Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
16.07.96
Eletti, figli del Mio Cuore, è un
tempo molto impegnativo questo che vi resta, breve, assai breve, ma molto denso
di avvenimenti. Ciò che accadrà in poco non è accaduto in moltissimo. A voi
chiedo la fedeltà, la perseveranza, la saggezza nel compiere qualunque azione.
Molto, Miei cari, vi sarà chiesto; ma questo molto consideratelo un nulla a
confronto di ciò che vi sarà dato. Nessuno, prima di voi, ha avuto ciò che voi
avrete, se vi comporterete secondo il Mio Volere. Se il mondo intorno continua
a non comprendere, voi, invece, sapete bene quello che deve accadere, quando i
Miei Ordini, rapidissimi e rigorosissimi, attraverseranno, come un lampo,
l’etere. Siate i Miei servi, sempre svegli, fiduciosi ed obbedienti: vi dirò
chiaramente quello che dovrete fare, come parlai con chiarezza ai Miei
prediletti in situazioni analoghe, precedenti. Non ci sarà confusione, non
temete: Io Stesso Mi occuperò di ogni minima cosa e i Miei angeli, celesti e
terreni, saranno con Me ed eseguiranno, scrupolosamente, ogni Mio Comando.
Vedete di riflettere sulla Mia Parola affinché neppure uno iota vi sfugga.
Sposa
amata, diletto giglio del Mio Giardino, nuove gioie avrai in Me. Chi entra in
questa Reggia farà in eterno sempre nuove scoperte, perché le Mie risorse sono
imponderabili ed i Miei atri pieni di Meraviglie sempre nuove. Guardati
intorno, sposa amata, e vedi quanta disobbedienza: non c’è alcuno che osservi i
Miei Precetti; chi devia completamente, chi un pochino, c’è poi chi addirittura
agisce come se nel cuore suo non li avesse scritti dal Mio Dito. La
disobbedienza è generale: tutti deviano, tutti devieranno, finché dura la Mia
Pazienza. Io chiedo; ma non Mi si dà. Io chiamo; ma non Mi si risponde. Io
cerco chi Mi voglia servire; ma i Miei servi sono assopiti oppure in altro
impegnati che non sia il Mio servizio. C’è chi addirittura si è posto sotto il
giogo del Mio terribile nemico che Mi mostra con superbia le sue conquiste.
Ebbene, Mia piccola, come puoi constatare, i Miei Comandi non vengono eseguiti
dagli uomini, spesso ignorati o per ignoranza o per cattiva volontà; in
entrambi i casi essi sono meritevoli di pene, perché le pene attuali, Mia
diletta, che fanno gemere molti e lamentare tutti, sono solo Misericordia e
raramente Giustizia. La Mia Rugiada stilla dai Cieli in abbondanza ed il Mio
Cibo santo non manca sugli Altari. È facile venire a Me in questo momento, in
cui le strade sono tutte aperte, i canali ricchi di Linfa e l’etere pieno di
dolci richiami! È facile, è molto facile e ognuno può accedere alla Mia Via.
Cosa accadrà, quando manderò a chiudere strade, canali, tutto?
Ecco
che si avvicina il momento chiave della storia, preceduto da fasi intense di
preparazione.
Piccola
Mia amata, tutto è iniziato: le fasi intense sono già in atto.
Vedrai
e sentirai, capirai e supplicherai per i fratelli stolti. Non guardarMi così
preoccupata, amata sposa, Io ascolterò sempre le tue continue suppliche; ma
esaudirò non come il mondo si aspetta, non secondo la sua logica, ma secondo la
Mia Logica, completamente differente.
Tu
vedrai con i tuoi occhi, sentirai con le tue orecchie, mediterai e coglierai il
vero senso del Mio agire, tu, come pochi, tu, come pochissimi: la Mia Luce è
l’unica guida al vero discernimento. Gli altri nulla capiranno, anzi, cadranno
nell’avvilimento e nello smarrimento totale; si guarderanno in faccia, cercando
reciprocamente una spiegazione, ma spiegazione non ci sarà! Cercheranno allora
una soluzione, ma una soluzione, tale da soddisfare, non ci sarà. Cercheranno
allora da Me una spiegazione, ma Io tacerò. Nulla Mi chieda chi nulla Mi ha
dato e non Mi parli chi troppo a lungo Mi ha ignorato; tremino, invece, il
disobbediente ostinato, l’empio radicato nel male e non solo egli, ma anche
coloro che gli hanno permesso di agire indisturbato, di assalire senza minima
resistenza. Tremi chi ha preso compenso per tacere e doni per assolvere i
colpevoli. Tremi chi ha schiacciato gli innocenti ed ha derubato i miseri.
Tutto è scritto: neppure una virgola manca.
Se
qualcuno avesse memoria corta si affretti a rinforzarla, prima del risveglio
forzato. Da solo, spontaneamente, apra gli occhi della mente e deponga il
mantello della superbia. Divenga umile, umile davanti a Me. Pieghi il capo sino
a terra, si prostri ai Miei Piedi e riconosca le sue colpe, quelle grandi e
quelle minori. Non nego il perdono a chi si comporta in simile modo.
Sposa
Mia, gli uomini di questa generazione sono superbi: hanno torto e credono di
essere nella ragione per non piegarsi: scambiano il male per Bene e sostengono
che è Bene ciò che a loro piace e male il resto. Generazione ribelle è questa
che non vuole sentire per non cedere, non vuole accogliere per non obbedire e
vuole mutare il senso delle cose per potersi ribellare con l’approvazione degli
altri!
Mia
piccola, quante volte ti ho vista smarrita e triste, per questo stato di cose!
Ti
chiederai dentro di te: “Come è possibile tutto ciò? Come può l’uomo, fornito
di intelletto, agire come se ne fosse sprovvisto, vedere tutto distorto e
autosuggestionarsi, al punto di illudersi che le cose così devono andare?” Le
Mie creature si sono allontanate troppo da Me e chi cammina lontano dalla Luce
non vede gli ostacoli, inciampa e cade; non vede le trappole e si lascia
ingannare, senza nemmeno avvedersene. Ebbene, se molti sono stati gli inganni
del passato, altri, ancora più grandi, sono già pronti nel prossimo futuro. Non
ti devi meravigliare, se lo stordimento diverrà ancora maggiore.
Ti
dico che solo i Miei camminano disinvolti; i lontani devono cadere molto spesso
ed alcuni per non più rialzarsi. Ti ho preannunciato che tu supplicherai per
molti; Io, Io, Dio, certo, ti ascolterò, ma ognuno dovrà subire la giusta
purificazione, accettarla con pazienza ed amore, prima di vedere la nuova luce
sorta sul mondo. Il processo sarà complesso e lungo per chi troppo ha
indugiato. L’ultimo a partire sarà l’ultimo ad arrivare; il primo a partire,
che riuscirà a perseverare fino in fondo, sarà il primo ad arrivare, il primo a
godere, il primo a gustare le Mie Delizie.
Piccola
Mia, quante cose accadranno in questa giornata che si annuncia! In ogni istante
si decide di una vita. Quanti abomini, quante trasgressioni strazieranno anche
oggi il Mio Cuore!
Le
tue preghiere saranno un amoroso balsamo; non farlo mancare, Mia sposa. Ho
pochi, come te, perseveranti e fedeli!
Cogli
ogni istante per offrirMelo, ricolmo di tutto il tuo amore. Riverserò anche
oggi torrenti di Grazie su questa Umanità, così immersa nell’oceano del male.
Ognuno potrà riemergere, se vorrà; ma coloro che subito non colgono questa
occasione, dopo, non potranno più farlo. Resta vicina al Mio Cuore. Consolalo,
perché viene molto offeso dagli uomini che accumulano carboni ardenti sul loro
capo.
Stringiti
a Me, sposa, e gioisci del Mio Amore.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
16.07.96
La Mamma parla agli eletti
Ecco
un altro giorno, da offrire interamente al Signore, che viene. Ecco la
possibilità di offrirGli dei magnifici fiori non provenienti dalla terra, ma
dal vostro cuore.
Che
Dono il tempo, figli amati, che prezioso Dono per i diletti di Dio! Bisogna
offrirlo tutto a Lui, attimo per attimo. Egli lo dona; ma all’uomo sta
riempirlo di meriti e gratitudine. Imparate a considerare in tal modo lo
scorrere della vita. Qualunque cosa facciate, operate con la mente volta a Lui;
non conta essere piccoli o grandi, umili o potenti, vivere in una capanna o in
una reggia, conta solo essere Suoi. Il re deve servire Dio da re, il misero da
quello che è: ad ognuno è stato affidato un compito, proporzionato alle proprie
forze.
Figli
cari, vi sarà chiesto conto di ciò che avete fatto nel posto dove siete stati
messi; ciò che non vi compete non vi sarà computato come demerito.
Miei
piccoli, vorrei farvi capire che con Dio nel cuore ogni capanna diviene una
reggia e senza Dio nel cuore ogni reggia diviene un antro, squallido e
desolato. Il tempo che ognuno ha davanti è assai breve; cercate di viverlo come
fareste con gli ultimi giorni di vita. Se qualcuno vi dicesse: “Amico, ti viene
concesso solo questo mese, poi il Signore richiede la tua vita”, cosa fareste?
Neppure
un attimo perdereste, invano, e nella vostra mente ci sarebbe questo pensiero:
“Le cose del mondo non fanno più per me. Curo solo l’indispensabile; tutto devo
lasciare, quindi, volgo il mio spirito completamente a Dio, opero
scrupolosamente secondo il Suo Volere per acquistare meriti ai Suoi Occhi.
Egli, certo, si commuoverà e userà verso di me la Sua infinita Misericordia;
alla fine del tempo mi prenderà tra le Braccia e mi stringerà come figlio
amato.”
Ebbene,
fate tutti voi così. Lasciate l’attaccamento eccessivo alle cose del mondo;
sono passeggere, passeggere: oggi ci sono, ma, come schiuma del mare, domani
sono già scomparse!
Sia
Dio la vostra Ricchezza, da conquistare in misura sempre più notevole. Dio si
offre a chi Lo vuole, a chi Lo cerca con cuore sincero nella misura
dell’anelito. Non siate mai sazi del Suo Cibo Santissimo; prendetene in
abbondanza. Vi garantisco che non ne farete mai indigestione, come alcuni
insensati credono! Saziatevi di Dio, della Sua Parola, del Suo Corpo, del Suo
Amore che vi offre con larghezza.
Egli
vi dona, se chiedete: tanto chiedete, tanto vi dona. Figli, entrate nell’abisso
splendido del Suo Amore; è infinito: non avrete finito di contemplare una meraviglia
che ve ne presenterà un’altra.
Godete
delizie, perché non vi saranno negate: è un miracolo continuo che si presenterà
ai vostri occhi, come a quelli di bambini, incantati a vedere uno spettacolo
entusiasmante. Osservate con attenzione le piccole cose: gustate le Dolcezze
Divine, che vi vengono offerte, continuamente. L’uomo, figlia cara, spesso non
gode, perché non si sofferma sulle molte Delicatezze Divine e pone mente solo
all’attimo tormentoso che pur sempre è presente; accentra in esso ogni preoccupazione
e si lascia sfuggire, così, attimi che potrebbero essere d’intensa felicità.
Per voi non sia così: nel momento del dolore dite: “Passa. Durerà un pochino,
poco, poco, poi passerà”; la gioia, invece, assaporatela come miele stillante
da un favo, tutto per voi. Dio gioisce, se vede che i figli apprezzano i Suoi
Doni, anche i più piccoli, e a quelli ne aggiunge sempre di nuovi; se, però,
vede continua ingratitudine ed indifferenza, li toglie a chi già ne ha pochi e
li aggiunge a chi ne ha tanti e ne fa buon uso.
Benedite
l’Altissimo in ogni tempo, non solo quando splende alto il sole nella vostra
vita ed il Cielo è sereno, terso come un cristallo; benediteLo, figli, anche
quando è pieno di nuvoloni che minacciano tempesta. Siate pronti a tutto con pace
nel cuore, con fede saldissima, ben sapendo che nulla accade a Sua insaputa.
Figli, fidatevi di Dio: riponete in Lui tutta la fiducia, la speranza!
OffriteGli tutto, tutto il vostro amore! Agite a modo, piccoli, agite a modo:
godrete la Sua Tenerezza!
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima