Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.07.96

 

 

Eletti, amici, un grande giorno si apre per tutti voi: voi, che Mi cercate, voi, che anelate a Me avrete segni speciali, avrete gioia intensa, avrete la risoluzione dei vostri problemi. Piccoli Miei, vi avviate verso un tempo assai decisivo: la grande purificazione cesserà; dopo di essa, ci sarà il Giudizio, al quale ogni uomo sarà sottoposto. L’Umanità geme sotto il peso del dolore, ma questo ancora è il momento della Misericordia, della Grazia, della purificazione, frutto ancora di Misericordia infinita; ma un altro tempo, diverso, seguirà: il castigo! Vedranno il Mio Volto severo coloro che Mi hanno rifiutato in questo momento, mentre mostro il Mio Cuore aperto, ricolmo d’Amore, e la Mia Tenerezza infinita. Sono un Padre provvidente Che guida i figli verso il Suo Regno, rinnovato, qui ancora sulla terra, stillante latte e miele; sono anche Dio, Giudice rigoroso, Che vuole raccogliere lì, dove ha seminato, nella quantità, richiesta nel momento deciso.

 

 

Sposa amata, fiore rigoglioso del Mio Giardino, resta in Me a gioire, resta in Me per riprendere energie per operare.

Un giorno che passa è un passo in avanti per te, per coloro che ti seguono, per coloro che anelano a Me; è, però, un passo indietro per chi non vuole capire, non vuole seguire, non si decide a cambiare. Nota bene, Mia diletta, ciò che dico: è un passo indietro.

Questo significa che passo dopo passo costoro si allontanano dalla meta, fino al momento, grandioso, nel quale apparirò alla vista di tutti, inaspettato, splendente di grande fulgore per abbagliare i Miei diletti e farli gioire, immensamente, ma anche per atterrire i nemici e farli gemere, disperatamente.

Questo è il tempo della conversione; questo, non altro; oggi, non domani; subito, non dopo!

Ognuno venga a Me, chiami un consacrato ed apra il suo cuore; Mi confessi, attraverso il Mio santo ministro, le sue colpe, le riconosca, si penta profondamente e pianga per il dolore di aver offeso il suo Dio, Creatore e Salvatore. Pianga chi ha molto peccato: Io, Io, Dio, perdono chi si pente, chi si emenda con cuore lacerato, chi Mi promette di non cadere più e lo fa veramente. Sappiate capire tutti la grandiosità del momento, voi, che avete da Me il grandissimo Dono di udire le Mie Parole Vive, attraverso la dolce colomba, messaggera d’amore. Lasciatevi cambiare il cuore: sia un tenero cuore di carne quello che batte in ogni petto. Lasciatevi inondare di luce, lasciatevi scaldare da Me; datevi da fare, Miei fedeli, perché il tempo ormai non è più! Convincete amici e parenti ad accostarsi ai S. Sacramenti, col cuore pronto: solo chi è ben nutrito si salverà dalla Mia, tremenda, Giustizia: Io sono lo Stesso Dio di ieri ed oggi, sono il Dio di Sodoma e Gomorra, sono il Dio Che ama infinitamente e ricambia con larghezza il minimo dono; ma sappiate che sono anche il Dio Che vuole raccogliere lì, dove ha seminato, vuole il Suo, fino all’ultimo spicciolo. Voglio ciò che chiedo e attendo, attendo; ma, quando decido di mietere, mieto e non aspetto neppure un attimo, non offro dilazioni né sconti.

Male fanno coloro che dicono: “Il Padre punisce; Gesù, invece, perdona sempre, perché è Amore, solo Amore misericordioso.”

Cercate di ricordare ciò che dissi ai Miei discepoli: chi vede Me vede il Padre, perché il Padre ed Io siamo una Cosa sola. Il Padre, quindi, non è solo Giustizia ed Io non sono solo Amore. Siamo, entrambi, Giustizia infinita ed Amore infinito. Non s’illuda colui che vuole mutare le Mie Leggi, perché i tempi sono diversi e “occorre emanciparsi”. Dico: non s’illuda. Ripeto: non s’illuda, perché l’ascia è già piantata in fondo alla pianta per abbatterla. Guai, sposa dolce, guai ai Miei nemici che osano cambiare le Mie Parole, che aggiungono o tolgono una sola lettera a ciò che ho detto! Guai a loro: se presto non si getteranno ai Miei Piedi, neppure uno resterà in piedi! Ti dico, Mia sposa, che spariranno tutti dalla faccia della terra per entrare nell’abisso, tremendo, di disperazione.

Tanti stanno operando in questo senso: acconciano, modificano, allargano e stringono, adattano, accomodano in modo tale che ognuno possa fare ciò che piace, senza sottomettersi alle Mie Leggi.

Vengo con Amore per te, diletta, che ogni fibra del tuo piccolo essere hai donato a Me. Vengo con Amore per ogni uomo che ti assomiglia e Mi spalanca l’anima e Mi dona tutto, senza conservare per sé alcunché; ma sia ben chiaro: vengo con Rigore massimo per chi ha osato alzare il capo con superbia contro di Me, ha fatto scuro ciò che era chiaro, chiaro ciò che era scuro, largo quello che Io avevo voluto stretto e viceversa. Vedrà il Mio Volto, terribile, colui che è vissuto nella disobbedienza ai Miei Precetti! Io sono Dio, non uomo e quello che chiedo esigo. Attendo, paziento, lascio sussistere i peccatori assieme ai giusti, gli empi insieme ai Miei amati servitori; ma questo, nel quale parlo, è il tempo della separazione: siete insieme sulla terra gli uni e gli altri, ma c’è un abisso che vi divide, un abisso, insuperabile.

I Miei angeli sono all’opera. C’è chi può ancora mutare rotta per salvare l’anima, non più il corpo; lo faccia subito e si abbandoni alla Mia Misericordia ed alla carità fervente dei fratelli santi: chissà che Io non muti sentenza nei loro riguardi! Voglio cuori puri e non covi di serpenti; voglio occhi limpidi e non specchi di malizia; ognuno si dia da fare! Io, Io, Dio, ho parlato: tutto ho preannunciato. Vengo, vengo, figli, vengo per raccogliere: abbiate le mani piene di doni santi, il cuore traboccante d’amore, ogni fibra palpitante del Mio anelito. Così vi voglio trovare al Mio, prossimo, Ritorno. Vedrete cose mai viste da occhio umano e gioirete, come bimbetti felici. Canterete e danzerete, perché il dolore non vi strazierà più e la lunga notte non tornerà.

Mia piccola sposa, resta abbracciata a Me. Esulta in Me anche in questo giorno che sorge nell’incanto continuo del Mio Amore per te. Vivi per Me, creatura prediletta. Vivi in Me e gusta quanto è Buono il tuo Signore.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.07.96

 

 

La Mamma parla ai figli amati, gli eletti.

 

 

Figli cari, fiori, nati dal Mio Cuore amoroso, Gesù è il Buon Seminatore che getta i Suoi Semi fecondi in ogni anima e non vuole che alcuna si perda: l’ama, l’ama teneramente e semina, semina continuamente perché ognuno dei semi possa trovare a momento opportuno il suo angolo buono per germogliare. Il Santissimo non conosce stanchezza né impazienza; prosegue la Sua Opera di Misericordia a lungo, ma non per sempre.

Viene un giorno, un grande, meraviglioso giorno nel quale compare di Persona per vedere com’è fiorito il Suo campo così ben coltivato. Vede, vede che alcuni germogli sono divenuti piante maestose e superbe*: se ne compiace e sorride; vede che alcune crescono stentate e sofferenti: le pota perché si rinforzino; nota che vi sono altre che non si sviluppano, perché il terreno è duro e difficile: Egli le sradica e le trapianta in luogo più adatto. Con tanta Tenerezza Egli opera tutto ciò nell’arco di anni ed anni, talora; proprio nulla trascura: il Suo Sguardo abbraccia ogni pianticella, anche la più minuta, e provvede a tutte con perfetta cura.

Nella Sua Mente c’è già fissato un termine, entro il quale ognuno deve occupare il giusto posto ed avere un preciso sviluppo, secondo la sua natura.

Ebbene, prima che si avvicini il termine ultimo, vengono apprestati gli accorgimenti necessari affinché per tutte ci siano rigoglio e sviluppo adeguato. Passato quel termine, vedranno il grande Signore cambiare completamente aspetto: non più infinita Dolcezza, sconfinata pazienza, ma incedere con Sguardo maestoso, circondato dai Suoi servitori; ordina ed impone, osserva e decide: il Suo Giardino deve essere perfetto, degno di sì grande Maestà. Lo stuolo, che Lo segue, attende gli Ordini: arrivano, decisi, rigorosi, perentori e non si discute, non si fiata, si obbedisce subito!

Le piante armoniose vengono lasciate, quelle diverse si provvede a sradicarle, a bruciarle, subito, senza indugio: questi sono gli Ordini che non si discutono!

Figlia cara, fiore, che il Signore ha scelto per il Suo Giardino, il tempo speciale è giunto ormai: tutto è disposto, tutto sta per accadere e ognuno, fermo al suo posto, attende l’ordine del Padrone. Le orecchie sono tese, lo sguardo attento, il cuore palpitante: quando ci sarà il segnale? Presto, figlia amata, molto presto!

Figli cari, siate pronti e non badate a coloro che vivono come se niente fosse, come se nulla dovesse accadere: guai ai superficiali che prendono la vita come un inutile gioco che non conosce regole! Vi dico, amati, che le regole bisogna conoscerle bene e applicarle a puntino; chi non lo fa rischia di perdere la partita. Questa sconfitta sarebbe la sua fine.

Procedete, riflettendo bene su quanto vi ho detto. Non solo voi dovete riflettere, ma anche gli altri, che vi circondano, ai quali potete porgere la vostra parola che è la Mia Parola.

Siete stanchi, amati figli, vedo che siete molto affaticati; ma anche questi attimi, fugaci, passeranno ed entrerete nel tempo senza tempo, nella felicità senza tramonto.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, piccola Mia.

 

                                                                                              Maria Santissima

 

 

*superbe = belle