Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

26.10.96

 

 

Eletti, miei cari amici, rifugiatevi nel mio Cuore, rimanete felici in esso: vedrete il nuovo Cielo e la nuova terra realizzarsi di giorno in giorno. Intorno a voi ci sono angoscia, tormento, ingiustizia, inganno? Ebbene, Io toglierò ogni angoscia, ogni tormento e non ci sarà più ingiustizia né inganno. Piccoli miei, consolatevi ed attendete: vedrete l’alba divenire giorno pieno ed il sole salire alto nel Cielo con una luce talmente, sfolgorante, quale voi mai avete veduta. Gioite in me ed esultate nel mio Amore, perché tempo di gioia, grande, è questo: vi prepara un futuro, luminoso, quale nessun uomo ha avuto così. Vivete per me in ogni istante, anche se per far questo dovrete affrontare una corrente, impetuosa, che vi costringerà ad impegnare tutte le vostre energie. Siate miei, mentre il mondo si allontana e tenta di trascinare con sé ogni valore. Non tarderanno gli uomini stolti a vedere il disastro della propria vita, spesa invano; quando, però, se ne renderanno conto, potrebbe essere troppo tardi.

 

 

Sposa mia diletta, resta abbracciata al mio Cuore e ricevi, sposa cara, ricevi le gioie più pure che solo da me provengono. Ricevi, amica fedele, e dona ciò che puoi, ciò che possiedi, tutto il tuo essere: prendo gioia dalle mie, pure, creature e per i loro meriti, dal mio Cuore escono torrenti di grazie che si riversano sull’Umanità tanto bisognosa.

Offro ancora la mia misericordia, ma essa ha fatto un passo indietro e la giustizia uno avanti; così procederà, fino a quando la seconda precederà e regnerà al posto della prima per un tempo da me stabilito. Ogni disordine deve tornare ad essere ordine; lì, dove c’è buio, deve tornare la luce e ovunque deve tornare l’armonia primigenia. Fintanto che ciò non accade, agirà la mia giustizia e continuerà a percorrere la terra in lungo ed in largo. Chi ha da godere, mia sposa amata, godrà, ma chi ha da soffrire soffrirà: ognuno, secondo la propria scelta.

Tu mi chiedi misericordia per ogni uomo, tu supplichi giorno e notte davanti al mio volto affinché perdoni, perdoni ancora. Piccola cara, questo vorrei fare, questo solo vorrei fare; ma gli uomini sono deviati, per niente pentiti, sono angosciati, a causa della grande purificazione, ma non vogliono riconoscere le proprie colpe: non conoscono umiltà, ma grande superbia. Non si pentono, sposa amata, non supplicano il mio perdono, ma alzano il capo con arroganza, cercando di sfidarmi.

Chi vuole il perdono deve chiederlo. Chi desidera riconciliarsi con me deve sottomettersi al mio volere e piangere sul proprio peccato. Ho pietà, ho grande pietà di uno spirito contrito; qualsiasi sia la sua colpa, Io, Io, Dio, la perdono e la dimentico, ma nulla offro a chi nulla mi chiede. Volgo la faccia davanti ai superbi, ma mi commuovo dinanzi agli umili, ai docili, ai sottomessi che implorano con il viso inondato di lacrime.

Questa generazione, corrotta, non riconosce la propria miseria, non si piega davanti a me; spesso la grave colpa diventa vanto e ciò, di cui dovrebbero vergognarsi, oggetto di lode!

Amata, che stai davanti a me per ottenere grazie e perdono per i gravissimi peccati che si commettono, Io, Io, Dio, sono il Padre amoroso che ancora aspetta il figliol prodigo che torni, dopo aver sperperato tutti i suoi beni. Attendo per perdonare, attendo per consolare, attendo per dare gioia, attendo, mia diletta; ma quelli che vengono da me sono assai pochi e quelli che si perdono in grande numero! Se il mondo non si converte, subito, non avrà più la mia benevolenza. Sono in piedi, vicino alla porta, non solo per aspettare gli ultimi arrivati, ma anche per chiudere l’uscio: quando esso sarà chiuso, tutto diverrà vano per colui che è rimasto fuori. I miei prediletti godranno; ma gli altri non avranno più scampo.

Sposa amata, resta, certo, resta in preghiera continua sul mio Cuore. Resta, amata. Il tuo amore mi dà gioia e la carità, che usi verso il prossimo, porterà a me ancora delle anime che si affretteranno, spinte dal mio vento lieve e carezzevole, ma anche trascinante. Quante, però, non si lasceranno smuovere e resteranno fuori al vento, alla pioggia, travolte dalla bufera!

Non gemere per questo, mia sposa: quando ciò accadrà tu non soffrirai più né soffriranno le altre anime elette. Neppure la Madre Santissima intercederà più: tutto sarà compiuto. Ognuno sarà felice, gioirà solamente e il dolore verrà dimenticato.

Sposa amata, quello, che Io desidero, desidera; quello, che Io, Io, Dio, respingo, respingi. Paleso con chiarezza il mio volere ai miei più fedeli affinché, secondo questo, essi abbiano una regola di vita. Apro il mio Cuore a chi mi ha donato tutto il suo; ma sto in silenzio dinanzi a chi è divenuto una fortezza, chiusa nell’ostinazione e nella disobbedienza.

L’Umanità, che non si converte, che non si piega, che non si pente dei gravissimi peccati, vedrà il mio volto, severo, e tremerà davanti ad esso: non più Dio Amore, Dio tenerezza, ma Dio giustizia, perfetta giustizia che nulla lascia sfuggire! Dove potranno rifugiarsi i ribelli che Io non li ritrovi?

Se si riparano nell’antro più profondo, Io sono lì; se cercano l’angolo più riposto, Io sono là; se volano nel Cielo, Io sono là: dovunque vadano troveranno me ad aspettarli per giudicarli, secondo le loro colpe.

Vedi, sposa mia: quanti peccati si commettono nel mondo! Pensi che uno solo resterà impunito?

No, piccola mia: ognuno pagherà i suoi debiti, fino all’ultimo spicciolo.

La Madre Santissima supplica i figli di convertirsi. Le mie creature predilette si uniscono a lei nella supplica e una preghiera, incessante, sale a me.

La porta del mio Cuore è socchiusa: vuole accogliere tutti gli uomini di buona volontà per salvarli e farli felici. Ma quanti ne sono ancora restati di uomini di buona volontà?

Siccome la mia attesa diviene vana, chiuderò le porte e strapperò l’ultima pagina di storia umana.

Un’altra, tutta nuova, inizierà; ma sarà un presente con poco passato. Solo i nuovissimi germogli resteranno; ma da essi ricaverò fiori e frutti in grande abbondanza.

Piccola sposa, sai, perché più volte l’ho ripetuto, che l’albero che nulla produce va tagliato e bruciato, ma quello, che mi offre sempre un frutto maturo, Io, Io, Dio, lo benedico e lo rendo fecondo, fecondissimo: anche una sola pianta, un’unica pianta riempirà i miei magazzini fino al colmo.

Eletti, amici cari, fatemi trovare sempre un frutto maturo, così, come fa la piccola sposa che stringo al Cuore: Io lo gusterò e benedirò la pianta che l’ha prodotto.

Stringiti a me, dolce colomba, e gioisci, perché un nuovo, splendido, giorno è sorto per te. Godi, amata, godi in me e sii luce per il mondo, un raggio della mia luce.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

26.10.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Miei cari figli, vivete in Dio la vostra vita. Versate nel suo Cuore, dolcissimo, ogni vostra pena:  avrete tanta gioia e tanta energia per proseguire fino in fondo. Proclamate con coraggio la verità; proclamatela, senza aver paura di nulla. Voi figli siete il sale della terra, siete le lampade, accese, che Dio ha messo sul monte perché facciano luce ai popoli.

Dio, figli cari, opera attraverso di voi. Voi siete i suoi preziosi strumenti, dei quali si serve per mutare la faccia della terra. Siate lievito, piccoli miei: ognuno di voi ha un suo, preciso, compito che ben conosce. Ogni compito è differente dall’altro, ma ugualmente necessario.

Questa Umanità ha poco tempo per mutare vita; occorre quindi che voi utilizziate ogni istante, ogni attimo. La vostra vita deve divenire dono, totale, a Dio. Egli ora vi chiede molto, perché proprio in questo momento ha bisogno di molto. Offrite, figli cari, offrite, senza riserve, sacrificatevi, senza risparmiarvi: siete le uniche cellule sane di un corpo gravemente malato.

Trasmettete il vostro vigore a quelle che vi sono vicine; sostenete quelle che gemono, aiutatele a guarire. Quando anche queste saranno risanate faranno la stessa cosa che voi avete fatto e, in breve, l’intero organismo prenderà vita e speranza.

Non chiedetevi cosa accadrà delle cellule cancrenose che pur resteranno. Lo sapete, miei piccoli, lo sapete, perché Gesù ha parlato chiaro, sta parlando assai chiaramente: se in breve tempo ogni parte del grande organismo non risanerà, dovrà venire amputata. La parte tolta, per volontà Divina, rinascerà ancora più bella dell’originale e quella precedente non si ricorderà più. Intendo dire che, allorquando la giustizia Divina agirà con potenza, nessuno avrà più ricordi né rimpianti.

Chi cerca la sua rovina l’avrà; ma chi opera per la salvezza altrui non risponderà affatto della non rispondenza ottenuta, avrà il merito, per aver operato con giustizia e carità. A nessuno sarà chiesto di rispondere della rovina altrui se, a tempo opportuno, si è adoperato per la sua salvezza.

Godete, amati figli. Siate in letizia, mentre svolgete il vostro compito: tutto vi sarà riconosciuto. Fate con amore e la vostra gioia sarà immediata e, poi, immensa, alla venuta di Gesù.

Tante anime ancora possono essere salvate, tante cellule, malate, aspettano di essere risanate da voi: operate, indefessamente e virilmente. Nulla vi fiacchi: è troppo importante ciò che dovete fare! Date a Dio ciò che egli da voi richiede: vi darà il centuplo per ricambiarvi.

La mia, piccola, figlia si rammarica, per certe situazioni, che ritiene di difficile soluzione. Piccola mia, cara, Gesù non ti chiede di risolverle, ma solo di operare, secondo il suo piano.

Voi, figli, dovete solo obbedire fedelmente, farvi condurre per mano, docilmente: Gesù risolve ogni cosa a tempo opportuno e con la sua logica. Non ponetevi problemi inutili né createvi difficoltà che non esistono; lasciatevi andare all’onda, soave, dell’Amore Divino sia quando operate per voi stessi sia quando lo fate per i vostri fratelli. Dio guarda al cuore, non ai risultati che da voi non dipendono.

Guarda il Cielo, piccola mia: vedi quelle nubi, minacciose? Le tue preghiere ardenti, assieme a quelle di coloro che hai preso per mano, le faranno completamente svanire. Si dissolveranno, per i meriti vostri. Gesù lo vuole. Gesù lo promette. Io gioisco con voi.

Vi amo. Ti amo, figlia cara. Resti gioioso il tuo cuore.

 

                                                                                              Maria Santissima