Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

18.07.96

 

 

Amati, eletti, che vivete di Me, il tempo è breve, ormai, e ogni nuovo giorno è un grande Dono del Mio Amore. Quando aprite gli occhi al mattino, pensatelo. Quando li chiudete alla sera, riflettete. Molto è stato concesso agli uomini d’oggi, molto, non dalla sapienza umana, non dalla scienza, non dalla tecnologia, ma dalla Mia infinita Tenerezza. Nulla avrebbe l’Umanità, se la Mia Mano non avesse elargito così generosamente. Molto ho dato perché l’uomo fosse lieto; ma il Mio Dono non è stato apprezzato: l’uomo che più ha avuto è quello che più si è gonfiato di superbia. Più umili sono, più grati sono, più docili restano quelli che posseggono meno: vedo in loro un cuore più tenero, vedo più riconoscenza. Chi invece nuota nell’abbondanza e fa meno fatica per provvedere al cibo che scorre, come un fiume, dovunque, costui è infelice, mai contento, insoddisfatto: geme, si lamenta, è incontentabile. Chi ha molto tempo da dedicarMi mai trova, mai, un attimo per Me! Badate: voi, distratti, badate che i tempi sono giunti! Badate: il cerchio non si chiuderà poco a poco, ma vi dico: di scatto!

 

 

Sposa amata, giglio rigoglioso del Mio Giardino, esulta nel Mio Amore e non rattristarti per l’insipienza di molti. Godi nel Mio Cuore, vivi nella Reggia, che ti ho offerto, per sempre: qui è tutta la tua delizia, qui la grande felicità di oggi, di domani, di sempre! Gli uomini parlano, ma non agiscono e vengono solo a chiedere, chiedere, senza nulla voler dare. Ne vedi tanti, Mia sposa, intorno ai Miei Altari, di questo genere. Certo che il tuo cuore è pieno di dolore: è nel Mio che è straziato, nel constatare che la Mia creatura prediletta agisce sempre con grande insipienza.

Io sto per tornare, improvvisamente. Quando nessuno se lo aspetta, tornerò; in punta di piedi fino a quel giorno camminerò e con passo lieve, lieve Mi avvicinerò. Nessuno Mi aspetterà dei potenti, nessuno Mi attenderà dei superbi; assolutamente sarò ignorato dagli stolti, che troverò tutti immersi nel fango del male. Nulla si potrà prevedere prima, perché il giorno sarà un giorno come un altro.

La terra brucia, amati del Mio Cuore, la terra brucia, ardentissima, sotto di voi; è in subbuglio il pianeta, perché gli angeli sono pronti ai quattro angoli della Mia terra e attendono un Ordine: il Mio! Non passerà un attimo che ogni cosa sarà compiuta “a puntino”. Essi attendono, ma gli uomini ignorano, volontariamente, tutto. Ignorano i grandi, troppo immersi nei loro sogni di gloria terrena, di ricchezza terrena, di gioia terrena. Ignorano i superbi, troppo gonfi di se stessi che cercano di arrivare sempre più in alto sulla scala della presunzione. Ignorano anche gli operatori di male che sono tanti, attivi in questo tempo, come mai prima, ignorano, volontariamente e decisamente, perché il solo pensiero che si possa un giorno presentare a loro il Mio Volto li fa tremare di terrore; è meglio, pensano, stornare il pensiero. Così fanno, così faranno, così li sorprenderò.

Dei Miei ministri ne vedo troppi oziosi; anch’essi ignorano, perché vogliono ignorare, respingono perché vogliono respingere e non ascoltano la Mia Voce che, vivissima, ben chiara, palpitante, attraversa l’etere. Quale sorpresa, speciale, sarà per loro! Quale giustificazione porteranno, per aver turato le orecchie per non udire ed averle fatte turare agli altri? Per aver chiuso gli occhi per non vedere, ed averli fatti chiudere agli altri? Quanti, se aiutati, si salverebbero! Quanti invece, abbandonati, si perdono, perché l’onda del male è troppo alta, l’urlo del vento troppo forte! Essi non credono, piccola sposa, tanto cara al Mio Cuore; non hanno accettato quello che la tua piccola mano ha porto. Hanno rifiutato in molti il Mio Dono. Essi Mi cercano chissà dove, lontano, lontano, nell’Universo infinito; invece, sono sceso per stare vicino ad ogni uomo. Che significa, Mia diletta, un Messaggio porto ogni giorno, che significa, se non che Io sono in mezzo al Mio popolo e lo guido, personalmente? Parlo attraverso i Miei strumenti, la Mia Presenza è Viva tra gli uomini, perché ciò che sta per accadere è troppo importante, troppo grande, troppo imminente! Non devo, certo, rendere conto ad alcuno del Mio operato. Non sta a voi sapere quello che Io ho intenzione di fare; ma Io, Io, Dio, voglio farvi già da ora partecipi della grande Gioia. Chi ama desidera dare felicità, darla in fretta, accorciare i tempi del tormento ed allungare quelli della letizia.

Sposa Mia, Io, Io, Dio, amo, amo infinitamente, amo ogni uomo: vedo un’Umanità così angosciata, sconvolta e turbata; sono, quindi, sceso tra voi in modo speciale. Prima ancora del grande giorno, desidero dare un anticipo di esultanza ed una preparazione adeguata per gustarla poi interamente. La Mia Mano porge, generosamente: ogni giorno elargisce Cibo abbondante per l’anima e per il corpo.

Gli uomini fanno indigestione di quello del corpo e si ammalano per la troppa dovizia, lasciano, invece, dietro quello dell’anima, non lo toccano proprio. Essa langue, per l’inedia, ed il Banchetto, invece, è pronto, la tavola ben imbandita ed il Cibo delizioso. Vedi, Mia diletta, vedi, Mia amata, quanta stoltezza c’è nel mondo? Esso si pasce di vanità e stoltezze, ma non cerca, non chiede, non accetta ciò che tra poco sarà l’unico Alimento che veramente ha nutrito. Chi ne ha assorbito molto si troverà forte e felice; chi invece lo ha lasciato lì, senza goderne, vedrà le ginocchia piegarsi, le forze mancare e cercherà, cercherà, si ricorderà, come non si ricorderà delle Mie Parole! Intorno, lì, proprio lì, dove c’è quella bella tavola imbandita, ci sarà uno spazio vuoto, vuoto: neppure una briciola, caduta dalla tavola, troverà più. Guai agli indolenti, guai agli stolti di questo tempo: soffriranno, quanto mai in precedenza gli uomini hanno sofferto! Sarà terribile, Mia amata sposa, sarà terribile vedere gli altri felici e ricchi e vedere se stessi miseri, tanto miseri e nel tormento!

Vedi, sposa, le Mie Parole sono severe: voglio che penetrino, come frecce infuocate, nei cuori, voglio che ognuno s’infuochi del Mio Amore e propaghi l’ardore intorno. Passano i giorni uno dopo l’altro, e, implacabile, se ne va il tempo, trascorso inutilmente, senza frutto; ciò che è perduto è perduto e non sarà più recuperato. Il Giudizio sarà senza Misericordia per coloro che hanno sentito, ma non hanno voluto capire in tempo: oggi una festa, domani un passatempo, posdomani una vacanza. Cosa accadrà, quando questa continua festa sarà finita? Per Mio Decreto, finirà; proprio a metà della ingannevole esultanza finirà: Io comparirò per chiedere il saldo del lungo conto, mai saldato.

Mia sposa, Mia amata sposa, quanta disobbedienza ai Miei Precetti, quanta ribellione dovunque!

Mai, come ora, l’uomo si è ribellato tanto a Me! Che fare? Ho atteso e pazientato, pazientato ed atteso; ho mandato avanti i Miei messaggeri, i Miei servi fedeli: sono stati umiliati e respinti, tacciati per invasati. Ho mandato anche la Madre Santissima: non è stata creduta! Ebbene, ora apparirò, all’improvviso, Io, Io, Gesù, Re e Sovrano assoluto dell’Universo! Tutti Mi vedranno, ma ti dico che molti scorgeranno il Mio Volto, terribile e vorrebbero morire, piuttosto che sostenerne la vista. Ma non moriranno, non moriranno, perché Io non lo permetterò: dovranno bersi tutta la coppa della Mia Ira, goccia a goccia, fino alla feccia!

Supplica, sposa Mia, supplica perché questo giorno non li sorprenda nel peccato grave ed essi siano persi per l’eternità! Ti amo, sposa. Vivi in Me, e donali, totalmente, al Mio Amore.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

18.07.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, badate bene alle Parole di Gesù: non poco per volta, ma di scatto si chiuderà il cerchio. Non pensino i disobbedienti di poter proseguire all’infinito, non credano di avere tempo a disposizione, quanto vogliono. Non è così. Più volte ho insistito su questo concetto: conta il tempo presente, l’attimo che state vivendo; il futuro non vi appartiene e il passato non è più. Chi non considera un vero tesoro l’attimo che fugge, rapido, nulla ha capito.

Figlia cara, come tu stessa puoi constatare, sono molti coloro che non intendono comprendere, usano l’intelletto solo per il male e ignorano Dio. Il nemico li tiene in suo potere.

Le vostre preghiere siano intense e continue; non desistete, perché a voi spetta supplicare, senza stancarvi, perseverare anche in questa carità. Dio, poi, deciderà, giudicherà, risolverà, secondo la rispondenza.

Non posso chiedervi di non provare grande dolore nel vedere la continua ribellione: è inevitabile che il vostro cuore ora gema nel vedere i fratelli avviati verso la rovina totale. Gemete pure, ma non ritenete persa alcuna partita; vi dico che ancora sono tutte aperte, perché Mio Figlio vuole salvare e farà ogni cosa per sollevare dal fango anche i peggiori.

Le Grazie non mancano di scendere. Egli agisce con Potenza, anche se la risposta è debole. Le vostre preghiere e la penitenza agiscono sul Cuore Tenerissimo di Gesù: per voi, molti saranno salvi quando, all’ultimo istante, avranno Luce e discernimento per comprendere il male fatto e pentirsene.

Tu Mi dici: “Madre Santissima, vedi i cuori pieni di astio, di odio, di disprezzo. Non cessa questa situazione col passare del tempo, ma i rancori si acuiscono, i dissidi si accentuano.”

Così è, piccola Mia, perché il demonio trova terreno fertile per deporre il suo seme velenoso: nulla può dove nulla trova!

Voi resistete e sopportate, piegate il capo ed accettate, con pazienza, il tormento, che l’Altissimo permette: aggiungete merito a merito col vostro silenzio. Chi vi odia, chi vi disprezza non resterà impunito: il male che vuole fare agli altri ricadrà tutto, inevitabilmente, su di lui. Questa è la legge, ferrea, stabilita per i malvagi.

Voi, figli, amati figli, perdonate, sopportate, non ribellatevi, quando questo vostro agire peggiorerebbe la situazione. Siate docili, fate gioire il Cuore Santissimo di Gesù; dite dentro di voi: “Ho sofferto, ma sono riuscito a resistere. Gesù Mi ha sorriso; questo per Me è il più grande premio!”

Ti sembra che il tempo mai passi, piccola, e a volte ti sento sospirare con tristezza; ti dico che sta volando. Quello che viene concesso è Grazia, irripetibile: mettete a frutto istante dopo istante!

Vi amo, figli; non immaginate quanto vi stia vicina in questi giorni, così decisivi per il vostro destino. Molti di voi sono obbedienti e lo divengono sempre più, facendo qualunque sforzo. Vi lodo, figli, vi lodo, vi benedico e poso la Mia Mano sul vostro viso stanco, a volte proprio sfinito! Coraggio, amatissimi! Coraggio: ancora un poco, poco, poco e poi sarete arrivati!

Adorate, adorate, adorate Dio Che opera cose stupende e grandi Meraviglie ha preparato per i Suoi amici!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Maria Santissima