Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi                                                                                                                                                                                                  Giorno speciale di felicità in Dio

 

20.10.96

 

 

Eletti, amici cari, gioite e state sempre lieti. Mostrate al mondo il viso, gioioso, dei figli di Dio che stanno camminando verso la terra promessa, dove scorrono latte e miele e la felicità è un fiume, impetuoso e dolcissimo, che invade ogni angolo. Miei amati, il mondo non crede alle cose belle. Vedete il volto degli uomini, accigliato e triste, angosciato e stravolto; eppure Io, Io, Dio, dono ancora beni in abbondanza e possibilità di salvezza a non finire! Perché, allora, gli uomini soffrono tanto e non sono mai contenti? Aggiungono beni a beni, danaro a danaro, ricchezze a ricchezze, svaghi a svaghi, godimenti a godimenti e mai sono sazi, mai sono soddisfatti! I volti cupi, i pensieri, tempestosi, denotano la presenza di dubbi e delusioni, di insicurezze e poche gioie. Amici, gli uomini di questa generazione hanno perso la speranza, hanno tradito la loro fede, hanno rinunciato a cogliere i momenti belli della vita per inseguire fole, vane; non hanno fiducia in se stessi, non hanno fiducia nei fratelli. Ciò, perché il loro volto è assai distante dal mio e il cuore non palpita per me. Ognuno si volge al suo simile in cerca di appoggio e sostegno; ma sono ciechi che si appoggiano ad altri ciechi: entrambi finiranno nella fossa, scavata vicino a loro dall’astuto nemico, dall’astutissimo nemico.

 

 

Sposa amata, mai nulla devi temere, mai nulla: Io, Io, Dio, sono con te, diletta. Ti ho posta nel mio Cuore e la tua vita scorre, cuore a Cuore, col tuo Dio. Tu mi stai vicina giorno e notte, notte e giorno, istante dopo istante; Io ti abbraccio, teneramente, e mai distolgo lo sguardo dalla tua vita.

Sii gioiosa, sposa amata, sempre, in ogni momento: questo, per te e per i tuoi simili è il tempo della grande felicità, presente e futura. Tra breve, il passato di dolore non esisterà più, perché una splendida sorpresa è pronta per i miei amati, tanto sublime che nessuno di voi può immaginarsela. Sto per elargire i più grandi doni. Sto per rinchiudere il male nell’abisso del male: esso non tormenterà le mie, dolci, creature predilette, nate per la felicità, destinate a godere le gioie più belle. A lungo ha operato il mio nemico, a lungo ha tormentato la mia creazione: era il tempo delle tenebre. Esse ora si stanno dileguando, non per i meriti umani, sposa amata – gli uomini sono oggi più che mai indocili e disobbedienti – ma per la mia decisione. È tutto previsto nel mio disegno che ora ha pieno compimento. Non eterna doveva durare la tenebra, non eterni il tormento umano e l’insidia del demonio. A questo spirito, maledetto, ho lasciato molto tempo per provare gli uomini; ora, però, il suo tempo sta per scadere: non potrà più assalire né tormentare né straziare né allontanare le creature dal loro Creatore; la sua ira sarà rinchiusa nell’abisso di disperazione e tormento. La mia terra, rinnovata da una nuovissima primavera, rifiorirà con fiori mai esistiti prima, con sorgenti mai sgorgate in precedenza, sarà chiamata: “terra di felicità e di pace”. Questo ho preparato per tutti quelli di questa generazione che si renderanno con le loro opere ed azioni degni di tanto dono. Vivrà chi ha da vivere, vivrà, come mai uomo è vissuto prima, dotato di ogni bene, arricchito di ogni gioia, rallegrato da una natura sempre feconda e mai sterile, perché voglio, Io, Io, Dio, voglio vedere solo volti lieti, perché la tristezza sarà scomparsa per sempre. Godi sin da ora, mia, dolce e fedelissima, sposa: il nemico, gradualmente, si allontanerà perché questo è l’ordine ricevuto da me. Egli che tanta paura fa al mondo e che tanto potere mostra di avere su di esso in questo tempo, è solo uno schiavo che nulla può se Io, Io, Dio, non permetto. Lo imprigionerò, il maledetto, e non potrà più fare male ad alcuno; ora, però, impazza, come belva furibonda, ma agisce sempre lì, dove gli si concede di operare con potenza, mentre si allontana dalle anime che hanno chiaro in fronte il segno della mia appartenenza. Fugge, perché conosce, bene, i miei ordini, che non possono in alcun modo essere trasgrediti. Molto può dove c’è il grande vuoto di un’anima che si è allontanata da me: scaglia su questa tutta la sua folle ira e la rende simile a se stesso affinché ecciti i simili a fare altrettanto.

Vedi, quindi, mia amata, esseri umani, sconvolti, col cuore straziato e la mente completamente confusa che credono di essere potenti, invulnerabili e si dibattono, invece, nelle catene del male, giocati da un nemico astuto che ha in mano le sue ultime carte e le vuole usare con massimo profitto suo e massimo danno mio. Che dolore, sposa amata! Che strazio, nel vedere che i miei figli non riconoscono l’insidia, non capiscono l’inganno e si lasciano trascinare nel fango, per un attimo, di vano piacere, si lasciano dilaniare, per un pugno di monete che tra poco a nulla serviranno loro! Ecco, mia diletta, la causa di tanto sconvolgimento nei cuori e nelle menti: il grande potere che sulle anime ha preso il feroce nemico che ha avuto già l’ordine di sfratto, ma solo non vuole andarsene; con sé vuole condurre più compagnia possibile e ci riesce, per la grande debolezza umana e la poca fede presente nei cuori.

Amata sposa, vedo te sempre vicinissima e tutta mia. Gioisco della tua anima che vive nel mio oceano di gioia; ma ho grande dolore, per tante che vedo separarsi da me, andare sempre più lontano, insensibili ad ogni richiamo, cieche e sorde! Ho mandato schiere di angeli sulla terra per aiutare e convertire gli uomini. Dolci angeli terreni, lievi e suasivi, sono dovunque, vegliano sugli uomini, li inducono al bene, suggeriscono loro le mosse giuste da fare per giungere alla salvezza ed al godimento pieno dei beni, enormi, messi a disposizione dei giusti. Gli uomini, però, mia amata, non seguono i consigli delle mie sante creature, presenti in ogni angolo; anzi, ad esse volgono le spalle. Il bene non fa più presa sul loro cuore; vanno, invece, decisi e superbi, incontro alle insidie del maligno, le cercano con la loro insipienza e superficialità. Egli, diletta, ne ha imprigionati molti, molti, che si accinge a trascinare con sé, al mio basta, che non tarderà.

A nulla servono le vostre suppliche, a nulla le grandi preghiere per le anime dei peccatori, se essi non fanno un puro atto di volontà. Le grandi orazioni hanno potere, se riescono a far nascere il desiderio di salvezza, il pentimento, sincero, delle proprie colpe. Nessuno, sposa amata, nessuno – neppure Io, Io, Dio – può salvare un uomo che non vuole essere salvato: egli può avere occasioni e possibilità a non finire, grazie all’aiuto dei fratelli che fa scendere grazie su grazie; ma l’anima che non vuole coglierle mai giungerà a salvezza!

Sposa mia, questo è proprio il tempo delle grazie innumerevoli, delle possibilità grandiose, ma anche delle decise scelte, definitive e conclusive: o con me o contro di me.

Piccola mia, vivi, intensamente, la tua vita con me e testimonia la grande felicità che si prova, quando si è fatta la giusta scelta: scompare il timore, scompare ogni tristezza, i giorni scorrono, gioiosi e lieti, la speranza sorride da ogni angolo e la vita si colora di felicità, sempre nuova.

Io, Io, Dio, elargisco ogni giorno le mie delizie e faccio assaporare sempre meno gocce di fiele. Ciò proseguirà fino al momento in cui ci saranno solo delizie a non finire e mai più bocconi amari. Ognuno, sposa mia, amatissima, faccia ora la sua scelta, se ancora non l’ha fatta: vedrà, subito, attenuare i suoi mali e crescere la sua gioia. Goda l’uomo le pure gioie che ho preparato per questi tempi; le goda in me, subito, chiedendo umilmente perdono dei suoi errori, implorandomi fino a quando, ancora, mi lascio implorare. Sposa mia cara, nell’oceano di luce e felicità vorrei immergere ogni uomo, ma sono molti quelli che mi sfuggono: potendo avere tutto, come mai in passato, scelgono, invece, l’abisso dove solo dolore e disperazione troveranno! Sposa, opera per me: portami anime perché Io, Io, Dio, le possa rendere, immensamente, felici. Ti dono questo nuovo, grande, giorno d’Amore; vivilo, intensamente, per me, con me.

Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

20.10.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figlia cara, oggi, in modo speciale, Gesù t’invita alla gioia: gioia di essere nata, gioia di essere stata pensata e creata da Dio, abbracciata dal suo infinito Amore, predestinata ad essere suo strumento, prezioso, degli ultimi tempi, docile colomba che lo adora in un tempo di generale freddezza, vive per lui e gli dà lode e gloria in ogni istante col pensiero, con l’azione, con ogni palpito del cuore.

Piccola mia, ti sei persa in lui, in quel meraviglioso oceano che vuole sommergere in sé ogni creatura perché abbia ciò, cui è stata destinata! Non nasce una vita che non sia volta originalmente a questo, grande, destino. Quando tutti gli uomini vedranno la realtà, senza velo, quando capiranno la verità, allora si aprirà per loro un nuovo, grande, splendido orizzonte. Chi si fa condurre dall’onda soave dell’Amore Divino giunge a lui, gioiosamente, senza fatica, come avviene appunto nel mare, quando il corpo si lascia dolcemente cullare e condurre dall’onda, calma e tiepida.

Abbandonata a Dio, l’anima gode. Abbandonata a Dio, l’anima non geme, non trema: sente la tenerezza che è in lui, sente di essere in mani sicure che desiderano solo il suo bene. Per questa piccola, dolce figlia, oggi è un giorno grandioso, ancora più dei precedenti, momento splendido d’intimità, speciale, col proprio Creatore e Salvatore e Spirito d’Amore che è entrato nel piccolo essere pensante per accoglierlo in sé.

È assai difficile per me spiegare e per voi capire il grande e magnifico mistero di un’anima che, partita da Dio, ancora vivente il corpo, anela a lui con tutte le sue forze, volge ogni fremito a lui, ogni palpito a lui, ogni fibra alla sua lode. È un dono grandissimo questa chiamata; è un’offerta grandissima questa risposta.

Esulta in Dio, figlia cara. Vieni vicino a me; insieme, dolcemente, canteremo il Magnificat: sarà il dono che Io oggi faccio a te, per la tua festa! Gioisca la tua anima, come gioì la mia quando comprese quali meraviglie aveva compiuto in me, l’Altissimo. Ancora non ti è concesso di comprendere a fondo; ma non è lontano, ormai, il grande giorno della completa rivelazione.

Vedi, piccolina, com’è facile conquistare la felicità? Basta un sì iniziale e, poi, il fiducioso e totale abbandono. Dio compie miracoli in un’anima che si piega, docile, docile, al suo volere. Dio si offre all’uomo per farlo felice per sempre; ma è proprio l’uomo che si nega a Dio in una continua ribellione!

L’onda, soave e deliziosa, vuole condurre al bene ma, il più delle volte, trova grave resistenza.

Dio non forza, figli cari, non violenta, figli amati; soavemente, agisce, dolcissimamente, opera: occorre mettersi in condizione di comprendere il suo linguaggio, mettersi in ascolto, in silenzio, cuore nel Cuore, unendo i propri palpiti ai suoi.

Ti benedico in modo speciale in questo giorno. Gesù è con me e ti sorride, rinnovando le promesse, che già conosci. Per lui sei come una piccola bimba di pochi anni, appena nata alla vita nuova e volta a viverla, intensamente, secondo il suo, sublime, piano. Sei come un fiore che ha aperto il suo primo petalo e sussulta di gioia nel contemplare l’azzurro del Cielo, nel sentirsi cullato dalla brezza, leggera e profumata.

Tanti altri petali si apriranno e tanti altri boccioli nasceranno, perché la vita è gioia ed allegrezza nel giardino di Dio.

Esulta e canta con me la magnificenza dell’Altissimo.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Maria Santissima