Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

27.10.96

 

 

Eletti, amici cari, ecco, la terra sta per coprirsi di un manto tutto nuovo, gioioso, sta per spogliarsi dell’abito del lutto, che ha indossato per secoli e millenni. Per questo, Io, Io, Gesù, sono sceso sulla terra: Dio, che ha preso la vostra carne! La mia, amata, creazione ha sofferto a lungo, per il peccato d’origine, e le mie creature sono affaticate e stanche, sia quelle predilette che le più umili, che pur sempre amo. La mia creazione geme, per le doglie del parto: ora, più che in passato, sono violente, perché è vicino il momento, grandioso, da me stabilito già all’inizio del mondo. Geme la mia creazione, gemono le mie creature: vedo il loro dolore, ascolto il lamento che giunge a me da ogni angolo del pianeta. L’uomo, secondo il mio ordine, ha cambiato il volto della terra; non ha operato col cuore pieno d’amore, ma col cuore colmo di sentimenti negativi, non ha operato al mio servizio, ma assai spesso contro di me e contro il proprio prossimo. Vedo sofferenza ovunque. Il mio occhio abbraccia tutta la terra: vedo così scarsa la gioia e così diffusa la mestizia in ogni mia creatura! Non odono le mie orecchie canti di gioia, ma lamenti continui, gemiti a non finire. Ho detto a me stesso: cambierò le sorti dei sofferenti; voglio offrire loro tanta felicità, quanta mai ne hanno goduta.

 

 

Sposa mia amata, ti ho più volte detto che questo è il tempo della grande gioia, non del dolore, grande gioia per chi l’ha voluta con l’intenzione e le opere. Ogni uomo ha avuto tempo per fare le sue scelte: ho illuminato tutte le strade, ne ho aperte altre, ho reso luminose quelle più buie e facilmente percorribili. Proprio nulla ho trascurato, mia amata sposa.

Vedi, cara, il mio Amore ora fascia tutta la terra e la misericordia ancora la percorre, ma essa non è sola: giustizia è con lei, perfetta giustizia per tutti coloro che non hanno voluto far entrare nella loro casa la misericordia.

Guarda, dolce mia sposa, osserva le condizioni del mio Universo frutto d’Amore: ovunque distruzione e morte, poca è la gioia, ovunque languore e patimento, ovunque squallore e paura.

Guarda, sposa mia, le creature che popolano la terra: sono piene di paura, procedono, circospette, guardandosi intorno, pronte ad affrontare un pericolo. Vedi serenità nei loro occhi? Vedi pace nel loro cuore? No, amata: non c’è serenità, non c’è neppure pace, ma solo paura! È questo il mondo, che Io ho desiderato? Un mondo fatto di terrore e di morte? Non sono Io, Io, Dio, armonia perfetta, dolcezza senza fine, tenerezza immensa? Non è opera mia il Creato? Forse che c’è un altro dio, all’infuori di me? Io, Io, Dio, sono gioia: perché, allora, tanto dolore? Io, Io, Dio, voglio solo dare la felicità: perché, allora, tanti infelici sulla terra?

Sento dire: “La vita è pena, è dolore, è tormento, è triste esilio dalla vera patria!” Ho forse Io, Io, Dio, creato il dolore? Ho forse fatto tante meraviglie per l’infelicità di tutti?

Guarda, sposa, guarda attraverso i miei occhi: vedi gioia intorno? Allunga lo sguardo più in là: vedi allegrezza nei vari angoli della terra? Sofferenza ovunque! Questo pianeta è divenuto un luogo di dolore: a stento, si vede la gioia sul visetto dei più piccoli e già c’è mestizia su quella dei cresciuti. Osserva ora le umili creature: sono terrorizzate dalla paura, assalite e tormentate. Chi gode, allora, sposa amata, su questa terra, opera del mio Amore? Ben pochi! Oggi sono pochi coloro che gioiscono: solo gli obbedienti, i fedeli, i miei, coloro che mi appartengono, anche se non mi conoscono, coloro che mi hanno dato il cuore, anche se nessuno ancora ha parlato loro di me.

Vieni, piccola, vieni con me, ti mostro un villaggio povero, povero, sperduto e quasi dimenticato: ti mostro un uomo canuto. Vedi? Intorno a lui vi sono dei piccoli che hanno il suo stesso sangue nelle vene. Vedi come egli li raccoglie intorno a sé, li accarezza con dolcezza ed insegna loro a pregare. Guarda i suoi occhi, amata: hanno una luce speciale, guardano lontano, vedono una nuova realtà che sta per avvicinarsi, la vedono proiettata su questi piccoli che osservano attenti il viso del caro nonno. Egli già li immagina felici in un mondo nuovo; il suo sguardo si volge al Cielo che è lontano, in apparenza, ma che in verità è tutto entrato in quello sguardo assorto, in quel cuore ardente d’amore. Il vecchio sta a lungo in silenzio, prega; i piccoli tacciono, osservano. Un fremito di gioia coglie tutti, una grande e misteriosa dolcezza s’infonde in essi, nell’adulto e nei piccoli. Cosa accade a loro? Io, Io, Gesù, li avvolgo di tenerezza, li abbraccio col mio Amore e dolcemente, dolcemente, sto parlando ai loro cuori. Sorridono, felici, i piccolini, è in estasi il nonno, invaso da una grande, sublime, gioia! Vedi, sposa amata, quali meraviglie opero nei cuori puri? Costoro non conoscono il mio nome, costoro mai hanno sentito parlare di me, eppure mi pensano, mi desiderano, mi amano. Anche per loro preparo una magnifica sorte: al mio banchetto di nozze ci sono i posti riservati proprio per loro. Mi conosceranno, sposa mia, mi conosceranno coloro che mai mi hanno conosciuto, godranno la mia presenza, vedranno il mio volto, perché Io, Io, Dio, sono Dio di ogni uomo, qualsiasi sia il colore della sua pelle. Sono Dio di ogni creatura e darò a tutti la grande felicità.

Guarda il colore della pelle di questi, cari, fratelli: quanto è differente dalla tua che è bianchissima! Essi sono scuri, assai scuri, ma sono tuoi fratelli che godranno assieme a te nel giorno, grandioso ed unico, nel quale Io verrò come Re di tutto l’Universo.

Questi, questi, che mai hanno sentito pronunciare il mio nome, m’invocano, mi chiamano, mi desiderano, parlano con me; altri, che bene mi conoscono e possono prendermi come cibo santo nel loro cuore, non si accostano a me, non mi pensano, non mi amano, non mi riconoscono.

Guarda, sposa amata, quanti bimbi rallegrano la povera tenda e osserva come sono deserte le lussuose case dei ricchi, non perché Io, Io, Dio, non abbia dato loro la fecondità e la grazia, ma perché essi li hanno uccisi i loro figli, li hanno uccisi ancora nel grembo! Essi avranno il destino che si sono cercati: saranno senza futuro!

Amata mia, vengo, certo, sulla terra a portare la gioia che ha perso il suo volto, vengo a portare la pace, della quale si è dimenticato anche il nome. Vengo col mio immenso Amore, ma solo per coloro che amore hanno dato: chi senz’amore è vissuto senz’amore resterà!

Amami, sposa diletta, amami per i tanti che non mi vogliono amare. Sii obbediente e docile anche per coloro che continuano a disobbedirmi ed a ribellarsi. Dona il mio Amore a chi te lo chiede, attingine alla mia sorgente, quanto ne vuoi. Dona la luce a chi la desidera; Io sono il tuo sole che ti illumina in ogni istante.

Esulta, sposa amata, esulta assieme a coloro che tieni strettamente per mano! Esultate, perché Io, Io, Dio, vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

27.10.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Meditate e riflettete sulle parole di Gesù. Gioite ed esultate, perché la gioia si era spenta sulla terra, il sole aveva perso il suo calore, ora la terra riavrà la gioia, il sole non conoscerà tramonto, la luce fluirà dovunque e darà nuova vita, perché Dio si è chinato sulle sue creature per sollevarle dalle loro pene.

Piccolini, vedrete le più grandi meraviglie accadere in questo scorcio di millennio e le godrete, perché ora operate al servizio di Dio con zelo e con amore, ora, figli cari, che il mondo vive nella ribellione e nella disobbedienza.

È facile seguire quando tutti operano il bene, ma è assai difficile, quando avviene il contrario e ogni esempio è volto al peccato: gli uomini si lasciano trascinare, emulandosi a vicenda.

Ogni giorno, ogni istante sono preziosi per voi: devono divenire offerta, dono fatto a Dio per la salvezza vostra e del mondo. Voi, figli cari, vi consumate lentamente per la causa Divina, come una candela che consuma la sua cera per fare luce. Voi, piccoli cari, siete la luce che proviene da Dio ed opera al suo servizio.

Il mondo ha ben poco tempo per fare le ultime scelte. Se ognuno si lascia guidare dal raggio Divino, potrà ancora essere abbracciato dalla sua misericordia; ma se il mondo neppure ora vuole capire, cadrà nelle mani della giustizia, perché Gesù consegnerà i ribelli al Padre, dopo aver raccolto insieme il popolo fedele.

Amati figli, mai finirò di dirvi questo: sacrificatevi ora, senza stancarvi, sacrificatevi per tutti coloro che hanno ancora un pochino di buona volontà. Non lasciatevi cogliere dalla stanchezza proprio ora che l’ultima stilla di tempo supplementare sta esaurendosi!

Vi supplico, amati, piccoli miei: aiutate il mondo a convertirsi! Non si perdano gli uomini dietro assurde distrazioni né cerchino le gioie vane di un momento, perché, se prima c’è stato tempo, c’è stata attesa, c’è stata l’infinita pazienza di Gesù, ora il tempo sta per scadere, la porta sta per chiudersi e la pazienza sfocerà in giustizia!

Figlia cara, amo, infinitamente, ogni creatura prediletta e vorrei che tutti sentissero il mio, accorato, richiamo! Neppure le mie lacrime hanno aperto i cuori: sono lacrime di una madre addolorata che vede tanti figli avviarsi verso al rovina!

Ogni giorno l’abisso di disperazione vede le sue vittime! Vorrei, vorrei, oh come vorrei che questa pioggia cessasse!

Figli cari, figli cari di tutto il mondo, cessate di peccare, cessate di compiere abomini e chiedete, umilmente, perdono a Dio delle vostre colpe; cercatelo! Cercatelo, finché si fa trovare: questo è il tempo! Non aspettatene altro: questo è l’attimo favorevole che ancora vi resta! Sta calando il sipario su questa scena del mondo!

Ecco, ecco: Gesù vuole chiudere col passato doloroso, vuole far fluire torrenti di felicità sul pianeta verde azzurro; questo vuole, questo farà, ma solo coloro che hanno cooperato con lui, che hanno agito con giustizia vivranno nella nuova era felice. Gli altri prenderanno la direzione che si sono scelti.

Benedico tutti coloro che si adoperano per il trionfo del bene. Benedico ogni loro caro e tutto ciò che a loro appartiene. La gioia di Cristo sarà sempre nel loro cuore e la benedizione Divina cadrà sulla loro casa e la salverà dal disastro: Resterà salda e non crollerà.

Operate, figli cari, operate al servizio di Dio e la vostra felicità mai avrà termine.

                                                                                  Vi amo. Vi amo, tanto.

 

                                                                                              Maria Santissima