Opera scritta
dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
23.08.96
Miei
carissimi, vi stringo, in modo speciale, oggi sul Mio Cuore perché sentiate, in
modo speciale, il Mio immenso Amore per ciascuno di voi. Amati, la Mia ira sta
per avvolgere la terra: la misericordia non viene accettata, i doni santi
vengono rifiutati, il tempo, preziosissimo, sprecato in vanità. La misericordia
Mi precede sempre, quando Mi presento come giustizia: bussa alla porta dei
cuori la prima; poi, piomba, improvvisa, la seconda, allorché la prima non è
stata accolta, ma respinta, rifiutata o ignorata. Questa generazione, ancora
palpitante di vita, non vuole emendarsi. Non vedo progresso, ma regresso. Non
vedo sincerità, ma ipocrisia. Non vedo cuori aperti, ma chiusi e gelidi. Questa
terribile situazione l’ho tollerata a lungo, ho pazientato; ma il tempo è
finito. Generazione perversa e disobbediente, hai stancato la Mia
sopportazione, hai passato ogni confine nel male! Io, Io, Dio, sono in mezzo
agli uomini. Cammino sulle strade del mondo, entro nelle case, penetro nei
posti di lavoro, sono nei luoghi di svago: ovunque, in questo momento, la Mia
presenza è viva, anche se completamente ignorata, perché sensibilmente
invisibile.
Sposa, amata sposa, stringiti a Me e vivi
nel Mio Cuore. Questo è per te reggia e rifugio, luogo di immensa felicità e
riparo e protezione. Perché oggi il tuo Gesù ti parla in simile modo? Sto
camminando in mezzo agli uomini e sono presente dovunque come grazia, come
misericordia, ma anche come giustizia. Vedo i cuori e scruto le menti: il
nemico ottiene grandi vittorie in questa grandiosa battaglia che vede schierate
le grandi forze del bene contro le possenti del male. Vedo il maligno agire,
indisturbato, ovunque. Gli uomini accondiscendono alle sue ispirazioni e non si
oppongono minimamente al male: le strade sono torrenti, impetuosi, di malizia e
stoltezza, le case luoghi d’inganno, tradimento, egoismo, i luoghi di lavoro
sono fucine di satana, da dove escono i suoi strumenti di distruzione!
I Miei templi, dove l’anima dovrebbe
trovare un dolce balsamo alle fatiche ed arricchirsi di grazie infinite, sono
poco cercati; i presenti, spesso, otterrebbero molto di più da Me con la loro
assenza, perché entrano per ingannare, assalire, tormentare il Mio Cuore, già
tanto straziato per l’opera di coloro che stanno fuori.
Sposa, dolce e fedele sposa, i tuoi occhi
Mi guardano pieni di tristezza, il tuo sguardo Mi parla nel silenzio delle
labbra. Vieni sul Mio Cuore e piangi, come mai hai fatto prima: diletta, hai
capito ciò che intendo fare. Mia piccola, la tua grande tristezza ed il tuo
immenso dolore sono solo stille della Mia tristezza e del Mio dolore. Piccola
Mia, a che serve ogni dilazione? A che serve attendere? A quale scopo aspettare
ancora il ravvedimento degli uomini? Essi non riconoscono le loro colpe e non
pensano proprio di farlo! Ti dico di più, piccola amata: essi si incitano l’un
l’altro a farne sempre di maggiori, coprendo e scusando le presenti. Questi
stolti divengono sempre più stolti e coinvolgono nella loro follia anche coloro
che tali ancora non erano.
Sì, sposa amata: il mondo peggiora e non
migliora, il male si dilata e non diminuisce, gli stolti crescono e non
diminuiscono, chi è cieco diviene anche zoppo, chi è malato si aggrava fino a
divenire moribondo.
Piccola, se aspettassi ancora a lungo, se
concedessi ancora molto, il morbo terribile farebbe strage anche nel Mio
popolo, perché anche in esso molti sono i fragili e pochi i robusti nella fede.
Parlano molto, ma agiscono secondo le loro regole, ripetono di amarMi, ma
trovano onerosi ed insopportabili i Miei Precetti, assalgono, senza pensarci, i
Miei diletti angeli, li torturano con la lingua e con l’azione. Devo tenerli a
lungo sul Mio Cuore per consolarli di tanta offesa.
