Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
05.08.96
Eletti, Miei amici, sono vicino a
voi per sollevarvi dalle vostre pene. ConsiderateMi sempre con voi; vi amo, immensamente
vi amo e vi considero i Miei più fedeli amici. A voi confido tanti segreti, che
lascio celati agli altri; lo faccio perché la gioia mai venga meno nel vostro
cuore. Certo, Miei piccoli, il mondo vi perseguita: l’ha fatto con Me; lo fa
con gli amici più cari. Per un poco ancora dovete tollerare: col vostro dolore,
con la vostra pena aiutate molti a proseguire il cammino iniziato, a
sollevarsi, quando le forze sembrano mancare. Piccoli amati, ad alcuni di voi
ho tolto le consolazioni iniziali, quelle che vi servivano a partire con
entusiasmo; ora avete solo il percorso davanti, illuminato dalla Mia Luce.
Pochi i segni, visibili e scrutabili; solo alla Mia Luce li vedete, solo con
occhi volti a Me li percepite. Non staccatevi, Miei fedeli, non staccatevi dal
Mio Cuore neppure per un istante: in esso c’è tutto ciò che vi serve, ciò che
il mondo vi nega e continuerà a negarvi.
Sposa,
gioisci in Me. Amata sposa, non ti girare a vedere ciò che accade intorno e non
gemere per ciò che è irrimediabile. Chiedo che vi amiate fra voi. Vi ho scelti
e vi ho uniti. Scambiatevi la Mia Linfa e procedete, rigogliosi, come piante
che mettono sempre nuovi germogli. Io vi lodo, per lo zelo e lo slancio
nell’operare; ma gli altri non capiscono: chi vede il cuore è solo Dio. Solo Io
leggo, profondamente, conto i palpiti, conosco ogni cosa. Chi è Mio deve
soffrire un poco del Mio Martirio. Quello che concedo a voi è poca cosa,
piccola sposa; per Me il travaglio è stato assai lungo e penoso, è terminato
solo alla conclusione di tutto.
“Tutto
è compiuto”, queste sono state le Mie Parole. Solo allora è finito il tormento
terreno.
Piccola
amata, chiedo a voi di pazientare e proseguire, un poco, un poco ancora.
Quando
soffrivo, quando soffrivo tanto, alzavo gli Occhi al Cielo ed il Padre Mi
sorrideva; ci sono stati dei momenti, però, nei quali Mi sentii abbandonato,
solo: fu il momento più aspro della Mia Pena. Quella sensazione Mi dava un
grande tormento. Piccoli Miei, così, voi mai la proverete: non permetterò. Ma
anche con Me vicino vi capiterà di provare un pochino il senso di solitudine,
di tristezza, di abbandono; dovete reagire con coraggio. Volgetevi, allora, con
tutte le vostre potenze a Me, Dio, e chiudete gli occhi sul mondo che vi fa
gemere, lasciatelo fuori dal vostro essere, sbarrandogli la porta dell’anima: è
il momento di inabissarvi in Me. Io sono il vostro Dolce Amico, Io il Compagno
della vostra vita, Io il tutto, che cercate e che vi desidera sempre! Dovete
accontentarvi, per ora, delle stille di felicità; tutta intera la godrete solo
alla fine, quando, anche voi, come Me, potete dire: “Tutto è compiuto”.
Sarà
finito, allora, il tempo e con esso il travaglio; fluirà la gioia, senza
limiti. Tutti sarete simili e vi scambierete quell’amore che vi ho sempre
chiesto, ma che solo pochi vi hanno dato. Non temere, sposa amata: gli
ipocriti, i maliziosi, i calunniatori, i giudici temerari, i falsi amici non li
troverai più intorno, perché Io Stesso Mi occuperò di loro; nel Mio Regno di
Gioia ed Armonia non c’è posto per simili soggetti. Questi, prima di far
soffrire te, fanno soffrire Me. Costoro Mi stanno sempre intorno; ma la loro
presenza non Mi offre gioia: chi non ama il fratello, che vede, che sente, che gli
vive intorno come può dire di amare Me, Che non vede con gli occhi e non sente
con le orecchie? A che servono le sue, molte, parole, se le opere sono contro
di Me, i pensieri contro di Me?
Prendo
gioia dai Miei piccoli; prendo amore vero, amore grande da coloro che hanno
tante premure e tanta carità verso il prossimo. Questi sono i Miei amici
sinceri, questi la consolazione del Mio Cuore; gli altri accrescono la Mia
Pena! Non turbarti, piccola Mia, non turbarti, profondamente, per la grande
stoltezza che vedi intorno: ciò, che è, è sempre stato; ma ora l’azione del Mio
nemico è molto incisiva e le Mie creature sono divenute molto vulnerabili. Le
Mie piccole, grandi, stelle brilleranno un giorno davanti agli occhi di tutti;
solo in quel momento, grandioso ed unico, si capirà la grandezza di ciascuno di
voi, non prima.
Solo
Io, Io, Dio, conosco in profondità ogni essere umano, conosco il grado di
perfezione e la sincerità del cuore. A Me spetta il Giudizio: guai a colui che
si è permesso di giudicare e condannare al posto Mio! Guai a colui che non ha
usato carità ed amore nei riguardi del fratello che gli è stato sempre vicino!
Guai ai mormoratori, sposa Mia diletta: questi li considererò come omicidi,
perché hanno ucciso la dignità della persona! Guai ai giudici, temerari, perché
si sono posti al di sopra di Me, con la loro superbia e presunzione hanno fatto
ciò che è male ai Miei Occhi, facendo soffrire una creatura da Me infinitamente
amata! Ebbene, chi ha dato dolore lo avrà per sé, centuplicato; chi ha fatto
del male dovrà subirne le conseguenze, in proporzione.
Piccola
sposa, i conti da pagare sono per molti lunghi e salati; essi continuano ad
aggiungere altre azioni negative a quelle già fatte, per malizia o stoltezza.
In entrambi i casi pagheranno fino all’ultimo spicciolo.
Se
così è, se così sarà per i Miei nemici, assai differente sarà la sorte dei
dolci amici; quando tutti Mi hanno abbandonato, ho visto accanto a Me sempre
delle presenze amorose. Costoro, amandosi sinceramente, Mi hanno amato, profondamente,
dandosi gioia, Mi hanno offerto gioia. Costoro, respinti dal mondo, sono stati
accolti tra le Mie Braccia amorosissime. Ecco il balsamo per le Mie Ferite,
ecco la consolazione Mia: tutti, tutti vi stringerò al Cuore! Mi vedrete, Mi
sentirete, Mi gusterete per sempre!
Brillerete,
fedeli discepoli, come stelle. Vicino ai Miei, primi, sarete voi, ultimi in
ordine di tempo, ma altrettanto amati, gli altri. Ecco, Mia amata, il tempo si
sta compiendo e viene la grande primavera; viene, non temere: non si farà
aspettare ancora a lungo. Aggiungi ai molti boccioli altri e poi altri: sei una
pianta in pieno rigoglio e con te coloro che seguono il tuo stesso cammino. Chi
ti cura, chi vi cura sono Io Stesso, Io, Dio, con le Mie Mani, col Mio Amore.
Ancora un poco, Miei diletti, ancora un poco del vostro tempo e tutto avrà
compimento. Ripeterete anche voi la Mia frase e tutto muterà intorno a voi.
Siate
gioiosi: amati siete, infinitamente amati. Ciò che dovete fare lo sapete;
proseguite con coraggio, senza sosta, guardando a Me, solo a Me. Sia fisso in
Me il vostro sguardo. Sia saldo in Me il vostro cuore. Non tremate: Dio è con
voi. Non gemete: il vostro Signore vi tiene stretti a Sé.
Piccola
Mia, per te non ci sono parole da aggiungere: la nostra intimità dura da anni,
vivi con Me, respiri con Me, confondi i tuoi palpiti con i Miei. Sii felice,
Dio Stesso ama intrattenersi con te; il nemico è furente e agisce sui suoi per
toglierti l’immensa gioia di questa intimità. Sposa amata, non lasciartela
carpire neppure in minima parte. Non ti curare dei molti stolti; costoro
neppure capiscono ciò che fanno, si lasciano annebbiare dall’astuto serpente.
Vedi
quale splendido giorno è sorto? Vivi in Me, sposa fedele, posata sul Mio Cuore.
Felice col tuo Creatore, Salvatore, che t’importa del resto? Chi ti può
togliere questa sublime gioia? Godila, interamente, e lascia il mondo nella sua
insensatezza!
Ti
amo. Gioisci in Me.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
05.08.96
La Mamma parla agli eletti
Miei
piccoli, il Cuore di Gesù è la vostra gioia, il vostro rifugio, la Reggia,
nella quale poter godere ed esultare. La pena, l’angoscia, il tormento non sono
in essa, sono solo nel mondo senza amore. Chi ama dona gioia, chi ama dona,
continuamente, senza chiedere. Chi non ama, chiede, continuamente, senza dare.
Gesù,
figli amati, vi offre il Suo Cuore: le porte sono spalancate, vi vuole
accogliere tutti, subito. Chi entra trova tanto conforto che non vuole uscirne
più. Voi, Miei figli, fedeli ed obbedienti, state entrando tutti. Io vi guardo,
gioiosa: so che nel meraviglioso rifugio non soffrirete più la fame né il
freddo; la grande bufera non vi sorprenderà per via, senza che vi possiate
mettere al riparo. Guarderete, come bimbetti dalle finestre lo scatenarsi del
tremendo uragano che è vicino, vicinissimo. Figli cari, guarderete il mondo dei
superbi ripiegarsi su se stesso, per il grande dolore. Sentirete, piccoli cari,
il sibilo, terribile, del vento che sradicherà piante grandi e piante piccole,
demolirà ogni cosa con la furia terrificante. Il Cielo, solcato da lampi, vi
farà paura, violaceo, con luce di morte. Vedrete e sentirete tutto; ma nulla
patirete, perché il luogo che vi accoglie è sicuro. Sì, figli, sappiate che
tutto è ormai giunto. Sarà l’ultimo tranello del nemico: darà l’illusione della
pace conquistata, della concordia raggiunta; quando i cuori si saranno
acquietati e aspetteranno il godimento, ecco, ecco la furia dell’odio antico
travolgere tutto e tutti!
Quando
sulla terra si griderà: “Pace. Pace. Concordia”, quando l’uomo si sentirà come
un dio, autore di armonia ed ordine, allora, figli Miei, allora sarà la fine,
improvvisa, inaspettata, completa!
Nessuno
chiami, nessuno, che è restato, invochi: a nulla servirà. Miei piccoli, a nulla
più servirà: chi chiama non sarà ascoltato, chi invoca non sarà aiutato, chi
piange non sarà consolato.
Il
Dio, Che ora è tanto vicino, sarà tanto lontano. Il Dio, dimenticato, si
dimenticherà. Il Dio, abbandonato, abbandonerà. Il Dio, ritenuto inesistente,
non esisterà in quel momento per portare Gioia, consolazione e sostegno.
Figli,
invocate ora, supplicate ora, pregate ora, adorate ora: Gesù vi è vicino,
sapete, quanto vi è vicino! Se allungate una mano, Lo potete toccare; non Lo
vedete, ma c’è con voi, per voi, fedeli che Lo amate, teneramente.
In
quel giorno, terribile, non ci sarà accanto ai ribelli: solo essi resteranno e
la terra sarà solo dei ribelli. Insieme, si sono ribellati; insieme, espieranno
la colpa! Voi non ci sarete, amati figli: sarete con Me e le Mie Mani vi
accarezzeranno ad uno ad uno. Vi chiameremo* per nome: come sarà dolce per voi
sentire pronunciare il vostro nome e come sarà gioioso per Me farlo! Non
occorreranno tante parole, non servirà alcuna parola, oltre a quella; saranno
sguardi, saranno sorrisi, saranno soavi palpiti. Questo sarà il nuovo, sublime,
linguaggio; queste saranno le espressioni di chi ama: nessun verbo può
esprimere l’intensità di un sentimento! Con Gesù, figli cari, con Me, figli
diletti, presto, presto!
Vi
amo! Vi amo! Vi amo! Ti amo, figlia Mia!
Maria
Santissima
*chiameremo:
Gesù e la Mamma