Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
02.08.96
Eletti, non sia triste il vostro
cuore, se gli occhi non Mi possono vedere: verrà il momento nel quale anche i
sensi esterni si sazieranno di delizie. Avverrà, amati. Desiderate vedere il
Mio Volto; Io sono sempre vicino a voi: non adorate un essere inconsistente, ma
il vostro Signore Che abita in voi, Che abita con voi. Dio, amati Miei, è
Spirito, Purissimo, che non è concesso ad alcuno di vedere con gli occhi del
corpo. Io sono Spirito ed ho un Corpo che manterrò per sempre. Il Mio Corpo è
mutato, dopo la glorificazione. A pochi è concesso di vederMi, prima della
separazione dell’anima, e a questi, solo per motivi importantissimi. Se voi
riuscite ad essere tutti Miei ed a pensarMi, intensamente, Io, Io, Gesù, vi
mando la Mia Immagine e voi gustate più viva la Mia Presenza. Vi ho detto di
riflettere sempre attentamente su quello che vi accade nella giornata:
scoprirete con gioia la Mia continua Presenza accanto a voi.
Sposa
amata, il giorno si apre per te nella più grande felicità: il cuore, sereno,
riposa nel Mio Cuore, Divino, la mente è assorta nella Mia adorazione. Dolce
risveglio di una Mia creatura che aspetta solo di congiungersi interamente col
suo Creatore e Salvatore! Questo è privilegio di pochi; invece, volevo che
fosse la sorte di tutti: già sulla terra doveva sbocciare la grande felicità.
Io,
Io, Dio, avrei lenito i tormenti del mondo, se gli uomini non Mi avessero
sempre disobbedito.
Questo
è il tempo della Mia Presenza, Viva, sulla terra, sensibile per molti, visibile
per pochissimi. Ho parlato con frequenza alle Mie creature predilette, ai
profeti: attraverso di essi, impregnati del Mio Spirito, ho guidato il Mio
popolo eletto che doveva accoglierMi, visibilmente.
La
teocrazia deve guidare il mondo: Io Stesso, di Persona, scenderò sulla terra a
guidare le nazioni del pianeta e così, com’era all’inizio, sarà alla fine.
Tutto
Mi appartiene, sposa amata: l’Universo intero obbedisce alle Mie Leggi, docile,
docile, senza ribellione alcuna. Ho costruito una casa magnifica, ricca di ogni
bene, e l’ho messa in mano agli uomini: era una reggia stupenda; è divenuta una
landa, popolata da mostri. Sì, diletta, sì, sposa amata, le creature, fatte ad
Immagine Mia e Somiglianza Mia, sono dei mostri di malvagità. Pochi decidono,
servendosi dell’intelletto manovrato da satana; molti obbediscono, senza
ribellarsi e gli abomini mai hanno termine.
La
vita, che Io creo con Amore, viene calpestata con disprezzo, la vita umana,
innanzitutto, poi la vita delle umili creature. L’uomo osa molto; lo ha sempre
fatto, ma ora agisce con massima spudoratezza e scambia la Mia Pazienza per
debolezza, la Mia Bontà per indifferenza.
“Dio
non interviene”, dice a se stesso; “Dio si è ritirato – si ripete – ha lasciato
il posto a me che posso sostituirmi a Lui e fare ciò che voglio.”
Ogni
giorno viene portato un grande assalto alla vita nascente. Questo è il massimo
insulto al Creatore della vita: Io, Io, Dio, sono Colui Che deve decidere; ogni
vita è voluta da Me! Io, Io, Dio, sono fedele in ogni cosa, ma la creatura
uscita dal Mio Cuore, amoroso, M’inganna, vergognosamente, tra l’approvazione
generale. Posso, Mia diletta, ancora tollerare questo stato di cose? Ho
pazientato per vedere a quale limite possa giungere la degradazione dell’uomo.
Ho atteso, per Amore: sono Dio, lento all’ira, Che vuole salvare ogni creatura
umana.
Quello
che sta accadendo nel mondo fa orrore: mai, neppure dagli abitanti delle città
distrutte dalla Mia Ira sono stato offeso a tal modo! Quale castigo può essere
proporzionato a tale offesa, che subisco ogni giorno? Dovrei distruggere
l’Opera delle Mie Mani e del Mio Cuore! Non lo farò, Mia piccola. Non lo farò:
il Mio Amore è più grande della Mia Ira e voglio che continui la vita sulla
terra, voglio che le Mie creature continuino a sussistere, ma non come ora
fanno. Non posso permettere che i malvagi sopravvivano e godano i Miei Doni,
dopo che con le loro infamie hanno straziato il Mio Cuore e quello dei Miei
diletti: per essi ci saranno il buio ed il tormento senza fine. Lontano da Me,
malvagi che calpestate la vita, la mettete sotto i piedi! La vita è Mia: ogni
vita Mi appartiene! Scenderò Io, Io, Dio, a difenderla e metterò voi sotto i
piedi, voi, che avete osato tanto. Voi sarete distrutti, voi e tutto ciò che vi
appartiene: le vostre grandi città saranno un pugno di cenere, i vostri
monumenti abbattuti, i vostri figli annientati; tutto quello che avete
accumulato sarà votato alla distruzione!
Anatema!
Anatema! Questa parola ora dovete fissarvi nella mente. Questa, maledetti
nemici, è la sentenza che sto per pronunciare. Ho pazientato per Amore, per
Amore, sposa Mia diletta, solo per Amore. Ho aspettato a lungo per salvarvi,
perché anche voi Mi siete figli; ma voi vi siete beffati di Me, avete portato
avanti i vostri disegni di distruzione ed assalto alla vita!
Terrò
stretti al Mio Seno i Miei figli fedeli, il dolce seme che Mi appartiene; ma
calpesterò sotto i Miei Piedi tutti i traditori, i falsi profeti, gli idolatri,
i profanatori, i satelliti del serpente maledetto. Sfodero la Mia spada contro
tutti i Miei nemici: le Mie schiere sono infinite e dei nemici neppure più il
ricordo resterà.
Sposa
Mia, chiudi gli occhi ed immergiti nell’abisso del Mio Amore, senza limiti;
chiudili per non vedere, perché il tuo cuore, così tenero, non debba subire
danno. Dio, Io, Dio, scendo come Giudice implacabile: chi può resistere alla
Mia Ira? Chi può discutere con Me? Si faccia pure avanti e apra bocca, se ha il
coraggio!
Amata,
gli uomini hanno troppo stancato la Mia Pazienza, ogni limite è stato oltrepassato:
si prepari il mondo degli empi a subire il più grande intervento Divino.
Chi
Mi ha combattuto Mi avrà davanti come nemico: chi potrà resisterMi? Chi oserà
farlo? È stato facile alzare la mano verso le Mie piccole creature, deboli ed
indifese, ma sarà tutt’altra cosa operare contro la Mia Potenza: Io, Io sono
Dio e scendo a difendere i Miei piccoli. Io li ho creati. Io, per Amore, li ho
creati; Io, per Amore, Me li riprendo. La gioia, che voi, maledetti, avete
negato, la donerò Io, Io, Dio, in misura massima; il dolore che, invece, avete
provocato sugli altri, sarà tutto vostro. Vi dico che neppure una goccia andrà
dispersa: dovrete sorbirvelo tutto!
Ora
credete, malvagi, di essere simili a Dio, anzi, di competere con Lui; che farete,
quando Io, Io, Dio, Mi presenterò davanti a voi per chiedervi conto di ogni
cosa? Voglio vedere la vostra tracotanza che fine farà! Tremate, uomini, che
avete fatto infiniti abomini credendovi i padroni del mondo: non vi giudicherà
un tribunale umano che assolve chi più può e condanna chi nulla ha da offrire;
Io vi giudico, Io sto per sottoporre questa Umanità, deviata e ribelle, al più
severo giudizio!
I
piccoli non temano, i Miei amati non si spaventino; subito, subito, si
raccolgano tra le Mie Braccia, pieghino il loro capo sul Mio Cuore: per loro
solo Amore, solo Amore ci sarà. La Mia Ira, tremenda, è rivolta ai mostri di
malvagità che operano contro di Me e osano ciò che mai prima è stato osato.
Non
gemere, sposa diletta. Resta in Me. Io, Dio, Io, Dio Amore, ti ho presa perché
Mi appartenga per sempre. Ti ho scelto come sposa per sempre.
Ti
amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
02.08.96
La Mamma parla agli eletti
Gioite.
Sia anche questa una giornata di letizia, anche, malgrado la presenza del
piccolo tormento quotidiano. Gesù è con voi: oggi si è seduto a mensa con voi
ed ha scrutato il vostro cuore. I Suoi Occhi penetrano nel profondo: cosa
potete celare a Lui?
Siate
fedeli, Miei piccoli, in ogni vostro pensiero, siate amorosi in ogni palpito;
mai sarete delusi da Gesù. Egli ricambia, donandovi la Pace, la Tenerezza e
risolvendo ogni vostro problema; aspetta, però, che voi glieLo prospettiate:
vuole che Gli parliate apertamente, sinceramente e con fiducia. Non agisce di
solito tempestivamente, perché vuole provare la vostra pazienza e la fede che
avete in Lui.
Piccoli,
tanto amati, state costruendo giorno per giorno il vostro futuro, voi e gli
altri: come lo volete, così sarà. La vostra costruzione sta procedendo con
ordine, compatta e solida. Come sarete orgogliosi di essa, quando vi sarà
concesso di vederla alla Luce Divina!
Se
Gesù, figlia cara, ti concedesse di vedere queste cose, ti accorgeresti quanto
sono incauti gli uomini che vivono senza Dio: essi nulla costruiscono e anche
se si affannano molto, operano senza risultato, faticano senza guadagno. Se
potesse ciascuno vedere materializzato il suo comportamento, molti si
accorgerebbero del loro errore, del loro grandissimo errore. Dio non lo
concede, non lo concede perché essi non lo meritano: non si può dare a chi
rifiuta, offrire a chi continua a mandare indietro i Doni. Si deve saper vedere
solo con gli occhi del cuore ed udire solo con l’udito interiore e colloquiare
nel silenzio del proprio io con l’Altissimo. Chi non è entrato in questa
dimensione non può procedere con ordine: i Comandi, precisi e perfetti, vengono
da Dio.
Qualcuno
Mi ha chiesto: “Mamma cara, come gli antichi profeti parlavano con Dio, come
Egli si rivelava ad essi?”
Raramente,
molto raramente per visione, in genere il loro era un forte impulso del cuore,
Dio parla in tal modo e la Sua Voce è inconfondibile, la Sua Soavità unica, la
Pace e la letizia che dona sono splendide. L’anima che appartiene a Dio ne è
consapevole. Vive come bimbo in una culla accudito da madre, tenerissima e
premurosa. Quando Dio vive nel cuore umano, esso per nulla si spaùra, come
pargolo canta e cinguetta per lodare e benedire il suo Signore.
I
profeti di ieri erano tali e quali a quelli di oggi: perseguitati, colpiti,
disprezzati, criticati, messi a morte talora, ma sempre felici di servire Dio,
orgogliosi di essere stati scelti da Lui, mai veramente soli anche se
abbandonati da tutti. Può essere solo chi vive in Dio, per Dio, con Dio?
Piccoli,
lo Spirito di Dio aleggia, potentemente, in ogni angolo dell’Universo, ma di
voi vuole prendere pieno possesso. Lasciatevi possedere, lasciatevi permeare.
Tutti diverrete profeti dell’Altissimo, perché ad un grande destino siete
preparati. Dio vi trasformerà, figli, Dio ha grandi Progetti per voi; ciascuno
si renda degno, Io vi conduco per mano, Gesù vi sorride, il sacrificio di oggi
sarà il vostro trionfo di domani.
Abbracciate
con gioia la Croce, Mio Figlio la porta con voi quando è troppo pesante, vuole
che camminiate spediti e lieti; se anche, per un attimo, i nodi sembrano saldi
e difficili da sciogliere, si risolveranno presto perché Gesù interviene,
interviene sempre per aiutare i Suoi diletti.
Figli,
pensate alle grandi Promesse, vivete in letizia, l’attesa sarà breve, anzi
brevissima.
Vi
amo, vi amo, Gesù oggi vuole porgervi con la Sua Mano la Soave Carezza, siate
felici!
Maria
Santissima