Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.07.96

 

 

Restate in Me, figli del Mio Sangue. Restate in Me: Io vi ho redento, Io vi salverò dalla grande bufera che investe la terra. Solo chi è Mio si salverà, solo chi è tutto Mio si salverà, non chi parla, parla, non chi alza forte la voce per essere il primo: nel Mio Regno non c’è posto per labbra menzognere. Chi, invece, tace ed ama, chi, invece, tace ed opera secondo il Mio Volere, chi, invece, ascolta per essere pronto al momento opportuno, questi entrerà nella grande Luce e vedrà il grande giorno che è già arrivato. Eletti, è già arrivato e voi state tutti entrando. AmateMi, come voglio essere amato, amatevi, come voglio che vi amiate e non vi influenzi minimamente l’esempio negativo che avete intorno. L’uomo è divenuto solo un oggetto di piacere; l’uomo sia per voi una creatura Mia da amare, da amare col Mio Amore, santo e purissimo! Siate in Me, restate in Me, vivete in Me, nutritevi di Me! Io sarò in voi, resterò in voi, vivrò in voi, vi nutrirò del Mio Corpo e sarete salvi e felici, quanto sempre avete desiderato essere, senza mai riuscirvi! Io, Io, Dio, sono la Felicità.

 

 

Sposa amata, che vivi nell’abisso del Mio tutto, esulta anche in questo nuovo giorno, che il Mio Amore ti dona. Resta in Me e godi le Delizie che ti porgo. Coopera così, come fai, attivamente al Mio Piano di salvezza universale. Esso si dispiega attimo dopo attimo. Chi è avvinto al Mio Cuore, come tu lo sei, sposa Mia, vive intensamente le diverse fasi e non permette neppure ad un istante di cadere invano: sa il valore del tempo, conosce la preziosità di esso. Mette tutto a frutto, perché è Dio a chiederlo, è Dio a proporlo. Non parla un uomo, ma parla Dio, Dio eterno, Creatore di ogni cosa, Salvatore e Spirito d’Amore: occorre fare tesoro di ogni Parola che esce dalla Bocca dell’Altissimo!

Io, Io sono l’Altissimo Che parla al mondo, ancora con Amore, ancora con pazienza. Sono il Dio di ieri, di oggi, di sempre: in Me nulla cambia, perché sono Perfetto e la perfezione non subisce cambiamenti.

Gli uomini si sono creati idoli ed idoli che mutano aspetti e linguaggio, secondo i tempi e le circostanze; hanno messo questi davanti a Me e li adorano, incessantemente, ma Io, Io sono lo Stesso di sempre e chiamo, chiamo a Me per condurre questa ribelle generazione nel nuovo Regno, stillante Rugiada Divina. Nulla trascuro; l’uomo d’oggi può molto se vuole. Egli, però, non vuole obbedire, non vuole capire; ode, ma non ascolta e pensa che tutto ciò che accade sia uno scherzo. Eletti, eletti, che amaro scherzo ci sarà per coloro che non meditano, non riflettono, non mettono in pratica i Miei Precetti!

Certo, sposa amata, lo vedi tutti i giorni, lo constati con i tuoi occhi, piccola Mia: l’avaro persevera nella sua avarizia, non si emenda e accumula, accumula solo per sé, solo per sé: il misero langue, langue, ma egli accumula senza posa.

Il lussurioso si rotola nel fango e le Mie Parole non lo scalfiscono; si gira e rigira, miseramente, non recede, ma procede tra l’indifferenza o addirittura l’approvazione degli altri.

Il superbo Mi provoca, vuole porsi al Mio posto, alza il capo contro di Me, fa ciò che è male ai Miei Occhi, procede a testa alta, non guarda né a destra né a sinistra e, sicuro di se stesso, si sente il padrone del mondo. Chiamato e richiamato, prosegue senza voltarsi, senza udire: l’intelletto è la sua forza, la presunzione la costante compagnia, la ribellione il suo motto. Ebbene, Mia diletta, questo dico a costoro: avaro, continua pure nella tua miseria a lasciar gemere intorno a te. Accumula! Accumula, senza sosta, accumula; sei libero di farlo: ti ho concesso la libertà! Che uso ne stai facendo? Accumuli per te e neppure una briciola godrai di ciò che hai messo da parte; godrà il tuo chi non ha tanto faticato: il tuo egoismo ha fatto sì che tu accumulassi per gli altri! Stolto!

