Opera scritta dalla Divina Sapienza
per gli eletti degli ultimi tempi
19.10.96
Amici cari, vengo a voi per
abbracciarvi col mio immenso Amore. Lasciatevi andare,
fedeli, lasciatevi andare nell’onda soave della mia tenerezza. Non
gemete per le delusioni che vi dà il mondo; esso non sa amare, non può amare, se non attinge alla fonte, perenne, che solo in me
esiste. Chi non ha, piccoli cari, non può offrire, chi non possiede non può porgere. In questo difficile momento storico vedo che
cresce l’aridità dei cuori, il buio delle menti; vedo l’uomo, mia creatura
prediletta, divenire sempre più fragile: si allontana dal bene, pratica il
male, resta sommerso nell’errore e nel fango. Ogni giorno che passa, la vita
per lo sviato diviene più difficile: il nemico non lascia tregua. Guai a colui che l’ha seguito nelle piccole cose, guai a colui che
l’ha lasciato fare senza, ribellarsi, subito: ora si ritrova imprigionato in
una rete sottilissima, ma solidissima, dalla quale è assai difficile uscire.
Ecco i giorni grandiosi, nei quali si decidono le sorti umane! Ognuno sta
compiendo con il pensiero e con l’azione la sua scelta: quello che cerca avrà,
quello che sceglie resterà. Quanto sono importanti questi giorni, quanto
conclusivi questi tempi!
Sposa
amata, diletta, che vivi in me, gli uomini non si decidono per la salvezza e
proseguono nei loro errori. Le vie per accedere a me sono aperte, sono molte,
ma l’azione del mio nemico è continua: non riposa di giorno né di notte, opera
in ogni istante, perché non vuole lasciarsi sfuggire occasione. Gli uomini,
invece, attendono e riposano, riposano e non riflettono, cercano svaghi e
passatempi per impiegare i momenti liberi, vogliono godere, senza pensare che
questo è l’unico tempo, che resta, per decidere la
loro sorte eterna.
Sposa
mia cara, non si può vivere come se niente fosse, quando tutto sta accadendo.
Vieni con me per un giro nel mondo, vieni proprio in questo momento. Nel tuo paese è notte, ma in altri è giorno pieno e le città sono
piene di vita, le aziende ferventi di attività; le Chiese, come ti mostro in
tutto il mondo, sempre vuote. Alcune sono proprio chiuse, altre senza anima che
partecipi ai sacri misteri. Guarda, sposa cara, le strade di questa grande
città: sono tanto animate da sembrare cosa incredibile, mostrano
un paese attivo ed assai preoccupato del benessere materiale. Tutti corrono per
esercitare il proprio lavoro, corrono e non si fermano
un attimo. Sposa mia, a cosa serve tanta operosità, se il cuore è vuoto e
l’anima languente? Vedi, vedi questo grande formicolio
di persone: ora, ci sono, tra poco non si vedranno più, saranno tutte sparite e
di esse neppure il ricordo resterà! Esse corrono, senza sosta operano, perché?
Quali beni porteranno con sé alla mia chiamata? Un unico bene: la loro anima,
che essi hanno lasciato languire e patire. Il resto, tutto, deve essere
lasciato: nessun uomo può portarsi dietro qualcosa. Solo la perla, preziosa,
che Io ho messo nell’essere, solo quella accompagna,
per sempre, la creatura umana.
In
questo grave momento storico la massima trascuratezza è proprio
nei confronti delle anime. Vedi i corpi, sposa cara, vedi
come sono curati, ben pasciuti, attivi e scattanti; ebbene, Io, Io, Dio,
concedo energie e forze fisiche per potersi volgere a me. Rendo attivo
l’intelletto perché capisca, palpitante il cuore
perché ami, capace la volontà perché decida. Guarda, invece, che uso viene fatto dell’intelletto, mio dono grandioso: viene usato
contro i miei piani, viene usato contro le mie creature più deboli, viene usato
contro il bene!
I
cuori non palpitano d’amore, come Io, Io, Dio,
desidero, ma fremono d’ira. Si annida in essi il desiderio di prevalere
sull’altro, di abbattere il misero, di calpestare quello caduto, di eliminare
quello indesiderato. Ecco le funzioni prevalenti in questo
momento. Ciò avviene, mentre tutto l’Universo si prepara al più grande
evento mai accaduto.
Le
volontà si uniscono non per me, ma contro di me: chi odia il prossimo odia me; chi offende il fratello offende me; chi prepara
inganni opera contro di me.
Osserva
ciò che accade nel cuore stesso della società che è la famiglia. Prevale il
grande egoismo: il figlio non ama i genitori; il fratello non rispetta il
fratello; la sposa non viene onorata come tale, ma
tradita, abbandonata, lacerata nel cuore e nella carne. Dov’è l’amore, che ho
chiesto? Dove il sublime sentimento che deve unire tutti i componenti
delle famiglie, tutti quelli della società, quelli del mondo? Guarda, diletta,
che sguardi torvi: non c’è amore, non c’è carità; l’amore
è dimenticato e la carità scomparsa dalla terra. Ciò alla vigilia del mio
ritorno. Se si pensa che il giudizio sarà basato sulla carità, quale destino
possono avere tutte queste creature che brulicano nelle piazze, sulle strade,
in ogni ambiente, senza che alcun legame d’affetto fraterno le leghi? Vedo
gravi dissidi e discordie anche intorno al mio altare, tra i presenti al mio
sublime sacrificio: invidie, gelosie, malumori, dispetti, astio, sentimenti
negativi che bruciano nel petto! Ciò sempre alla vigilia del mio ritorno!
Ebbene,
sposa amata, questo voglio dire al mondo, tramite te,
mio, dolce e docile, strumento: convertitevi, uomini! Convertitevi! Praticate
la carità, lasciate indietro gli interessi, dimenticate le offese ricevute,
cacciate fuori dal cuore le serpi velenose che si sono annidate, fate la pace
tra fratelli, cercate la pace e la concordia.
Aiutatevi, unite i vostri cuori e le vostre menti per fare un armonioso coro di
voci che chiedono la salvezza del mondo, che implorano la mia misericordia; Io,
Io, Dio, ve la concederò, ma a patto che voi la offriate agli altri. Chi dà misericordia misericordia avrà;
chi negherà misericordia al misero, che ne abbisogna, se la vedrà negata.
State
uniti con i simili nel cuore. Evitate coloro che compiono
il male e percorrono vie sbagliate, ma teneteli sempre vicini nella supplica:
per essi il pericolo va crescendo, perché il nemico ha in progetto di
catturarli tutti con l’ultima sua trovata, assai astuta.
Convertitevi,
subito, uomini della terra: il tempo per pensare non c’è più; questo è solo per
decidere! Piegatevi ed umiliatevi davanti al vostro
Creatore, Salvatore; Io, Amore, Io, Dio Amore, desidero perdonarvi, desidero
salvarvi tutti, ma non posso, se voi non lo volete! Occorre il pentimento
sincero per il perdono, occorre la volontà di migliorare, di allontanarsi dal
peccato; chi non l’ha, chi non la possiede non è degno di perdono!
Vi
dico e vi ripeto, figli di tutto il mondo: convertitevi e credete alle mie
parole; grandi sofferenze si preparano per i testardi che percorrono le vie del
male! Potete tutti avere, tra poco, la grande felicità: dipende da voi
sceglierla o respingerla!
Sposa
mia, un grande giorno d’Amore è pronto per te e di felicità in me.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
19.10.96
La Mamma parla agli eletti
Miei
amati figli, questi sono i giorni della grande decisione. Le spinte
al male sono molte, quelle al bene assai meno, eppure, tutti devono saper
scegliere, fare il massimo sforzo. Se molti sviano, occorre proseguire sulla
retta via, verso la meta sicura.
C’è l’angelo bianco a capo della Chiesa, il mio papa, il mio
amatissimo papa. Costui è il nuovo Mosè che vi conduce verso la terra della
gioia grande, verso la terra promessa, nella quale
state per posare già il piede. Seguitelo, figli cari, ascoltate
le parole che dice: Gesù parla attraverso le sue labbra! È un dono grande per
un tempo grandioso ed unico.
Ricordate,
però, che nella terra promessa pochi si resero degni
di entrare: una parte del popolo si spense prima, per la sua disobbedienza, si
spense, dopo affanni e sofferenze. Pochi arrivarono, pochissimi, perché non
vollero essere docili, deviarono e non ebbero le delizie promesse.
Piccoli miei, camminate,
diritti, verso la meta, ormai vicina. In voi non ci sia sviamento, non dubbio,
non rimpianto; date tutto a Dio in ogni istante della vostra vita. Se voi tutto date a lui, egli tutto darà a voi, ma il suo, immenso,
tutto.
Se
vi guardate intorno, gli esempi, certo, non vi aiutano a seguire la via del
bene: gli errori che si compiono sono assai gravi; addirittura, qualcuno grida
con insistenza che il male non è male, non deve più essere considerato tale. No, figli carissimi, non sia così per voi. Non ascoltate
quelle voci: è il nemico che parla attraverso di loro. Sia sempre la parola di Dio la vostra guida, la parola che è la stessa oggi, domani,
sempre.
Non
sono mutate le Leggi Divine: quello che ieri non era lecito neppure oggi lo è. Non lasciatevi ingannare dall’astuto serpente che è da
sempre il nemico di Dio e dell’uomo. Se non capite bene, figli amati,
lasciatevi guidare da un santo ministro, da chi parla
guidato, da Dio. Tenetevi, invece, lontani dai falsi profeti che vi promettono
molto per indurvi a staccarvi da Dio, ad operare il
male, a ribellarvi alla santa Legge.
Ciascuno
di voi ha davanti a sé, ben illuminata, la sua via: la luce che fluisce è
quella Divina; prosegua senza incertezze. Certo, ci sarà chi tenterà di
convincervi a fare piccole deviazioni a destra o a sinistra; procedete
diritti, figli cari, come Gesù vi ha insegnato, e vi dico che la terra promessa
sarà lo splendido dono della vostra fedeltà e sarà assai diversa, però, dalla
precedente: ancora più bella, ancora più ricca, ancora più feconda.
Agite
con saggezza e vi prometto con Gesù la più grande felicità. Agite con saggezza ed avrete ogni bene desiderabile. Agite con saggezza e vi sarà tolto il dolore; non si ricorderà proprio più, cadrà
in oblio.
Benedite,
benedite in ogni istante l’infinita bontà di Dio che non vuole che i suoi amati
soffrano e penino a lungo, ma si piega dolcissimo, amoroso, splendido – come il
miglior padre – sulla propria creatura e la cura, l’accarezza,
la ricolma di delizie.
Questo
fa Dio con i suoi fedeli, con i piccoli bimbi, obbedienti ed
umili, che attendono il suo dono.
Certo
che arriverà il dono, figli cari, certo che arriverà e
grandioso ed unico e tale, quale creatura umana mai, mai ebbe. Non temete il
male, se operate il bene. Il bene, che voi fate, vi sarà ricambiato in misura centuplicata. Fatene tanto,
tanto; mai tralasciate di compierlo! Dio è un padrone assai generoso e pronto a
ricambiare.
Piccoli,
venite qui intorno a me. Vi dono la mia materna
carezza e vi benedico tutti, assieme a quelli che avete
più cari.
Vi
amo. Vi amo, tanto!
Maria
Santissima