Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
24.07.96
Eletti, fedeli, che avete
ascoltato la Mia Parola, state entrando nella grande Luce; vi inoltrate poco a
poco per non essere abbagliati. Dovete abituarvi alla nuova condizione; quando
poi vedrete il Mio Volto, sfolgorante, sarete già pronti. Amati, so quanto
desideriate quel giorno, ormai tanto vicino: colui che vive in Me, Luce e
Sapienza, vede intorno con occhio, senza veli, le tenebre e le stoltezze degli
uomini. Questo per il mondo è il tempo delle tenebre; mai sono state così fitte
e mai c’è stata intorno tanta stoltezza, radicata ormai nelle menti! Piccoli
cari, capisco il desiderio ardente del vostro cuore di vivere con Me, di vedere
realizzata ogni Mia Promessa. Chi attende il Paradiso in terra, Miei cari, deve
fare anche questi sacrifici: deve camminare per un attimo nel buio,
speditamente; deve vivere tra gli insipienti con sapienza; deve vedere l’onda
del male crescere sempre più ed operare il Bene in maniera più perfetta possibile;
deve vivere tra gli scandali e dare testimonianza di santità; deve piangere nel
suo cuore, ma mostrare al mondo il volto, lieto, dei figli di Dio.
Sposa
amata, questi sono gli ultimi sacrifici che ti chiedo. Sopportali con pazienza,
con amore, per Mio amore. Le tenebre, che circondano la terra, sono fitte: il
pianeta è divenuto il regno di satana. L’uomo sta dimostrando tutta la sua
debolezza e il nemico tutta la sua forza.
Piccola
sposa, tu vivi nel Mio Cuore e godi le grandi Delizie del Mio Amore. La tua
vista è acuta: vedi chiaro ciò che accade intorno ed il tuo sguardo penetra nei
cuori. Ti ho concesso anche questo Dono; usalo per elargire al prossimo ciò che
Io, Io, Dio, offro a te con tanta larghezza, non per giudicare né rammaricarti
né turbare la grande esultanza che regna in te.
Io
sono il Giudice, tu la creatura prescelta per essere cooperatrice con Me nel
grande Disegno di salvezza universale. Le Mie Parole devono giungere molto
lontano, come frecce, infuocate, colpiscono i cuori anche più induriti e li
aprono per far penetrare la Mia Linfa e per prepararli al grande giorno che è
sempre più vicino.
Non
finirà il mondo; ma niente resterà in esso tale e quale. Non finirà il mondo;
ma sarà trasformato in modo da essere irriconoscibile. Non finirà il mondo; ma
gli equilibri non saranno più gli stessi. Non scompariranno gli uomini; ma
saranno assai diversi: ciò, che occhio mai vide, vedranno; ciò, che orecchio
mai udì, udranno.
Sposa,
amata sposa, oggi si aspettano gli stolti grandi segni, si ha sete di
Meraviglie che facciano stupire, si attende un mondo misterioso che deve
rivelarsi. Queste attese, in parte, sono plausibili: i Miei angeli messaggeri
parlano ovunque, annunziano ovunque, proclamano ovunque la Mia Parola. Qual è
lo scopo di questo grande dispiegamento di annunci? Non certo quello di
lasciare le cose tali e quali, ma di smuovere i cuori, ridestare le menti,
chiamare gli uomini ad un nuovo genere di vita.
Sposa
amata, tutti hanno compreso che nuovi fermenti sono nell’aria; ma nessuno riesce
a far entrare in mente a questa generazione, testarda, che il cambiamento
immediato deve essere prima interiore, poi sarà esteriore, quale mai prima c’è
stato. Vedo molti che attendono, ma non cambiano, attendono, ma non operano e
vivono come sempre sono vissuti, pensano come sempre hanno pensato. La mente è
satura di vanità, rifiuta il sacrificio, dimentica la preghiera.
Mia
sposa, cosa devo fare con questa generazione di testardi e disobbedienti?
Gli
annunci sono stati dati e vengono rinnovati giorno per giorno; c’è già chi
entra, chi indossa il vestito della grande festa, c’è però ancora chi è assai
distante da quella porta che tra poco, pochissimo, si chiuderà. Sì, sposa, non
solo è tutto ormai pronto, ma la grande cerimonia sta anche per cominciare.
Voglio che i Miei siano tutti presenti con l’abito adatto e lo spirito pronto!
Piccola
Mia, vedo, alla vigilia dei grandi eventi, vedo pochi preparati ed anelanti;
vedo, invece, molti ancora tanto lontani.
Ho
detto spesso: mettete le ali ai piedi, perché non arriverete in tempo. Ma chi
Mi ha ascoltato?
Chi
non crede, chi è scettico, chi deve ancora decidersi, chi fa un passo avanti e
due indietro, chi perde tempo in soste inutili, chi ancora, per curiosità,
vuole provare ad imboccare sentieri pericolosi! Tutto ciò accade, mentre il
cerchio si sta chiudendo: ci sarà uno scatto, improvviso, nel momento che
nessuno si aspetta, e chi è fuori resterà per sempre fuori!
Mia
amata, come sarà triste la condizione di chi avrebbe potuto godere, perché
gliene era stata offerta la possibilità, e invece languirà nelle più grandi
pene! Sarà terribile vedere la gioia altrui e dovere, invece, subire il grande
tormento!
Amata,
chi è dentro, solo chi è dentro al cerchio, anche se si trova vicino alla
porta, potrà godere le infinite Delizie che ho preparato per la generazione del
duemila; per chi nulla ha fatto nulla ci sarà.
Piccoli
cari, lavorate con zelo. Non pensate di rincorrere le gioie del mondo vano;
affrettatevi, invece, verso le Delizie, che Io, Io, Dio, ho destinato a questa
generazione. Siete dei privilegiati, uomini del duemila; potreste essere dei
grandi privilegiati, ma molti di voi si preparano a rinunciare a tutto, per
incuria, vanità, stoltezza, scetticismo, disobbedienza! Fate la vostra scelta:
secondo quella, vivrete il prossimo futuro.
Un
piccolo gruppo è già al posto preparato dal Mio Amore; ma uno stuolo è ancora
fuori che arranca nelle tenebre, per la propria insipienza.
Come
sai, Mia diletta, il giorno è vicino e la festa sta per iniziare, ma gli
invitati non sono degni di tale splendore: evitano la Luce e cercano le
tenebre, non vogliono gustare il Cibo prelibato. Ti dico che mangeranno il cibo
dei cani e degli avvoltoi!
Gioisci,
sposa. Gioisci in Me. Godi, godi, amata, le Mie Delizie. Ti amo tanto ed
elargisco al mondo, che Mi adora, tutte le Grazie, che gli altri con superbia
rifiutano.
Godi,
perché la festa è pronta; le note soavi già si diffondono nell’aria. Tu sei
vicino al Re. Esulta, sposa amata: grande sorte è la tua!
Ti
amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
24.07.96
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
cari, non vi sembri arduo il cammino da percorrere; vedete molti tradire,
scoraggiarsi, lasciare la strada giusta, perché ingannati dal mondo di satana.
Non vi spaventate; ne vedrete fino all’ultimo istante, fino alla vigilia del
Ritorno glorioso.
Figli
amati, quante tentazioni prepara il nemico, sono sottili, sono astute, sono
volte a far cadere non solo i tiepidi, ma anche quelli più caldi! Cerca ora i
prescelti la bestia terribile, cerca per provare se riesce a distoglierli da
Dio. Ve lo predìco, sappiatelo: non solo i miseri cadranno, ma anche alcuni di
coloro che si ritengono già arrivati, ma non lo sono.
Figlia
amata, i pochi, sicuri, sono coloro che, entrati già, vedono ovunque con la
Luce Divina; Dio ne ha riempito ormai ogni cellula e respirano, palpitano,
vivono interamente in Dio.
Qualcuno
dirà: “Chi sono questi privilegiati? Perché sono tali? Cosa hanno fatto per
godere tanto?” La risposta è assai semplice: costoro sono i chiamati che non
hanno indugiato un attimo, hanno risposto in modo totale ed hanno operato,
infaticabilmente. Essi non hanno chiesto perché né quando: pronti ed obbedienti,
sono accorsi per primi ed ora per primi godono i grandi privilegi Divini.
Tolti
questi, tutti gli altri sono in cammino: alcuni già stanno varcando la soglia,
altri ci sono vicini, altri hanno ancora un pezzo da fare per giungere. Ebbene,
il nemico sta insidiando gli ultimi che pur camminano speditamente: le lusinghe
sono continue, le distrazioni molte e, se non riesce molto, fa perdere il tempo
prezioso che mai più potrà essere recuperato. Ecco che subito sorgono sulle
vostre labbra le domande: “Mamma, a quale punto mi trovo? Quanto mi manca? Sono
lontano?”
Figli,
amati figli, le risposte l’avrete da Dio al momento opportuno. Questi sono i
consigli che vi do: agite sempre con umiltà, come se foste ancora lontano dalla
meta. Procedete, senza farvi distrarre, andate verso la meta, decisi e sicuri;
se qualcuno vi vuole intrattenere lungo il cammino, scansatelo. Figli, operate
come se il percorso fosse ancora lungo ed il tempo concesso fosse minimo. Se
uno poi è già dentro, sia ugualmente attivo e operoso al massimo delle sue
forze; in tal modo farà entrare anche gli altri: le sue preghiere hanno una
potenza grandissima, una forza possente, trascinante.
Dio
vuole che il fratello corra in aiuto al fratello: per uno solo, già in
condizioni privilegiate, possono salvarsi mille altri nel bisogno; quindi, per
ciascuno di voi c’è molto da fare. Non perdete neppure il tempo di un respiro e
mettete a frutto ogni cosa. Conoscete la preghiera del cuore; sia essa sempre
presente, qualunque cosa facciate. Dio mai chiede l’impossibile: chi è immerso
nel vivere quotidiano non può comportarsi come un eremita; nella sua condizione
deve santificarsi e santificare.
Figli
amati, vi invito alla grande allegrezza. Sono tanto felice! Sapete perché? Vedo
tanti figli, felici, varcare la soglia del nuovo Regno, cinguettano, come
uccellini sui rami, e Mio Figlio, vedendoli, sorride.
Figlia
amata, oggi ho visto anche voi, felici, esultanti, vicino a Me. Anche a voi
Gesù ha sorriso, vi ha benedetto, colmandovi di Doni, splendidi, da distribuire
ai familiari ed agli amici.
Amatevi,
piccoli Miei, sostenetevi, facendo scorrere in voi la Linfa Divina. Ne
possiederete tanta, quanta ne chiederete.
Esultate,
ed implorate Grazie per chi è immerso nella tristezza del peccato, nel fango
della colpa e non vuole gioire in Dio.
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima