Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
28.06.96
Miei eletti, giorni di allegrezza
sono questi di attesa e di perfezionamento. Lasciatevi plasmare, docili: non è
mano di uomo quella che agisce su di voi, è Mano Divina che agisce con sommo
Amore e Delicatezza. Ad ognuno sto togliendo le scorie e lo sto preparando per
la vita nuova; quando l’anima sarà pronta, il corpo la seguirà nel sublime
volo. Chiedo a tutti l’umiltà e la docilità, la carità reciproca e la pazienza:
con l’umiltà riconoscerete il vostro niente; con la docilità Mi seguirete
ovunque Io, Io, Dio, voglia portarvi; con la carità, reciproca, potenzierete la
vostra posizione ed abbrevierete il processo; la pazienza vi aiuterà a
giungere, trionfanti, a questo superbo traguardo.
Sposa,
amata sposa, che vivi nel Mio Cuore, non per merito, ma per Dono, ti ho scelto
per amarti in modo speciale. Ti ho scelto nel momento stesso nel quale ho plasmato
l’anima tua; ho seguito il tuo formarsi nel grembo materno e ti ho amata
assieme alla creatura che ti teneva nel seno. Vi ho stretto, entrambe, al
cuore, con Tenerezza infinita.
Nel
dolore vi ho donato grandi Gioie, nel tormento grandi Delizie. La Mia Presenza
è stata Viva e continua in entrambe: nella pianta e nel suo piccolo fiore.
Ora
la pianta è nel Mio Giardino e gode la felicità, senza più dolore; il piccolo
fiore è, a sua volta, nel Mio Giardino, ma deve sbocciare, sbocciare, ancora, e
portare frutto, secondo il Mio Volere.
Si
è compiuta nell’una la Mia Volontà; si sta compiendo anche nell’altro,
pienamente, il Mio Progetto. Alla fine, fiore e pianta, creature Mie
amatissime, separate per breve tempo, si congiungeranno nell’eterna Felicità. Il
Mio Piano iniziale giungerà in tal modo a conclusione.
Vedi,
sposa amata, quante Meraviglie ho compiuto su di te e quante ancora ne compirò,
se tu manterrai la semplicità e purezza di cuore, se sarai sempre docile ed
obbediente, paziente e piena di carità? Non è nell’aspetto esteriore l’umiltà,
non è sempre in esso; spesso, c’è ostentazione dell’umiltà, ma il cuore è
superbo, pieno di gelo e malizia!
Resta
pure così, scricciolo amato. Resta, felice, nel tuo stato. Il tuo cuore Mi
piace; il tuo cuore Mi dona gioia. Ami la pura bellezza, perché sei
strettamente unita a Me Che la posseggo nella totalità. Quando ritornerò,
godrai a pieno tutto ciò di cui hai gustato solo un piccolo assaggio.
Oggi,
diletta, ho parlato a lungo di te per consolarti delle continue tribolazioni.
Il mondo si limita a giudicare solo l’apparenza, condanna ciò che non deve
condannare e giudica lì, dove non ha da giudicare. Io, Io, Dio, non guardo
all’aspetto, guardo il cuore, scruto i sentimenti, leggo il pensiero nascente.
Godi ed esulta, Mia piccola creatura, perché hai la Mia Tenerezza e l’avrai in
misura sempre maggiore, perché il tuo cuore è simile al Mio. Bene l’ho avvinto
a Me: non soffrirà troppo l’ingiuria del mondo.
Ancora
poco, ancora poco, poco e, poi, solo simili vedrai intorno a te. Non più
perfidia, non più malizia, non più assalti nemici: i cuori saranno dolcissimi,
stillanti Rugiada Divina, saranno puri e belli. Toglierò dai petti i cuori di
pietra e ne porrò altri, fatti di dolcezza e pieni d’amore.
Aspetta,
serena. Il mondo non cesserà di deludere: ha deluso Me, diletta sposa; lo farà
con tutti i Miei profeti. Ma il Mio intervento sarà così potente che Mi
resisteranno solo il caparbio ed il ribelle incallito. Si spezzeranno le rocce
e zampillerà da esse la Mia Acqua sorgiva, limpida e fresca; il deserto diverrà
un’oasi, tutti gli animali velenosi spariranno e la terra diverrà giardino
irriguo, le creature fiori olezzanti: frutti squisiti e delizie per tutti!
La
Mia amatissima sposa pensa: “Quante splendide Promesse vengono dal mio Amore!
Speriamo che si realizzino, in breve!”
Ti
dico, amata, che non passerà molto che tutto sarà compiuto, perché il tempo,
ormai, è giunto: è questo, non altro! In questo frattempo ognuno completi il
suo “gioco”; ci penserò, poi, Io, Io, Dio, a concludere tutte le partite.
Espongo
un pensiero ricorrente della tua mente: “La nostra vita, dici, è una partita a
scacchi e ognuno fa le sue mosse, una dopo l’altra; le conseguenze, talora, si
vedono presto, talora, molto tardi. Si prosegue: si muovono le pedine, si
spostano, continuamente, per procedere nel gioco. Sembra che nessuno perda e
nessuno vinca. Si avanza con lentezza: a volte una vittoria, a volte una
sconfitta. Ciascuno deve fare le sue mosse. Non si conosce come si concluderà
questa, grandiosa, partita. Solo verso l’ultimo si comincia a capire: i
movimenti divengono più decisivi; dopo lunga attesa, ecco lo scacco decisivo,
conseguenza dell’azione, paziente, precedente.”
Ebbene,
fiore amato del Mio Giardino di Delizie, questo è il momento dello scacco
decisivo. Chi ha ben giocato la sua partita ha già la vittoria in pugno; chi,
invece, ha operato male deve sostenere il peso di una grande sconfitta: ad
ognuno ciò che ha scelto.
Faccio
notare che gli ultimi spostamenti, spesso, non sono i più semplici: bisogna
riflettere e meditare e nulla fare avventatamente. L’avversario è astuto:
bisogna batterlo con la Mia Potenza, con le armi che Io ho fornito. Senza di
Me, la sconfitta è certa!
Mia
piccola, sorge l’aurora; per te è già sorta un’altra, splendida, aurora in
questa, meteorologica. Vivi l’una nell’altra: gioisci in Me e godi, sorridi e
sii felice. Il mondo comprenda con la tua continua testimonianza che il dolore
diviene gaudio con Me nel cuore ed il gaudio diviene lutto senza di Me.
Ognuno
capisca e faccia bene la sua scelta. Quando tutti avranno ultimato il processo,
secondo il Mio intendimento, verrò sulla terra a cogliere il frutto maturo
delle Mie Vigne. Ci saranno alberi stracarichi di delizie, ci saranno quelli
che ne hanno in quantità inferiore e di qualità più scadente, ci troverò anche
quelli che nulla hanno prodotto: solo foglie, foglie inutili.
Non
Mi dilungo a spiegare la conclusione del processo; in sintesi, ti dico che i
primi vivranno nel Mio Regno e godranno subito, i secondi dovranno attendere, i
terzi verranno abbattuti come inutili.
Chi
ha orecchie per intendere intenda e si affretti ad operare secondo il Mio
Volere: le Mie Parole sono chiare, accessibili a tutti!
Porgile,
Mia diletta, porgile a chi desidera sentirle e farne tesoro. Ti dono anche oggi
un giorno di grande intimità con Me.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
28.06.96
La Mamma parla agli eletti
Figli
cari, Dio ama immensamente ogni uomo e su di ognuno ha un Piano importante,
grandioso, di felicità. Egli sceglie non per merito, ma porge con larghezza i
Suoi Doni a chi ha un compito speciale da eseguire; prepara la creatura, la
plasma, la tempra perché essa sia docile e mansueta.
Nessuno
ha meriti davanti a Dio, tali e tanti da avere diritto a questo o a quello.
Questo la Mia piccola figlia, strumento tanto prezioso, l’ha ben capito.
Dio
sceglie secondo una Sua Logica d’Amore; l’uomo risponde secondo le sue
potenzialità: il Progetto Divino e l’obbedienza umana s’incontrano e si
baciano. Nasce così una vita sublime che s’innesta sulla prima, questa, senza
più limiti di spazio e di tempo.
Così
è, figlia amata. Così è avvenuto in te e così avverrà in tutti coloro che
diverranno mansueti agnelli dietro al loro Pastore. Non capri, ribelli e
bizzarri, ma docili agnelli vuole Gesù.
Mai
nulla accadrà nella vostra vita che non abbia come obiettivo la vostra
salvezza, l’eterna Felicità, la vita nel giorno, stupendo, senza tramonto,
vissuto con Gesù, Colui Che adorate ora, senza ben conoscere. Voi già vivete
per Lui, Lo servite, anelate al Suo Abbraccio; ma non potete veramente
immaginare cosa sarà la vita insieme e neppure Io ve lo potrei spiegare: chi
giungerà a questo stupendo traguardo gusterà le delizie più inimmaginabili.
Già
da ora il Santo sta largheggiando in Doni di ogni genere. Chi ne ha già molti
ne avrà di più; chi ha rifiutato quelli che aveva non potrà più far conto di
altri.
Piccoli
Miei, state ben accorti a ciò che fate: riflettete, pensate a lungo, prima di
prendere una decisione. Se avete tra le mani una perla di gran pregio, tenetela
come tale: Dio la concede una volta soltanto e, se la ritira, non la porgerà
una seconda volta.
Ogni
giorno verrò da questa figlia benedetta e, tramite lei, da tutti voi, piccoli
del Mio Cuore. Vi guiderò, incolumi, attraverso queste acque burrascose, a
condizione che vi teniate saldamente per mano e più stretti che mai, quando più
impetuosa si farà l’onda.
Figli
cari, non temete, non tremate: avete una Madre vicino; avete una Madre Che
intercede, continuamente, per ciascuno di voi. Prima di scomparire, il dolore
diverrà assai acuto, prima di cedere, si acuirà per alcuni: sarà l’ultima
stretta della morsa del nemico, prima di lasciare definitivamente la presa.
Chi
è nel vortice e sente di non riuscire più a dominare la situazione si ricordi
che Dio interviene sempre in ultimo, dopo aver provato la pazienza e la
saldezza della fede, oltre che il totale affidamento ed il completo abbandono.
Oggi
porgete le Mie Carezze ai miseri nel dolore fisico e morale: la vostra mano
sarà la Mia Mano. Date sollievo e speranza e parlate con gioia delle grandi
Promesse che si avviano a piena realizzazione.
Ti
ringrazio, piccola Mia, per le belle parole d’amore che Mi offri così spesso:
sono un dono più soave di qualunque fiore, e sgorgano dal tuo cuore sincero.
Non stancarti di dire la preghiera che Io preferisco: ogni Ave è come un
petalo, profumato di Effluvio Divino, che scende a benedire il mondo!
Chiamane
una pioggia fitta, fitta, ogni giorno!
Ti
amo. Vi amo.
Maria
Santissima