Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

16.08.96

 

 

Eletti, amici del Mio Cuore, state venendo dietro a Me e la Mia acqua vi disseta, il Mio cibo vi nutre. Voi non ve ne potete accorgere, pienamente; ma siete sempre più Miei: Vi faccio bere alla Mia Deità. Ora molto potete, perché sono in voi la facoltà di scelta ed il discernimento; avete scelto Me ed Io vi faccio conoscere sempre meglio la Mia persona. Voi dite nella preghiera: “Dio è un abisso insondabile”. Così è, Miei amati; ma Dio, il Dio, Che voi amate ed adorate in ogni istante, vuole essere conosciuto sempre più profondamente, amato sempre più intensamente, adorato totalmente. Figli, sono cominciati i momenti nei quali ogni giorno vi sentirete più ricchi di quello precedente, ogni giorno più sicuri dei vostri passi. Io opero in voi; seguiteMi, obbedite ed accettate: quello che chiedo dateMi. Diletti, già su questa terra voi godrete dei sublimi doni che solo in Cielo si godono, perché questo è il tempo voluto dal Padre per espandere sulle creature predilette le Sue meraviglie.

 

 

Sposa amata, sei in Me e partecipi della Mia Vita Divina, senti l’Amore che Io ti trasfondo e gusti le Mie delizie. Vedi, diletta: con dolcezza e quasi senza che tu te ne accorga stai sprofondando nel Mio abisso Divino e, giorno dopo giorno, attimo dopo attimo Io, Io, Gesù, accendo nuovi lampi di luce in te per vedere oltre, per capire oltre, per sentire oltre. Questo è il Mio desiderio: farMi sondare e conoscere, gustare e godere da ogni creatura. Quando la Mia Mente crea una creatura prediletta, questo si propone: unire a Me Stesso un’altra anima non perché da essa Io, Io, Dio, debba essere arricchito, ma perché essa venga da Me, resa completamente felice nell’unione intima col suo Creatore e Salvatore e Spirito d’Amore. Creo per Amore e per essere amato. Ho salvato ogni anima dal baratro perché il progetto iniziale non andasse perso; ora è il momento dell’abbraccio finale, l’abbraccio, amoroso ed intimo, tra Creatore e creatura. Questa è la conclusione di un processo cominciato all’inizio della creazione e che terminerà un giorno, quando nessuna creatura si unirà più a quelle che già esistono. Mia amata sposa, se pensi a questo, mai ti devono cogliere la tristezza, la delusione, il rimpianto: sei in Me e stai penetrando sempre più in profondità nella Mia Deità, perché questo è il Mio volere, perché ad esso è conformato il tuo. Talora, Mi dici: “Gesù adorato, non c’è attimo della giornata che non pensi a Te. Ovunque mi trovi, qualunque cosa faccia, sempre, Tu, Amore, sei davanti a me. Non devo sforzarmi di pensarTi, mio Dio: sei sempre davanti a me e Ti sento come il palpito del mio cuore, Ti vedo come se la Tua presenza fosse viva accanto a me. Ti parlo, perché sento che mi ascolti e mai sei lontano. Dio adorato ed adorabile, con Te come compagno di vita l’esistenza diviene una favola splendida, nella quale accadono in ogni istante fatti meravigliosi.”

Sposa amata, questo accade a te, perché sei entrata a far parte del Mio Essere. Tu però, piccola Mia, sei una creatura finita; Io sono Dio Infinito. La tua capienza è limitata: ti dono Me Stesso poco per volta, con tanta dolcezza e Delicatezza che il processo ti sembra semplice e naturale. Invece, non è come pensi, non è semplice; ma Io ti do l’impressione di semplicità perché la tua mente non si smarrisca nell’Infinito ed il cuore non cessi di battere, per l’immensa gioia. Mi dono a te poco per volta: già sulla terra dei viventi, mentre hai respiro, partecipi della Mia Deità, ma in modo da te sostenibile. Ti do Me Stesso goccia a goccia, come al bimbo appena nato si offre il cibo, leggero, che il fragile corpo può digerire. I Miei più fedeli si stanno preparando a goderMi, completamente; ma già, prima del Mio ritorno, visibile nella gloria degli angeli e dei santi, Mi godono nel loro spirito che s’innalza fino a Me e Mi supplica di perdersi nel Mio infinito. Io, Io, Dio, sento questo anelito della creatura e Mi dono, secondo il desiderio che in essa rilevo. Voi, Miei amati, vi avvedete di avere nel cuore un desiderio incontenibile; davanti all’uomo comune, che non è immerso ancora in questo processo, passate per esaltati, colti da una misteriosa follia, inspiegabile: invero, Io sono davanti ai vostri occhi e ne siete tanto abbagliati, da non riuscire a distogliere da Me il vostro sguardo. Chi questo non possiede non può comprendere e vi deluderà, vi eviterà, vi scosterà; ma voi procedete nella gioia che non andrà scemando, ma crescendo sempre più. Amati, più si conosce Me più si desidera Me; il desiderio deve giungere a tale forza, da divenire Io, Io, Dio, l’unico obiettivo della vostra vita. I dardi d’Amore, che partono dal Mio Cuore, sono così penetranti che quando arrivano a destinazione trasformano ed infiammano al punto che la creatura subisce una totale trasformazione. Più grande è l’anelito, più numerosi sono questi dardi e l’anima diviene un fuoco d’amore che alza le sue fiamme fino al Cielo. L’apoteosi è cominciata, il processo non subirà interruzione fino al momento, splendido e tanto atteso, del Mio ritorno, quando le anime elette verranno in volo, leggere e felici, verso di Me ed Io, in un attimo, in un arco brevissimo di tempo le trasformerò, completando il processo già iniziato. Non ci può essere conclusione, sposa Mia, se non c’è inizio; il processo potrà essere portato a termine lì, dove è iniziato, ma non sarà così per le anime non pronte al volo.

Sposa amata, non cercare di comprendere ulteriormente, non porti alcun problema di tale genere; lasciati condurre dall’onda soave del Mio Amore. Vieni a Me, resta in Me, godi in Me. Vedrai e capirai a tempo opportuno; ora lasciati andare e procedi, come fai, guidata dalla Mia tenerezza, fasciata dalla Mia luce, confortata dal Mio Amore. Entrare sempre più profondamente in Me non significa essere esenti già dal tormento terreno che è presente, per quel piccolo margine di umanità che resta; la conclusione sarà quando ci sarà stato il potenziamento, finale e totale, e questo accadrà solo alla Mia venuta. Molto hai in te, sposa, tutto ciò che riesci a contenere; ma la tua profonda pietà, le preghiere incessanti, le suppliche aumenteranno di giorno in giorno la capienza del tuo spirito, immerso nel Mio. Riceverai il resto ogni volta che ti vedrò in grado di assimilarlo. Amata, siano continue le tue preghiere per chi, destinato alla felicità più grande, creato per raggiungerla e possederla, sta giocando male, molto male la sua partita: le mosse sono quelle sbagliate e la conclusione è ormai vicina! Si dice: le ultime mosse sono spesso quelle decisive: o vittoria o sconfitta. In questa partita, speciale, che è la vita, non è sempre così: le mosse precedenti sono determinanti per le seguenti. Quando un nemico spia per distruggere e sconvolgere ogni cosa, se le mosse sono state corrette ed accorte, egli si allontana, perché capisce di perdere solo tempo; ma se a lui è stato dato troppo spazio, tenta con l’astuzia di dare il colpo finale, che spesso gli riesce. Amati, chi ha udito attento capisca il senso delle Mie Parole e stia accorto, aiuti il fratello a fare altrettanto.

Sposa amata, sono vicino, in modo speciale, ad ogni Mia creatura, perché vedo che a molti le forze, per loro volontà, vengono meno. Amata, tutto è possibile a Me e tutto opero, quando e come voglio; ma Mi è assai difficile agire sul cuore umano, quando questo è serrato e non vuole, non vuole aprirsi. Non voglio salvare alcuno con la forza; vi ho creato, senza il vostro consenso, ma non posso salvarvi, se non volete. Uomini stolti di questo tempo unico, vi negate a Me, Mi volgete il dorso, non ascoltate le Mie Parole, nemmeno accettate di assaggiare il Mio cibo: per voi, che agite in tal modo, nulla posso, perché siete liberi nel vostro agire.

Sposa amata, resta in Me con amore e daMMi gioia con la tua adorazione continua. Hai scelto per te la parte migliore ed Io te la dono.

Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

16.08.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, sono accanto a voi, vi accompagno con la Mia presenza; veglio su ciascuno dei Miei amati perché non inciampino nelle trappole, preparate dall’astuto nemico.

Procedete nel bene e non lasciate neppure un minimo spiraglio al male. Siate perfetti nel compiere ogni azione, non usate il compromesso: non è possibile essere di Dio e lasciare che il serpente scavi qualche solco. State sempre all’erta. Il vostro volo è sublime: Dio lo permette. State toccando vette alte, ma non guardatevi indietro a rimpiangere il nulla, che avete lasciato. Non pensate più al passato: esso non conta; tra poco, figli cari, sarà completamente dimenticato dalle vostre menti. Ora, quindi, non indugiate su di esso neppure un attimo col pensiero. Il passato è servito a Dio per prepararvi il futuro. Vivete bene il presente, attimo dopo attimo, istante dopo istante; il modo ve l’ho palesato: è preghiera. Solo la preghiera e la pazienza nelle prove tengono alto il volo.

Quanti, presi dallo sconforto, pensano di cedere! Più dura si fa la prova, più aspro il tormento e più forte deve essere la vostra resistenza. Non avvilitevi, piccoli Miei, per quel poco che vi si chiede: date con larghezza e Dio vi mostrerà subito la Sua tenerezza.

Il vostro cammino verso la meta è ormai agile, perché siete immersi nell’Amore Divino: Egli vi conduce, soavemente, e vi sostiene nei pericoli. Ancora un poco e poi anche il tormento attuale non esisterà più. Rispetto ad altri, le vostre pene sono attenuate, addolcite ed abbreviate; non siate, quindi, insofferenti. Pensate e riflettete. Siate, invece, grati a Dio, perché vi mostra il Volto amoroso: ogni giorno provvede alle vostre necessità e v’illumina con luce sfolgorante il cammino.

Vedo con i Miei Occhi nel profondo dei cuori: vedo angoscia, tormento che strazia, solitudine che distrugge. Questi, figli cari, sono i veri poveri, questi i miseri della peggiore miseria!

Voi vi lamentate, per un contrattempo, vi lagnate, per un nonnulla; costoro, che sono immersi nel fuoco del peccato, non trovano la pace, non hanno l’amore, si sentono abbandonati da Dio; invero, sono ciechi che brancolando nel buio e si appoggiano ad altri come loro e rifiutano di dare la mano a chi vede con chiarezza. Hanno rifiutato Dio, quindi il Suo Amore, ed il gelo è divenuto un muro che li tiene prigionieri; essi si sentono soli ed abbandonati, non perché sia effettivamente così, ma perché essi hanno lasciato la Mano che li voleva sollevare ed aiutare.

Figlia cara, per il credente non c’è sventura e nulla è sconvolgente, veramente tragico, neppure la morte, la malattia: chi ha Dio nel cuore dà ad ogni cosa la giusta dimensione. Il nemico, veramente temibile e da sfuggire con tutte le forze, è il peccato! Usate tutte le armi che possedete e chiedetene altre; ma vincete le tentazioni, tenetevi fuori da esse. Prevenite, evitate anche le colpi minori: sono sempre offese a Dio. Sforzatevi, siate accorti; vi dico che ci riuscirete benissimo. Quella parola che troppo facilmente vi sfugge... quel discorso che ferisce: conoscete la vostra debolezza. Agite, agite su voi stessi e siate perfetti. Siate santi, perché questo Io desidero, voglio che vi facciate santi!

Vi aiuto, figli. Vi aiuto ogni giorno; non temete: fino alla fine potete contare su di Me.

Scompariranno le visioni, ma Io sarò ugualmente con voi e vi parlerò nel cuore: la Mamma non lascia i figli nel momento del grande pericolo. Siate certi: sarò sempre vicina a voi.

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima