Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
21.10.96
Eletti, amici, che mi state vicino tenete rivolto a me il vostro cuore, posatelo nel
mio. Non abbiate mille timori ed infinite paure: esse
provengono dal mio nemico. Siate sereni e pieni di speranza ogni giorno.
Affrontate con coraggio e gioia la vita; certo, il nemico vi prospetterà sempre
i risvolti peggiori, ma voi non lasciatevi
influenzare, piccoli miei: nulla accade che Io non permetta, fuori dalla mia
volontà, nulla può accadere; avete un Padre che vi guarda con immenso Amore e
provvede ad ogni vostra necessità. L’Universo è diretto da me ed Io opero,
secondo ciò che voglio: lascio grande libertà all’uomo, finché lo desidero;
tolgo il dominio sulle cose, quando Io lo decido. Piccoli cari, non vivete in
continua preoccupazione, come vedo molti fare: rendete pesante la vostra vita,
inutilmente. A che serve, amici miei, la profonda riflessione sul futuro?
Potete mai modificare il mio piano? Potete far
accadere qualcosa o impedire a qualche altra che avvenga? Non avete alcun
potere sul futuro né di togliere né di aggiungere. Non mi sono graditi coloro che gemono, per quello che ancora non sanno se debba
accadere: agiscono in modo insensato e sono sempre turbati, amareggiandosi,
senza merito alcuno, davanti a me!
Sposa
diletta, sia sempre gioioso il tuo cuore, sia sempre
lieto, perché vivi in me, respiri in me, palpiti in me. L’uomo si cruccia, per
mille cose, inutili; perde in tal modo il tempo migliore e non riesce a
cogliere l’istante, prezioso. Chi si cruccia, per il futuro, dimostra di essere
insensato e poco saggio; agisce come un pagano che si adagia solo su se stesso
o sui propri simili. Solo costoro hanno ben ragione di vivere inquieti e
turbati; infatti, cosa può l’uomo? C’è qualcosa che può far accadere o qualcosa che può impedire che
avvenga?
Sposa
amata, più volte l’ho ripetuto e mai finirò di farlo: l’uomo si rende spesso
infelice, per sua volontà; si lascia sfuggire istanti splendidi e non riesce a
gustare i grandi doni, che Io, Io, Dio, porgo. Chi è proiettato verso il futuro
mai gusta il presente, non tesaurizza l’attimo presente, l’unico che conta.
Ti
mostro, mia diletta sposa, i pensieri di alcuni che vivono questo, grande,
momento storico.
C’è
nella loro mente un fitto brulichio di idee, di
progetti, di paure, di preoccupazioni di ogni genere. Vedi,
sposa, come gemono nel loro letto? Non riescono a chiudere occhio, si girano,
si rigirano, pensano e ripensano: il nemico prepara un’altra dose, amara e più
massiccia, di preoccupazioni; li assilla sempre più. Tutto diviene difficile e
ogni passo pieno di insidie. Vedi,
amata mia, quanta agitazione, inutile, li sconvolge? Potrebbero vivere peggio?
Ciò
non per opera mia, Io dono pace e serenità, gioia e speranza, ma per colpa loro
che non gustano i miei, grandissimi, doni.
Guarda
quell’uomo, così tormentato: si alza continuamente, pensa all’indomani e se lo figura tenebroso, pieno di ostacoli e non riesce a
provare un attimo di letizia: quale mai ne potrà avere in una mente tanto
sconvolta? Si preclude il riposo e si prepara in
queste, penose, condizioni ad affrontare la sua giornata. Vedi quest’altro? Ha
visto scene sconvolgenti, create artificialmente sugli schermi per togliere la
pace ai cuori: ora anche costui si agita, senza sosta!
Quanta
insipienza, piccola mia, nell’uomo d’oggi: assai
maggiore di quella del passato che pur mai è mancata! Ebbene, sappiano gli
uomini che tutti i pensieri tempestosi, che sconvolgono l’animo, mai vengono da
me, Dio; sono sempre opera del maligno che vuole ingannare, turbare, straziare
e sconvolgere. Ciò che proviene da me è sempre consolazione, gioia, pace ed amore.
Chi
è mio, chi ha la mente volta a me mai può provare
sconvolgimento: sempre una grande pace regna nel suo essere, perché viva è la
speranza e profonda la fiducia nel mio aiuto.
Certo,
mia amata, nel mondo in ogni istante accadono cose, terribili, che Io, Io, Dio,
non impedisco; ti dico che nel futuro lascerò che i lupi si sbranino fra loro, senza più impedirlo, come sinora ho fatto. Ogni male, che
percorre la terra, che ha percorso la terra, che ancora la percorrerà, non
viene da me: non mi vengano attribuite responsabilità
che non ho! Il male, figli cari, viene sempre dal nemico, che voi non
ostacolate, che voi non combattete con coraggio. Si lascia che egli operi,
senza mai contrastarlo! Ecco, sposa amata, il risultato di questa grande
debolezza dell’epoca presente: gli uomini si combattono, si lacerano,
si odiano, si ostacolano con ferocia per prevalere l’uno sull’altro! Io lascio
fare sempre più ai malvagi perché sia di ammonimento a coloro
che debbono capire. Il male, sposa mia, mai è fine a se stesso, ha
anch’esso una sua utilità, altrimenti, non lo permetterei. Spesso, nel dolore
la coscienza, sopita, si risveglia, il torpido si risveglia
dal suo torpore, riflette e decide di mutare vita.
Questo
sto operando in questo preciso momento storico; questo sto operando con grande
potenza: permetto che accadano anche i mali peggiori perché coloro
che debbono capire capiscano, quelli che debbono vedere vedano, quelli
che debbono sentire sentano.
Vedo,
tuttavia, che gli uomini ascoltano, vedono,
comprendono, ma non mutano vita, tanto sono radicati nella loro debolezza e nei
loro difetti. Ogni ammonimento è un dono grande, è un’occasione da cogliere,
senza indugio, perché verrà anche il momento nel quale cesseranno gli
ammonimenti ed ognuno dovrà solo raccogliere ciò che
ha messo insieme nel tempo propizio. Che accadrà a coloro che nulla hanno messo
insieme, a quelli che hanno visto, ma come se non avessero visto,
hanno sentito, ma come non avessero sentito, sono stati, ampiamente, ammoniti,
ma non hanno mutato di una virgola la loro vita? Potranno
dire a me giudice, perfetto: “Non sono stato aiutato. Non ho avuto il
tempo per comprendere. Nessuno mi ha detto nulla”? Ho
concesso anni preziosi, giorni preziosi, istanti
preziosi: guai a chi li lascia scorrere, senza frutto!
Sposa
amata, godi le pure gioie della vita. Godile, sempre, in me: solo attraverso di
me è possibile giungere ad esse. Il cuore palpiti
accanto al mio e non conoscerà turbamento; la mente viva nella mia luce e non
conoscerà confusione; la volontà non si discosti dalla mia e non farà scelte
nocive. Ecco il grande segreto della felicità sulla terra, in attesa della
perfetta felicità che sta per aggiungersi e completarla nel prossimo futuro.
Dico
ai miei fedeli: godete ora, amati, godete sin da ora
in me. Donatemi i vostri affetti, i beni, tutto ciò che avete. Lasciate che Io,
Io, Dio, sia il vostro amministratore di fiducia.
Offritemi
le creature che più vi sono care, le cose, che più ritenete preziose.
Offritemi, prima di tutto questo, voi stessi, ogni cellula del vostro essere e
vedrete le meraviglie, che compirò per voi: saranno tante e tali che resterete
felicemente stupiti.
Amici
cari, so che avete tanta pena, per le persone, tante care al vostro cuore, che
ancora arrancano sulla via della fede oppure non sono ancora avviate; ebbene, a
nulla serve che voi vi angustiate, senza fare ciò che serve. La vostra sola
preoccupazione a nulla approda; se pensate e ripensate, se pensate e vi
agitate, nulla risolvete: affidate quelli che tanto sono cari al vostro cuore,
affidateli a me che opero meraviglie per chi tanto mi ama ed
in me confida!
Sposa
diletta, un altro grande giorno d’Amore è sorto per te. Riposa sul mio Cuore,
sposa diletta, e godine l’infinita dolcezza.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
21.10.96
La Mamma parla agli eletti
Vi
amo, piccoli miei. Immensamente, vi amo. Per nulla
turbatevi: Gesù vuole la pace del vostro cuore, Gesù vuole la letizia nelle
creature, predilette, che gli appartengono.
È
gioia la vita, è esultanza l’esistenza vostra, perché l’avete affidata a Dio.
Egli,
miei amati, crea per la felicità e vuole che ogni anima giunga ad essa; ma non forza, non costringe, non usa le maniere
forti: nessuno deve essere salvato a tutti i costi. Chi aspetta una simile
azione da Dio attende invano.
Docili
ed obbedienti, dovete presentarvi davanti al volto
Divino: docili, perché questa è la vostra volontà; obbedienti, perché questa è
la vostra, libera, decisione.
se è vero che Dio vi ama
immensamente e vi vuole salvi è anche altrettanto vero che la salvezza deve
divenire una vostra conquista, una personale scelta.
Ecco,
figli cari, ecco, figli tanto amati: Io sto preparando
il mondo a fare una scelta generale in questo senso. Vi parlo, vi aiuto, vi
sostengo, sono con voi, sono per voi, sono col mondo, sono per il mondo. Voi, eletti, piccolo resto, fedele a Dio, siete con
me, vi lasciate guidare, sostenere e sorridete davanti alle prove, perché
sapete di essere saldamente sostenuti dalla Mamma. Il mondo, invece, non si
lascia guidare, non si lascia sostenere e impreca
davanti alle prove che sono purificazione, indispensabile; ciò, perché non mi
vuole riconoscere né seguire. Io porto gli uomini a Dio e tutti li voglio
condurre da mio Figlio perché egli li faccia felici al massimo della felicità!
Il
tempo del dolore è, ormai, assai breve; quello della gioia sarà eterno. Eppure
molti stanno rinunciando al grande godimento per non sopportare il breve attimo di tribolazione.
Quanta
insipienza nei miei poveri figli! Cosa devo fare per
far comprendere la grande verità?
Gesù
mi dice: “Mamma amatissima, non ho più tempo per aspettare coloro
che sono ancora assai lontano. Tutto, ormai, deve giungere a compimento.
Ho aperto la strada ad ogni uomo e l’ho illuminato col
mio raggio guida; cosa dovevo fare più di ciò che già ho fatto, cosa posso fare
più di quanto sto già operando, aiutato dai miei angeli celesti e terrestri?
Mamma
Santissima, non piangere per i figli che scelgono, deliberatamente, la via
della rovina; tutto ho operato perché si redimessero.
Chi ha scelto, liberamente, di allontanarsi da me non mi avrà; chi non mi ha
cercato non potrà più trovarmi, tra poco, allorché
consegnerò il genere umano al Padre perché completi la sua opera. Chi mi
resterà fedele fino in fondo, senza lasciarsi soggiogare dalle sottili arti del
mio nemico neppure nelle minime cose potrà godere le sublimi gioie, preparate
per i giusti ed i fedeli degli ultimi tempi. Mamma
cara, esulta coi figli che ti circondano; insieme,
godrete, mentre uno spesso velo scenderà per loro sul passato penoso.
Ognuno,
che voglia venire a me, ha le strade tutte aperte; prendili tra le tue braccia,
amorose, questi piccoli che hanno questo anelito e
porgimeli perché Io li avvolga col mio Amore e li salvi”.
Queste
le parole di mio Figlio Altissimo; ora Io porgo a lui le piccole ed amate creature che a lui tendono ed hanno le braccia
rivolte al grande Signore.
Figlia
amata, assieme a chi tanto ami, ti offro al mio Gesù
in questo grande giorno, speciale, d’Amore. Egli vi stringe al Cuore,
ricolmandovi delle sue delizie perché siate felici in questa nuova, grande
primavera dello Spirito.
Vi
amo. Godete. Esultate. Amatevi di Amore Divino.
Maria
Santissima