Opera scritta dalla Divina Sapienza
per gli eletti degli ultimi tempi
31.10.96
Miei cari amici, se guardate il
Cielo, opera delle mie mani, lo vedete spesso cupo e tenebroso. Non sono solo
le nubi che lo rendono tale, non sono le nubi che minacciano pioggia: è il
cuore umano, così gelido e distaccato da me, che fa apparire tristi tutte le
cose. Ora lo vedete così, ma tra poco spunterà un grande sole che dissiperà le
nubi del Cielo e quelle che avete in voi. Voglio che la terra esulti di gioia,
dopo il grande travaglio del parto. Le ultime doglie sono queste di adesso;
tutto è pronto per il grande mutamento che, in parte, è già in atto. Come ben
sapete, guardando alla natura, quando spunta un tenero germoglio, ad esso seguono la foglia, il fiore e il frutto. Così
avviene in tutte le cose: prima la gemma e poi il resto. Voi, amati, voi,
eletti, siete le gemme del mondo nuovo: con voi rinnoverò la faccia della terra
e lì, dove c’è dolore, ci sarà gioia, lì, dove regna il tormento, ci sarà
armonia, lì, dove imperversa la guerra, ci sarà la pace. Sentite ovunque venti
di morte, notizie di odio che si scatena, tremendo, senza che nessuno riesca a
frenarlo; ancora per un poco sarà così. Il nemico, inferocito, vuole cogliere
le sue vittorie, più possibili; ora opera, ora, con grande ferocia opera lì, dove gli è possibile. Figli, Io lo dico, Io, Dio,
lo dico: tra poco tacerà!
Sposa
amata, geme il tuo piccolo cuore nel sentire che tanto dolore è nel mondo
proprio in un momento, specialissimo, nel quale ci dovrebbe essere tanta gioia.
Non crucciarti, amata: ciò che accade deve accadere;
non permetterei tanto male, se da esso non volessi ricavarne molto più di bene.
Soffre l’Umanità, soffre molto la mia creazione,
soffre, per la continua disobbedienza, soffre, ma ancora per poco: godrà,
quanto mai ha goduto. Occorre, però, che essa passi attraverso questi, grandi,
tormenti attuali.
Sposa
amata, so che il tuo cuore non dubita e non si scoraggia. Esso sente,
continuamente, il palpito del mio e la gioia fluisce, senza interruzione; ma
non per tutti è così: c’è chi si dispera, c’è chi si avvilisce, c’è chi vede
una situazione senza sbocco, c’è chi vede un futuro senza speranza. Consola,
sposa mia, consola chi si lascia consolare. Consola e
sostieni con la forza che Io ti dono ogni giorno e ti donerò
fino alla vigilia del mio ritorno: tu sei la mia dolce messaggera di gioia, non
di dolore, di gaudio, non di angoscia. Porta nel mondo Dio Amore; portalo a
coloro che si sono lasciati fasciare dalla sua misericordia, a coloro che,
fidenti, si sono rifugiati nella sua misericordia. Chi è in essa pregusta ora
le mie delizie che saranno infinite e si dispiegheranno nell’arco di secoli e secoli. Chi ha preso la tua mano, chi ancora si aggiungerà
vedrà il volto del Dio Amore, infinito Amore, eterno Amore, bontà, senza
confini, che dona con larghezza alle sue creature fedeli. Chi ha preso la tua
mano ha preso la mia mano, perché tu vivi in me ed
attraverso di te, piccolo, amato, strumento, faccio fluire la mia linfa vitale.
Chi fa circolare nel suo essere il mio bene, prezioso, anche se languente,
prende vita e la sua esistenza cambia. Io sono la Vita: chi in me si rifugia
non conoscerà morte. Io sono la luce: chi in me si rifugia mai più conoscerà le
tenebre. Io sono il fuoco, Io, Dio, sono il fuoco che
arde, senza consumare: chi è in me non conoscerà più il gelo.
Portami
le anime, piccola mia, portami le anime: le voglio a
me per purificarle, per aiutarle, per salvarle! Neppure una si deve perdere!
Parla del mio Amore; parla, sposa diletta, della mia bontà:
certo che sono anche giustizia, sono perfetta giustizia, ma prima sono
misericordia, infinita misericordia; certo che sono rigore, perfetto rigore, ma
prima faccio gustare la mia bontà, la mia infinita bontà.
Faccia
bene l’uomo d’oggi la sua scelta e godrà; non attenda, però, neppure un momento
attenda: oggi può, domani non potrà più; oggi mi
faccio trovare, domani non sarò così; oggi voglio usare tutta la mia tenerezza,
domani seguirà il rigore. Sposa cara, gli uomini indugiano a fare la scelta giusta
e per un pugno di denari mi vendono, così, come Giuda fece; ma chi così opera
la sua stessa fine farà. Amo, amo, infinitamente, ogni
mia creatura e voglio che tutti entrino nel mio regno di grande felicità; ma
non lo impongo con la forza: deve essere una libera scelta. Guido con Amore chi
si lascia condurre; ma non uso violenza verso chi mi gira il dorso e se ne va.
Figli
cari e tanto amati, che mi siete costati tutto il mio sangue, venite a me e
sarete salvi, venite a me e godrete per sempre! La mia
porta sta per chiudersi: quando ciò accadrà, non avrete più speranza! Tenete
ben presenti le mie parole; non dimenticatele, ripetetele, continuamente. Ora
potete ancora fare la vostra scelta, perché Io, Io, Dio, lo concedo: avete
intorno quiete ed ancora tante condizioni favorevoli.
Non sarà così più in là.
Sposa
cara, ripeti a chi ti vuole ascoltare che Io, Io, Dio, perdono coloro che vengono a me, pentiti ed umiliati, perdono
chiunque si pentirà, profondamente, delle sue colpe, ma non sarà altrettanto
per chi persevera nel male e mi continua a volgere le spalle.
Oggi
la mia luce vuole raggiungere ogni uomo della terra, il raggio penetrare in
ogni cuore, ma alla luce seguirà per un poco il buio, per tornare a splendere, senza più spegnersi. Cogliete,
amate creature, predilette, cogliete il momento favorevole! Abbiate disgusto
del peccato: esso porta alla morte! Questa è la vostra maggiore manifestazione
d’amore: se avrete disgusto del male e lo sfuggirete con tutte le forze, per
amor mio.
Avete
davanti un brevissimo arco di tempo: ve lo dono perché
operiate al mio servizio nel modo migliore. Quando il servo è avvertito del
ritorno del padrone, si trova già in una posizione assai vantaggiosa; quando
egli verrà, troverà la casa ben pulita e curata, lo loderà e gli porgerà i
bellissimi doni preparati per i fedeli amici.
Sposa
cara, quanto è importante ascoltare e trasformare in vita i miei messaggi
santi! Chi lo farà non avrà da subire punizioni e neppure sorprese dolorose gli
toccheranno; pronto e felice, con le lampade accese, andrà incontro al suo
Signore, certo di avere lode e premio grande. Non così, non così, amata sposa,
per colui che non ha creduto, che non si è preparato e
non ha preparato gli altri. Costui si farà cogliere di sorpresa, magari nel
momento meno opportuno, in un attimo di debolezza o di pigrizia. Chi non sa,
chi non conosce il momento, difficilmente, si lascia trovare perfettamente in
regola: spesso la sua debolezza lo tradisce e lo inganna.
Sposa
amata, sposa diletta, sappia il mondo che sto per
tornare; sappia per prepararsi. Guai agli increduli! Si viva ogni giorno come
se fosse l’ultimo della propria vita.
Ti
dono un grande giorno d’Amore. Vivilo in me e per me.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina
Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
31.10.96
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
cari, il male imperversa su tutta la terra: il nemico agisce con ferocia,
perché vuole distruggere più possibile, vuole lacerare
la splendida creazione Divina. Egli è odio, è vendetta, è guerra!
Piccoli
cari, il male non prevarrà sul bene; non gemete, non turbatevi: Dio fermerà la
terribile spirale al momento opportuno. Gli eletti verranno
raccolti per godere una felicità senza fine; i ribelli subiranno la giustizia
del Padre. Ancora Gesù tiene sotto l’ala protettrice tutta la terra, ma ognuno
deve capire, ognuno deve tornare a lui: non è concesso
che poco, entro il quale i molti testardi dovranno rinsavire. Dio vuole tutti
salvi, Dio desidera che ogni uomo giunga a comprendere e seguire la verità;
agirà ancora con misericordia, ma poi lascerà che domini ovunque la giustizia.
Piccoli
cari, leggete i Libri sacri. Leggeteli ogni giorno e fate vostra la parola. Non
indugiate, continuamente, in ciò che non serve; con pace e gioia leggete la
parola santa che v’istruisce, vi guida, vi conduce per mano verso la salvezza.
Gli
uomini, miei cari, si preoccupano di molte cose, ma una sola è indispensabile:
il desiderio della salvezza. Ogni bene terreno svanirà, tutto ciò che è stato
accumulato, con fatica e spreco di tempo, andrà perduto; resterà solo la
ricchezza spirituale, ammassata per il regno dei Cieli.
Vedo,
figli cari, che ovunque nel vostro paese c’è benessere; ognuno si preoccupa che
nulla venga meno, anzi, si cerca di migliorare i propri guadagni perché la vita
sia sempre più agiata per sé e per i propri figli. Si opera, indefessamente, a
questo fine; ma poco ci si preoccupa di curare gli altri beni, quelli che
nessuna rovina può distruggere, perché sono eterni e duraturi! Solo i beni terreni
contano per molti, solo quelli restano degni di ogni preoccupazione! Figli
cari, sappiate che questo è un gravissimo errore! Un solo colpo di vento
spazzerà via ogni cosa vana: che resterà a chi solo di quello si è dato
pensiero? Quale brutta sorpresa avrà, quando comprenderà
di essere stato troppo premuroso per ciò che non meritava tanta premura e
troppo negligente per ciò che invece meritava la massima attenzione!
Figli,
parlo con grande preoccupazione. Supplico i miei cari, supplico
i miei amati di correre ai ripari, immediatamente, senza indugio! Gesù l’ha
detto ed Io lo ripeto, continuamente: anche un solo giorno, perduto in inezie,
anche un solo istante del giorno, sprecato in vanità, è una grande perdita, è una irrimediabile perdita!
Sapete
che gli istanti, dei quali ciascuno di voi dispone, sono contati e né ce ne sarà uno in più né uno in meno? C’è chi cura con
massima attenzione la sua salute! C’è chi venera il proprio corpo per non
fargli mancare alcunché e prolungare in tal modo la
sua esistenza!
Sapete,
figli cari, che neppure un solo istante potete aggiungere a quelli già
stabiliti, neppure un solo respiro in più vi è
concesso! Siete di Dio, figli cari, lo ammettiate o non lo ammettiate.
Se lo riconoscete oppure no, a lui appartenete, miei
cari, e da lui dipende la vostra vita, qualunque sforzo facciate per
prolungarla.
Ecco
cosa vi dico, ecco cosa vi suggerisco: da Dio l’avete ricevuta, senza la vostra
volontà, a lui donatela, volontariamente. Donategli l’istante che sorge e l’istante che muore, offritegli il
palpito del cuore e il respiro dell’anima. Tutto il vostro essere deve anelare
a lui: quando vi chiamerà per restituirgli il suo, voi glielo avrete già
consegnato con amore e gratitudine. Dalle sue mani, sante ed
adorabili, prenderete il bellissimo dono, che già dall’origine dei tempi era
preparato per voi, se ne sareste stati degni. Date a Dio tutto; siate suoi in
ogni istante e, poi, cantate, giulivi e beati, perché nulla avete di cui
preoccuparvi più.
Vi
amo. Ti amo e ti benedico, figlia, per ogni sacrificio che compi come fedele
strumento di Dio.
Maria
Santissima