Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
14.09.96
Eletti,
miei, grandi, amici, vivete nel mio Cuore, non allontanatevi da me con la vostra
mente: tutto potete fare in sintonia con me; tutto potete fare, se volete. Io,
Io, Dio, solo questo desidero: che siate sempre in me col pensiero, col
palpito, con l’anelito, con ogni fibra del vostro, amato essere. Se siete
fragili, Io, Io, Dio, vi rendo forti; se siete deboli, Io, Io, Dio, non altro
desidero che sostenervi. Chiedetemi grazie di ogni genere per l’anima, ma anche
per il corpo, quando esso deve sostenere il cammino dell’anima. Amo la vostra
debolezza, come la mamma ama la piccolezza del suo bimbo. I suoi passi,
impacciati, le fanno tanta tenerezza e il suo viso, spaventato, per la piccola
caduta, la fa sorridere: ella sa che ci sono pronte le sue braccia amorose a
sollevarlo e sorride, lieta, mentre gli va incontro. Siate sereni, miei amati;
vivete, armoniosamente, con la gioia nel cuore questo periodo di gioia che
precede la grande felicità. Amati, non ponetevi problemi che non esistono:
possono essere un’insidia del nemico che, non potendo distruggere la letizia,
che Io pongo in voi, la diminuisce con immaginazioni vane.
Piccola mia sposa, la tua fragilità è la
tua forza, la tua umiltà è la tua ricchezza; tremi per un nonnulla e guardi a
me per trovare appoggio, sicurezza, sostegno, forza, tutto. Amatissima, questo
voglio da te. Questo offrimi sempre.
Nella vostra debolezza c’è il segreto
della grande felicità presente e di quella, completa, del futuro.
Guai all’uomo che si sente sicuro di se
stesso, guai a chi si sente troppo saldo sulle sue gambe, troppo ricco nel suo
pensiero, troppo soddisfatto del suo essere: costui cade in superbia con
facilità! Costui si sentirà forte e potente, sicuro e ben saldo; ma forte non è
e nemmeno potente né sicuro e saldo: è illuso e presuntuoso, vulnerabile e in
pericolo!
Amata sposa, solo chi riconosce davanti a
me la sua debolezza può ricevere l’energia che gli serve, solo chi ha coscienza
del suo nulla può attingere al mio tutto.
Guarda, mia piccola, ai potenti della
terra, guarda quanto osano contro di me: propongono con disinvoltura leggi
contrarie al mio volere e compiono azioni abominevoli, non una, ma una sequela
di atrocità! Soffocano la loro coscienza, che pur esiste, per operare secondo
la loro, grande, superbia! Il superbo avrà vita sempre più difficile, perché il
nemico lo può assalire liberamente, avendo trovato un ampio canale di accesso.
Nessun superbo entrerà nel mio regno: troverà la porta chiusa, quando si
renderà conto del suo errore. Il nemico ha gli occhi ben aperti su di lui e lo
spinge a fare con arroganza, agendo con prepotenza per ottenere ciò che
desidera.
Piegherò, sposa mia, piegherò tutti i
superbi della terra; ma allora, in quel momento essi non potranno più contare
sulla mia misericordia: entreranno, pienamente, nella mia giustizia.
Questo, questo attimo fugace è quello da
utilizzare: la mia voce parla ad ogni cuore, il mio raggio vuole schiarire ogni
mente. Questo, solo questo è il tempo del sì a me, Dio. Quando userò la forza,
non chiederò più, mia dolce amica, non busserò più, mio fiore: entrerò come un
padrone nella casa e prenderò ciò che voglio, perché tutto mi appartiene,
uomini e cose. A nulla serviranno le proteste: non avrò orecchi per le
proteste, non avrò cuore per le suppliche tardive.
Badino tutti ai miei avvertimenti e si
pongano al rifugio della mia misericordia: essa con le sue ali vuole proteggere
ogni creatura e la proteggerà nell’attimo, grandioso, nel quale tutto accadrà,
tutto ciò che fino ad ora, per secoli e millenni mai era accaduto!
Sposa, l’ho detto, ma lo ripeto: gli
uomini vedranno l’incredibile succedere. Per questo non taccio, ma parlo per
avvertire, parlo alle menti ed ai cuori, parlo, con insistenza, attraverso i
miei docili strumenti, non ostruiti. Ascoltate uomini, ascoltate oggi: domani
potreste non avere più tempo!
Siano vita le mie parole, siano vita
vissuta, regola di comportamento! Non basta ascoltare ed approvare: Io, Io,
Dio, non ho bisogno di alcuna gratificazione. È troppo facile dire: “Sì, è
bello quello che dici, Signore. Sono proprio sublimi le tue parole”. Non basta
questo: occorre riflettere, meditare, rendere vivo il mio insegnamento! Guai,
tre volte guai a coloro che mi hanno ripetuto infinite volte: “Signore.
Signore”, ma mai hanno fatto la mia volontà! Ti dico, sposa amata, che per essi
il castigo sarà assai più severo che per gli altri che sono stati più lontani.
Guai a chi è vicino al mio fuoco e non si scalda, guai a chi vede la mia luce e
preferisce le tenebre: chi li salverà dalla rovina, allorquando il mio sguardo,
vivo, li incontrerà per giudicare il loro operato?
Sposa amata, tu tremi, gemi, ti spaventi,
se solo per un istante, brevissimo, vedi balenare il mio sguardo severo, non
rivolto a te; pensa cosa deve essere per la creatura ribelle che deve subirlo e
capirne a fondo le conseguenze!
Uomini della terra, creature, plasmate da
me, per Amore, con Amore, ogni vostra anima ha ricevuto il mio bacio: la
felicità, allora promessa, ora avrà la piena realizzazione. Questi sono i
tempi, non altri. Tutto, però, dipende da voi, proprio dalla vostra scelta,
dalla vostra volontà!
Quanti vedo, mia diletta, quanti vedo che
volgono le spalle ai miei doni; li rifiutano, pensando: “Domani, forse domani o
posdomani; intanto, aspetto, aspetto, godo e poi vedrò”. Vi dico, vi ripeto che
il domani per voi, se procedete in simile modo, sarà un tristissimo domani.
Capitelo in tempo!
Dico ai miei eletti, agli amici fedeli:
donatemi la vostra debolezza, porgetemi i vostri problemi, palesatemi i vostri
timori, le ansie, le difficoltà. Siate bimbetti davanti a me. Siate piccoli che
porgono sempre le manine verso il genitore per chiedere aiuto, consiglio,
sostegno. Riconoscetevi per quello che invero siete: fragili, deboli ed
incapaci; Io, Io, Dio, mi dimostrerò Madre dolcissima e premurosa, Padre
potente ed amoroso. Voi sarete felici ed Io mi compiacerò di ciascuno. Perché
ciò accada occorre che rinunciate alla vostra volontà per fare la mia, alla
vostra logica per seguire la mia. Siate umili, umili della più grande umiltà,
chiedendomi aiuto e consiglio anche nelle minime cose; mai come ora potrete
ottenere i doni più sublimi, perché sono maturati i frutti del passato. Ora
voglio coglierli e gustarli insieme a voi.
Un nuovo, grande, giorno si affaccia. Te
lo dono, sposa, perché tu lo faccia fruttare, come talento, con molti
interessi. Quale premio ho pronto per te, quale consolazione avrai, mia
piccola!
Tu mi dici: “mio Adorato, quello che già
mi offri è moltissimo; cosa posso avere di più?”
Io ti rispondo: ciò che hai è solo un
minimo anticipo su ciò che avrai; sulla terra non si possono ancora godere le
sublimi gioie del Cielo, solo in minima parte. Tra poco, però, Cielo e terra si
uniranno per alcuni, che bene hanno operato, e la massima felicità fluirà dal
Cielo alla terra, dalla terra verso il Cielo, in una simbiosi, sublime, mai
stata così, prima d’oggi.
Portami ai piccoli, porta il mio tenero
Amore ai piccoli, che ti ho consegnato. Volgi il loro sguardo verso di me: Io
li benedirò ad uno ad uno e per essi preparerò un futuro tutto nuovo e felice.
Prosegui, amata, nella gioia del cuore. Io vivo in te: procedi, serena.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
14.09.96
La
Mamma parla agli eletti
Siate gioiosi, figli miei; siate nella
speranza che un giorno ogni tormento finirà e voi godrete, pienamente e
totalmente, la presenza Divina.
Siate gioiosi, perché Dio tali vi vuole;
per la gioia vi ha creati, perché sempre godiate vi ha pensati un giorno. Dio
non crea se non con fini di bene. Del dolore vi ho già ampiamente parlato: esso
non è una dimensione duratura della vita, ma un attimo che passa e che non deve
essere sopportato da soli. Non siete soli, figli miei, se non volete esserlo:
dipende da voi la scelta, solo da voi.
Siete liberi di seguire la strada che
volete: o con Dio o contro Dio o quella della felicità o quella della
perdizione. Ora state scegliendo. Ogni giorno, che vi viene concesso, voi
consolidate la vostra scelta; spero che il mondo intero in brevissimo spazio di
tempo ne divenga pienamente consapevole. Voi, figli cari, non vivete per voi
stessi, non siete proiettati verso un mondo finito e caduco; all’infinito
tendete, amati piccoli, all’infinito o per la felicità o per la rovina.
L’uomo, fornito di discernimento, deve
scegliere. A quello privo* viene donata, gratuitamente, la salvezza, perché Dio
è grande, generoso, splendido in ogni sua azione.
L’uomo pensante deve obbligatoriamente far
uso dei suoi talenti e si sta avvicinando per tutti il giorno della
restituzione, della resa dei conti! Tenetelo sempre presente, voi, che avete la
grazia di questo sublime dono di Dio.
Vi parla l’Altissimo ogni giorno con la
sua parola, vi parla come faceva al tempo della teocrazia per il popolo eletto.
Egli, figli amati, Egli si è scelto degli strumenti, ora, come allora, prima,
come dopo, ed attraverso essi, creature, elette, simili alle altre nel corpo,
ma non nello spirito, Egli detta la sua volontà. Vedete, miei cari: il mondo è
retto da governanti umani. Da secoli e millenni accade questo: prima, Dio
stesso se li sceglieva, personalmente; poi, ha delegato gli uomini stessi.
Quanta possibilità Egli dà alla sua
creatura per operare il bene! Quanta fiducia ha riposto e ripone in essa!
La situazione dell’Umanità d’oggi è sotto
i vostri occhi: ciò che accade non vi è nascosto, ma palese. Tutto conoscete,
attraverso i mass-media. L’umanità, che potrebbe, proprio in questi tempi
gustare la più grande gioia, le più sublimi delizie, soffre, perché vuole,
soffre, perché non si è scelto Dio come Re, ma il suo nemico che troneggia sul
mondo, adorato da molti, al posto del Dio Vero: ecco la sofferenza che cresce,
ecco la malizia che trabocca, ecco la rovina che si prepara!
Gioia, figli, gioia, infinita, ci sarà per
chi ha scelto Dio per suo Re. Egli viene, incede, maestoso e stupendo, incede,
accompagnato dalle sue schiere angeliche del Cielo e della terra. Guai a chi
non Lo vuole vedere! Guai a chi non Lo vuole adorare! Chi Lo rifiuta in questo
momento non Lo possiederà più, chi Lo respinge in questo momento verrà da Lui
respinto!
Chi accoglie il suo messaggio d’Amore sarà
accolto nel suo regno di gioia e di pace; ma guai, dico guai a colui che
respinge in questo grande tempo la sua tenerezza infinita! Guai all’uomo che
dice nel suo cuore: “Non obbedisco. Non ti conosco; non ti voglio conoscere!”
Piccoli cari, le mie lacrime scendono,
copiose, sul mio viso, quando vedo la testardaggine di questi miei figli, pur
tanto cari al mio Cuore. Ora imploro Dio per loro perché li avvolga con la sua
misericordia; ma so che tra poco nulla più, nulla più potrò fare per costoro:
non ci sarà un altro tempo supplementare, terminato questo; per nessuno ci
sarà!
Pregate con me. Sacrificatevi per i
fratelli nel grande pericolo!
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima
*privo = menomato nel cervello