Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
09.08.96
Miei eletti, ancora un poco ed il
mondo Mi vedrà, ancora un poco ed il mondo Mi riconoscerà, perché, amati, Io, Io,
Dio, Mi mostrerò a tutti, ma in modo differente: agli uni per la gloria; agli
altri per la condanna. Mi vedranno per primi coloro che Mi hanno tanto amato,
servito, adorato in ogni istante. Ad essi apparirò come alla Maddalena:
vedranno il Mio Volto, gioiranno, immensamente; in quell’attimo, unico ed
irripetibile, scompariranno ogni affanno, le pene presenti e perfino il ricordo
di quelle passate. L’immensa gioia farà esultare i Miei diletti, cantare i Miei
prescelti; i loro canti si confonderanno con quelli delle immense schiere
angeliche che faranno da cornice alla sublime scena. Ogni uomo di questo tempo,
tanto fortunato, se vuole, tanto disgraziato, se rifiuta, dovrebbe essere
giunto a conoscenza dell’importanza di ogni passo che fa: tutto è decisivo in
un momento decisivo.
Sposa
amata, giglio rigoglioso del Mio Giardino, vivi nella pace, vivi nella gioia
del profondo, attendendo di compiere il breve cammino. Hai capito bene quello
che sta accadendo: la Mia Luce ti ha rivelato molti misteri, ancora completamente
velati per gli altri. Attendi, amata Mia, attendi in letizia: mai i tormenti
saranno tali, da strapparti questa speranza del cuore.
Sei
una lampada che mostra, per Mio Volere, la luce al viandante e indica la
strada, da percorrere per accedere alla grande felicità. Io questo ho voluto,
Io, Dio, questo voglio, fino al momento da Me deciso. Fa’ conto di essere in
una zona assai tenebrosa: molti vanno, molti vengono, camminano, senza meta
sicura, procedono nel buio perché un nemico ha spento ogni lume, un avversario,
potente e feroce, che vuole la rovina. Ebbene, i viandanti sono le anime che si
aggirano su questa terra tenebrosa, arida, bruciata: tutti si perderebbero,
perché nel buio, ogni trappola diviene un’insidia letale. Se l’acqua manca, l’arsura
divora e distrugge. Io sono Dio, sono il Dio, Altissimo, Che ti ha creato, Che
ha creato ogni creatura, umile o eccelsa che sia.
Ho
permesso che il perfido avversario operasse, che ogni luce si spegnesse; se Io non
avessi concesso, nulla avrebbe operato la belva feroce. Nel buio, più cupo, Io
Stesso ho posto ovunque delle luci splendenti, dei rivoli di Acqua fresca e
limpida e il viandante, smarrito e disorientato, può vedere la luce, può
dissetarsi ai rivoli d’Acqua pura. Anche il terribile nemico, quindi, ha
chiesto d’imitarMi: ha acceso dei fuochi in ogni dove, altre sorgenti tossiche
ha fatto sgorgare. Il misero, che passa per via, rischia di restare confuso:
quale sarà la Luce Divina? Quale la sorgente d’Acqua, pura e vivificante?
Allora
il grande Signore di tutto l’Universo, Io, Io, Dio, di Persona, sono sceso
incontro ai Miei: parlo con la Mia Parola, istruisco con la Mia Sapienza, il
Mio Spirito d’Amore scende a permeare i Miei diletti, coloro che anelano a Lui.
A
questo punto, la confusione, creata dall’astuta bestia, non può sussistere:
dove sono amore puro e santo, anelito Divino, carità fraterna, obbedienza ai
Precetti Divini, preghiera ed adorazione sincera, lì vive il Dio dell’Amore,
della Gioia, della speranza; lì vivrà in eterno. Dove ha fissato la Sua tenda,
resterà per tutti i secoli.
L’azione
del nemico è disgregante, è intrisa sempre di odio, invidia, livore, ostilità
reciproca, avversione verso i grandi Doni Divini, custoditi dalla madre Chiesa,
rifiuto dei Sacramenti, Dono Mio per tutti i Miei diletti. Piccola sposa,
amata, che vivi in continuo rigoglìo nel Mio Cuore, lì, dove c’è tutto questo,
regna il nemico, inconfondibilmente. Le Mie Leggi sono perfette ed eterne: non
mutano nella forma né nella sostanza. Cambiano i tempi, si susseguono le
generazioni, ma esse restano tali e quali, incise profondamente nei cuori
umani. Chi non vuole ottemperare a questi Precetti e li ritiene superati e
“fuori moda”, costui viene dal nemico, serve il nemico: se ne andrà con lui
nell’abisso di disperazione. Chi rifiuta i Sacramenti e si crea un nuovo stile
di vita, basato sul travisamento, rifiuta la Linfa benedetta che, unica, porta
alla salvezza, il Cibo santissimo che dona la vita vera.
Piccola
sposa, si gridi, a voce spiegata, in ogni angolo di strada: chi rifiuta i
Sacramenti rifiuta Me. Chi rifiuta Me sarà da Me rifiutato al momento del Mio
Ritorno!
La
Mia Parola piove dal Cielo, come manna di questo tempo: chi si nutre di essa e
la trasforma in vita, potrà superare la barriera della morte ed accedere al
Regno della Luce eterna.
Chi
non ascolta la Mia Parola non ha la forza di accedere ai Miei Doni; pur
vedendoli, non li riconoscerà per tali, li rifiuterà e morirà, come pianta
senza acqua che ingiallisce, perde tutte le foglie e infine muore, miseramente.
Vedo
pochi, sposa amata, vedo pochi accedere ai Miei Sacramenti e alcuni di questi
anche assai indegnamente. La causa primigenia è l’ignoranza della Parola.
Sposa, dillo, ripetilo, sei la Mia Voce in questo momento: Io, Io, Gesù, parlo
oggi ad ogni uomo, ogni giorno dono il Mio Messaggio a tutti coloro che sono
disposti ad ascoltarMi. Sento, però, altre voci che cercano di sopraffare la
Mia: il nemico strepita e grida. Ma chi ha orecchie buone sente solo il Mio
parlare e si prepara al Mio Ritorno.
Le
Mie Sorgenti di Vita sono ovunque: chi ha sete si avvicini, attinga, senza
paura. Io sono l’Amore, l’Amore vero, l’Amore totale Che vuole abbracciare il
mondo, ogni uomo, ogni creatura, per poi poterla stringere a Me, per sempre.
Chi Mi sfugge ora, attirato dagli inganni di un nemico, schiavo e destinato a
precipitare presto nel più profondo dell’abisso, dimostra infinita stoltezza,
spreca i Miei Doni e distrugge la sua dignità: Vivrà in eterno, secondo la
scelta che ha fatto!
Sposa,
sposa amata, non pensare agli stolti, non ti curare di chi si è tappato le
orecchie per non udire la Voce dell’Amore e si è chiuso gli occhi per non
vedere il Volto di Dio. Non meritano costoro neppure i tuoi gemiti.
Vivi
con Me, Mia piccola, questo nuovo grande giorno d’Amore. Io sono Gesù, Gesù
Amore, Tenerezza; ti ho preso per Me e con Me ti conduco. Chi ti segue segue
Me; chi ti lascia lascerà Me.
Esulta,
amata, esulta in Me.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
09.08.96
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
amati, siate sereni, attendete con pazienza, praticando le virtù, ogni virtù.
Mentre si attende il grande Signore, bisogna essere lieti, attivi e sempre
pronti: lieti, perché l’avvenimento è unico e grandioso; attivi, perché occorre
far trovare ogni cosa a posto per essere lodati e premiati; pronti, poi, è
necessario farsi trovare in ogni istante, perché nessuno sa quando l’Altissimo
verrà. Nessuno sa con assoluta sicurezza: Egli può anche anticipare e fare,
così, una splendida sorpresa anche ai Suoi più cari.
Figlia
cara, a Gesù piace fare le sorprese per dare Gioia e Felicità; se ogni uomo,
avvisato, fosse anche pronto, solo gioia ci sarebbe sulla terra.
Gesù
ha parlato ovunque e con molta chiarezza; a quest’ora, ogni occhio dovrebbe
essere ben attento, ogni orecchio ben aperto, ogni cuore in attesa, palpitante.
Così non è, figlia Mia, così non è, figli cari: gli occhi sono attenti a
scrutare lì, dove mai niente spunterà, guardano verso un orizzonte, dove mai
nulla di splendido avverrà, trascurano invece di scrutare lì, dove già una
soffice nuvola è presente e annunzia un cambiamento. Fanno come quell’incauto
agricoltore che, per non aver badato ai mutamenti verificatisi, è rimasto prigioniero
della sua imprudenza e schiavo degli agenti atmosferici.
Cosa
fa, invece, il saggio lavoratore dei campi?
Alza
continuamente gli occhi al Cielo, guarda alla direzione dei venti; se si
accorge di qualcosa di allarmante, si avvia verso il riparo affinché la pioggia
non lo colga impreparato e la bufera gli piombi addosso e lo trovi in aperta
campagna. Non bastano gli occhi ben attenti, occorre anche sentire i diversi
rumori che provengono dal Cielo: se vi sono tuoni continui, borbottii
inspiegabili, palpiti di uccelli spaventati, ecco, allora è tempo, è proprio
giunto il tempo di affrettarsi e non concedere sosta e riposo alle proprie
gambe.
Figli,
amati figli, il prudente si salva e l’imprudente si perde. Sono venuta come Mamma
amorosa nel mondo per avvertire ogni uomo, per chiamare alla riflessione tutti.
Questo è un tempo senza tempo, figli: può accadere tutto da un attimo
all’altro. Ve l’ho detto, ve lo ripeto in continuazione perché voglio vedere in
ogni angolo della terra dei figli anelanti a Dio, fedeli al loro Signore ed
attivi nel Bene.
Sarò
gioiosa, quando anche l’ultimo figlio sarà al sicuro, al sicuro sotto il Mio
Manto che vuole proteggere ogni diletta creatura.
Piccoli,
non posso fare più di quanto già faccio: sono la Serva umilissima
dell’Altissimo, obbediente ed adorante. I preavvisi sono questi, che faccio;
non aspettatevene di diversi. Chiamo con Tenerezza Materna, ma quando Gesù
interverrà come Giudice, Mi sarò già ritirata, stringendo forte al Cuore tutti
i Miei diletti che Mi hanno dato ascolto. Girerò altrove lo Sguardo; girerete
altrove lo sguardo per non vedere lo strazio dei disobbedienti. Ci tureremo noi
le orecchie per non sentire le loro, inutili e tardive, suppliche.
Amati,
ai Miei diletti ho parlato con chiarezza: Misericordia e Giustizia ogni uomo ha
davanti a sé; scelga subito! Figli, vi amo tanto e gioisco assai per coloro che
vedo così vicini, così compatti, così fedeli, premurosi l’uno verso l’altro,
solleciti nel Bene. Dove ci sono amore e concordia c’è lo Spirito di Dio; dove
ci sono odio e disgregazione già regna l’inferno.
Amatevi,
amatevi, Miei fedeli, e siate docili e benevoli l’uno verso l’altro. Date con
larghezza a chi ha bisogno e sorridete al fratello che vi guarda negli occhi
per aspettare conforto e sollievo.
Date!
Date! Dio vi offre a piene Mani; voi fate altrettanto con ogni creatura.
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima