Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

28.07.96

 

 

Eletti, amici cari, il mondo vi respinge e vi odia, perché respinge Me, odia Me. Voi siete Miei e dovete subire, in parte, la Mia stessa sorte. Non tremate, piccoli amati: il martirio, che vi chiedo per ora, non è quello del sangue, ma la sopportazione di questo disprezzo umano. I Miei dolci angeli sono considerati demoni e c’è chi ha anche il coraggio di vedere il male lì, dove invece ci sono tanto Bene, tanto sacrificio, totale afferta! Chi soffre, per queste catene, capisca che il tormento gli viene per il fatto di amarMi, seguirMi, esserMi fedele. Benedite ogni istante questa pena, anche se grande vi pare, anche se talora insopportabile vi sembra. Quando soffrite, Miei cari, siete più simile a Me, a Me, Dio Incarnato Che soffro terribilmente, per le offese che Mi vengono arrecate. Pregate e pregate, digiunate e digiunate per riparare alle grandi offese, che tutte devono essere espiate, che tutte devono essere pagate, fino all’ultimo centesimo! La bestemmia del mondo sarà la rovina di molti. Riparate, eletti, in proporzione.

 

 

Sposa, ti amo, come Dio ama; non temere le offese, le umiliazioni degli uomini. Ti basti il Mio Amore: hai tutto, nulla ti serve, amata del Mio Cuore; quando lo Sposo è vicino, quando le Sue Braccia ti avvincono, il cuore non conosce tristezza né angoscia né solitudine.

Gli uomini, certo, respingono chi è Mio: nel respingere il servo mostrano il loro astio verso il Padrone. Il mondo non vuole accogliere i Miei dolci angeli della terra, perché il mondo è dominato dalle forze del male, i demoni sono dovunque e vogliono la rovina, prima della fine.

Se gli uomini, in breve, in brevissimo tempo non si opporranno ad essi, ci sarà una situazione ancora più pesante e molte anime, deboli, non riusciranno più a sostenerla. Io, Io, Dio, voglio la salvezza delle Mie creature e vorrei che nessuna si perdesse; ma il tempo è poco, è assai poco e troppe si stanno ribellando ai Miei Precetti!

Chiedo alle anime belle di operare, incessantemente, di sacrificarsi per chi non vuole farlo: le misere creature vanno aiutate da chi è in grado di farlo. Esse spesso si appoggiano ad un proprio simile, cercano un pari loro, ma col risultato che si può immaginare! Anche questa è grande stoltezza. Siate, eletti, figli amati, pieni di carità verso costoro, pregando e supplicando, versando lacrime ed implorando la Mia infinita Misericordia. Non giudicate alcuno: non a voi spetta di farlo, ma solo a Me; il vostro compito, figli prediletti, è di amare ed intercedere. Mai chiedeteMi la condanna di un nemico, neppure se acerrimo, ma implorate per lui la clemenza.

Amata, si pronunciano in ogni istante tanti e poi tanti giudizi temerari; ma vi dico che per ciascuno di essi ci sarà una grave pena da subire. Chi giudica e condanna, senza misericordia, sarà giudicato e condannato, senza Misericordia. L’ho ripetuto più volte ed ancora lo ribadirò continuamente: col giudizio, col quale giudicate, sarete giudicati. Miei eletti, voi, che avete capito, perché state molto attenti alle Mie lezioni; non giudicate per non essere giudicati, non condannate per non essere condannati; siate benevoli e generosi perché possiate essere trattati con benevolenza e generosità.

Io sono Dio, Dio, Creatore di ogni cosa, Dio, vostro Salvatore, Dio, Spirito d’Amore: Io, Dio, perdonerò, se voi perdonerete. Pensate a Me, Dio, Uomo sulla Croce: ho perdonato, ho perdonato i Miei nemici; da quella Croce, infamante, non è discesa una parola di condanna, ma solo di perdono, di giustificazione. Quello che in questo dolce tempo di attesa dovete fare continuamente è perdonare, perdonare, intercedere, intercedere. Questo desidero da voi. Queste sono le parole, soavi, che desidero sentirvi pronunciare nei riguardi del prossimo.

Molte offese avete ricevuto, altre ne riceverete, perché nel mondo agisce lo spirito di satana: egli Mi odia; egli vi odia. Tutti subirete, in piccolo, al minimo, la stessa sorte che ho subito Io, Io, Gesù. Questo è un grande Dono che vi faccio, cioè di essere simili a Me: voi, piccoli, voi, deboli, diverrete forti e grandi attraverso la Mia imitazione in tutto. Qualcuno di voi, sentendo queste Parole, già sente un brivido nella schiena... vi ho già più volte preannunciato i fatti che stanno per precipitare sul mondo ribelle. Chi Mi ama si rallegri, perché alla fine seguirà il magnifico inizio; ma l’alba, senza tramonto, sarà per coloro che resistono tenacemente fino alla fine.

Sapete che a molti di voi tra gli altri sublimi Doni è stato offerto anche quello della perseveranza finale? Sapete che alcuni di voi hanno varcato con lo spirito la sublime soglia del Mio Regno, preparato per gli eletti degli ultimi tempi?

Sì, amati, molti di voi sono arrivati; ma a nessuno sarà rivelato, prima del grande giorno. Ognuno cammini rapidamente, come se fosse ancora lontano ed il tempo gli stesse sfuggendo. Non rivelo individualmente questa splendida notizia perché l’orgoglio e la superbia non nascano: sono un seme maledetto che sarà estirpato solo alla Mia Venuta, quando alla Mia Luce ogni creatura sarà rinnovata, vivificata, perfezionata. Siate umili, amati, tendete verso la perfezione; nessuno si consideri arrivato, ma agite in ogni istante come se quello dovesse essere l’ultimo della vostra vita.

Prima ho parlato di “dolce attesa”; certo, qualcuno in cuor suo ha detto: “Vi sono dei momenti così duri che rendono tutt’altro che dolce l’attesa, ma amarissima!” Così è, piccoli Miei. Così è; ma il fatto di aspettare Chi tanto amate vi rende dolce anche tale amarezza!

La Mia piccola sposa camminava sotto il sole caldissimo; il suo corpo soffriva ma, quando il pensiero corse a Me, a Me che l’aspettavo nel Mio Tempio, la sofferenza si trasformò subito in gioia e, camminando, diceva: “Gesù è con me. Io mi reco da Lui per nutrirmi del Suo Corpo Santissimo. Come sono felice!” Ebbene, eletti, fate così ogni volta che sentite la fatica, il caldo, il tormento della giornata, di ogni giornata. Pensate a Me, pensate che tutto fate per Me che tanto, tanto vi amo: si allenterà subito la morsa del dolore e fluirà come torrente la dolcezza.

Nell’umiliazione, che anche non mancherà, pensate a Me, Dio, che sono stato umiliato, quanto mai nessuno lo fu e neppure lo sarà mai. Chi soffre per Me, per seguirMi, per testimoniarMi, per cooperare al Mio Disegno si rallegri dell’onore, che gli concedo e pregusti la gioia che gli darò: con Me sulla croce, con Me nel tormento... con Me nella gloria.

Non rifiutatela, diletti, la croce, non cercate di scrollarla dalle spalle, abbracciatela, amatela; la croce, sulla quale siete inchiodati, vi porterà a godere la gioia più sublime. Attraverso la croce vi santificate; chi la evita mai potrà librarsi in alto e godere le infinite Delizie del Mio Amore.

In questa dolce attesa, come vi ho già detto, siate esultanti nel cuore, cantate ed attendete, sperate e confidate, vivete con gioia ogni istante di vita.

La tristezza profonda è per colui che non ama, che non è amato, perché non vuole esserlo. Siate tanti nuovi Davide che cantano e danzano, per l’esultanza del Mio Ritorno.

Sposa diletta, il giorno è alto nel Cielo. Ti dono la Mia Tenerezza e tanto, tanto Amore. Offri anche tu agli altri i Miei grandi Doni. Esulta, per il Bene che riceverai e benedici, per i tormenti che non mancheranno.

Ti amo, sposa diletta. Immergiti nella Mia Luce e sii felice.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

28.07.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Miei amati, riparate, come potete, alle grandi offese che vengono fatte a Gesù: molti sono quelli che bestemmiano, che trasgrediscono le Leggi Divine e pochi coloro che si sacrificano per riparare.

A voi chiedo un continuo sacrificio perché il conto da saldare sia meno salato.

L’offesa a Dio, fatta dagli uomini ribelli, deve essere riparata dai giusti e dagli innocenti: così è la Logica Divina. Il mondo non migliora il suo comportamento, agisce da insipiente e non riflette. Il passato ci parla di una grande follia umana: alla Misericordia è sempre seguita la Giustizia Perfetta. Come fu, sarà: Dio è sempre lo stesso, ieri, oggi, domani!

Miei piccoli, mai la bestemmia è stata tanto grande e continua come in questi tempi: l’uomo, evoluto, che ha tutto, invece, di piegarsi a benedire, a ringraziare, ad adorare, è il più ingrato, il grande offensore, il terribile profanatore!

Piccoli Miei, Gesù sta, è vero, per dare un grande, meraviglioso premio, un Dono incomparabile all’Umanità, l’ho detto e lo ripeto perché vi rallegriate; ma il grande peccato, che in ogni istante si commette, deve essere lavato, purificato, espiato.

Prima che giunga il momento, grande e terribile, si può riparare, si deve riparare con la penitenza volontaria, col sacrificio, fatto per amore; chi, però, è disposto a fare questo?

Ho chiamato tutti i Miei figli a raccolta, li ho chiamati per tempo; rispondono con gioia al pensiero degli splendidi Doni, ma rimangono perplessi, per i sacrifici da dare, spontaneamente!

Allora, vi dico che coloro che non li fanno di loro iniziativa, per amore di Gesù, dovranno farli un giorno molto più grandi, per la Giustizia di Gesù: non si può continuare a peccare, senza saldare il lungo conto. Avviene questo anche nella misera giustizia umana: se uno sbaglia paga, se è recidivo paga ancora di più, se poi è incorreggibile subisce una pena molto più grave.

Dio è Perfezione: come potrebbe lasciare che ognuno agisca da insensato e passare sopra a tante offese?

Nessuno s’illuda, pensando: “Ho peccato. Ho proseguito, ho perseverato nel male e niente Mi è accaduto.” Questo ragionamento è da sciocchi. Dio è paziente, è molto paziente; ma l’uomo non deve stancare la Sua Pazienza per non attirare su di sé la Sua Ira.

Ripeto per coloro che non lo vogliono capire: Dio è Misericordia, ma anche Giustizia; fatevi tutti avvolgere dalla Sua Misericordia, ricorrete ad essa e sfuggirete alla Sua Giustizia.

Questo è il Mio continuo appello al mondo; ma Mi sembra di parlare ad un popolo di sordi!

Ebbene, vedo che voi, amati Miei, non avete che orecchi per Me e ascoltate, capite, seguite. Vi lodo e v’incoraggio: proseguite. Proseguite; ogni giorno sia un giorno di offerta di voi stessi a Dio, per la salvezza dei peccatori, per la conversione dei miseri che vivono nel buio.

Fate il massimo, che potete. Pregate, pregate, adorate, offrite, umiliatevi, tendete le mani al Padre Buono; Egli vi ascolta! DonateGli tutto di voi, donateGli tutto, Miei piccolini; Egli vi sorriderà, vi sorriderà e sorriderà per voi al mondo: la Sua Mano giustiziera sarà meno pesante. Avete ben capito?

Vi stringo a Me con Amore. Vi porgo la Mia Carezza Materna e vi dico: coraggio, coraggio! Perseverate fino in fondo.

 

                                                                                              Maria Santissima