Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
20.07.96
Eletti, vengo a voi. Mai siete
soli e mai sarete soli: fino al grande giorno, splendido e terribile, vi farò
sentire la Mia Presenza Viva. Sono con voi perché voi, siete con Me. Mi
manifesto a chi tanto anela a Me e, come Padre amoroso, illumino la sua strada
e sostengo il suo cuore. Piccoli cari, questo è il tempo della grande
disobbedienza: i Miei Precetti sono divenuti cosa insignificante, alla quale
non far caso; le Mie Leggi vengono calpestate da molti e il Mio angelo bianco
abbandonato e criticato. Le offese, gravissime, non si contano: ognuno si è
dato un suo credo, basato su ciò che gli piace fare! Sono ancora sulla Croce,
come Redentore, offeso ed umiliato, colpito da infinite lance che si conficcano
nel Mio Cuore! Voi, amici fedeli, discepoli amorosi, subite la Mia stessa
sorte; ma quanto ancora durerà questo stato di cose? Soffrite con Me in questi
ultimi, grandi, giorni: mille cani inferociti vi circondano, vi assalgono, vi
odiano, come hanno assalito Me, come hanno odiato Me. Chi è Mio, subisce la Mia
stessa sorte. Vi dico: gioite ed esultate, pur nel tormento che cercano di
infliggervi i molti demoni, perché Io sono Risorto, Io risorgerò ancora e voi
con Me.
Sposa
amata, resta nel Mio Cuore e ritemprati le forze: il tormento quotidiano è
continuo, logorante, come pioggia, persistente, che non conosce sosta. Non
viene certo da Me, diletta del Mio Cuore: Io, Io, Dio, Mi sono manifestato a te
come Dio Amore, Dio Gioia, Dio consolazione. Sei il Mio, piccolo, scricciolo
che allieta il Mio Cuore. La pena continua proviene dai demoni che sono molti,
con volti differenti, sempre minacciosi, sempre presenti in ogni luogo. Costoro
odiano chi è Mio; non potendo rubare la gioia del cuore, cercano di infliggere
più tormenti che possono, perché la letizia venga meno, si affievolisca, non
potendo scomparire.
Sposa
amata, Io sono Dio e potrei farli tacere, immediatamente, i maledetti: sono il
Padrone dell’Universo e tutto è sottoposto a Me. La Mia Logica, però, non è la
vostra logica: anche la loro azione, fatta a fine di male, ha una funzione nel
Mio Piano. Pensa a questo, Mia diletta.
Il
Padre Santissimo volle che Io, Io, Gesù, fossi tormentato, offeso, umiliato
quanto nessun uomo al mondo lo era stato. Io, Io, Dio, fatto uomo, subii ogni
tipo di offesa. Alza gli occhi e guardaMi, guardaMi in Croce; osservaMi bene e
rifletti sulla Mia condizione: Io, Io sono Dio Uomo, ridotto in quale modo?
Appeso ad una Croce, inchiodato, coperto di piaghe, bagnato di Sangue, immerso
in un oceano di Dolore! Perché tutto ciò, sposa Mia? Perché tanto Dolore per un
Innocente? Poteva il Padre evitarMi un tale supplizio? Non ero Suo Figlio, Suo
Figlio prediletto? Perché l’ha permesso?
Le
domande sarebbero infinite, ma la risposta è unica: solo in tal modo potevo
redimervi. Questa è la maniera scelta dal Padre: solo con la croce, con la
sofferenza si redime, e, nel caso vostro, ci si purifica. La Dolcissima, Giglio
Puro ed Immacolato, ha partecipato con Me al grande tormento, ha dovuto bere il
calice del Dolore, stilla dopo stilla; tutto se l’è bevuto. Fino alla feccia
l’ha dovuto vuotare, ed era Pura, senza colpa, senza peccato! Tutto ciò non
entra nella logica umana: non è Dio che si deve adeguare all’uomo, ma l’uomo a
Dio!
Dico,
quindi, a tutti voi, piccoli, grandi, amici che Mi ascoltate con amore: pensate
tanto, tanto a Me in questi ultimi tempi, pensate all’Innocente, Uomo Dio, Che
si è lasciato inchiodare alla croce senza ribellarsi: forse che Mi mancava la
Potenza per farlo? Forse che non sarebbero accorsi a Me stuoli e stuoli di
angeli a liberarMi e ad abbattere le belve umane, inferocite, che infierivano
contro di Me? Tutto potevo: bastava solo una parola. Non la dissi, non la volli
dire. Soffrii, patii, fui tormentato, morii su quella Croce infamante, morii
della peggiore morte! L’agonia, tremenda, durò a lungo. Questo accadde, perché
questo doveva accadere! Così volli; così è stato! Ora sento la Mia piccola
sposa tremare e gemere al pensiero che anche per i Miei diletti degli ultimi
tempi sia preparata una simile sorte! Non tremare, amata sposa, non aver paura:
il terribile tormento l’ho riservato solo a Me Stesso ed alla Santissima Mia
Madre; per voi, piccoli amati, tutto sarà più lieve, infinitamente più lieve.
Non hanno confronto le Mie pene con le vostre né quelle patite né quelle che
ancora dovete sopportare! I tormenti saranno simili a quelli che già ogni
giorno vi porta. Ho sofferto Io per voi, ho scontato Io, Io, Dio, per voi;
lascio ai Miei amici sinceri da tollerarne solo poco, le briciole che a voi,
tuttavia, sembrano già cosa gravissima e quasi insopportabile.
Quindi,
sposa amata, sia anche questo, nuovo, magnifico giorno esultanza per te;
accogli con gioia le piccolissime pene che permetto e, quando qualcuna ti pare
più pesante, alza gli occhi a Me, guardaMi sulla Croce con le Mani ed i Piedi
trapassati da tremendi chiodi, poi rifletti e confronta. Adora e benedici il
tuo Signore Che si è addossato le pene di tutti per sollevare voi dalle peggiori.
Certo, la pena è pena e fa soffrire; nessuno la vorrebbe, tutti la respingono,
ma, se siete Miei, camminate per la Mia stessa strada; anche se tutto viene
attenuato. Sposa, amata sposa, che breve corso avrà il vostro tormento! Che
lungo avrà, invece, la Felicità! Avrete un’eternità per godere, voi che vi
lamentate, per un nonnulla! Godrete, godrete, piccoli Miei, perché Io, Io, Dio,
ho pagato per voi un conto salatissimo. A voi spettano solo gli spiccioli;
tutto il resto è stato saldato da Me!
Voglio
aggiungere anche questo, Mia diletta, amatissima, che godi già sulla terra le
Delizie del Cielo: Io, Io sulla Croce non ebbi alcun conforto, tranne quello di
vedere la Mia Dolcissima Madre ed il Mio discepolo ai Miei Piedi, nessun
sollievo alla Mia Sofferenza né dal Padre né tantomeno dagli uomini; voi,
invece, avete Me, che ho un Cuore Tenerissimo che allevia, allevia, sostiene,
conforta, abbrevia.
Io,
Io, Gesù, Mi sentii solo, solo nel Mio, immenso, tormento, senza sollievo e
senza conforto. Questo fu, perché questo volli. Per voi non è così: avete
vicino, oltre Me, anche tanti Miei angeli, invisibili ed anche visibili, che vi
sostengono per Mio Volere. Lieve, figli cari, lieve è la pena, che sopportate e
quella che dovete ancora sopportare, lieve e breve, poi godrete quanto mai
nessun uomo sulla terra poté godere. Questo è, perché il Padre ha stabilito
questi tempi per il rinnovamento di tutte le cose. I demoni questo lo sanno e
vorrebbero ostacolare il Piano Divino; ma ciò che Dio vuole si attua, sempre,
sempre, esattamente, secondo il Suo Disegno.
Sposa
Mia, questo giorno d’amore ti riempie di consolazioni Divine: tu Mi dài la tua
stilla di dolore, Io ti offro il Mio oceano di Gioia. Vivi per Me, vivi con Me,
felice creatura, scelta dalla Mia Mano per darMi gioia e dare gioia! Porta
sempre al mondo, incredulo e triste, la Mia Verità e la Mia esultanza. Quanti
le respingono! Quanti l’hanno respinte! Quanti ancora le respingeranno! Non ti
crucciare per questo: chi agisce da stolto avrà la sorte dello stolto! Dona,
secondo il Mio Volere e dona con larghezza, perché mai si esauriscono le Mie
Sorgenti! Chi vuole prenda: chi rifiuta segua pure il suo volere! Ho creato
uomini liberi non schiavi: ad ognuno la sua scelta in questo momento.
Tra
poco, però, di tutto dovranno, dovrete, rendere conto a Me, Padrone assoluto di
uomini e cose!
Immergiti
nel Mio abisso, infinito, d’Amore, sposa, e sii felice.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
20.07.96
La Mamma parla agli eletti
Vi
amo, figli, vi amo! Il Mio Fuoco vi scaldi in questo tempo di grande gelo e la
Mia Voce vi consoli. Piccoli Miei, non passa giorno senza pesanti tribolazioni
che divengono più pesanti per coloro che più Mi stanno vicini. Ve l’ha spiegato
Gesù, ve l’ha spiegato con chiarezza: i dolori della croce si accentuano come
s’avvicina sempre più la fine.
È
iniziato il conto alla rovescia: poco, poco resta al nemico. Egli vede sfuggire
il tempo ed aumenta la sua ferocia. Vedrete ed udrete cose incredibili; la sua
azione sulle menti è forte: i suoi posseduti, trasformati in demoni umani,
faranno le cose più atroci. Tutto l’odio è concentrato sui veri figli di Dio,
su coloro che Lo adorano mattino e sera, notte e giorno. Contro di questi egli
scatena l’ira sua, terribile e funesta, ma non con i risultati che vorrebbe.
Questi avranno solo un’azione di disturbo: sarà, sì, tormento, ma sopportabile,
tormento, ma attenuato. Dio non permette l’insopportabile, ma lascia che il
serpente agisca per quel tanto che serve alla vostra santificazione.
Piccoli,
amati piccoli, che merito ci sarebbe a vivere in mezzo ai santi? Dovete,
invece, acquisire meriti, divenendo santi tra i demoni incarnati, che sono
tanti, tanti: tutto l’inferno si è riversato sul pianeta; è rimasto vuoto di
abitanti, perché se ne è popolata la terra!
Ecco,
a queste Parole Mie, la piccola figlia si sente smarrita, già se ne vede molti
intorno; se poi aumentano, si chiede, come farà a giungere fino in fondo con la
gioia nel cuore?
Piccola,
Mia amata piccola, ti dico che ciò che è impossibile all’uomo è facile per Dio.
Egli ti ha chiuso in Sé, e partecipi, sì, delle Sue Sofferenze, ma godi anche
le Sue Delizie: sei come un piccolo bimbo, chiuso nel grembo, caldo, della
madre. Che puoi mai temere, se questo grembo caldo è quello di Gesù? Non aver
paura e prosegui la tua missione: delle forze, grandissime, ti proteggono; non
sono opera d’uomo, sono Potenza Divina. Dio sa ben proteggere i Suoi fedeli
servitori. Accade solo ciò che è necessario all’economia del Suo Piano. Esulta,
felice, al Mio annuncio. Tutto ormai è volto alla conclusione e già i segni
sono evidenti in ogni scena iniziata.
Parlando
con un’anima bella, oggi hai detto: “Tutto, ormai, pare volgersi a conclusione;
le fasi divengono sempre più significative e i demoni si sono stretti, in
cerchio, intorno: come andrà a finire e quando finirà?”
Ti
risponde la Mamma del Cielo, Che tu onori con le parole più dolci, dettate dal
tuo piccolo, grande, cuore: ti devi rallegrare sin da ora, perché andrà a
finire in modo sublime; grandi Doni ai grandi amici di Dio! Quando? Presto,
figliolini cari, presto, presto, prima di quanto aspettiate.
Bene
hai visto: la morsa stringe. Ma per i fedeli a Dio essa si spezzerà, come si
spezzarono, per forza Divina, le catene che tenevano legato Pietro nella sua
prigione.
Le
catene le pongono i demoni; Dio annienta la loro potenza e se ne ride della
loro furia.
Piccola,
figli amati del Mio Cuore, coraggio, niente paura: procedete con Me! A destra
ed a sinistra vedete belve ringhiare, vi mostrano gli occhi infuocati, gonfiano
il corpo, pieno di odio e di ira verso di voi. Non temete: le loro zampe sono
immobilizzate ed i denti restano solo digrignanti; più di così non possono
fare, perché il Re non permette. Gesù Re, Gesù Amore, Gesù Dolcezza è per voi,
è con voi.
Cantate,
cantate inni, cantate salmi. Sia gioioso il cuore. Non temete.
Vi
amo, tanto, tanto! State nella letizia.
Maria
Santissima