Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
18.09.96
Eletti,
miei amici fedeli, mantenetevi saldi nella fede. Mai vi verrà meno il mio
aiuto, ma ogni scelta deve essere da voi voluta. Siate sempre riflessivi e mai
superficiali nel comportamento. Certo, il mio nemico non lascia così facilmente
la presa: egli vi darà tregua tutte le volte che sarete decisi a respingere
anche la minima tentazione, ma non lesinerà insidie, se voi gli lascerete anche
un minimo spazio. Io, Io, Dio, vi ho scelti ad uno ad uno e vi ho dato ciò che
serve per giungere al trionfo finale. Nessuno di voi si smarrirà, se non vuole
farlo. Dio aiuta, sostiene, ma sappiate, miei piccoli: mai si sostituisce a
voi. Riflettete su questo concetto. Neppure nella scelta decisiva Io posso
prescindere dalla vostra volontà. Miei cari, sappiatelo: nessuno può
sostituirsi a voi nelle scelte, piccole o importanti che siano; siete soli a
pensare, siete soli a decidere, siete soli ad operare. A me spetta il giudizio,
quando il processo è concluso. Badate bene a voi stessi, finché potete farlo:
la salvezza, la salvezza dell’anima dipende solo da voi!
Sposa amata, vivi, felice, nel mio Cuore,
godi le grandi delizie che sono solo un anticipo di ciò che avrai in seguito.
Tutto questo, stupendo, processo avviene in te, perché tu lo vuoi fermamente,
lo desideri con ogni fibra del tuo essere: è una scelta, remota e recente, che
rende operante ogni cosa. Amata piccola, l’uomo in ogni istante della sua vita
cosciente può decidere per me o contro di me. Io, Io, Dio, mai forzo la
volontà: tutto deve procedere da una libera opzione.
Spesso, vi ho esortato a non dare giudizi,
a non pronunciare condanne nei riguardi dei fratelli: Io, Io, Dio, leggo i
cuori degli uomini e solo Io conosco ciò che avviene in essi. Agisco nei
riguardi di uno in maniera differente da quanto agisca nei confronti di un
altro, perché conosco l’intimo anelito di ciascuno.
Questo tempo, così speciale, sta operando grandi
effetti sulle coscienze dell’uomo. Questi, però, non sono positivi, ma, per lo
più, negativi. Il male viene giustificato, depenalizzato; ognuno si costruisce
la vita secondo il proprio egoismo che, ipocritamente, definisce carità.
Ammonisco anche voi, miei fedeli, a non cadere in simile inganno; scandagliate
bene nel profondo del vostro essere per conoscere le radici, vere, della vostra
carità. Ogni forma di carità mai deve prescindere dai miei precetti e le mie
Leggi devono essere, scrupolosamente, osservate. In esse, solo in esse si
nasconde la vera carità. Vedo che alcuni miei figli propongono degli
aggiustamenti, volti a fare ciò che desiderano con la tacita approvazione mia.
Mai sia così per voi che mi state vicini e vi nutrite del mio nettare. Siate
severi con voi stessi e lasciate che parli la vostra, retta, coscienza. Sia la
preghiera il vostro nutrimento e la mia luce la vostra guida. Non sempre quella
che voi ritenete carità è vera carità: spesso, credete di offrire amore,
invece, danneggiate e scandalizzate.
Piccoli cari, vi voglio portare verso la
perfezione; occorre, quindi, che guardiate nel profondo del vostro essere per
capire quali debolezze si nascondano. Miei cari, questo è il tempo di scrutare
bene se stessi, questo è il tempo di vincere ogni debolezza: occorre sforzarsi
di capire bene ciò che Io, Io, Dio, desidero da voi. Piccoli cari, voglio che
vi formiate una retta coscienza, specchiandovi in me. Desidero, quindi, che
ogni decisione tenga conto di essa e sia secondo essa. Non ingannate voi
stessi, illudendovi che sia bene ciò che è male. Siate accorti: il tempo si è
fatto brevissimo e non c’è più spazio per lunghe riflessioni né per complicate
elucubrazioni. Ogni istante di vita deve essere costruttivo: sono questi gli
ultimi mattoni, che ponete alla vostra costruzione.
Volgetevi verso il sacrificio piuttosto
che verso un’autosoddisfazione che, forse, chiamate amore e carità. Date col
cuore, piccoli miei, offrite tanto col cuore: sia prevalentemente interiore la
vostra carità in queste ultime stille di tempo.
Vi chiedo riservatezza e silenzio; ma
molti di voi ancora sono poco riservati e per niente silenziosi.
Piccola sposa, questo è il momento della
grande e profonda riservatezza che precede i grandi eventi. Pensa a coloro che
dovevano partire per la guerra, a quelli che si accingevano ad affrontare una
grande battaglia: i più saggi si ponevano davanti a me, mi aprivano il proprio
cuore e non pensavano a diletti, a svaghi. Siate profondi nelle vostre
riflessioni, miei cari; intrattenetevi a lungo con me nel vostro cuore, anzi,
vi dico: parlate a lungo solo con me o con i fratelli di me. Lasciate di
soffermarvi su banalità. Chiedo un silenzio ancora più rigoroso del passato. È
più eloquente un attimo di silenzio che una vita intera di chiacchiere, vuote
ed insulse.
Sposa amata, dico a te per dire a tutti:
vivi chiusa in me; il mondo non ti appartenga, come tu non appartieni ad esso.
Voglio le mie dilette creature tutte per me, solo per me, ora, più che nel
passato. Questo momento, così importante, così decisivo per ogni uomo,
s’impiega bene solo racchiusi nel mio essere infinito. Cercate in me quello che
vi manca: ho aperto i miei scrigni più preziosi ai miei diletti perché essi
possano prendere ciò che desiderano. Le mie ricchezze, però, si vedono solo se
si è ben acuita la vista del cuore; la mia sublime armonia si percepisce solo
se si ha acuito l’udito del cuore. Diversamente, nulla si vede e nulla si
sente.
Te l’ho già detto, sposa diletta, ora lo
ripeto: questa generazione vivente è cieca e sorda. Io, Io, Dio, offro molto,
moltissimo, ma essa nulla prende, perché non vede; mostro molto, ma essa non
capisce, perché è sorda. Ancora per poco porgerò i miei sublimi doni; poi,
tutti li voglio ritirare. Chi ne ha accumulati molti se li godrà tutti; chi ne
è restato privo non avrà più modo di possederli.
Anche oggi, la mia piccola sposa ha aperto
gli occhi alla vita tra le mie braccia: grande dono, sposa mia, immenso dono,
che tu capisci ed apprezzi!
Desidero che il mondo esca dal suo torpore
e si rifugi nelle mie braccia, quindi, anche oggi darò segni evidenti per chi
li vorrà cogliere e comunicazioni importanti per chi le vorrà ascoltare.
Venite a me, figli cari! Le Chiese sono
troppo vuote e le strade troppo piene! Svuotate le strade ed accorrete ai miei
altari: solo il mio Pane nutre e solo il mio Vino disseta! Voglio salvarvi
tutti per rendervi la felicità perduta; ma non posso, se voi non cooperate, se
mi respingete. Passate davanti alla Chiesa e non entrate? Non fatelo più;
venite a salutarmi: vi aspetto. Lasciate che Io, Io, Dio, purifichi il vostro
cuore: ora, subito, subito! Opererò i più grandi miracoli, se volete.
Diletta sposa, godi in me e vivi per me.
Il mio Cuore tanto ti ama!
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
18.09.96
La
Mamma parla agli eletti
Piccoli cari, siete soli nelle scelte.
Nessuno mai forzerà la vostra volontà; ma badate a ciò che operate: siate
attenti, riflessivi e docili ai precetti Divini. Di ogni pensiero vi verrà
chiesto conto e di tutto dovrete rispondere. Grande responsabilità è la vostra
volontà, libera! Prendetene piena coscienza!
Certo, qualcuno mi dirà: “Ogni peccato
grave deve avere il pieno consenso del soggetto e la conoscenza dell’errore; ma
anche l’ignoranza voluta non è giustificata.” Certo, se voi, volontariamente,
evitate di approfondire la vostra conoscenza in materia di fede, siete
nell’errore ed anche di ciò dovrete rendere conto. Se errate, per colpa altrui,
certo, sarà chiesto conto all’altro, ma anche a voi, specialmente a voi che non
avete riflettuto abbastanza.
Amati figli, l’intelletto è un talento
preziosissimo che deve fruttare, adeguatamente. Il livello superiore richiederà
scelte adeguate e responsabilità corrispondenti, il livello medio allo stesso
modo. I più piccoli ed i più poveri dovranno pagare solo con spiccioli, perché
Dio non chiede a chi non può dare.
Ecco, figli cari: vi trovate davanti a voi
stessi e siete a pochi passi dal traguardo. Dovete capire, riflettere ed agire
di conseguenza.
Guardo il mondo intero, osservo il
comportamento “troppo disinvolto” dei miei figli, di tanti, miei, figli: non si
staccano dal male anche se, nel profondo, sentono l’esigenza di farlo. Perché
ancora indugiano? Perché non chiudono le porte del loro cuore e della mente
alle insidie del mondo?
Continuano a percorrere deviazioni e non
sanno, perché poco riflettono, che ogni passo sbagliato sarà tenuto presente!
Siate accorti, voi, siate accorti, siate pronti
a rinunciare a tutto ciò che nasconde in sé anche una minima insidia. Ciò vi
costerà sacrificio, talora anche grande sacrificio, ma, se non operate subito,
resterete legati e diverrete schiavi.
Gesù viene, viene a liberare ogni uomo; ma
guai a chi sorprenderà con qualche legame col male! Anche se poco sarà, vi dico
che dovrà subirne gravi conseguenze. Chi ruba o imbroglia, anche poco, poco,
non entrerà nel regno di pace. Chi disobbedisce, anche poco, poco, non entrerà
nel regno della gioia. Chi devia anche poco, poco, non riceverà il grande
premio, perché chi non è fedele nel poco non è degno di possedere il molto: non
avrà parte alla festa, splendida, della quale vivete già il preludio.
Piccoli cari, per molti di voi la lezione
non serve, ma per altri deve ammonire ed istruire. Staccatevi, staccatevi, miei
diletti, subito, dalle tentazioni del mondo, lasciate le amicizie pericolose.
Il male è contagioso, molto contagioso: non ci si può avvicinare,
continuamente, al fuoco senza bruciarsi. Alcuni di voi sono imprudenti, perché
il nemico tenta con l’astuzia.
Siate forti nel bene. Siate precisi nella
giustizia. Dio è perfezione e non chiude un occhio – come fanno gli uomini –
sul male: osserva e tiene conto di tutto! Dio è perfezione!
Non dite: “mi giustificherò, perché...”;
mai c’è alcuna giustificazione o pretesto per operare ciò che dispiace a Dio;
se qualcosa sapete che a Lui dispiace non fatela, senza “ma”, senza “se”, senza
“forse”!
Piccoli miei, vi amo e vi guido verso la
santità; siate, come bambini, obbedientissimi, che ascoltano, attentamente, le
indicazioni della loro mamma.
Vi benedico ad uno ad uno.
Ti
amo figlia. Vi amo tutti.
Maria
Santissima