Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
21.09.96
Miei fedeli
amici, perseverate fino alla fine; siate forti nelle tribolazioni e generosi
nel donare a me ed ai fratelli. Quando offrite un sorriso gioioso al prossimo
col cuore puro pieno di carità, mi date una grande gioia. Miei eletti, nessuno
di voi dica di amare me, se non ama il suo prossimo. Amatevi, piccoli miei, col
cuore purificato dal mio Amore, pregate gli uni per gli altri; ma evitate,
attentamente, chi pratica il male. Sia vicino a voi solo tramite la preghiera
d’intercessione, ma scostato per il resto. Nessuno di voi conosce la propria
resistenza; siate, quindi, assai prudenti. Le anime in grave pericolo
affidatele a me e offrite per loro suppliche e sacrifici. Sia la santa corona la
vostra perenne compagna: tutto potete ottenere con essa, quando l’orazione
sgorga da un cuore puro. Vi ho spiegato l’importanza di questo scorcio di
secolo: non i mesi e gli anni vanno contati, ma gli istanti devono essere
vissuti, come se ognuno di essi fosse l’ultimo della vostra vita.
Sposa amata, vedo che vivi in me così
intensamente da ritenere vano ed inutile tutto quello che il mondo offre. I
tuoi occhi vedono la vera realtà, perché il velo che li offuscava s’è fatto più
sottile. Questo è il dono che ti ho porto nel momento nel quale ti ho chiamato
e tu, con massimo entusiasmo, mi hai risposto.
Piccola cara, Dio chiama sempre per
offrire felicità, quella vera. Non c’è gioia più sublime di quella di vivere in
me ogni istante della propria vita. Ogni uomo, come più volte ti ho detto,
tende a me, desidera conoscermi, anela al mio Amore: è una spinta comune a
tutti gli esseri della terra. Il nemico pone, però, davanti agli uomini molti
idoli per distrarli da me, per tentarli e condurli alla rovina. Dipende da
ciascuno resistere e combattere bene questa tendenza che è grande debolezza.
Figli cari, la felicità comincia sulla
terra! In questo, speciale, tempo chi sarà felice nel futuro sta già gustando
questo dono e non deve attendere i grandi eventi, le meravigliose rivelazioni.
Io, Io, Dio, dono subito a chi si offre a me con tutta l’anima, col suo essere,
con ogni anelito. Chi soffre per seguire le mie Leggi, per applicare alla sua
vita i miei precetti non pena, ma gode. È gioia servire il proprio Creatore, il
proprio Salvatore, è immensa gioia. Voglio dare a tutti la possibilità di
godere le mie delizie; ma non posso farlo, se la creatura mi si ribella. Se
l’uomo si volge a me comprende alla mia luce ciò che è utile alla propria anima
e ciò che è nocivo. L’uomo, che confida nell’uomo e si tiene lontano dal fuoco
ardente del mio Amore, finisce coll’avere una coscienza comatosa che non sa più
comprendere ciò che è utile alla salvezza e ciò che, invece, è nocivo.
Eletti, aiutate, tramite suppliche e
sacrifici aiutate i fratelli a liberarsi dalla coscienza comatosa che ritiene
giusto ciò che non lo è e dannoso ciò che è utile. Questo, amata sposa, è il
terribile male di questo tempo: la cattiva coscienza che si sono formati gli
uomini con il solerte aiuto del mio terribile nemico. Le mie Leggi sono eterne,
ben impresse in ogni cuore e la creatura deve fare più fatica a respingerle che
ad accettarle. Ciò nonostante, quanti sono coloro che le adeguano ai propri
bisogni, aggiungendo, togliendo, modificando!
Chi vuole essere mio deve fare ogni
sforzo, anche se fosse grandissimo, per seguire i miei precetti; uso
misericordia a chi s’impegna al massimo, ma di tanto in tanto cade nell’errore.
