Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
31.08.96
Eletti,
amati, che Mi obbedite, docili, in attesa della Mia manifestazione visibile a
tutto il mondo, il giorno, Miei fedeli, è assai vicino, ma a nessuno è dato di
conoscere il tempo esatto, il momento e l’ora. Alcuni di voi vedranno ogni cosa
con i loro occhi sensibili, altri in modo diverso, perché Mi presenterò prima a
porgere il premio o a chiedere il pagamento del debito contratto con la Mia
giustizia; in entrambi i casi, a voi non conosciuti. Occorre una speciale
preparazione per accogliere con letizia la Mia volontà. Mettete a frutto
l’istante fuggitivo e non lasciatevi travolgere dai problemi del mondo né dalle
insidie sempre in essi nascoste. Il nemico, astuto, si serve talora anche
dell’apparenza di bene per ingannare: siate accorti, siate prudenti. Siate
Miei.
Sposa amata, le Mie Parole scendono, come
pioggia santa, ogni giorno ad illuminare le menti, a scaldare i cuori, a
rendere docile la volontà alle Mie Leggi. Questa è grande misericordia,
capitelo, ma è anche una richiesta d’impegno; è un dono, grandioso, del quale
ognuno dovrà rispondere.
Mia amata, sto offrendo assai ad alcuni:
il Mio Amore vuole salvare ogni uomo, ma chi molto riceve con altrettanto deve
rispondere. Ho dato dei talenti da far fruttare: al Mio ritorno, prossimo, Me
li voglio riprendere con gli interessi proporzionati.
È gioia grande sentire ogni giorno la Parola
amorosa del proprio Dio, ma al dono, gratuito ed immenso, bisogna dare adeguata
risposta. Ho chiamato alcuni prima di altri perché operino per la salvezza non
solo della propria anima, ma anche di quella altrui. Voi, piccoli cari, avete
un compito, speciale, che dovete condurre a termine nel modo da Me richiesto.
La Mia piccola sposa è una lampada sempre
accesa davanti a Me, Dio; la fiamma l’ho accesa con le Mie Mani e Mi compiaccio
di essa giorno e notte. Questa fiamma ha il compito di suscitarne delle altre
affinché ci sia sempre chi vegli davanti a Me in ogni istante. Questa Mia
sposa, tra poco, sarà la luce che deve guidare i naufraghi alla salvezza: chi
la vedrà non si smarrirà nella grande tempesta che imperversa, già violenta, ma
imperverserà in modo ancora peggiore.
Sposa amata, ho posto te nel Mio Cuore
perché possa essere la Mia consolazione in ogni momento. Se il mondo continua
ad offenderMi con le bestemmie più orribili, Io, Io, Dio, ho i Miei dolci
adoratori che leniscono il Mio dolore col balsamo della preghiera, incessante,
che esce dai cuori puri.
Amata, in tutto il mondo non mancano
persone che pregano, che trascorrono ore ed ore in preghiera. Vi sono i Miei
consacrati che hanno scelto questa strada, vi sono i devoti; non mancano le suppliche
ed i sacrifici: ma quanti sgorgano da un cuore puro e sincero? Un oceano di
parole, di lode e benedizione invade il mondo anche in questo tempo di massima
rigidezza spirituale; ma la consolazione profonda la ricevo da pochi, sposa
amata, da coloro che cercano di rassomigliarMi nell’amare. C’è chi Mi dice: “Ti
amo, Signore. Aiutami. Sostienimi. Consolami”. Odo queste parole e guardo
quest’anima che Mi supplica: spesso, chiede aiuto, ma non dà aiuto; chiede
sostegno, ma non dà sostegno; chiede consolazione, ma non dà consolazione.
Continua a rivolgersi a Me per migliorare la sua condizione, ma non s’impegna,
minimamente. Chiede guarigione del corpo, chiede beni materiali, ma non si
preoccupa affatto di migliorare spiritualmente. Chiede, chiede tutto per il
corpo e nulla per l’anima! Amata, quante richieste salgono a Me ogni giorno di
questo genere!
Quando, poi, un fratello si accosta ad uno
di costoro per avere aiuto, conforto, consolazione, trova la porta sbarrata ed
il cuore chiuso. Quanti si trovano in questa posizione: cercano da Me, ma nulla
offrono al prossimo! Certo, da costoro non traggo alcuna consolazione; anzi,
provo dolore due volte! Desidero che i Miei diletti si aprano generosamente
all’amore del prossimo. Io offro con larghezza i doni a chi li sa porgere agli
altri sempre con generosità; ritraggo, invece, la Mano, quando vedo
insensibilità ed egoismo.
Piccoli, ritorno sullo stesso argomento,
già trattato in precedenza, perché ho notato una certa sordità da parte di
alcuni. Chi ha beni li metta, generosamente, a disposizione anche di chi ne è
privo e langue, senza che alcuno gli porga aiuto. Non servono, Miei cari, non
servono i beni, se arricchiscono solo pochi, mentre molti languono, per la
penuria di tutto. Non intendo parlare solo dei beni materiali, ma anche di
quelli spirituali. Chi ha doni doni al bisognoso, aiuti il caduto a rialzarsi,
il debole a ricostituirsi. Lungo il cammino vi farò incontrare tanti bisognosi,
non falsi bisognosi, ma veri miseri nel corpo e nello spirito: ciascuno di voi
ha il compito di porgere il suo aiuto, secondo necessità, secondo il bisogno.
Il fratello dia la mano al fratello ed entrambi giungano a Me: troveranno le
porte ancora aperte e troveranno Me ad accoglierli sulla soglia. Non aspetto
che giungiate fino in fondo, piccoli, che anelate al Mio Amore: Mi alzo e vi
vengo incontro, perché l’intenzione, decisa, di fare per Me è già azione fatta.
Fedeli amici, attraverso la Mia piccola
sposa vi faccio sapere il Mio volere: vi chiedo di sostenere coloro che vi mando
incontro. Vi chiedo di farlo. Assieme alla richiesta, vi porgo le energie
occorrenti, la luce per distinguerli, il fuoco del cuore per amarli.
Opero attraverso voi con grande potenza;
ormai i tempi stringono, assai, e non c’è neppure un istante da perdere.
Piccoli cari, vi chiedo di fare solo la
piccola parte vostra; i risultati, poi, non dipendono che dal soggetto che può
rispondere positivamente o può ribellarsi e rifiutare qualunque aiuto. A voi
non spetta il giudizio: mai alzate la voce per giudicare e condannare il
peccatore. Lasciate a Me, Dio, questo compito. Voi dovete solo condannare con
decisione il peccato. Siate severi e decisi in questo; ma sempre, dico sempre,
misericordiosi e benevoli col peccatore.
Ricordate le Mie Parole, stampatevele bene
nel cuore e nella mente: chi non ha misericordia per il suo prossimo non
troverà misericordia presso di Me. Chi è senza pietà non chieda a Me pietà: non
la userò!
Miei amati, date per avere, offrite per
ricevere e amate, amate, amate del Mio Amore! Col cuore purissimo porgete la
Mia linfa. Il giudizio finale si baserà sull’amore. Guai agli avari di questo
dono! Guai a chi ha lesinato questo sentimento agli altri, mentre è stato
troppo generoso con sé stesso!
Sposa diletta, il giorno è ormai alto nel Cielo.
Vivilo al Mio cospetto, come lampada, sempre accesa, che mai abbassa la sua
fiamma.
AdoraMi in ogni istante.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
31.08.96
La
Mamma parla agli eletti
Amati figli, attendete Gesù con letizia
nel cuore, con speranza e fiducia. Non lasciatevi trascinare troppo dai
problemi del momento; mettete la parte che vi compete e poi affidatevi a Gesù
per il resto.
Studiate e riflettete a lungo, prima di
prendere qualsiasi decisione; mai agite, Miei piccoli, con superficialità: non
sareste giustificati, perché dovete sempre tenere conto dei talenti che
possedete.
Spogliatevi, figli cari, del superfluo;
non accumulate, accumulate, come alcuni fanno, lasciando il misero nella
necessità. Date, secondo il bisogno, usando sempre l’intelletto e la prudenza.
Tra breve, la scena del mondo cambierà.
Guardatevi intorno: se vedete necessità, alle quali potete arrivare, provvedete
subito, non rimandate a domani ciò che oggi potete fare. Tenete per voi il
necessario; il resto distribuitelo, secondo i veri bisogni. Vi riempirete, in
tal modo, un forziere nel Cielo, lì, dove nessuno potrà mai forzarlo.
Questo discorso, Miei piccoli, l’ho già fatto
in precedenza; ma vedo che vi riesce difficile privarvi di qualcosa per porgere
a chi ha tanto bisogno. Pensateci, figli cari! Pensateci e decidete, secondo la
vostra scelta.
Esaminate la situazione del vostro
bellissimo paese (Italia): vi sono
migliaia, migliaia di ricchissimi che non si curano affatto di far circolare
tra i più bisognosi il loro denaro, accumulato sopra il capitale, interesse più
interesse; vi sono milioni e milioni di poveri che languono e neppure le
briciole riescono a raccogliere, perché non c’è chi le porga loro.
Esaminatevi. Esaminatevi, da soli, prima
che giunga, improvvisamente, il giorno continuamente preannunciato e vi colga
come non vorreste essere colti.
Vi amo tanto, figli Miei! Sono la Madre
del Cielo Che vuole che ogni figlio sia ben istruito e possa essere lodato dal
grande Signore Che sta per venire. Vorrei che Egli dicesse ad ogni figlio
queste parole: “Ho avuto fame e Mi hai dato da mangiare. Ho avuto sete e Mi hai
dato da bere. Sono stato triste e solo e Mi hai consolato e fatto compagnia.
Vieni, vieni nel Mio regno di grande felicità, vieni a godere le Mie delizie!”
Mai vorrei sentire le altre parole: “Ho
avuto fame e non Mi hai dato da mangiare, eppure ne avevi in sovrabbondanza. Ho
avuto sete, ma non Mi hai dato da bere; eppure, le tue cantine avevano gli otri
pieni. Sono stato solo e triste, ma tu non ti sei curato di Me. Allontanati,
servo malvagio! Non entrerai nel Mio regno!”
Piccoli, tanto cari al Mio Cuore,
esaminate la vostra situazione e rimediate subito, finché siete in tempo.
Operate con saggezza e sarete tutti tra i primi!
Piccola, cara figlia, non rammaricarti per
chi non comprende e non ti segue, come vorresti. La luce è dono Divino ed Egli
la distribuisce secondo la Sua logica; il fuoco d’Amore è dono Divino ed Egli
lo trasmette secondo una Sua logica, a voi ancora sconosciuta. Abbi pazienza
con chi brancola ancora nel fitto buio: verrà il momento del risveglio, verrà.
Prega e supplica il Padrone della vigna che mandi, prima del Suo ritorno,
angeli annunciatori che suonino forte le trombe per risvegliare i dormienti e
scuotere i pigri dal loro torpore.
Amata figlia, continua con la tua
preghiera, incessante: Gesù non ti farà mancare l’energia. Le grazie, che
ancora scenderanno, potranno essere colte e tesaurizzate.
Ti
amo. Vi amo.
Maria
Santissima