Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

22.10.96

 

 

Eletti, si apre un’altra alba luminosa, luminosa, anche se il tempo è cupo; è tale nel vostro cuore perché la mia luce lo illumina. Miei cari, quando aprite i vostri occhi al mattino, pensate che questo è il primo, grande, dono che vi faccio, il primo della nuova giornata. Se la gioia viva è in voi, lodatemi e beneditemi, per la gioia. Se un po’ di dolore si affaccia, non si turbi l’anima vostra: anch’esso è un dono, un grande dono, spesso poco comprensibile, ma sempre molto fruttuoso. È il dolore che purifica l’anima ed il corpo. Capitelo, piccoli miei! Sappiate tuttavia, che Io, Io, Dio, vi conosco profondamente, Io, Io, Dio, vi amo, immensamente, e mai vi faccio soffrire più del necessario né tribolare più di quanto occorra. In questo giorno, meraviglioso, d’amore che voi date a me, nel limite delle vostre possibilità, ed Io dono a voi, nella mia infinita ricchezza, c’è già l’inizio della nuova, splendida, primavera di felicità. Sapete, miei amati: perché un fiore sbocci occorre che prima ci sia il seme, poi, il germoglio, poi, la tenera gemma. Esso non nasce, così, all’improvviso, dal nulla. Vivrete la grande primavera del mondo, voi che avete il mio seme che è divenuto germoglio, poi, tenera gemma ed infine splendido fiore che sta aprendo i suoi petali vellutati, ad uno ad uno, nel mio giardino d’Amore, cullati dalla splendida brezza, che Io mai faccio venir meno!

 

 

Sposa mia, amata creatura, che il mio Cuore stringe a sé e le mie mani hanno plasmato e la mia mente progettato da sempre, anche oggi t’invito alla felicità, alla più grande felicità in me: vedi l’alba, luminosa, che irradia la sua luce sulle belle creature che si sono lasciate andare all’onda soave della mia tenerezza.

Sposa mia, queste opere mie sono felici, come tu, amata, sei felice, sempre più, perché ogni cellula è permeata dal mio Spirito ed il cuore pulsa solo per me, la mente si bea della mia luce e l’essere intero vive la nuova vita Divina.

Mia diletta, grandi meraviglie ho preparato per questa Umanità del duemila: meravigliosi doni, mai offerti in precedenza. Ho preparato ogni cosa in maniera sontuosa perché tutti potessero godere, a loro agio, dopo aver sofferto lungo tempo, a causa del mio terribile nemico.

Vedi, sposa, come sono grandi e continue le meraviglie del mio Amore: di delizia in delizia trascorre la vita, le pene non sembrano più tali e le tribolazioni si dissolvono, come neve al sole!

Perché, allora, gli uomini indugiano tanto a fare la loro scelta?

Piccola sposa, mia amata, un nemico terribile si aggira tra gli uomini, una forza spirituale che entra, subdolamente, nei cuori, nelle menti, prima, di coloro che dirigono, poi, in quelle dei più piccoli, attraverso di essi. I più influenti, in senso positivo o negativo, sono proprio coloro che sono nei posti di dirigenza: hanno una enorme responsabilità, perché la massa guarda a loro, al loro esempio, alla loro testimonianza.

Il mio nemico agisce con maggior forza proprio su coloro che sono sotto gli occhi di tutti: proprio in queste menti versa in abbondanza il suo veleno e proprio in questi cuori pone i sentimenti più negativi. Ecco, fa di costoro i peggiori esempi, sono essi oggetto di scandali che avvelenano le masse. Avviene, sposa amata, ora quello che avveniva nel passato, quello che è sempre avvenuto, per opera di un re corrotto. Se il sovrano era tale, tutta la popolazione si sviava e, se egli adorava gli idoli sulle alture, la popolazione faceva altrettanto e tutti si corrompevano dal più grande al più piccolo. Ecco anche oggi l’astuzia del maligno: basta influenzare chi ha più potere per poi avere nelle unghie tutti gli altri.

Osserva, diletta, osserva quanta corruzione e degradazione esistono tra la classe politica, dirigente del tuo paese: pochi sono i giusti, molti i corrotti! Gli esempi, che dànno, sono i peggiori: presto avranno un’infinità d’imitatori, pronti a spalleggiarli. La tua bella patria avrà ancora da soffrire, piccola mia, perché le colonne portanti sono profondamente inclinate e non c’è più alcuno che sappia sostenere il peso di questa nazione.

Sposa amata, vedo il tuo grande dolore, dipinto sul tuo viso, per le mie parole; ma non gemere, mia amata: mai abbandonerò un popolo, del quale tante anime belle sono in adorazione giorno e notte; per i pochi giusti, a me fedeli, avrò misericordia dell’intera nazione che non crollerà, completamente, sotto il peso della sua malizia. Avrà, però, un grande ammonimento che farà rinsavire parecchi stolti e svegliare tanti torpidi: sarà ancora il mio grande Amore ad agire e la mia misericordia ad abbracciare gli uomini.

Sposa cara, amo in modo speciale il tuo paese e per esso ci sarà un trattamento unico.

Tornino a me gli uomini che hanno in mano il potere; ascoltino la voce, accorata, del mio vicario e seguano le sue parole che sono le mie parole! Se in questo breve spazio di tempo vedrò un cambiamento nei dirigenti ed in tutti coloro che sono posti in alto, agirò ancora con grande misericordia: il paese sarà risparmiato dalla rovina e le sue sorti risorgeranno. Diversamente, non gli saranno risparmiate le sofferenze, non certo volute da me, ma procurate dagli uomini stessi: uno si scaglierà contro l’altro e il testardo cozzerà contro il suo simile con il risultato che si può immaginare. Sarà un danno per l’intera nazione che sconterà in tal modo le proprie colpe.

Nessun male partirà da me, sposa amata; nessun male mai può provenire da me: sono gli uomini stessi che con le loro mani se li procurano. Il mio intervento è stato continuo ed è continuo per evitare il peggio; ma, se il mondo non si volgerà, in breve, a me, Io, Io, Dio, li lascerò fare, senza oppormi: i lupi si divoreranno fra di loro, dopo, però, aver decimato il gregge, abbandonato dal pastore.

Non alzerò mano per intervenire, mia piccola, e accadrà ciò che gli uomini hanno voluto. Ognuno sarà vittima delle sue scelte, sbagliate. I miei fedeli avranno il mio tenero Amore, perché ad esso si sono affidati, avranno tutta la mia misericordia, perché essa hanno implorato. Non tema chi è mio, non tema chi si è affidato a me e si lascia condurre, come bimbo dalla madre; nulla, proprio nulla ha da temere: da me solo bene proviene, solo gioia fluisce. Il dolore dura un attimo; la felicità è eterna. La tribolazione è un lampo che appare e scompare; la letizia è un torrente che fluisce da ogni strada e lambisce ogni riva del vostro essere.

Amo, sposa cara, amo, immensamente, le mie creature e tutte le vorrei salvare; per questo motivo, parlo a loro ogni giorno e la Madre mia dolcissima posa i suoi piedi, visibilmente, sulla terra. Ma quanta incredulità c’è ovunque e quanto scetticismo: le nostre parole non vengono seguite e le mie Leggi sono, continuamente, violate! Vedo le amate creature, destinate alla grande felicità nel mio progetto iniziale, avviarsi invece alla più grande rovina, procurata dalla loro stessa insipienza!

Io, Io, Dio, sposa, mai opero il male: mai proviene da me. Lo sappiano gli uomini: sono essi stessi che lo creano per sé e per gli altri, ogni volta che si abbandonano alle forze del male.

Esultate, giusti. Esultate in me e non temete: davanti a voi il nemico trema, perché Io, Io, Dio, vi precedo ed egli vede il mio volto. Proseguite nella giustizia e nell’amore ed attendete nella letizia il mio ritorno.

Sposa, amata sposa, le mie braccia ti accolgono. Non temere per nulla e non gemere per alcuno. Vivi in me: proteggerò, come un’invulnerabile fortezza, te e tutte le creature che ti appartengono e che il tuo cuore ama, teneramente. Esulta e ama.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

22.10.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Eletti, amati figli, aprite i vostri petali al caldo sole che vi scalda e vi illumina. Piccoli cari, questo sole non conosce tramonto. Il suo raggio mai si spegnerà e la sua luce durerà per sempre.

Figli cari, siete sbocciati ad una nuova vita che mai avrà fine. Esultate, per il grande dono ricevuto che non è di un giorno, ma di un’eternità.

Non sapete, figli, ciò che possedete, lo capite solo in maniera superficiale; ma, quando lo comprenderete a fondo, benedirete ogni istante vissuto per Dio, ogni attimo dedicato a lui, ogni sacrificio offerto al suo nome. Ogni volta lo ripeto e sempre lo farò, finché mi sarà concesso di farlo: figli, amati figli, questo ancora è tempo di costruire. Fatelo, senza perdere un attimo. Fatelo, finché l’infinita generosità di Dio ve lo permette: il tempo, che avete, non l’avrete più; il tempo perso, inutilmente, non riuscirete più a recuperarlo, perché sta per consumarsi, completamente.

Non pensateci su neppure un secondo: date tutto a Dio; offrite il vostro essere a lui che ne farà un capolavoro, così, come ha fatto sempre delle creature che tutte si sono donate a lui!

Vi amo, piccoli. Desidero tanto che siate molto felici, che possiate ottenere i posti di massimo prestigio davanti a Dio. Perché questo avvenga occorre essere attivi e laboriosi, servi, sempre pronti al servizio.

Certo, il mondo vi offre innumerevoli distrazioni; voi lasciatele tutte da parte e non fatevi sviare, perché anche un solo istante sprecato in vanità è un istante che non tornerà più. Certo, vedete intorno una folla, immensa, persa dietro alle stupidità, che nulla costruisce e molto demolisce. Ebbene, figli cari, vi chiedo di staccarvi da quella moltitudine, di non seguirla, di voltare le spalle ai piaceri mondani, che vi vengono offerti, e fermare l’attenzione sulle meraviglie, sublimi, di Dio. La gioia che provate in esse è felicità durevole, costruttiva, eterna: godete, subito, santamente; godrete, poi, in futuro, senza mai vedere la fine della gioia. Piccoli, aspirate ai beni eterni, solo ad essi!

Qualcuno mi dice: “Mamma cara, devo rinunciare a questo, a quello; devo volgere le spalle a tante cose!” Così è; ma questo o quello, del quale parlate, e le cose, alle quali rinunciate, tra poco, tra molto poco non esisteranno più, come coloro che in esse hanno posto il loro cuore. Sparirà il soggetto assieme all’oggetto!

Guai a chi volge il suo interesse solo a ciò che è destinato a finire, senza lasciare neppure la traccia! Quanta delusione nell’aver creduto a fole! Tra poco ci sarà un grande cambiamento, radicale, totale, conclusivo. Che resterà dei grandi beni accumulati, dei tesori ammassati, dei superbi progetti, pronti per essere attuati? Nulla, figli cari, nulla! Fissate il vostro sguardo solo su ciò che è immutabile, eterno, durevole e costruttivo. Non dite: “Tutti fanno così; pare difficile andare controcorrente.” Vi dico che chi ha seminato vento raccoglierà tempesta! Tanti uomini ora si trovano in questa condizione difficile. Io parlo e chiamo, invito il mondo alla conversione; ma non sono ascoltata! Alcuni promettono; ma, subito dopo, già si sono scordati le loro promesse.

Vi esorto, figli cari, eletti, fedeli a Dio, a cogliere ogni istante per completare la vostra costruzione. Ora lo potete fare; ora, non dopo, Gesù permette, ma tra breve dirà: “Alt!” Da quel momento si fermerà ogni cosa!

Perseverate nell’obbedienza e nella docilità: godete, subito, e godrete, poi, per sempre!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima