Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

19.07.96

 

 

Eletti, amici, una grande battaglia è in atto: non è contro voi, fedeli, non è contro di voi, ma contro di Me si combatte! Voi siete Miei e siete attaccati con maggior forza dal nemico che vorrebbe dominare. Resistete con le armi che possedete e non abbiate timore: se restate saldi in Me, ogni attacco resterà esterno. In Me state al sicuro. Siate perseveranti, siate coraggiosi. Vedrete cadere intorno i vostri nemici, senza che voi facciate grande fatica: li sterminerò Io, Io, Dio, uno dopo l’altro. Il vostro cuore non deve gemere: Dio è davanti a voi e vi libererà da ogni difficoltà, perché questo è il tempo non altro. Questo è tempo della grande battaglia, alla quale seguirà la vittoria, piena, di ogni figlio di Dio e Io, Io, Dio, sono sempre vittorioso. Guai a coloro che alzano il capo contro di Me: nemmeno uno resterà in piedi!

 

 

Sposa Mia amata, vedi intorno tante forze avverse che turbano il tuo cuore. Non gemere, Mia amata, non temere, perché il tuo posto è in Me e nessuno può entrare in questa Fortezza, invulnerabile. Chi è Mio sta al sicuro, ma vede intorno assieparsi tanti nemici che minacciano, digrignano i denti; sono eccitati, piccola Mia, sono aizzati dal nemico, impazzito di rabbia, che vorrebbe distruggere tutto ciò che Mi appartiene. Questo breve spazio di tempo sarà pieno di attacchi che faranno gran presa solo su coloro che non sono ben saldi in Me.

Sposa, piccola Mia, Io, Io, Dio, sto combattendo avanti a voi: delle schiere nemiche tra breve nulla e nessuno resterà; a voi è chiesto di seguirMi con coraggio, col cuore nel Mio Cuore ed il vostro essere tutto donato a Me. Ho detto più volte che neppure un angolo bisogna lasciare incustodito: il nemico s’insinua ovunque trovi uno spazio, entra, astutamente agisce e porta, quindi, scompiglio e grande rovina. Nulla potrebbe senza la debolezza delle Mie creature; ma esse si lasciano ingannare, perché la loro fiducia in Me è troppo debole e le tentazioni del mondo sono continue e forti. Ogni giorno devo pronunciare terribili sentenze per coloro che fino all’ultimo istante Mi hanno disobbedito.

Vedo sul tuo volto, Mia sposa, una grande tristezza; dici nel tuo cuore: “Le nostre preghiere, assidue ed intense, non sono riuscite a salvare quelle anime. Esse hanno perso la Luce per sempre!”

Così è, Mia amata. Molto viene offerto all’anima bisognosa: Grazie su Grazie piovono, continuamente, dal Cielo. Mai faccio mancare il Mio Aiuto a chi lo desidera; ma sappi, Mia amata sposa, che non salvo, non salvo chi non vuole essere salvato: chi non chiede non ha; chi rifiuta nulla si sentirà imporre! Bisogna cercare, cercare, chiedere, supplicare, desiderare ardentemente! Occorre un deciso atto di volontà; dono a colui che desidera, in proporzione all’anelito.

In questi giorni ho pronunciato sentenze assai severe, perché molti si sono lasciati cogliere impreparati. Ho chiesto, ho chiesto, ho dato Luce e discernimento, ma la risposta è stata sempre la stessa: “Non serviam*”!

Le preghiere hanno un grande potere, se fatte da anime strette al Mio Cuore, ma mai riusciranno a togliere la libertà di scelta. Ho creato l’uomo libero, perfettamente libero: rispetto fino all’ultimo istante questo privilegio umano, anche se deve decidere della sorte eterna.

Nei giorni che verranno continuerà la Mia raccolta: a chi chiedo, a chi prendo. Il primo deve essere disposto ad offrire, il secondo a restituire. Il primo è nel tempo; il secondo sarà estromesso. Sia continua la vostra riflessione, amati: mai camminate, senza vedere dove mettete i piedi e non procedete con gli occhi chiusi. Chi avanza in tal modo agisce da stolto e non si serve di un Mio Dono, assai pregiato: l’intelletto. Anch’egli, sposa amata, anch’egli è gravemente colpevole: chi ha discernimento non può agire come se non lo possedesse. Pensa ad un uomo che cammina per una strada molto accidentata, con buche ed inciampi in ogni punto: se costui si benda gli occhi e procede, cosa accade? Sicuramente si fa del male e la colpa a chi la deve attribuire se non a se stesso, che ha agito con insipienza? Così accade a colui che non usa il bene dell’intelletto, pur sapendo di procedere per un cammino, minato, che mai lo è stato tanto, come nei giorni d’oggi!

Miei amati, eletti, figli di tutto il mondo, usate, usate bene il lume della mente e nulla fate senza, perché il nemico aspetta gli sciocchi, i superficiali, gli insensati; li aspetta per farne strage.

Concedo ad ogni uomo le potenti armi di difesa; ma nulla posso fare, se questi non le usano, non se ne servono, per la propria stoltezza. Aiuto chi si aiuta: nessun indolente ed accidioso è mai entrato nel Regno dei Cieli e mai ci entrerà! Si pecca gravemente con la malizia, ma non si pecca meno gravemente con l’accidia!

L’uomo, figli amati, deve sempre comportarsi da uomo. Per le creature inferiori ci sono degli stimoli naturali, prestabiliti, per l’uomo ci sono l’intelletto e la volontà.

Il tempo sta trascorrendo, rapidissimo; anche se ai Miei diletti, che Mi aspettano, sembra non passare, mai; il grande giorno è sempre più vicino.

Nulla di grandioso, più di quello che già accade ogni giorno, aspettatevi: lo straordinario è già nell’ordinario. Guardate con occhio attento ciò che accade e scoprirete la realtà che si nasconde.

Ai Miei più cari, ai diletti del Mio Cuore, ai tutti Miei chiedo cose speciali per tempi speciali; essi però, posseggono anche Doni particolari. Molto esigo da chi molto possiede; ho scelto accuratamente i Miei più stretti collaboratori: essi dovranno restare al loro posto, fino a quando Io, Io, Dio, deciderò, e fare ciò che chiedo, completare secondo il Mio Ordine.

Agli altri chiedo solo di fare bene le cose ordinarie e di non aspettarsi altro: non esigo, certo, ciò che non Mi si può dare.

A tutti dico di vivere sereni. Per voi, amati, fedeli servitori, si prepara una sorte assai felice: dopo venti secoli, torno, Glorioso, sulla terra per raccogliere le messi mature: ognuno deve mostrarMi il proprio lavoro, deve porgerMi il frutto, deve ricevere l’adeguata ricompensa.

Beato colui che avrà molto da offrirMi: sarà lodato, premiato, esaltato e benedetto! Siate tutti fra quelli che hanno molto da porgere. Sono un Padrone molto esigente: voglio che Mi sia dato in proporzione a quanto ho elargito. Non tollero che chi molto ha posseduto poco restituisca: grave sarà il castigo per costui!

Vengo, sposa Mia. Non temere un Mio, ancora lungo, indugio; vengo a raccogliere. I Miei servi Mi seguono e Mi precedono, portando Doni in abbondanza. Non resterà povera la terra; sposa amata, rasserena il tuo cuore, anzi, diverrà colma di ogni bene. Ci saranno benessere e gioia, armonia ed abbondanza, canti e danze di creature felici; alle nobili si uniranno le umili. Tutto sarà gaudio e letizia, tripudio ed esultanza! Vengo sulla terra, smorta ed angosciata, per portare la grande Felicità e chi con Me ha collaborato, attivamente, godrà, godrà questa grande festa.

Guarda, Mia amatissima, guarda pure con gli occhi del cuore: tutto è pronto, tutto è allestito. Che splendida festa ci sarà tra poco per i veri figli di Dio!

Riposa, amata. Riposa sul Mio Cuore e gioisci in Me.

                                                                                  Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

*Non serviam = Non servirò

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

19.07.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, siate sereni ed aspettate nella grande letizia del cuore il giorno, ormai, tanto vicino.

Siate i grandi amici di Gesù che Gli preparano degna accoglienza e tanti fratelli ad attenderLo.

Il grande evento, unico e irripetibile nella storia umana, è già alle soglie. Siate pazienti nella bufera, restate saldi nella fede e sopportate, virilmente: quello che sopportate è nulla, figli amati, è nulla, credeteMi, in confronto a ciò che godrete per l’eternità! Le vostre non sono che scaramucce, perché Dio non permette di più.

Chi prima si è dato a Dio con l’anima, con tutto il suo essere viene sollevato dalle grandi pene. Eli assalti mai mancheranno, ve lo ripeto, ma Gesù vi cammina dinanzi e scansa gli ostacoli più gravi. Quando poi deve permetterne per il vostro bene uno, al limite della sopportazione, vi prende tra le Sue Braccia, di tanto in tanto, per darvi sollievo.

Perciò vi dico di vivere in letizia, restando fra voi più spesso che potete e parlando con esultanza del Ritorno di Gesù, delle Sue Meraviglie nella vostra vita, delle Tenerezze del Suo Amore.

Voglio dire questo: consolatevi a vicenda con la Dolcezza di Gesù e i tempi duri vi sembreranno più sopportabili. Non dovrete attendere molto; Gesù non stancherà la vostra pazienza e mai sarà superata la soglia della sopportazione.

Le Mie Parole non vi mancheranno e la Mia Presenza accanto a voi sarà continua: la mamma non lascia i figli nel momento più duro del cammino; li segue, invece, passo dopo passo, per sostenerli, ammonirli, guidarli. Proseguite, come state facendo. L’Eucarestia sia il centro della vostra vita. Nutritevi di questo Santissimo alimento: vi porta ogni volta tante Grazie con sé, alcune delle quali sono la perseveranza nella prova, la resistenza al peccato, la capacità di evitare le tentazioni, la forza di tenere a freno la lingua, vi dà la Luce del discernimento che vi metterà in grado gli astuti inganni del nemico. Insieme a tutto ciò avrete una continua gioia nel cuore, una speranza vivissima ed una fede che non conosce tentennamenti.

Piccoli Miei, quando un velo di tristezza vi avvolge, perché la bufera vi spaventa, chiamateMi, pronunciate il Mio Nome: le forze delle tenebre perderanno vigore e la morsa si allenterà.

Se nel mezzo di un uragano vi sembrerà di non aver più via di scampo, ricorrete a Me e dite: “Mamma, Mamma, aiutami, soccorrimi! Ho tanta paura, ma so che Tu non mi abbandoni. Vieni, presto, in mio aiuto.” Io, sollecita, sarò vicino a voi: il vento cesserà e una soave brezza v’infonderà pace; poi vi prenderò tra le Mie Braccia, amorose, per consolarvi dello spavento e vi accarezzerò dolcemente.

Non abbiate paura, Mie piccole creature, obbedienti e docili: quanto concederà ancora Dio alle belve di assalire, ai cani di abbaiare, alle serpi di spaventare col loro sibilo? Poco, figli, poco! Siatene certi. Il tempo è questo: non giungerà l’ultimo anno del millennio, senza che tutto già non sia compiuto!*

Dio guarda a voi come a seme santo che dovrà portare tanti, nuovi, frutti sulla terra, rinnovata e benedetta dal Suo Amore. Procedete nella pace e nella gioia del cuore.

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima

 

 

 

*…sia compiuto = le parole non vanno prese in senso letterario. S’intende che il periodo è breve.