Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
12.08.96
Eletti, dolci amici del Mio
Cuore, tutto è pronto per il grande evento, unico nella storia, e già
l’Universo freme, in ogni sua parte, nell’attesa del Re. Il Mio ritorno
potrebbe anche essere immediato; ma molti cuori sono ancora appesantiti. Il Mio
ritorno deve essere la gioia di molti e la condanna di pochi: se venissi in
questo momento, accadrebbe l’inverso. Indugio per preparare ancora i cuori ad
aprirsi alla luce, alla grazia: occorrono sacrifici e preghiere, occorrono
offerte di martirio. Ancora un poco, Miei amici, ancora un poco e vedrete
realizzato ogni vostro auspicio; la morsa, che il nemico pone al collo delle
sue vittime, è già assai stretta, quanto Io, Io, Dio, ho permesso che fosse. La
grande purificazione è giunta al culmine; l’uomo soffre e pena, ma stenta a
capire che deve mutare vita: sempre testardi, gli uomini devono provocare la
Mia ira! Al momento nel quale si scatenerà sarà irreversibile! Ho pazientato
per indurre gli uomini alla conversione; ancora un poco, poi, il processo
giungerà a conclusione.
Sposa
amata, tutto è ormai pronto. Le umili creature soffrono gli assalti maggiori:
il nemico non sa esattamente cosa accadrà, ma intuisce che il tempo ormai per
lui è in conclusione e l’assalto è sempre più feroce lì, dove gli è dato spazio
di agire. Diletta, ti dico che non risparmierà colpi di alcun genere. C’è chi
gli lascia tanto spazio, c’è chi non pone alcun ostacolo alla sua azione;
perciò, è proprio questo il momento di attaccare le Mie creature in ogni modo.
A
voi, a voi, eletti, ho dato un grande potere, un immenso potere; se voi lo
capite e lo usate, potete arginare le grandi catastrofi, fermare le terribili
guerre, evitare il peggio per l’intero genere umano.
La
preghiera continua, la preghiera che sgorga, però, da un cuore puro, solo
quella è di grande efficacia; a nulla serve quella degli ipocriti che si
sentono santi, ma sono demoni. Parlo dell’orazione dei Miei più diletti che
guardano il Mio Volto ed hanno girato le spalle al mondo. Ebbene, in questo
tempo, specialissimo, ho concesso ad essi molto perché molto potessero dare.
Ogni preghiera ha un potere notevole; quando, poi, sono molti i cuori ad
unirsi, gli effetti sono meravigliosi e immensi.
Ho
chiesto a voi, ad alcuni di voi di offrirMi l’intera vita: non solo un momento
per la preghiera del mattino o della sera, ma ogni istante della esistenza. Chi
molto Mi ha dato moltissimo avrà al momento opportuno; ma ora si deve
accontentare solo delle briciole. Nessuno dei Miei più devoti godrà subito; ora
deve, invece, accettare la Mia volontà, qualunque essa sia, senza porre
domande, senza avanzare pretesti, senza vedere niente. Chi Mi ama profondamente
deve darmene la prova proprio in questo tempo, unico e grandioso. Ci saranno
delle sorprese per i Miei più diletti, alcune certo gradite e desiderate, altre
non chieste né auspicate.
Nessuno
dica: “Gesù mio, proprio a me! Perché? Io Ti amo, Ti servo con fedeltà; questo
fatto non me lo aspettavo!” Piccoli Miei, pensateci e riflettete, prima di
parlare anche solo col cuore: Io sono Dio, Io vi ho scelto per essere
completamente Miei e non ho che voi, sui quali contare.
Vedo
il vostro cuore, aperto e palpitante d’amore per Me: chiedo, certo, a chi Mi
può dare. Siete in pochi totalmente disponibili; a voi ho concesso, quindi, i
grandi poteri che possono salvare il mondo dalla più grande catastrofe che mai
sia accaduta dall’origine della storia umana. Il vostro pensiero subito corre
al diluvio universale, a Sodoma e Gomorra, alla distruzione di Gerusalemme,
alle guerre che hanno coinvolto il mondo intero; ebbene, vi dico che l’Umanità
rischia di peggio, di molto peggio, ma ho dato in mano a pochi il potere di
salvare molti.
Sposa
amata, voglio, come sai, in ogni Mio piano la collaborazione delle Mie creature
predilette. Non opero da solo, perché questa è la Mia logica. Come ogni re
della terra, Mi scelgo dei preziosi collaboratori non perché abbia necessità di
loro per compiere le Mie imprese, ma solo per Amore: voglio che le creature
collaborino all’opera del loro Creatore. Ebbene, Mi sono scelto degli amici,
fedeli, pronti a tutto per Me; li ho preparati, li ho purificati, li ho
istruiti con le Mie Stesse Parole ed, insieme, ho dato loro dei doni unici per
potere rendere più efficace ogni loro progetto. Sempre grande potere ha la
supplica dell’uomo che prega con sincerità; ma colui che ho consacrato con le
Mie Mani ed ho fatto divenire parte integrante di Me Stesso può ciò che altri
non possono, ha ciò che gli altri non posseggono, farà ciò che agli altri non è
concesso di fare.
Un’anima,
che ha ottenuto tali privilegi, chiama grazie ed ottiene misericordia per tutti
quelli che ne sono tanto bisognosi. Ogni giorno di vita di un essere di tale
genere è un dono, grandissimo, offerto al mondo.
benedette
e sante le sofferenze dei giusti che vivono in Me! Quante più sono, tanto più
ottengono dal Mio Cuore, pieno di tenerezza! Ecco, amati, perché vi chiedo di
accettare tutto dalle Mie Mani, senza ribellarvi o stupirvi: Io, Io, Dio, non
sono ingrato e vedo, scruto nel profondo di ogni mente e di ogni cuore. Solo
gioia vorrei offrire; ma le monete sonanti per ottenere l’alleviarsi dei
castighi e l’accorciarsi delle pene sono proprio il dolore ed il martirio dei
giusti che hanno consacrato la vita a Me.
Sposa
Mia diletta, ognuno sia pronto e docile, sottomesso ed obbediente; lo sappiano
tutti i fratelli che hanno preso la tua mano e stanno procedendo in volo verso
di Me. Vi prometto, amati, che le prove, alle quali sarete sottoposti, mai
saranno superiori alle vostre forze. Quando soffrite, non fate questo pensiero:
“Gesù non mi ama più. Forse non sono stato abbastanza degno di Lui.” Non vi
fate cogliere dalla mestizia: proprio quando vi permetto di unirvi a Me nel
dolore, dimostro il grande Amore che porto per ciascuno di voi. Col vostro
sacrificio, col vostro martirio, col vostro amore riuscirete a rendere più
sollecita la Mia venuta gloriosa sulla terra, le anime si apriranno alla Mia
luce ed Io potrò in tal modo salvarle e condurle a Me.
Procedete,
Miei amati. La Mia piccola sposa terrà stretta la mano di coloro che le sono stati
affidati. Volate sempre più in alto: ognuno di voi porterà a Me tante, tante
anime che, diversamente, si perderebbero. Quando sospirate per qualche pena,
dite: “Gesù, amato Gesù, questo è il fiorellino che oggi ti offro. Alla fine
della giornata voglio offrirtene un fascio e Tu aiuterai i miseri più miseri ad
uscire dal fango, così, come hai fatto col Tuo Pietro che sprofondava nelle
onde.” Così fate ogni giorno e vedrete che grandi risultati otterrete! Al Mio
ritorno queste anime beneficate, che voi ignorate ed esse vi ignorano, vi
ringrazieranno.
Sposa
Mia amata, il nuovo giorno si preannuncia cupo, ma tu rendilo luminoso e
proficuo per te e per l’intera Umanità. Volgiti a Me in ogni istante, chiamaMi
per ogni difficoltà: il Mio Amore mai ti lascia sola.
Il
giorno si appressa, sposa Mia, rovente, come una fornace. Tu lo sai: te lo sto
ripetendo ogni giorno; ma quanti lo ignorano e lasciano che il tempo trascorra,
senza concludere nulla! Solo il vostro amore fraterno, solo la vostra carità li
può sostenere. Non fateli mancare, piccoli Miei: ciò che ora rifiutate non
potrà più essere concesso in seguito.
Siate
preghiera, giorno e notte. Siate fiaccole, ben accese, che fanno luce a
chiunque si avvicini a voi.
Sposa,
resta un pochino a riposare sul Mio Cuore. Sii felice. opera, secondo il Mio
volere.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
12.08.96
La Mamma parla agli eletti
Piccoli,
sono con voi; nel dolore e nelle pene, nel tormento e nella persecuzione di
ogni giorno sono con voi. Il nemico incalza con ferocia; ma voi perseverate nel
bene, vincetelo con la pazienza nelle prove e la gioia del cuore. Beato chi
molto patisce, per amore del Signore: grande sarà il suo premio alla fine dei
tempi! Piccoli, siate tutti tra questi beati: verrà il giorno della ricompensa
finale. Ora siate grati a Dio Che vi permette di offrirGli tanto. Non siate
tristi, figli Miei, nel donare, ma sereni e generosi. Dio non vi chiederà più
di quanto possiate porgere; ma il vostro dono è ritenuto prezioso e
indispensabile. Gesù soffre una grande passione perché il mondo, dopo venti
secoli di cristianesimo, è ritornato pagano. È in atto la nuova
evangelizzazione che deve coinvolgere tutto il mondo; l’uomo, però, è molto
tardo a capire: il benessere ed il progresso gli hanno intorpidito la mente ed
il cuore. Molti si prodigano con ogni forza per educare e sviluppare; ma il
processo è lento ed il tempo è scaduto.
Figli
amati, a questo punto vi chiedete “Che succederà? L’uomo non è pronto ad
affrontare il futuro, così denso di avvenimenti nuovi ed imprevedibili”. I Miei
figli, gran parte di essi assomigliano a quell’agricoltore che durante la
giornata, mai ha alzato gli occhi a scrutare il Cielo, tanto è stato intento
nel suo lavoro; non si è accorto che l’ora sarà tarda, le nuvole assai
minacciose ed il sicuro rifugio molto lontano. Sono cadute le prime gocce, ha
visto i lampi sinistri, ha sentito i tuoni minacciosi, ma non ci ha fatto caso;
si è detto: “È cosa da niente. È cosa da niente.” Così, ha continuato ad
impegnarsi a modo suo, spensieratamente ed assai imprudentemente, nell’opera
delle mani. Le prime gocce sono state solo un preavviso; d’improvviso,
tremendo, indomabile, sconvolgente, si scatena l’uragano, violentissimo, più,
assai più dei precedenti.
Il
disgraziato cerca riparo, grida, si agita, impreca. Chi lo sente? Chi lo vede?
Chi gli può porgere soccorso, se è solo, solo, in una landa disabitata? Se
anche qualcuno fosse nella sua stessa situazione avrebbe da pensare a se
stesso, a salvare la sua vita e ciò gli impedirebbe di pensare a quella altrui.
Figlia cara, quanti sono nelle condizioni di questo agricoltore! Queste, che
sono cadute, piccola Mia, sono solo le prime gocce, sono un principio, un
avvertimento, un’azione di misericordia verso tutti. Questo, che vivete, angeli
Miei, è ancora un momento di grazia, perché Dio Stesso si è piegato
pietosamente verso le Sue creature per porgere loro la Sua Mano. C’è chi subito
l’ha afferrata e si è lasciato trarre in salvo; c’è, invece, chi non la vuole.
Egli, ciononostante, la porge ancora per un po’: vuole salvare; sa benissimo
che tra poco la situazione sarà tanto grave che potrà salvarsi solo chi si è
aggrappato solidamente a Lui.
Piccoli,
Gesù ha mandato Me: sono Madre della misericordia Divina e tutti i Miei figli
voglio condurre a Gesù; ma vedo che molti si rifiutano, pensano al benessere,
al divertimento, pensano al riposo, al godimento. Queste, figli cari, sono cose
passeggere! Alzate gli occhi e scrutate il Cielo: vedete quelle nuvole,
minacciose? Sono cariche di pioggia. Sentite il tagliente sibilo del vento? Tra
poco sarà di una forza irresistibile. Mettetevi al riparo, figli di tutto il
mondo! Venite a Me: vi porto a Gesù! Sarete al sicuro, solo quando a Lui
giungerete. Angeli Miei, che Mi ascoltate col cuore palpitante d’amore
profondo, proseguite con coraggio: ancora un poco, poco, poco, poi tutto si
concluderà con la vittoria e quale vittoria! Sopportate ed amate. Sopportate ed
adorate!
Io
sono sempre con voi.
Maria
Santissima