Ti dico, mia diletta, che non avrò alcuna misericordia per colui che nulla fa
per scrostarsi e resta infangato nella colpa. Chi ruba, chi sempre ha rubato
deve impegnarsi a fondo per evitare di farlo e riparare al male fatto al
prossimo; ripari subito, faccia ciò che farebbe, se Io, Io, Dio, gli rivelassi
che è imminente il giorno del suo passaggio! Il lussurioso receda subito dal
suo peccato, impegni tutte le sue energie per emendarsi dall’orribile colpa;
guai se al mio prossimo ritorno lo colgo immerso in tale sporcizia: per lui non
ci sarebbe scampo! L’avaro apra i suoi scrigni, dove sono accumulate ricchezze
inutili, e distribuisca ai bisognosi, allevii pene, non tenga stretto a sé il
suo denaro, perché quello sarà la sua condanna.
Eletti, questo è il momento ultimo.
Meditate e riflettete tutti. Chi segue il mio dire non rimandi a dopo, perché
il dopo non ci sarà. Verrò, come già ho rivelato alla mia piccola sposa, verrò
in un giorno impensato ed impensabile, in un momento impensato ed impensabile e
opererò con una fulmineità impensata ed impensabile.
Date a chi vi chiede. Non negate a chi ha
bisogno. Non cercate di qua e di là la persona da aiutare e sostenere: Io, Io,
Dio, ve la manderò incontro. Non pensate a lontani paesi in grande povertà;
sovvenite chi avete vicino, sostenete il prossimo più prossimo che vi circonda.
Ecco, miei eletti; ecco, miei fedeli: il
tempo si consuma e ogni istante si dissolve; resta solo il bene che avete
fatto, il bene che state facendo, il bene che avete progettato di fare con
cuore sincero.
Ciò che avete deciso di offrire lo
considero già offerto, anche se non aveste modo di darlo. Siate larghi nel dare
e nel porgere a chiunque ne abbia effettiva necessità: sotto le sembianze del
bisognoso mi nascondo Io, Io, Gesù, che vi porgo la mano, attendendo qualcosa,
vi guardo negli occhi, perché attendo un vostro sorriso.
Ammonite gli ipocriti che vengono a me,
dicendo: “Signore, Signore”, ma hanno il cuore superbo e ribelle; capiscano
attraverso il vostro atteggiamento l’errore che commettono. Non siate come quei
medici che, vedendo la piaga peggiorare, dicono: “Va bene. Va bene. Va
benissimo!”
Dite il contrario: “Stai sbagliando,
gravemente sbagliando”. Se essi capiscono, avete salvato un’anima; se essi non
vogliono comprendere, non chiederò conto a voi della loro rovina. Non tacete,
miei diletti, quando occorre parlare anche con l’atteggiamento e la severità
dello sguardo. Non parlate, quando serve tacere; offrite il silenzio a chi non
giova alcuna parola.
Vivete questi tempi come se fossero gli
ultimi della vostra vita. Entrate, miei amici, entrate, pienamente, in questa
dimensione; entrate e restateci fino alla fine. Siate perseveranti perché,
proprio quando gli uomini si saranno completamente rassicurati e parleranno di
pace e sicurezza, proprio allora verrò, fulmineamente, ed in un solo attimo cambierò
ogni equilibrio.
Nessuno faccia di voi il discorso dello
stolto che dice: “Oggi nulla è accaduto e ieri tutto è andato bene: posso
proseguire in pace a fare ciò che voglio, perché il domani sarà come il giorno
di ieri e di oggi”. Vi dico che costui non finirà ancora di parlare, che verrà
colpito dalla più grande rovina.
Sono un Dio, paziente e misericordioso, ma
vi dico che sarò rigoroso ed implacabile con chi, pur avvertito più volte, ha
rimandato sempre a dopo, approfittando della mia tenerezza, della mia bontà,
della mia pazienza.
Sposa, mia diletta sposa, chiusa nel mio
Cuore, vivi per me; offrimi le anime, che vedi in pericolo e sia instancabile la tua preghiera, continua
l’offerta. Alla fine ti mostrerò la vera ricchezza che hai accumulato per il
mio regno.
Ecco che il nuovo giorno si affaccia e ti
trova felice in me. Vivi ogni istante secondo il mio volere.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
21.09.96
La
Mamma parla agli eletti
Miei cari figli, vivete come vuole Gesù
questi grandissimi giorni della storia umana. Il mondo mai cesserà di
sorprendervi con i suoi inganni ed i vari giochi di prestigio, ma voi chiudete
gli occhi al mondo e fissateli solo su Gesù. Quante parole sentirete, voci,
voci suadenti, voci melliflue, voci che vi invitano a gustare il dolce veleno!
Neppure avvicinate le labbra al terribile veleno, che gli uomini vi porgono,
ben ammaestrati dal principe di ogni inganno.
Piccolini miei, non occorre berne una
coppa intera per rimanere folgorati, basta anche una sola goccia per
distruggere. State lontani dal male. Siate accorti e prudenti; sappiate che mai
c’è alcuna giustificazione per compiere ciò che è sgradito a Dio: rifiutate ciò
che egli rifiuta, amate ciò che egli ama. Vi dico questo, perché i pericoli
sono latenti ovunque; contate anche le parole che pronunciate: dite ciò che è
indispensabile e tacete per il resto.
Il nemico sta colpendo con ferocia: anime
consacrate si stanno allontanando dal proprio dovere; non ascoltate parole che
provengono da fonti incerte ed inquinate. Vi chiedo di rispettare, di onorare
ogni ministro di Dio; non giudicate, non condannate, non operate contro di lui,
perché offendereste Dio stesso in modo gravissimo. Il giudice sarà Dio stesso
nel momento da lui stabilito; da parte vostra ci siano rispetto e preghiera,
silenziosa, d’intercessione se avete rilevato l’indegnità di qualcuno di
questi. In tal caso vi chiedo, però, di stare lontano da costui, non chiedere
consiglio e non ascoltare ciò che dice. Il nemico ha assalito tante anime
consacrate ed ha annebbiato tanto la loro mente fino al punto di ritenere buono
ciò che è cattivo e di giustificare anche ciò che è in abominio a Dio!
Scegliete ministri santi come guide e non
affidatevi a chicchessia, senza usare alcuna prudenza.
Alcuni ministri permettono ciò che non va
permesso, giustificano ciò che non va affatto giustificato: sono confusi e non
riescono a guidare gli altri. Per costoro verso tante lacrime. Supplicate Dio,
con offerte e sacrifici, che conceda loro in fretta lume ed energie per
cambiare rotta.
Qualcuno dice: “Il sacerdote è come Gesù.
Qualunque cosa dica l’accetto come detta da lui.”
Figli amati, non sempre è così. State
accorti; affidatevi solo ai ministri santi e pregate per gli altri che si sono
lasciati avvelenare dal tossico del maligno. Vivete con intensità questi ultimi
tempi: non cercate compagnia, se siete soli; cercate solitudine, se siete
troppo in compagnia. Gesù ve l’ha detto: egli vuole parlare con intimità a
ciascuno di voi, ma non può farlo, se la mente della creatura è sempre occupata
ed il cuore resta sbarrato.
Sentite, figliolini; sentite, figliolini
cari, le parole, splendide, che il Re vi vuole dire. Aprite bene le orecchie ed
udrete il suo dire e, nello sfondo, il soave canto degli angeli. Lasciatevi
condurre da tale soavità. Donate solo a lui il vostro tempo: trascorretelo in
sua compagnia. Egli lo desidera.
Sapete, figli cari: vi vuole tutti per sé e
ha tanta felicità da offrirvi, tanta, quanto nemmeno immaginate! Non
lasciatevene sfuggire neppure una stilla: godetela! Il mondo vi lacera, perché
non ama; Dio vi delizia, perché infinitamente vi ama. Il Padre Santissimo
aspetta ogni figlio per fare festa con lui e dimenticare le offese ricevute.
Chi è solo non tema: corra dal Padre. Chi
è povero non tema: il Padre lo aiuterà. Chi è ignudo ed affamato lasci le
ghiande del tiranno e ritorni al Padre che farà imbandire per lui una tavola di
vivande succulente!
Ascolti ogni uomo della terra le mie
parole e cerchi solo in Dio la sua felicità!
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima