Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
27.09.96
Eletti,
amici cari, la mia luce cresce in voi e diverrà sempre più forte man mano che
vi inoltrerete in me. Nella mia luce conoscerete la vera realtà delle cose che
non è quella apparente e sensibile. Sotto un velo, spesso ed impenetrabile, si
nasconde il mondo nuovo, quello che Io, Io, Dio, dall’eternità ho programmato
per gli uomini di questo tempo. Già i segni sono evidenti, ma interiori: per
alcuni di voi la vita è completamente mutata, misteriosamente. Le labbra non
possono esprimere ciò che è accaduto nel cuore; ci vuole un linguaggio
particolare, silenzioso, sublime per esprimere i palpiti nuovi del cuore, da me
purificato e rinnovato. Lo Spirito opera nel profondo e solo una creatura che
ha subito lo stesso cambiamento può comprendere l’anelito misterioso. Io, Io,
Dio, ho agito su di voi; il processo non si è ancora concluso, ma è in fase
avanzata. Mente umana non può afferrare la voce di Dio, se lo Spirito non la
permea. Figli cari, non vi meravigliate se ben pochi vi comprendono, se il
mondo vi respinge: il mondo capisce bene tutto ciò che gli assomiglia e voi non
siete più parte di esso, se non in apparenza. I miei più diletti, i più fedeli
sono gusci che ricoprono una realtà celeste che vive ed opera nel profondo.
Sposa amata, ancora un poco e poi vedrai
realizzata, in pieno, la mia opera anche all’esterno.
Medita, mia amata, sul processo avvenuto nell’intimo
del tuo essere. Con soavità ho agito, senza che tu neppure te ne avvedessi.
Gioiosa, alla mia chiamata ti sei lasciata plasmare dalla mia mano; ora
appartieni a me e non altro desideri che essere mia. Chi gusta tale dolcezza
più nulla desidera: Io divengo il tutto della sua vita. Conclusa una parte del
processo, sempre con la piena condiscendenza della creatura, avviene la
scissione tra il mondo nuovo interiore e quello antico esteriore. Gli
allettamenti, che tanto tentano l’uomo, sono un nulla per la creatura che è
divenuta tutta mia. Io, Io, Dio offro ciò che veramente sazia e nutre; il
resto, che non serve, viene respinto, spontaneamente, dall’essere che ha
cambiato la sua essenza.
Piccola sposa, ho creato la mia creatura
prediletta per me, solo per me l’ho creata ed ella non ha pace fino a quando
non arriva a riposare in me! Durante l’arco della vita cerca e cerca, anela
alla vera felicità, ma non la trova nel godimento che le viene proposto. Né il
cibo né la bevanda né l’abito né le comodità di vita procurano in lei un vero
appagamento. Segue, la creatura, i suoi istinti naturali, ma se la mente non
riesce a dominarli, come cavalli bizzarri che conducono il carro dove vogliono,
se il cocchiere non è abile ed esperto, l’essere, creato libero e capace di
discernimento, diviene schiavo, privo di intelletto, come un bruto che agisce
per istinto.
La creatura, nata dal mio Cuore e dalla
mia mente, vuole me, cerca me, anela a me, sospira il momento nel quale possa
congiungersi a me! Inizialmente c’era grande armonia nella mia creatura
prediletta e la grande armonia interiore si rispecchiava anche nell’aspetto
esteriore: i primi uomini erano belli ed armoniosi anche nei loro lineamenti.
Il mutamento si verificò dopo l’atto di disobbedienza che, spezzando
l’equilibrio interiore, mutò di molto anche l’aspetto esterno.
Sposa amata, tutto tornerà presto come era
in origine non per merito dell’uomo, ma per volontà mia. Permetto che l’uomo
affondi fino a toccare l’abisso del male per poi sollevarlo fino al Cielo e ciò
perché capisca che quello che avviene non è opera sua, ma mia, soltanto mia.
Vedi, mia diletta, quanta superbia e
presunzione intorno? Le più grandi conquiste l’uomo le attribuisce a se stesso:
si loda, si onora, si gloria come se egli fosse l’arbitro e l’autore di tutto.
Lo lascio fare. Egli continua ad autoesaltarsi e si riconosce il padrone del
mondo; lo lascio fare. Egli progetta il suo futuro come se da lui dipendesse
ogni cosa; lo lascio fare! Quando crederà di avere in pugno le sorti dell’Universo
– perché a tanto arriverà, sposa amata, a tanto, presto, arriverà – ci sarà il
mio più grande intervento, rapido, inaspettato, potente!
Ecco che la mia creatura resterà
profondamente perplessa e ognuno capirà che ciò che accade non è opera di uomo,
ma potenza Divina. In quel momento, unico ed irripetibile, ogni cuore si
volgerà a me, ogni anelito sarà per me. In un istante espanderò la mia infinita
misericordia su questa misera Umanità. Chi si umilierà e supplicherà il mio
perdono l’avrà; chi, invece, sarà ancora ribelle, dopo tale esperienza, sarà
condannato, inesorabilmente. Ti dico, sposa amata, che chiunque si è lasciato
plasmare, anche solo in parte, troverà in sé il germe di conversione, ma colui
che mi ha respinto, sempre, mi continuerà a respingere anche in quel momento!
Quanto è importante, sposa diletta, capire
in tempo, quando la mente è serena ed Io agisco pieno di misericordia!
Cercatemi, uomini, cercatemi fino a quando mi lascio trovare. Verrà il giorno,
ed è ormai giunto quasi, nel quale mi chiamerete, ma Io non vi risponderò più;
mi cercherete, ma Io non ci sarò accanto a voi. Queste sono le ultime stille
che si stanno anch’esse consumando. Il giorno nasce, il giorno muore; ancora
per quanto? Chiedetevelo, chiedetevelo: ancora per quanto avverrà ciò?
Vi dico, Io, Io, Dio, padrone
dell’Universo e di ogni cosa, vi dico che anche il dono della luce vi sarà
tolto, uomini ribelli: a chi vi rivolgerete per aiuto quando Io, Io, Dio, vi
avrò girato la faccia?
Sposa diletta, che mi adori con la mente,
col cuore, con tutto l’essere tuo, tra breve la notte si protrarrà a lungo ed
il giorno dovrà essere molto atteso. Alla notte profonda del cuore
corrisponderà il buio del Cielo. Avranno luce solo coloro che luce hanno scelto
nella loro vita, alle tenebre interiori corrisponderanno quelle esterne!
Resta in me, piccola mia, resta in me e
non temere alcunché; nella mia reggia non occorre illuminazione di alcun
genere: Io, Io sono la luce che mai si spegne, sono il sole che mai conosce
tramonto. Riunisco insieme i miei fedeli perché non abbiano terrore, i miei
angeli li terranno strettamente per mano e non emetteranno alcun gemito. Guai
ai ribelli di questi giorni, guai ai disobbedienti ed agli stolti: se hanno
goduto fino a questo momento, non continueranno a farlo perché Io, Io, Dio,
molto ho concesso per misericordia, ma tutto tolgo a chi l’ha rifiutata con
superbia! Tolgo i beni, tolgo i doni, tolgo anche la luce del giorno, tolgo la
vita; chi mi può dire: “Fai bene o fai male?” Chi mi può rimproverare? Non
posso fare del mio ciò che voglio?
Non tema, non tema chi si è rifugiato in
me e da me tutto si aspetta, ma tremino tutti gli altri: mai, come in questo
momento, hanno buona ragione per tremare.
Restami vicino, sposa amata, vivi in me,
per me. Sii felice!
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
27.09.96
La
Mamma parla agli eletti
Miei piccoli, il linguaggio dello Spirito
lo comprende solo chi lo possiede. Non chiedete di essere compresi da chi è
tanto distante da voi e non stupitevi di tale incomprensione generale. Vi ho
ripetuto, continuamente, di stare tra voi simili: avrete gioia e sostegno l’uno
dall’altro.
Attendete con pazienza e perseveranza che
venga il giorno, grande e felicissimo, nel quale mio Figlio Santo vi riunirà
insieme: vedrete negli occhi, allora, solo allora, quelli che veramente sono
gli eletti, prescelti per entrare nella nuova terra. Non dovrete ancora
attendere a lungo, perché già Dio sta operando la separazione definitiva.
Piccoli miei, vivete in letizia, perché
grandi delizie sono pronte per voi, docili e fedeli cooperatori del piano
Divino. Vedete come nel procedere i nodi si sciolgono, non certo per la vostra
abilità, ma sempre per l’azione Divina che vi appiana il passaggio e rimuove
molti ostacoli davanti a voi.
Soffre molto chi non ha ancora rivolto il
suo sguardo a Dio e preferisce le tenebre alla luce: mai, come ora, il buio è
stato impenetrabile e la speranza vana per chi persevera nel male e vive nel fango
del peccato grave. Il nemico non risparmia colpi crudeli; Dio permette che ciò
accada, in attesa di un ripensamento, di un cambio di rotta, di una
conversione. Le prove, ben accolte, possono ottenere risultati meravigliosi:
Dio mai permetterebbe il dolore, se da esso non volesse trarne gran bene.
Piccoli cari, che Dio ha scelto ad uno ad
uno, grandi meraviglie avvengono in voi ogni giorno: Dio opera continuamente e
si accinge a farne di ancora più grandi. I miei occhi scrutano nel profondo dei
miei cari figli: quanta armonia vedo in alcuni cuori, quanta musica soave! Come
gioisce l’anima mia, per tutto ciò!
Perseverate, piccoli, tanto amati, siete
come un giardino fiorito che spande ovunque i suoi effluvi ed aggiunge fiore a
fiore, bocciolo a bocciolo. Non vi turbi il lezzo del mondo sviato; certo esso
sparirà, solo quando Dio porrà sul grande libro della storia passata la parola
“fine”.
La vita è il più gran dono per chi ne ha
compreso il significato e ogni giorno è un passo avanti verso la grande
felicità. Donate a Dio ogni sacrificio, ogni pena, ogni tormento: mai passerà
giorno senza sentire la dolce carezza Divina. Benedite ed adorate, senza
interruzione: questa vostra, incessante, preghiera è una pioggia fitta di
grazie che scende ancora per chi vuole coglierle.
Non sempre sarà così miei cari, non
sempre. Siatevi ben preparati. Chi non vuole capire non potrà più cogliere
l’occasione per farlo. Ancora un poco, piccoli miei, ancora per poco,
piccolini, dovrete sospirare e patire: il grande Re viene a portare gioia,
tanta e tale, quale mai si è goduta.
Servite Dio. In ogni istante, fate ciò che
egli desidera: una grande sorpresa vi sta preparando, una gran bella sorpresa!
Gioite. Vivete in letizia.
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima