Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

 

03.10.96

 

 

Eletti, amici cari, lasciatevi guidare dal mio Amore e nulla fate, senza consultarmi con la mente e con il cuore. Maggiore è la vostra dedizione maggiore la felicità che avrete: ogni cosa diviene gioia, ogni sacrificio letizia, ogni tribolazione gaudio, se siete immersi in me. Solo in me potete trovare la piena soddisfazione di ogni anelito del vostro essere. La creatura prediletta è stata creata per godere in me, per divenire tutt’uno con me: ella a questo tende e non può avere pace fino a quando non raggiunga questo scopo. Piccoli, che tanto amo, sappiatelo: solo in me troverete la felicità che desiderate. Sarete ingannati, se non vi perdete nel mio abisso infinito. Gli uomini vagano di qua e di là in cerca di qualcosa che li possa rendere felici, ma il loro andare a nulla approda, se non incontrano me lungo il loro cammino. Io, Io, Dio, vado incontro ad ogni uomo, lo prendo per mano per condurlo verso i pascoli, infiniti, della gioia; ma ad essi si accede attraverso il sacrificio e la rinuncia a se stessi.

 

 

Sposa amata, la felicità, grande, alla quale tutti aspirano, non è un sogno irraggiungibile, è il traguardo, al quale ogni uomo può e dovrebbe giungere. Per questo fine ho creato l’essere umano, perché sia felice, tanto felice, sempre felice; è necessario che egli, però, si volga a me, senza deviazioni, senza ripensamenti, senza complicati ragionamenti della mente: deve lasciarsi guidare dall’anelito, profondo, del suo essere che tende a me.

La creatura prediletta, uscita dalle mie mani, ha nostalgia di me, ha sentito il mio profumo Divino e desidera ardentemente vivere in esso. C’è un ostacolo, sempre presente: la sua natura. Corrotta dal peccato originale, dalla macchia che l’ha, per così dire, “snaturata”, essa deve combattere con se stessa, deve uscire da se stessa per entrare in me. In questo processo che sembrerebbe apparentemente arduo, essa non è sola, non è affatto sola: Io, Io, Dio, creatore, sono con lei per aiutarla; ma non voglio fare tutto da solo e neppure desidero costringerla a fare ciò che non sente di fare, ma l’aiuto a vincere la grande battaglia contro il peccato, al quale la sua natura, corrotta, tende. In questo processo solo i primi momenti sono difficili: quando l’uomo si accorge di avere una natura recalcitrante, ribelle ai miei comandi e il suo corpo è trascinato verso la colpa da una forza misteriosa. Su questa bisogna agire: occorre cominciare in tempo, occorre domare, gradualmente, i cavalli bizzarri del proprio temperamento. Ci vogliono pazienza e tempo, costanza e perseveranza; alla fine, ogni uomo ci può arrivare, se vuole trionfare, completamente, su se stesso.

Sposa amata, più l’uomo sta vicino a me, Dio, più facile diviene questa battaglia; più si allontana da me, più indocili divengono i cavalli, fino al punto di dirigersi verso tutto ciò che è nocivo e cadere nell’abisso di fuoco e disperazione. Amata mia piccola, ripeto con frequenza di stare, sempre, più vicino possibile a me, di guardare il mio volto e mai distrarre da esso lo sguardo.

Perché, secondo te, insisto tanto? Non lo farei con tale frequenza, se non ci fossero in agguato tanti e poi tanti pericoli non solo per i lontanissimi o per i lontani, ma anche per i vicini che, di tanto in tanto, amano fare qualche scappatella! Il nemico è assai agguerrito: il tempo, a lui concesso, è quasi ultimato e vuole vedersi vincitore. È la sua grande illusione di sempre; ma in questo tempo troppi uomini lo aiutano a farcela con il loro comportamento, insipiente e stolto! Gli attacchi sono continui e, a volte, tanto sottili da confondere anche i giusti, imprudenti. State sempre con me, amati, eletti, che ho scelto uno per uno per vivere nel mio regno di grande felicità! Non abbandonatemi: occorre la perseveranza per giungere al traguardo e vince solo chi arriva fino in fondo.

Chi di tanto in tanto si lascia attrarre dalle vanità del mondo rischia di restarvi invischiato, perché il nemico non perde tempo. Io, Io, Dio, gli concedo queste ultime possibilità, perché voglio provare la fedeltà dei miei diletti. Ti dico, sposa amata, che colui che mi ami, veramente, nel profondo del cuore, con tutta la sua mente e con ogni fibra del suo essere, ti dico che costui sicuramente, arriverà fino al traguardo. Ti dico di più, diletta che vivi in me: il nemico, vedendo tanta dedizione e totale abbandono a me dell’anima, lascerà la presa, ritenendo inutile perdita di tempo tentare lì, dove nulla c’è da fare; si accanirà contro il debole, l’incerto, il titubante, il sottile ragionatore che per credere ha bisogno di prove, prove, prove ed ancora prove. Costui mai sarà pago di dimostrazioni: neppure davanti al più grande miracolo crederebbe veramente, perché il suo intelletto neppure allora sarebbe soddisfatto. Mia sposa, come lavora, indisturbato, il maligno su costoro! La loro superbia sarà la strada della rovina completa! Nessuna mente umana può accedere alle realtà Divine, per dimostrazione matematica, ma solo per fede.

Lo Spirito parla col suo linguaggio solo a chi lo accoglie con la semplicità del bimbo; fugge lontano dai dotti, dai grandi sapienti della terra, dai sottili ragionatori e riempie di sé i cuori puri, le menti che vogliono essere illuminate solo da luce Divina.

Beati i puri di cuore, perché vedranno presto il mio volto e godranno le più sublimi gioie! Beati i semplici che si lasciano permeare della mia sapienza e non inseguono quella, vana, che il mondo propone! Beato chi, come bimbo, chiude gli occhi e sogna le meraviglie da me promesse: sente una grande dolcezza penetrare nel suo essere, gode attimi di felicità, celestiale, e si prepara a goderla, interamente, per l’eternità!

Amata sposa, il traguardo è vicino: pochi passi e tutti ci siete; ma dovete avere piena fiducia in me, pieno abbandono in me. Seguitemi tutti, senza timore. Il nemico vi farà vedere ostacoli, insormontabili: null’altro può fare, quindi, cerca almeno di spaventarvi. Non fatevi spaventare; proseguite nella pace del cuore e lasciate che la mia gioia fluisca, come fiume, in esso.

Sposa amata, ecco: il nuovo giorno si affaccia con tutte le sue incognite. Affrontalo, rimanendo stretta a me in ogni istante.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

03.10.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Amati figli, Gesù vi vuole condurre verso i pascoli, infiniti, della gioia; desidera condurvi verso di essi, se voi volete. Ogni uomo può, se vuole; ci riesce, se vince in se stesso i desideri della carne e lascia che lo spirito guidi il corpo.

Gesù viene incontro ad ogni uomo di buona volontà e non permette che egli vada, a lungo, nel travaglio, seguendo il suo anelito verso Dio: il Re, lo splendido Re gli si fa incontro per abbreviargli la fatica e mostrargli la sua benevolenza.

Dopo venti secoli di predicazione cristiana, già buona parte della terra dovrebbe essere approdata alla fede nell’unico Dio; ma non è così, figli cari, non è proprio così: una parte della terra, una grande parte ancora non conosce Gesù e un’altra, che pur l’ha conosciuto, è divenuta pagana. Questa situazione, attuale, del mondo addolora tanto il Cuore di mio Figlio che dovrà intervenire con mano potente per strappare i suoi piccoli dalle mani del tremendo nemico.

Aiutatelo, miei cari figli! Aiutatelo: ha bisogno anche di voi, specialmente di voi che tutti a lui vi siete donati! Il grande peccato sociale è dilagato, fino a divenire un oceano; arginate, come potete. Vi chiedo sacrificio ed offerta continui. Vi chiedo perseveranza nelle prove e mai sconforto.

Certe volte vi pare che la meta sia tanto lontana, irraggiungibile; non è così, miei piccoli, non temete: non vi direi che è vicina, vicina, se vicina, vicina non fosse.

La mia piccola figlia, parlando con un’anima, a lei simile, ha detto: “Anche duemila anni fa il nostro amatissimo fratello Paolo parlava di meta vicina, vicina. Quanti secoli sono passati da allora! Quante generazioni hanno atteso il grandissimo evento che invece a questi giorni era destinato!”

Piccola mia cara, per ogni uomo il grandissimo evento è la fine della propria vita che può durare più o meno a lungo, secondo la robustezza; ma viene, sempre, ineluttabilmente! Mai è sbagliato vedere la meta come imminente, perché nessuno sa quando verrà la chiamata di Dio!

Ai vostri giorni ci sono anche coloro che vedranno un evento speciale, specialissimo, del quale Gesù ti ha parlato ed Io con lui. Quando sarà? Attendetelo come imminente. In esso ci saranno la conclusione di un’era e la conclusione di un tipo di vita, la chiusura di un libro e l’apertura di un altro: tutto, nuovo, che mio Figlio già tiene tra le mani.

Siate pronti, quindi, amati figli! Siate pronti, perché Gesù viene, come un ladro nella notte, in punta di piedi e vi chiede conto dell’amore dato e di quello negato.

Datene tanto, tanto: il mondo vi chiede la carità della preghiera, profonda, perché molte anime possano liberarsi dalle catene! Pensate a null’altro che a donare il più possibile a Dio le vostre energie: molto ora vi chiede, perché questo è il momento della massima necessità.

Sia la SS.ma Eucarestia il centro della vostra vita. Offrite, durante il sacrificio Divino, offrite tutte le anime bisognose, mettendo la vostra, sempre, assieme alle altre.

Siate umili. Ritenetevi sempre indegni, anche se possedete meravigliosi carismi: tutto proviene da Dio, tutto è dovuto alla sua infinita tenerezza, non al merito umano!

Adorate l’Altissimo, giorno e notte, notte e giorno, per consolarlo delle terribili offese e comportatevi come se la meta fosse tanto vicina da averla quasi raggiunta. Supplicate ed offrite tutte le vostre pene a Dio, i sacrifici e le prove: tutto, figli, tutto si trasformerà in gioia, grandissima!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, diletta figlia!

 

                                                                                              Maria Santissima