali condizioni e cova nel petto astio ed
avversione. Vi ricordo con frequenza che il tratto di cammino da percorrere ormai
si è fatto breve: un giorno aprirete gli occhi e vi accorgerete che qualcosa è
cambiato; poi, li aprirete meglio e vi renderete conto d’essere davanti ad una
nuova realtà. Al passato più nulla si potrà aggiungere; esso, però, sarà
condizione del presente e del futuro: guai a colui che ha perso tempo; guai a
colui che non ha usato carità; guai a chi ha giudicato, senza misericordia;
guai a chi ha tenuto chiusa la mano a chi chiedeva, il cuore a chi cercava, la
mente alla comprensione del Verbo* Divino!
Ora
sto parlando con insistenza. Ora cerco di farvi entrare bene nell’anima il Mio
insegnamento. Cogliete, piccoli amati, cogliete l’attimo fuggente: oggi è
ancora possibile mutare ciò che deve essere mutato, ma verrà il momento – e vi
dico: è assai vicino – in cui non si potrà fare un passo avanti né uno
indietro, ma bisognerà restare esattamente nel posto occupato!
Pensate,
pensate ad un ladro che ha agito nel nascondimento per non farsi scoprire: se
fosse immobilizzato in quel momento, se la sua colpa nascosta divenisse palese,
che pessima esperienza sarebbe per lui! Pensate in tal modo anche agli altri
peccatori sorpresi sul fatto, senza più possibilità di mutamento!
Tenetevi
lontani, figli cari, dal peccato, non solo dalle colpe più gravi, ma anche dalle
minime; preparatevi come se già fosse giunto per voi l’ultimo istante, prima
del Giudizio. Come vorreste farvi trovare da Gesù? In adorazione, in
atteggiamento umile di obbedienza, mentre vi accingete a fare un’azione buona,
un atto, puro, d’amore?
Ebbene,
fate continuamente questo, così accoglierete la Venuta, visibile ed
inaspettata, di Mio Figlio. AmateLo! AmateLo in ogni istante con tutti voi
stessi! AmateLo con l’anima, con la mente, con il cuore! Trasmettetevi il Suo
Amore nel silenzio del vostro essere, tutto donato a Lui.
Ti
benedico, figlia. Approvo le tue parole di incoraggiamento e piena fiducia in
Dio.
Ti
amo.
Maria
Santissima
*Verbo
= la Parola di Dio