Dico al lussurioso: rotolati pure nel tuo fango! Ti giustifichi, quando ti giustifichi, dicendo che è naturale fare in tal modo! Dici che tutto è istinto e ad esso non si può resistere, non si deve resistere; insegni agli altri che è questa la via giusta e cerchi di convincere i piccoli per allontanarli dalle Mie Vie. Quanti si lasciano trascinare in questo pantano! Prosegui, libero: non ti tolgo la libertà, ma di ogni mossa ti chiederò conto! Stolto! Non sai che tra poco perirai, miseramente, e quello che hai accumulato avrai: cenere e vuoto! Stolto!

Dico al superbo: alzi il capo contro di Me, ti senti forte e sicuro, usi i Miei Doni, ma certo non li ritieni tali; pensi di possedere ciò che hai, per un tuo merito, pensi di essere un privilegiato che ha diritto ad una sorte privilegiata. Cammini a capo alto, guardi i tuoi simili come se fossero tutti inferiori a te, li disprezzi nel cuore, li calpesti, appena puoi, col tuo piede. Anche tu senti le Mie Parole, le senti proprio dalle labbra di quei piccoli che calpesti, ma non poni mente ad esse: provengono da chi per te non conta. Prosegui pure per la tua strada: sei libero; Io ti ho creato libero e ti lascio libero nella scelta. Tu non ti curi dei Miei Precetti, li respingi, non ne tieni proprio conto: ti senti il signore che tutto può, che tutto deve possedere, che tutto avrà in pugno! Giochi con la vita, manipoli la vita, come se tu l’avessi creata; inventi forme, nuove e sempre più sottili, di violenza: sei un Mio grande nemico e te ne vanti! Io, Io, Dio, secondo te, non sono; così vai dicendo: “Egli non è”. Osi tanto ed Io taccio. Prosegui, come desideri fa’... stolto: la scure è già al tuo tronco! Chi la può togliere? Io ho dato l’Ordine; prova a reclamare, prova a contestare: se Io dico sì, puoi tu dire no? Prova pure a ribellarti: chi potrà cambiare la tua sorte? Chi ti darà ascolto? Ora sei; domani non sarai più!

Amata, che vivi nel Mio Cuore e supplichi, supplichi per costoro, per il tuo amore, per il tuo sacrificio, per la tua offerta, questi hanno ancora possibilità. Concedo tempo ed energia agli stolti, per le incessanti preghiere dei Miei diletti; ma, come vedi, costoro non mutano mente, proseguono con malizia e non si emendano. Intanto il grande giorno incede: chi potrà sfuggirvi? Grande giorno d’Amore, sposa, per i Miei amanti; grande giorno di vendetta per i Miei nemici! Ognuno sta scegliendo. Quando? Ora, proprio ora, istante dopo istante, ciascuno prepara la sua sorte futura.

Ti ho fatto tre esempi di tre vastissime categorie di stolti. Costoro sono ancora in tempo: basta voler capire, voler ascoltare, voler cambiare, voler supplicare. Io perdono. Io perdono: voglio salvare, non condannare; voglio la gioia, non il tormento eterno. Costoro proseguono nel male; come vedi, come ogni giorno constati: l’avaro non è mai sazio di beni, il lussurioso di piaceri carnali, il superbo di compiacimenti; ritengono in cuor loro che la vita loro duri per sempre. Giorno dopo giorno proseguono il gioco allo stesso modo. Che folle gioco, sposa amata, che folle gioco, fatto di mosse tutte sbagliate! Vedi, vedi, guarda con i tuoi occhi a quale punto siamo giunti! Ancora poche mosse di questo genere ed Io darò loro scacco, perché – è inutile questa precisazione – la partita la sto conducendo Io. Ancora poche mosse, ho detto, poi si accorgeranno di essere persi, irrimediabilmente persi!

Tu non devi gemere: ognuno ha ciò che si è preparato, ha ciò che ha voluto. La tua carità non venga meno: offri sacrifici, preghiere e lacrime. Io farò piovere Grazie in abbondanza; ma nulla posso, perché nulla voglio per chi nulla desidera cogliere. Rispetto la volontà umana, anche se essa si volge contro di Me! Tu, sposa, tutta Mia, godi in Me, esulta in Me, conforma sempre il tuo volere al Mio e non ti occupare dei perduti. Di essi si perderà anche la memoria! Chi ora ancora può non perda un attimo: domani quest’attimo sarà, irrimediabilmente, sfuggito!

Sposa, il giorno nuovo per te si annuncia come una cascata di Felicità e d’Amore. Donane a chi desidera bagnarsi in quest’Acqua, limpida e fresca, che esce dal Mio Cuore.

                                                                                  Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.07.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Dio è Felicità, figli cari, Dio è la vera Felicità. Non cercate intorno, non chiedete al mondo: solo in Dio la trovate!

Molti di voi sono già tutti di Dio e ogni giorno assaporano le meravigliose Delizie del Suo Amore.

Costoro hanno scelto bene; costoro godranno, interamente, tra poco, il premio di questa scelta.

Piccoli, ve lo ripeto: la scelta non si fa una volta per tutte, ma continuamente, in ogni istante di vita. Chi ancora non si è deciso rischia molto. Chi si aspetta grandi segnali rischia assai. Chi guarda qui e lì per cercare segni e segni premonitori, con occhio scettico, sbaglia gravemente.

Dio non rivela i Suoi misteri agli increduli dall’occhio critico ed indagatore: Egli, figli cari, sceglie i piccoli, i cuori di bimbo.

Coloro che credono, senza chiedere infiniti perché, coloro che non chiedono, insistentemente, segni e dimostrazioni, questi, solo questi hanno occhi e vedono dispiegarsi davanti a loro la realtà Divina, questi hanno orecchi e sentono il canto degli angeli.

Chi cerca diversamente mai troverà, perché Dio resiste ai superbi, ma si dona ai piccoli.

Figli, Dio, capitelo, si sta donando a voi; a coloro che tanto Lo desiderano si offre ogni giorno, con Amore di Padre, con Tenerezza di Madre. Vedete e riflettete: la Sua Voce attraversa la terra da un angolo all’altro, risuona ovunque, attraverso la bocca dei profeti, quelli antichi, quelli nuovi.

Parlava con le labbra degli antichi per annunciare la Sua Discesa sulla terra; parla con le labbra dei nuovi per annunciare il Suo prossimo Ritorno.

Egli Stesso, Egli, personalmente vuole governare la terra; gli uomini hanno avuto venti secoli per ascoltare la Sua Parola e metterla in pratica.

Nessuno può dire che il tempo sia mancato, che sia stato insufficiente. Non hanno senso le parole: “Se gli uomini avessero potuto attendere di più, certo, sarebbero migliorati!” Non avranno senso nel momento, tanto vicino, della conclusione.

Chi ha voluto ha fatto; chi non ha fatto, perché non incolpare se stesso e la propria insipienza?

Vi dico, figli cari, che Gesù farà una grande sorpresa al mondo, quella che, col vostro linguaggio, si chiama “una bella improvvisata”. Nessun segno premonitore, oltre a quelli già presenti, chiari a chi crede, completamente ignorati dagli altri!

Verrà per raccogliere i frutti delle vostre opere: beato chi avrà molto in disparte da offrirGli, perché molto ha lavorato; guai, tre volte guai a colui che viene colto di sorpresa con le labbra piene di parole e le mani completamente vuote!

Con le sue chiacchiere poteva incantare gli uomini, ma non Dio! Avanti al Suo Volto dovrà fare solo silenzio; non serviranno le scuse, i pretesti, le giustificazioni. Non sarà accettata, vi dico, alcuna giustificazione: i fatti parleranno da soli!

Figli, operate, operate, indefessamente. Siete i servi fedeli che devono agire, senza sosta, perché la Vigna di Dio è in rovina; riparate le brecce, meglio che potete. Sapete già che il Padrone sta per tornare: riparate e preparatevi. Figli, amati figli, che sorpresa, che splendida sorpresa vi sta per fare l’Altissimo!

Godete ed esultate, perché il giorno è assai vicino! CapiteMi! AscoltateMi! ObbediteMi!

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima