Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

11.08.96

 

 

Eletti, amici sinceri, voglio che vi amiate, desidero che abbiate l’uno per l’altro soavi pensieri. Questo Mi dà gioia. Chi Mi ama deve amare il fratello che ha vicino, deve offrirgli gioia, sostenerlo nella fatica, confortarlo nel dolore, aiutarlo nel bisogno. Tra di voi, Miei fedeli, ci deve essere l’armonia degli angeli, perché Io, Io, Dio, opero in voi potentemente e voi anelate a Me con tutta l’anima. Ognuno, Miei diletti, continui ad esaminare se stesso: deve capire, da solo, se veramente è gradito a Me oppure pronuncia solo parole, vane ed insensate. Miei cari, sarà severa, assai severa la sentenza nei riguardi di coloro che non hanno amato il prossimo, per quelli che si sono avvicinati a Me col cuore gonfio di astio e malevolenza verso qualcuno, che avevano accanto nel pellegrinaggio terreno. Miei amati, nel momento grandioso ed irripetibile a nulla serviranno le giustificazioni, specialmente, a coloro che sono stati istruiti direttamente da Me.

 

 

Sposa, amata sposa, chi molto ha avuto molto deve restituire. Quante volte le hai sentite ripetere queste Parole da Me? Io, Io, Gesù, sto istruendo, personalmente, alcune creature che hanno accettato la Mia Guida; ebbene, queste, privilegiate ed altamente fortunate, devono essere le luminose guide che portano i fratelli a Me, Dio. Mai dono molto per raccogliere niente; dono assai per raccogliere assai. Ecco ciò che chiedo in grande quantità, perché dono con massima larghezza: chiedo l’amore tra fratelli, chiedo un cuore pieno di misericordia e generosità ai Miei. Nessuno può ritenersi Mio, se è gretto e meschino, se è avaro e maldicente; vi dico, ti dico, sposa diletta, che costui appartiene al Mio nemico che vuole divisione ed odio tra i fratelli.

Piccola amata, non è Mio chi gira e rigira intorno al Mio Altare, chi si ciba del Mio SS.mo Corpo indegnamente; è Mio chi ama, come Io amo, chi usa misericordia, come Io faccio, chi nutre teneri sentimenti verso ogni creatura, sia essa nobile o umile. Non si può essere Miei a parole, ma con i sentimenti e le azioni. Vi dico, che prima che Io piombi sul mondo, come Giudice rigoroso ed implacabile: ognuno esamini a fondo se stesso. Non serve che Io ve lo dica; da voi dovete capire se siete nel giusto oppure mentite a Me ed a voi stessi.

Il mondo langue, per mancanza d’amore. Il mondo trema, perché la Mia sentenza è vicina. Il mondo crolla, perché le colonne sono rose dal tarlo dell’odio. Mai tanto odio, sposa amata, mai tanto odio ha divorato le Mie creature dilette! Vedo l’uno armato contro l’altro: un fratello prepara un’insidia, un altro una trappola. I tranelli e gli inganni sono continui: c’è sempre chi attende che l’altro inciampi per assalirlo e depredarlo.

I dolci affetti familiari si sono spenti: i figli non amano la madre che li ha nutriti con amore, si ribellano al padre e non conoscono più la parola obbedienza; il Mio Precetto, profondamente scritto nel cuore, a lettere di fuoco, non viene tenuto in nessuna considerazione. L’amore coniugale viene infangato e colpito a morte: dov’è la fedele sposa, da curare con amore? Spesso si trova sola, triste, abbandonata, perché lo sposo si è cercato un nuovo talamo di prostituzione ed ha abbandonato la compagna della sua vita. Grave peccato questo, gravissimo, Miei diletti: ogni insulto, fatto ad una Mia creatura diletta, è fatto a Me, Dio! Sono coperto di Piaghe e di Ferite, perché le offese che ricevo non si contano. Chi colpisce, si sappia, sarà colpito; chi colpisce a morte a morte, a sua volta, verrà percosso da Me, da Me, Dio! Ogni misfatto sta davanti ai Miei Occhi. Il povero langue, si dice, e non c’è alcuno che si curi di lui; ma Io vedo, Io scruto ogni cosa! Chi opera il male ora si tiene ben nascosto e spesso è tale la malizia del cuore da non provarne neppure rimorso. La società, deviata, approva, gli insipienti sorridono, gli ignavi permettono: chi agisce con malizia trova un coro di accondiscendenza, nessuno che disapprovi, nessuno che fiati, chi per pigrizia, chi per viltà. Io vedo, Io, Dio, scruto ogni cosa: si procede nel male e gli abomini sono sempre più pesanti. Si osa lì, dove mai si è osato e nessuna reazione contraria oppure poche e così insignificanti da non tenerle nemmeno in considerazione! Si procede fino a compiere il disegno del nemico che è di distruzione totale.

Sposa diletta, anche il demonio ha un suo piano, disgregatore, terribile, e lo sta attuando, senza intralci, perché coloro che si oppongono sono tanto pochi, da non poter frenare l’onda impetuosa della follia umana. Il nemico ha reso folli le Mie creature: una segue l’altra nel male; una contagia l’altra nella grande malizia. Questo avviene, mentre l’Universo intero è in trepida attesa del Mio Ritorno.

Trema la terra sotto i vostri piedi, fremono i monti, ribollono le acque, è in attesa il Cielo: tutto è pronto. La Mia Creazione geme ed attende. Le Mie creature predilette vivono spensierate, come se nulla fosse, come se nulla avessero capito, come se nulla dovesse accadere. Io parlo, Io guido, Io, Io, Dio, ammaestro; ma pochi sono quelli che si sono accorti di questo. I Miei ministri, consacrati, si sono lasciati cogliere da un grande torpore: svolgono, stancamente, le loro funzioni e ad altro non pongono mente. Si sentono soddisfatti e tranquilli; non sanno quello che li aspetta tra breve! Essi, Mia piccola, sono da Me considerati i grandi privilegiati, coloro ai quali ho lasciato le chiavi del Mio Regno: molto ho dato, moltissimo ho offerto. Chiedo a ciascuno di essi, sto per chiedere a ciascuno di essi di restituirMi capitale ed interesse adeguato! Siccome il capitale era immenso, l’interesse deve essere proporzionato. Guai ai dormiglioni, guai agli inetti, guai ai superficiali tra i Miei ministri, consacrati a Me: per loro la sentenza sarà più severa che per gli altri che hanno le stesse colpe! Guai a chi ha preso del Mio e l’ha sprecato, insensatamente: i semi che ho posto un tempo devono essere ora frutti maturi, da raccogliere e depositare nei Miei magazzini! Chiederò conto anche di una sola anima dispersa ed abbandonata, lasciata sfuggire, per incuria.

Diletta sposa, vedi il Mio Volto severo ed ascolti la Mia Voce tonante; tremi al pensiero di ciò che accadrà ai tanti che conosci trovarsi in questa condizione. Non tremare, amato scricciolo, stringiti al Mio Cuore; daMMi gioia e consolazione col tuo totale abbandono. Tremino gli indolenti, i fannulloni, i cattivi servitori; per te sono Amore, grande Amore, infinito Amore. Questo è il Volto che sempre vedrai, perché tutto Mi hai donato, tutto Mi doni. Per quelli sarò Giustizia, perfetta Giustizia, perché come Misericordia non Mi hanno meritato!

Tremi, sì, ogni consacrato che si ritrovi tra coloro che ho menzionato; tremi e rabbrividisca, perché la sua sentenza è vicina. Ponga rimedio, immediatamente! Le suppliche dei Miei angeli li sostengano affinché possano avere da Me il perdono, prima del giorno a loro destinato. Non pensate, non illudetevi che sia ancora lontano e che voi possiate fare con comodo: è alle porte e preme per entrare. Dovete correre, correre, senza sosta, mettere le ali per entrare nel Mio Regno! L’ho detto alla Mia diletta affinché lo riferisca al mondo: la porta si chiuderà di scatto, quando nessuno se lo immagina; chi è fuori fuori resterà e solo chi è dentro godrà.

Oggi, Mia amata, sia intensa e continua la tua supplica per costoro. Prega, amata colomba, per i consacrati affinché capiscano e si affrettino: il nemico è pronto a ghermirli, perché sono una preda ambita e prelibata. Sostieni con la preghiera e l’adorazione continua i più miseri tra loro che tra poco torneranno a Me, ma in quali condizioni? OffriMi ogni istante di questo importante giorno, ogni palpito del tuo cuore, ogni anelito dell’anima.

                                                                                  Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

11.08.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli Miei, amati figli, amatevi fra voi, dice Gesù, amatevi, ripete la vostra Mamma; date esempio con la vostra buona condotta, date esempio di amore e concordia a chi ha lo sguardo posato su di voi. Il vostro sorriso sia aperto e sincero, la vostra benevolenza per tutti, specialmente, per i consacrati che sbagliano, che non dànno di sé prova di perfezione.

Figli, amati figli, non giudicateli con severità e non sparlate di nessuno, specialmente di loro: quando sono sull’Altare non sono i poveri uomini, soggetti all’errore, ma sono Gesù Stesso Che offre e prega e dona il Corpo Santissimo in espiazione di ogni peccato. Nessuno osi gettare fango su di un qualsiasi consacrato; se sbaglia, gravemente, voi, piccoli cari, offrite per lui preghiere, sacrifici, suppliche e lacrime. Gesù ascolterà le vostre tenere parole d’amore e aiuterà il consacrato che devia a tornare sul retto cammino, a divenire esempio di correttezza e santità. Fra voi c’è un gruppo tutto amore? Ognuno lo imiti, sia trainante per tutti gli altri! Gesù vuole da voi questo: la preghiera continua e l’esempio, palese, di concordia e pace. Spesso, figli cari, le parole sono insufficienti: è più efficace l’esempio, silenzioso; se voi trattate ognuno con dolcezza e pazienza, vedrete presto i buoni risultati. Date, senza chiedere, non pretendete riconoscenza o gratitudine; pensate a quanto è generoso Dio Che fa piovere sui buoni e sui cattivi e dona il Suo Amore ai grati ed agli ingrati.

Questo è il grande messaggio che sempre dovete avere presente nella mente e nel cuore: l’amore del prossimo. Non lasciate nessuno scontento, non addolorate, non mentite; siate, invece, portatori di gioia, siate sinceri amici di ogni uomo. In questo momento particolare ho tanta preoccupazione per i consacrati: molti di loro stanno cadendo nelle terribili trappole, tese dal nemico; chiedo a voi di fare ogni sforzo per salvarli. Proponetevi un piano, nel quale ponete una serie di sacrifici, speciali, da offrire a Dio per la salvezza di questi fratelli, così presi di mira dal serpente astutissimo.

Ognuno agisca tempestivamente e con massimo zelo. Non si aspetti il momento delle grandi rivelazioni: allora, sarà per molti già troppo tardi. Dovete agire prima, angeli Miei! Prima ognuno deve capire, deve mutare condotta. Figlia cara, a te affido ed alla tua intensa preghiera anche coloro che vanno in Chiesa solo per abitudine ed hanno tanti sentimenti negativi nel cuore: costoro sono quelli che corrono massimo pericolo, perché si sentono santi, mentre non lo sono affatto. Ti chiedo sacrifici particolari proprio per questa vasta categoria di persone. Guai a chi ascolta e non mette in pratica! Guai a chi tradisce anche solo con un pensiero il fratello e poi si presenta davanti a Dio con questo inganno nel cuore: mangia e beve la sua stessa condanna!

Figlia Mia, ne vedo molti in questa condizione: per loro è pronta la sentenza più severa; devono emendarsi, immediatamente! Supplica, Mia piccola, supplica Gesù Amore Che usi l’infinita Sua Misericordia per questi miseri e non li abbandoni nel loro fango, ma porga loro la Mano per uscire dalla meschina condizione. Non ti stupiscano le Mie Parole, amata figlia: costoro sono un terribile esempio per le anime, allontanano i piccoli che vorrebbero correre a Dio, dando continuamente una pessima testimonianza. Vivi di preghiera, figlia. Usa la carità in ogni direzione. Facciano così anche tutti coloro che tieni strettamente per mano.

Proseguite con Me a fianco e con Gesù nella mente e nel cuore.

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima