Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.10.96

 

 

Miei amati, amici, che vedo sempre vicino a me, restate immersi nel mio abisso infinito: vi farò conoscere le meraviglie del mio Amore, istante dopo istante. Esse non sono finite, ma senza limiti. Conosco le necessità del vostro cuore, so quali sono le esigenze del vostro essere. Unico al mondo, solo Io, Io, Dio, conosco a fondo ogni fibra, perché il mio Amore l’ha fatta esistere, la sostiene e la conduce. Che significa, miei amati, restare immersi nel mio essere infinito, senza mai distaccarvi? Significa pregare, pregare col cuore, con la mente, con tutta l’anima. Nella preghiera profonda e continua ci sono la felicità e la forza. Vi ho già spiegato, miei cari, che non dovete stare sempre in ginocchio in un mio tempio per essere veramente miei: chiederei una cosa impossibile. Il cuore vostro deve stare davanti a me: aperto, pronto ad accogliermi in qualunque momento. La vostra mente deve essere aperta davanti a me, perché la mia luce la deve illuminare, prima che prenda qualunque decisione. La volontà non faticherà ad obbedire, se questa sarà sempre la disposizione del vostro animo. Scartate, miei diletti, ogni pensiero che sapete non essermi gradito; allontanatelo, subito, e non permettete che sostino quelli pericolosi.

 

 

Amata sposa, vedo il tuo cuore aperto davanti a me, vedo la mente che cerca sempre la mia luce; così, mia amata, solo così Io, Io, Dio, posso agire, senza ostacoli, sull’anima ed avvicinarla tanto a me da farle gustare la mia, continua, presenza.

Mia sposa, voglio donare la grande felicità ad ogni creatura. L’offro a chiunque la desideri ed operi per conquistarla; ma, come puoi constatare, mia diletta, le persone che vedi felici sono ben poche, quelle tristi e pensierose sono la maggioranza. Voglio, certo, porgere il mio dono a quanti lo desiderano, ma è necessario che l’anima si metta nella condizione di accoglierlo. Certo, se chiedi a chiunque se vuole la felicità, non troverai alcuno che la rifiuti, ma, quando proponi di accettare le condizioni per ottenerla, ecco che tutti si tirano indietro, perché occorre affrontare sacrifici e rinunce che sembrano grandi e difficili all’inizio del processo, ma divengono lievi ed agevoli man mano che si procede.

Sposa mia, se dovessi chiederti quali sacrifici sia disposta a fare per raggiungere la meta, che già conosci, la risposta per te sarebbe ovvia: “Qualunque, mio adorato Gesù, qualunque, per amor tuo. Ogni pena è diletto; tu, Amore, sai rendere dolcissimo anche il fiele!”

Sposa amata, gran parte del mondo soffre le pene più amare, perché non vuole affrontare i piccoli sacrifici iniziali, le minime rinunce; si pone sulle spalle croci pesantissime ed insopportabili, per non voler accettare quelle che Io, Io, Dio, permetto, che sono sempre proporzionate alle forze.

Sposa amata, se il presente dell’Umanità è duro, il prossimo futuro non lo sarà meno, perché il nemico incalza con ferocia e le mie creature non riescono ad opporsi. Cresceranno le pene, volute e procurate, ma diminuiranno quelle di coloro che diverranno sempre più aperti al mio volere.

Amata sposa, ti ho promesso che la felicità sboccerà dovunque ci siano fede e speranza in me; ti ho detto che la gioia scorrerà come fiume impetuoso per le strade del mondo e potrà goderne tanta chi la saprà riconoscere e cogliere. Ognuno ne avrà la possibilità: basterà aprire, bene, gli occhi dell’intelletto e quelli del cuore. Non è questo, mia amata, il tempo del grande dolore, come tanti, erroneamente, ripetono; questo è il tempo della grande letizia, tanta e tale come mai prima c’è stata.

La mia presenza è vivissima sulla terra, percettibile per chiunque aneli a me con tutta l’anima.

Non sono un Dio lontano, irraggiungibile; sono vicino ad ogni uomo e lo invito ad essere tutto mio per godermi, pienamente, subito e poi per sempre. Voglio parlare, dolcemente, alla mia creatura, voglio attirarla a me, come fa la mamma col suo bimbo, quando desidera accarezzarlo e farlo felice. Mentre, però, il piccolo bimbo è docile, docile e null’altro desidera che di essere stretto al cuore della madre, le mie creature predilette sfuggono a me, non desiderano la mia tenerezza, cercano braccia ingannevoli e traditrici. Mia amata, vedo la tua gioia: Io te la dono in misura sempre crescente. Sono assai geloso delle mie anime predilette e non desidero che essere cerchino di qua e di là: le voglio solo per me, tutte per me! Sposa amata, con te non devo faticare: il tuo anelito è verso il mio Amore e Mi chiedi, insistentemente, di dilatare il tuo cuore perché possa amarmi sempre più. Io, Io, Gesù, ti dico che lo farò divenire immenso in modo che tu possa godere sempre più la mia presenza in te. Sarà un processo, sublime, di continua fusione della piccola creatura nel suo, infinito, Creatore che si concluderà, quando Io deciderò. La meta, tanto desiderata, sarà allora completamente raggiunta allorquando la piccola goccia sarà un tutt’uno col grande oceano.

La gioia, che godi tu, mia sposa, è pronta per ogni uomo: è un dono che voglio porgere all’Umanità vivente, perché questi sono i tempi da me preparati sin dall’origine della creazione per l’apoteosi finale della creatura prediletta. Proprio nel tempo della grande felicità, imminente, gli uomini agiscono con la massima disobbedienza. Perché tutto ciò?

Piccola mia, c’è l’azione del principe delle tenebre che vuole che gli uomini vivano nel suo regno di disperazione e non nel mio di felicità sconfinata. Due strade si aprono davanti alla creatura umana: quella della gioia sconfinata in me; quella del dolore e della disperazione, lontano da me. Ad ognuno spetta la scelta e ha massima libertà di farlo. Il processo, iniziato già qui sulla terra, si concluderà col passaggio da un tipo di vita ad un altro. Chi vive in questo momento l’alba di Paradiso sulla terra continuerà a viverla nel momento del compimento di ogni cosa; chi, però, ha scelto la notte per la sua vita ed ha paura della luce, perché verrebbero mostrate le sue azioni maliziose, ti dico, sposa amata, che resterà nelle tenebre e da esse non uscirà. Scelga ogni uomo di questo grande tempo, scelga ciò che desidera, scelga, liberamente; le due grandi strade sono aperte: quella del male, quella del bene. Non ve ne sono di intermedie. Io, poi, Io, Dio, in base alla scelta, darò il giudizio.

Vedi, mia amata, come, rapido, fugga il tempo ed il mio ritorno sia ormai prossimo. Quanti sono pronti ad accogliermi? Quanti percorrono la via della giustizia, quanti sono quelli che amano la luce, perché nulla hanno da nascondere? Se dovessi presentarmi in questo istante vicino ad ogni uomo, quale sarebbe il suo volto? Forse molti resterebbero muti, come quel tale che al banchetto nuziale si era presentato vestito indegnamente! Sposa diletta, quanti farebbero la sua stessa fine, se ora comparissi davanti a loro! Ancora poco concedo, ancora poco per mutare vita; poi, piomberò, improvviso, ed in un attimo muterò la faccia della terra!

Siate pronti, amici, siate pronti, eletti, siate pronti tutti, uomini della terra, perché Io, Io, Gesù, non busserò. L’ho detto e lo ripeto: non busserò, certo; ma le porte, tutte le porte si spalancheranno davanti a me! Entrerò con potenza e prenderò tutto ciò che voglio, subito, senza chiedere, senza aspettare! Viene il padrone, amici cari; viene il padrone per avere ciò che è suo! Preparategli una buona accoglienza. Grande ricompensa avrà colui che l’ha aspettato con anelito amoroso; ma gran brutta sorpresa avrà chi ha approfittato della sua assenza per compiere ciò che è male ai suoi occhi!

Sposa, anche in questo giorno godi le delizie, infinite, del mio Amore e, dammi gioia con l’adorazione continua.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

14.10.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Miei piccoli, non sostino i pensieri cattivi nella vostra mente. Vagliateli, come si affacciano: lasciate i buoni e cacciate i dannosi. Operate sempre con grande umiltà. Non dite a voi stessi: “Sono forte. Resisto. Io non ci cado”. Non siate troppo sicuri di voi stessi, mai, mai, piccolini del mio Cuore! Quando un pensiero indegno si presenta e voi ve ne rendete pienamente conto, lasciate che quelli santi lo caccino fuori con disprezzo, subito. Questo deve accadere, tempestivamente. Vi dico che tornerà sempre più raramente, fino a scomparire del tutto. Se, invece, sosta un po’, si presenterà con frequenza ed esso caccerà via quelli santi per dominare e dettare legge.

Certo, qualcuno di voi mi dirà: “Mamma, spesso, il pensiero malizioso si presenta con tale vigore, da imporsi quasi con la forza.”

Lo so, piccoli miei, vi conosco bene; ma vi ho insegnato anche a resistere a questa tentazione. Chiamatemi, invocatemi, le vostre labbra, secondo l’anelito del cuore, pronuncino l’Ave: non attenderò oltre, verrò vicino a voi e vi aiuterò a vincere l’insidia che sempre dal terribile nemico viene.

Piccoli cari, tenete sempre tra le mani il rosario e sul petto la Croce di Gesù; questi segni, visibili, dimostreranno al mondo che non gli appartenete, che il vostro cuore e la vostra mente appartengono a Dio. Fate tutto, per amore, solo per amore, non per esibizione. Ogni vostro atto sia conforme al segno, santo, che portate addosso. Vi dico che il nemico vi lascerà un po’ di sosta, prima di ritornare all’attacco; nel frattempo, la continua preghiera vi avrà reso forti e decisi per respingerlo nuovamente.

Il mio Gesù vi ha parlato dei torrenti di gioia che vuole donare a chi gli appartiene. Mettetevi nella condizione di accoglierli in voi, staccandovi dalla colpa grave, ma anche da quella meno grave.

C’è un piccolo segreto che la mia piccola figlia ha scoperto: pregare, incessantemente, col cuore, con le labbra, con ogni fibra del proprio essere; pregare, mentre si cammina, pregare, mentre si guida, pregare, mentre si lavora, nel riposo e nella veglia, in ogni istante della giornata.

Sapete che, se la mamma tiene per mano ben stretto il suo bambino, egli non cade, se inciampa, ella lo sostiene. Quando pregate, Io sono con voi e vi tengo stretti a me: non potete cadere, perché il mio Amore vi sostiene.

Piccoli cari, il mondo soffre la tremenda angoscia, perché non prega o prega male ogni volta che non si propone di staccarsi, decisamente, dal peccato. A che servono le lunghissime formule, se il cuore è distaccato da Dio? Non chi dice: “Signore, Signore” si salva, figli cari! Anzi, vi dico che chi prega, per abitudine, chi va in Chiesa, per abitudine, vi dico che corre i più grandi pericoli, perché nella sua superbia si ritiene santo e santo non è, si ritiene arrivato già al traguardo, invece, neppure è partito! Guai ai presuntuosi! Guai ai cattivi servitori che sono perfetti all’apparenza e pieni di marciume nell’interno: sono sepolcri imbiancati!

Piccoli miei, anche se alla coscienza non emerge alcuna colpa, voi, umili e contriti, restate sempre al cospetto Divino, chiedendo perdono, perdono, sempre perdono.

I miei figli più santi sostenevano di essere i più grandi peccatori e la loro vita era già in Dio! Quando il padrone scese a prenderli, vestivano l’abito delle nozze e neppure un giorno dovettero sostare nel luogo di purificazione, perché furono trovati senza macchia e senza ruga. Sia così anche per voi. Il padrone tornerà, presto, sta proprio per tornare; fatevi trovare pronti e belli, come i fratelli che vi hanno preceduto: quanta gioia avrete ed a quale, splendida, festa parteciperete! Sapete: tutto è pronto, ormai, la musica suona celestiale; deve completarsi solo il numero degli invitati.

Vi amo tanto, piccoli miei. Sentitevi, infinitamente, amati; tu, in modo speciale, figlia cara!

 

                                                                                              Maria Santissima