Perché attendere, sposa amata? Perché
parlare, se l’attesa non viene utilizzata, se il tempo viene sprecato in inezie
o in stupidità di ogni genere? A che serve, piccola sposa, versare acqua in un
otre bucato, grazie in un mondo che non le sa più cogliere e tesaurizzare?
Io, Io, Dio, dico che la Mia ira sta per
esplodere, tremenda, su questa generazione, beffarda, che lorda tutte le strade
di peccato, le case d’inganni, i luoghi di lavoro di sopraffazioni di ogni
genere, i Miei templi, persino, di malizia e mormorazioni! Perché non distruggere
costoro, come feci con quelli precedenti che erano meno infangati di questi?
Perché lasciare in vita chi del Mio dono non sa che fare uso pessimo? Quelli
del diluvio furono meno colpevoli e perirono tutti; quelli di Sodoma e Gomorra
furono meno colpevoli e morirono tutti, tranne un minimo resto. Io sono lo
Stesso Dio di ieri e di oggi: perché continuare a sopportare chi merita
d’essere colpito severamente? Perché dare tempo a chi non merita?
Vedrai, vedrai le cose precipitare, perché
la malvagità ha superato ogni limite di sopportazione. Mi sono preparato un
piccolo resto: ho un giardino, un’oasi nel deserto, arido ed insidioso, e curo
i Miei fiori con Amore infinito. Ogni giorno li bagno con la Mia linfa: sono
rigogliosi e belli e costituiscono l’unica gioia del Mio Cuore. Essi sono il
dolce in un oceano di amaro. Ogni giorno entro nel Mio orto e guardo le tenere
piantine, i nuovi germogli, i dolci virgulti. Il nemico, che è sempre intorno,
vorrebbe penetrare anche qui per fare la strage che fa fuori, ma non può;
digrigna i denti e manda urla di rabbia, ma non può, perché i Miei angeli fanno
buona guardia e ciò che Io non voglio non accade.
Amata sposa, volevo che questo Mio
giardino divenisse un parco grandioso; ma resterà piccolo, appena appena più grande
di quello che è, perché i Miei figli non ascoltano più la Mia voce, le Mie
figlie si turano le orecchie per non udire, fanno ciò che è molto male ai Miei
Occhi e non si pentono, ma osano alzare gli occhi con spudoratezza, esaltando
le loro azioni malvagie.
Sposa del Mio Cuore, questa sfida non
permetterò che duri ancora a lungo. Prendo con Me i pochi che Mi obbediscono e
lascio i molti che si ribellano; lascio che continuino a pascersi di fango e
stoltezza fino al momento in cui insieme li percuoterò con la verga di ferro.
Ognuno pagherà, fino all’ultimo spicciolo, il suo debito. Ti dico, Mia diletta,
che non concederò sconto neppure di uno spicciolo, perché al momento favorevole
non Mi hanno riconosciuto ed al tempo della misericordia non Mi hanno invocato.
Piccoli Miei, attendeteMi ogni giorno, vi
darò da bere la Mia acqua vivificante perché cresciate sempre più robusti. Nel
nuovo Eden resterete solo voi che Mi avete seguito, amato, obbedito in tempo di
grave tradimento generale. Siete in numero esiguo, Miei fedeli, ma Io, Io, Dio,
vi renderò tanto fecondi e longevi da popolare di nuovo l’intero pianeta e
ricolmarlo di felicità, canti e suoni gioiosi, perché Io sono Dio non uomo, e
opero secondo la Mia potenza che è infinita. Posso creare uomini anche dalle
pietre, perché Mio è tutto, ogni cosa Mi appartiene e non esiste per Me
ostacolo o difficoltà che non possa superare. L’unico grande ostacolo è solo il
cuore umano, chiuso e sigillato, che non vuole aprirsi alla Mia luce ed al Mio
Amore. Su esso non posso, se la creatura non vuole: mai infrangerò la libertà.
Questo ho decretato e questo farò. Con pochi eletti riempirò la terra,
rinnovata: ci saranno nuovi popoli, nuove nazioni che esalteranno il Mio nome e
cammineranno alla Mia luce.
Esulta, sposa amata: la grande gioia è
vicina ormai!
Ti
amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
23.08.96
La
Mamma parla agli eletti
Piccoli Miei, Gesù è in mezzo a voi.
Ognuno abbia ben presente questa realtà. Gli uomini pensano, agiscono, si
comportano come se Dio non esistesse in Cielo né in terra!
Quanti tengono un atteggiamento talmente
staccato, da far dubitare che le Leggi Divine siano veramente scritte nel cuore
umano! Pare che la mente sia priva di intelletto ed il corpo del cuore
palpitante.
I Miei figli, i Miei amatissimi figli
spesso vivono come bruti che non posseggono un’anima.
Eppure, ogni mente è dotata di capacità
intellettive, ogni corpo possiede un cuore, sede dei sentimenti, ogni umano ha
in sé un’anima che è soffio Divino!
Dio è in mezzo a voi, e vi cammina
accanto. Pensateci! È sceso dal Cielo sulla terra per riprendere ciò che è Suo,
per salvare chi si lascia salvare, per dare ali a chi desidera volare, per
rendere felice chi vuole gioire e chiudere nel Suo Essere Infinito chi anela a
Lui.
Qualcuno, alle Mie Parole, dirà: “Mamma,
com’è possibile che ci sia chi non voglia farsi salvare da Gesù, chi non
desideri volare, chi non voglia essere felice, chi non desideri essere chiuso
nell’Essere infinito di Dio?”
Certo, a pensarci, così sembra un assurdo;
invece, vedete come questo accada con frequenza. Gli uomini hanno Dio vicino,
vicino, ma non Lo seguono, Egli parla di salvezza ed offre la Mano potente per
raggiungerla, ma essi ritraggono le loro; non anelano a salire, ma si
compiacciono di strisciare, come bestie immonde: si accontentano delle gioie
vane e si giocano quelle vere!
Figlia cara, quello che accade ora mai è
accaduto in simile modo.
Tu Mi dici: “Mamma Santissima, gli uomini
non capiscono a cosa stanno rinunciando col loro comportamento insensato; il
nemico continua ad ottenebrare loro la mente ad inquinare i sentimenti del
cuore.”
Così è, piccola Mia; ma ciò non accadrebbe
se essi non dessero la mano ed il cuore al maligno.
Neppure Io posso intervenire in questo
senso: l’uomo è e resta libero in ogni scelta e fino all’ultimo istante può
dire sì a o no a Dio, suo Signore. Essi ora non vedono Gesù, la Sua presenza
viva non è percepita; ti dico che i ribelli non crederebbero, neppure se Lo
vedessero davanti a loro. Ciò non è concesso neppure ai più fedeli: bisogna
credere senza vedere, perseverare nel bene, senza goderne gli effetti
immediati, anzi, essendo disposti ad avere delusioni e delusioni, momenti
difficili e tribolazioni.
Bisogna saper credere contro ogni
speranza! Capirete, figli, al momento opportuno il profondo significato delle
Mie Parole; ma rassicuratevi, non gemete, Miei angeli: il Mio Manto vi
proteggerà e voi pigolerete un pochino, poi, tornerete nella gioia, sentendovi
al sicuro. Non così accadrà per i recalcitranti: essi grideranno, perché si
sentiranno soli, soli; ma chi li ascolterà? Dio non avrà Occhi né Orecchie più
per loro; saranno avvolti dalla Sua giustizia, perché la misericordia avrà già
oltrepassato la soglia.
Grandi cose stanno accadendo: istante dopo
istante si compie e si definisce il sublime piano Divino. Beato l’uomo che ha
avuto orecchi attenti ed occhi ben aperti, mente illuminata e cuore ardente
d’amore: quanta felicità potrà godere, presto!
Attendete, operosi e zelanti, fedeli e
adoranti il momento voluto da Dio, l’attimo, nel quale Egli strapperà le pagine
del passato e aprirà la nuova era storica, mentre la precedente cadrà
nell’oblio.
Siate felici, piccolini: Gesù vi è accanto
ed Io sono sempre con Lui.
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima