Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
13.08.96
Eletti, Miei cari amici, nella
gioia e nella pazienza trascorrete questo tempo, così grande. Con Me, amati,
stretti al Mio Cuore, piccoli, godete della Mia tenerezza. Vi accompagno, di
persona, verso la grande felicità che si avvicina sempre più. Tenete gli occhi
fissi a Me e non sbaglierete. ConsultateMi sempre nel cuore, prima di prendere
qualsiasi decisione: non fidatevi di voi stessi. Questo è un tempo tenebroso,
neppure rivolgetevi a chiunque per qualsiasi consiglio, ma solo a chi conoscete
come Mio servo fedele. Ci sono i Miei strumenti, i dolci angeli della terra che
parlano il linguaggio da Me dettato. Rivolgetevi sempre a costoro: chi è pieno
del Mio Spirito, solo chi è permeato da Esso vi guiderà bene. Chi Mi segue ha
avuto da Me anche questo, magnifico, dono: un angelo, da Me preparato per
illuminare questi tempi difficili e guidare verso il porto sicuro.
Sposa
amata, vivi nella pace e nella gioia questi tempi così tormentati, persevera
nel bene e tieni strettamente per mano quelli che ti ho affidati. Nessuno, Mia
piccola, nessuno si perderà di costoro, se proprio non è nella sua volontà il
farlo. Il Mio Cuore ti ama, teneramente, ha riversato in te torrenti d’Amore,
di pace, di pazienza, di perseveranza; offri il Mio dono ai fratelli, che Io,
Io, Dio, ho unito a te col Mio vincolo.
Non
temere, sposa amata, se la tempesta si fa, talora, assai impetuosa, non temere:
le forze non verranno meno in te né in coloro che hai intorno e nel cuore; non
sono energie umane, ma Io, Io, Dio, le porgo secondo il bisogno. L’onda del
male già impetuosa e tremenda, tuttavia, è destinata a salire. Nessun pericolo
c’è per i veri Miei figli, per coloro che hanno posto il loro cuore nel Mio,
nessun pericolo, perché per colui che Mi ama veramente neppure la morte è
terribile.
Chi
vi può separare da Me, Miei diletti? Forse la tribolazione, forse il tormento,
forse il disprezzo del mondo?
In
tutto questo siete più che vincitori, perché Io sono l’eterno vittorioso e chi
possiede Me possiede tutto. Gli uomini insipienti cercano, ansiosamente, i beni
caduchi, si affannano per ciò che non conta e tralasciano di cercare l’unica
ricchezza che conta, specialmente in questi tempi speciali.
L’ho
detto più volte che i beni, accumulati a fatica dagli avari, non saranno da
loro minimamente goduti. Chi ha progettato il suo futuro in questo modo è come
colui del quale ho parlato. Un uomo aveva avuto un raccolto molto abbondante;
fece abbattere i suoi magazzini e costruirne di nuovi, grandi e molto capienti;
guardando, quindi, tanta abbondanza, diceva a se stesso: “Ora starai bene a
lungo. Mangia e bevi. Godi e divertiti”. Nella notte stessa è venuto il Padrone
di ogni cosa e gli ha tolto la vita. A che è servita la sua fatica? Chi si
sarebbe goduto tutti i beni accumulati? Stolto ed insipiente!
Sposa
amata, di questi ce ne sono un grande numero. I Miei angeli di tutto il mondo
hanno parlato chiaro, i Miei ammonimenti sono continui e ben comprensibili;
malgrado ciò, chi è ricco non dona e chi è povero resta tale e quale, perché
nulla gli viene offerto per alleviare le sue pene.
Figli
Miei, mai come in questo momento la ricchezza dei beni materiali deve avere un
solo fine: sollevare dalla miseria chi ne è oppresso, alleviare le pene,
sostenere il debole. Le Mie Parole non cadano nel vuoto, perché il giudizio
sarà assai severo nei confronti di chi ha avuto, senza dare; ha posseduto,
senza alleggerire le pene altrui; ha raccolto per sé, senza voltarsi indietro
verso il povero che lo seguiva e languiva. Costui farà la fine del ricco
epulone: in vita ha goduto, ha posseduto beni, in abbondanza; ma al momento
conclusivo la sentenza è stata per lui terribile: sentenza di morte!
Sposa
amata, tu rabbrividisci alle Mie Parole, ma occorre che il mondo capisca bene
affinché possa trasformare il Mio insegnamento in vita. Voglio invitare quelli
che leggono queste Mie lettere d’Amore a riflettere a lungo, ad agire
tempestivamente. Non si lasciano depositati i capitali nei forzieri. Se il
mondo opera in tal modo voi, figli, non siete del mondo: tenetevi solo
l’indispensabile e del resto fate uso santo. Il futuro felice sarà solo per
coloro che tale se lo sono preparato.
Date,
date, offrite, offrite con larghezza a chi ha bisogno. Date, figli cari, senza
esosi interessi: gli interessi ve li offro Io Stesso. Non siate onerosi nel
chiedere compenso per il vostro servizio prestato; date, gratuitamente, a chi è
nel grande bisogno. Io Stesso pagherò al posto del misero.
Tra
poco i grandi forzieri saranno cose miserabili: in essi si nasconde la condanna
di molti. Aprite con generosità la vostra mano al bisognoso, il vostro cuore a
chi ha bisogno. Io ho costruito per ciascuno di voi un “forziere speciale”: in
esso sono contenuti tutti i vostri, santi, atti di generosità, di carità, d’amore.
Vedo che alcuni di questi sono ancora semivuoti: c’è poco, così poco! Vi dico,
figli amati, che in futuro, nel prossimo futuro con quella sola ricchezza
dovrete vivere! Beato chi ha accumulato tanto da avere reso stracolmo il suo:
vivrà, bene, nella felicità massima e nulla più gli mancherà!
Non
riempite, piccoli Miei, i forzieri della terra: tra poco di essi non resterà
neppure il più pallido ricordo; colmate invece, fino all’orlo, quelli del Cielo
e ne avrete massima soddisfazione.
Figli
amati, questo è il tempo di mettervi all’opera anche in questo senso. Alleviate
la sofferenza; guardatevi intorno e non perdetevi in ripensamenti, insensati.
Se potete aiutare, fatelo oggi, subito, tempestivamente; non sapete se domani
potrete farlo. Sia piena di opere buone la vostra mano; voi, amati, riceverete
in proporzione a quanto avete offerto. Guai agli avari! Guai a coloro che,
vedendo tanta sofferenza intorno, non si sono preoccupati d’intervenire, pur
potendolo fare! Guai a colui che, pur potendo dare dieci, ha offerto solo uno!
Guai a chi ha goduto, lasciando il fratello nella grande tribolazione!
Sposa
amata, vedo anche tanti Miei figli, cari, troppo affezionati ai beni caduchi ed
insensibili alle pene altrui. Voglio che ognuno pensi ed agisca in questo senso,
perché il tempo non c’è: da un momento all’altro tutto finirà. Sì, amata sposa,
incomincia pure questa frase: “Tutto si concluderà nel senso da Me voluto”.
Chi
molto ha dato molto, moltissimo si troverà; ma colui che ha atteso, ha atteso,
ha indugiato, per eccessivo attaccamento ai beni inutili, si troverà le mani
vuote ed il cuore lacerato per aver lasciato sfuggire il momento costruttivo.
Sposa,
amata sposa, ripetilo ai fratelli: chi dona con larghezza sarà gioioso ora ed
esultante dopo. Alleviate, Miei diletti, tanto cari al Mio Cuore, alleviate le
pene di chi non ha alcuno che a lui provveda. Fatelo con amore, con tenerezza.
Quello che date lo ritroverete tutto centuplicato!
Piccola
cara, il nuovo, splendido, giorno si affaccia sul mondo. Godilo nel Mio Amore e
offriMi ogni palpito del tuo cuore.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
13.08.96
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
cari, i sacrifici di oggi saranno la gran gioia di domani. Gesù vi ha stretto
al Suo Cuore, vi ha scelto e vagliato per essere Suoi sin da ora. Soffrite con
Lui; gioirete con Lui, quando verrà, visibilmente, nella gloria. Quello che ora
vi chiede, piccoli Miei, è proprio tanto poco, in confronto a quello che sta
per darvi. Offrite con gioia ed il Dio della gioia mai ve la farà mancare.
Piccolini,
siate generosi con Dio e generosi con i fratelli. Servite Dio nei fratelli;
tenetevi, però, lontani da quelli che potrebbero indurvi al peccato. Siate
prudenti: il male è assai contagioso ed il nemico assai astuto. Come potete
santificarvi attraverso i fratelli, allo stesso modo potete peggiorare la
vostra condizione, se vi intrattenete con quelli sbagliati.
Miei
amati figli, voi non sapete quali forze veramente possediate, voi non sapete se
saprete e fino a qual punto resistere alla tentazione: tenetevi lontani dai
pericoli; il serpente è insidioso, sottile, v’induce al peccato, senza quasi
che voi ve ne rendiate conto.
Non
indugiate con il ladro: con parole suasive potrebbe indurvi a seguirlo. Non
indugiate col concupiscente: potrebbe attirarvi nel suo errore. Sfuggite il
mormoratore: parlando e sparlando, potrebbe indurvi ad imitarlo. Sfuggite
l’indolente: potrebbe nuocervi.
Miei
amati figli, Dio vi ha unito a dei fratelli: quelli sono gli amici da seguire.
Dagli altri rifuggite, ogni qualvolta avete dei dubbi sulla loro sincerità.
Parlate tra voi per consultarvi, per istruirvi, per sostenervi, per invitarvi
al bene, alla preghiera, all’adorazione. Siate uniti ed armoniosi; ognuno che
vi veda deve pensare: “Costoro si amano, si rispettano, si aiutano: sono i veri
figli di Dio”.
Piccola
Mia, Gesù, nella Sua ultima lettera ha parlato del prossimo futuro, vi ha
chiesto di liberarvi, volontariamente, del superfluo, di aiutare il bisognoso e
confortare il misero. Alcuni di voi, figli cari, hanno molto più di quanto
necessita: c’è anche per sostenere altri, tanto piagati dalla miseria. Con
gioia porgete; con larghezza porgete, Gesù ricompenserà la vostra generosità ed
il forziere, che, per amore, avete alleggerito, lo ritroverete ricolmo di ogni
bene.
Figli
cari, bisogna vuotare per riempire. Ognuno rifletta ed agisca senza perdere
tempo, perché ogni istante è un dono grandioso che, se non viene ben
utilizzato, è perso per sempre. Ascoltate le Mie Parole e sarete felici; donate
con gioia ed avrete la pace.
Non
permettete che una creatura langua, mentre voi nuotate nel benessere. Non
lasciate il misero nella tristezza né il povero nella disperazione. Agite nel
silenzio: solo Gesù vedrà e si compiacerà della vostra azione. Il Mio Cuore
geme per tutti coloro che hanno letto i Miei Messaggi, ma non li hanno
trasformati in vita. Il Mio Cuore geme per i figli che non ascoltano la Mia
voce. Il Mio Cuore geme assai per chi ha rifiutato il santo dono, porto da Gesù
per Amore. Sappiate capire bene il significato di ogni offerta Divina: se Dio
porge, significa che è importante accogliere, che a volte è proprio
determinante accogliere.
Rifiutare
il Messaggio Divino equivale a rifiutare Dio ed il Suo Amore. Chi ha rifiutato
una volta mai più potrà riavere ciò a cui ha rinunciato, volontariamente,
qualsiasi sia la motivazione.
Gesù
Che bussa, se scacciato in tal modo, non ritornerà più e l’anima ne soffrirà
subito e dopo.
Figli
amati, usate il discernimento, prendete con gioia il cibo santo e nutritevi
bene: Gesù ve lo porge per rendervi più agevole e lieto il cammino e, poi,
splendido il traguardo. Capitelo!
Figlia,
ti amo. Guida con saggezza i fratelli a te affidati. Io sono sempre accanto a
te. La tua mano è nella Mia Mano e la Mia è in quella, potente, di Gesù.
Maria
Santissima