Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

18.11.96

 

 

Eletti, state camminando verso una splendida meta, ormai tanto vicina. Voi, piccoli, avete compreso l’importanza del tempo che state vivendo; ma i grandi della terra ancora restano nel buio. Per quanto ancora sarà concesso loro di proseguire nella folle corsa verso il male? Il nemico, furente, agisce sui loro cuori, li eccita al male ed essi trascinano dietro di sé innumerevoli schiere di anime che si avviano verso la rovina. Piccoli miei, rimanete saldi in me. Vi diranno molte cose, ve ne mostreranno altre come giuste, ovvie, necessarie: non ascoltate, vagliate, riflettete, consultatemi! Il mondo prosegue nella stoltezza e coloro che occupano i posti di maggiore responsabilità dànno esempi di corruzione e degradazione; non seguiteli, rimanete col cuore nel mio Cuore. Io stesso, Io, Dio, vi darò la forza di resistere ed agire secondo le mie Leggi. Esse sono state dimenticate, bandite, accantonate; voi, fedeli, seguitele, scrupolosamente, date esempio ai giovani che vi guardano, mostrate la vostra condotta esemplare. Testimoniatemi con coraggio e cooperate alla piena realizzazione del mio piano.

 

 

Sposa amata, resta, ferma e serena, nel mio Cuore. Godine le delizie ed offri la mia ricchezza a chi ne è desideroso: puoi attingere, a piacere. Il mondo, mia amata, diviene sempre più povero di valori e i grandi dànno pessimi esempi ai piccoli. Costoro non riflettono e agiscono come se mai dovessero rendere conto ad alcuno. I grandi della terra saranno giudicati con grande severità, i piccoli, che li hanno seguiti, con meno rigore; ma sia gli uni che gli altri stanno preparando per sé un futuro penoso. Godranno i piccoli che mi hanno seguito con coraggio. Sì, sposa amata: occorre grande forza per seguire le vie del bene in un mondo che ha scelto di nuotare in un oceano di male. Questi, che mi seguiranno fino all’ultimo, senza stancarsi, avranno i premi più grandi, perché dovranno combattere con le onde di grande violenza che incalzano ovunque.

La degradazione dilaga, l’orrore è dovunque. Tremano i miei piccoli in un mondo, così deviato, che corre verso l’abisso. Invero, solo chi si volge a me e chiude gli occhi per non vedere, non seguire, non sentire potrà avere salvezza; per chi segue le vie del male e persevera in esse non vi sarà speranza.

Camminate con me, piccoli, che mi amate; non fate neppure un passo, senza consultarmi nel vostro cuore: il vostro Dio vi è vicino. Certo, vedete ogni giorno gli abomini che si compiono, i sacrilegi che con grande superficialità vengono fatti; sì, amati: l’ombra del male oscura la terra; i buoni tremano e i maliziosi già festeggiano la loro vittoria, si sentono vicini al trionfo. Lascio loro questa grande illusione ancora per un po’, fino a quando si attua l’ultima fase del mio piano.

L’anno, che ora inizia, è volto a contemplare la mia figura: sono Dio Amore, sono Dio Amore per questa Umanità, così insensata, che non vuole cercarmi, non vuole vedermi, non vuole amarmi. Sono pronto a perdonare chi vuole essere perdonato e voglio concedere ancora possibilità di conversione. Aprirò nuove vie: desidero che l’Umanità intera trovi un sicuro rifugio tra le mie braccia. C’è chi non ha ben capito, c’è chi non ha riflettuto, c’è anche, però, chi ancora non si è posto il problema; ebbene, attendo, attendo ancora per poco che coloro che non hanno compreso comprendano, che coloro che non hanno riflettuto riflettano; ma coloro che fino a questo momento non si sono posti ancora il problema e vivono nella più totale tiepidezza, difficilmente, riusciranno a svegliarsi dal loro torpore. Sposa amata, saranno le vostre, intense, preghiere che potranno ottenere per loro questa grazia. È più facile uscire dal gelo che dalla tiepidezza: chi è nel gelo si pone almeno la questione; chi è nella tiepidezza osa vivere come se Dio non fosse, come se le sue Leggi non contassero, come se il suo essere non possedesse un’anima immortale.

Sposa, amata sposa, prega, supplica, sacrificati per i tiepidi della terra: la loro vita non è vita; se il presente è difficile, il futuro per essi sarà drammatico.

Questo è il grande tempo della scelta. Che scelta può fare chi mai ne ha fatta alcuna, chi è vissuto come se non vivesse, ha camminato all’indietro, come i gamberi, consumando i preziosi talenti, da far fruttare, in insulsaggini e vanità?

Guai ai tiepidi di ogni tempo! Tre volte guai ai tiepidi di questo tempo, decisivo! Io vengo e voglio i miei talenti con in più l’interesse: sono un Padrone che raccoglie dove non ha seminato e non concede ad alcuno di sprecare i suoi doni!

Sposa diletta, tanti doni ho concesso a questa generazione che può considerarsi la più ricca della storia umana. I superbi si arrogano i meriti del progresso; ma tutto proviene da me! Ho concesso molto a questi ingrati, ma sia ben chiaro: desidero il corrispondente, capitale più interesse!

A chi poco ha ricevuto poco chiederò; ma da questa generazione, malvagia ed ingrata, esigo tutto ciò che mi spetta e subito. Do ancora una stilla di tempo: nessuno deve poter dire: “Mi è mancata la possibilità di far fruttare i miei talenti!”

Vengo, sposa. Vengo ancora per un attimo per ammonire, preavvisare; ognuno deve aver ben compreso ciò che intendo fare. Il mondo non si faccia cogliere impreparato, così, come si trova in questo, preciso, momento!

Amata, che ti stringi al mio Cuore e lo adori, mentre il mondo continua a scordarsi di me, se giungessi all’improvviso sulla terra, come giudice, in questo istante, quanti pensi si salverebbero?

Ebbene, ripetilo a questi stolti che non si vogliono ravvedere! Ripetilo, amata, non stancarti di farlo: “Verrà Gesù; verrà come un ladro nella notte! Verrà per ciascuno e per tutti in punta di piedi!” Ognuno capisca e si lasci trovare preparato e ben sveglio: non lascerò tempo per riflettere, diletta; neppure un attimo più lascerò per riflettere. Chi è abituato a nuotare nel peccato proprio in quel momento rischia di venire sorpreso. Avverto ora, ripeto ora, preannuncio ora, poi ci sarà il silenzio e niente più! Coloro che hai unito a te, che sei strettamente unita a me, seguano attentamente le mie parole. I santi messaggi siano il pane fresco che nutre lo spirito e prepara alla mia, prossima, venuta: quale dono più bello, più splendido di questo che ricevete, anime amate?

Nutritevene a piacere, offritene pure a chi lo desidera, ardentemente; ma neppure una briciola in più ne abbia chi lo ha rifiutato, chi non ha capito ed ha chiuso la porta a me che, pieno di doni, volevo entrare nella casa per riempirla di felicità.

Esultate, esultate, voi che mi avete vicino ed ogni giorno vi lasciate stringere al mio Cuore: la mia ricchezza sarà la vostra ricchezza. Attingetene, amati, prendetene, a piacere: essa mai finirà.

Il nuovo giorno aggiunga gioia a gioia. Ne trabocchi il cuore e sia volto ogni suo anelito a me, Dio.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

18.11.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli cari, gli uomini osano violare, palesemente, le Leggi Divine: ognuno opera a modo suo, senza badare se il suo comportamento sia conforme o meno alle Leggi sante. La violazione è tanto clamorosa e palese che, a lungo andare, le nuove generazioni non sapranno più discernere ciò che è lecito da ciò che non lo è davanti a Dio.

Piccoli, si gioca con la vita come se arbitro ne fosse l’uomo: si nasce solo col consenso umano e si muore, quando la vita, viene ritenuta ormai insensata o inutile. Figli, amati figli, non è così: Dio crea la vita, Dio è l’arbitro e l’uomo mai deve osare sostituirsi a Dio!

No, figli! Combattete con tutte le vostre forze questa mentalità che si va diffondendo. Dio viene offeso, profondamente, da questa superbia umana. L’uomo non può divenire l’arbitro della vita!

È un abominio che si compie oggi con massima superficialità. Ebbene, voi palesate il vostro pensiero; non tacete, quando occorre parlare per mettere bene in luce il pensiero Divino. La vita deve essere rispettata fin dalla sua origine nel seno materno e deve essere, poi, accompagnata con amore fino al suo tramonto naturale. Nessuno osi, nessuno osi far passare per lecito ciò che è orrore davanti a Dio: è grande atto di superbia sostituirsi a lui.

La creatura che soffre tanto, perché malato terminale, va aiutata con massima carità affinché soffra meno. Questo Dio lo concede. La medicina conosce farmaci che possono attenuare il dolore, ma la vita deve spegnersi, naturalmente, quando Dio stesso spegne il soffio vitale.

Non è lecito staccare le macchine che tengono in vita una creatura; non è lecito per l’uomo, creatura fatta ad Immagine e Somiglianza di Dio! Chi opera questo – avete ben capito che intendo parlare dell’eutanasia – compie un vero e proprio omicidio e ne risponderà davanti al volto di Dio.

Piccoli, i tempi sono assai tenebrosi: il male si è insinuato nei cuori, nelle menti, come potente veleno che penetra, silenziosamente, e distrugge le anime.

Cari figli, Gesù è offeso molto; riparate, riparate con sacrifici ed offerte, adorate quel Cuore che viene trafitto da lance che provengono da ogni angolo della terra, in ogni istante! Adorate, continuamente, con pensieri ed opere; alzate pure la voce, gridate la verità, proclamatela dai pulpiti con coraggio. Non abbiate paura. Sappiate che diverrete sempre più soli, vi chiameranno insensati e folli, diranno di voi le peggiori calunnie, ma, ogni volta che sarete calpestati per amore di Dio, ogni volta che vi schiacceranno per umiliarvi, esultate, sorridete, cantate col cuore, per la gioia di servire, fedelmente, Dio. Egli ha dato fino all’ultima goccia del suo, santissimo e preziosissimo, sangue; offrite a lui voi stessi, siate suoi in ogni istante. Vi dico che non sarete più piccoli, piccoli: egli vi innalzerà fino al Cielo e godrete le gioie più sublimi, stretti al suo dolcissimo Cuore.

Vi chiederanno consiglio, vi suggeriranno rimedi: siate sempre i servi, fedeli, che obbediscono al loro Signore, seguendo e facendo seguire le sue Leggi. Non badate all’esempio altrui; non badate a ciò che operano i pagani: voi possedete Gesù, voi possedete la luce, seguite lui e nulla temete.

Io vi sono vicina, vicina, accanto a voi, come mamma alla culla del bimbo. Guardate i miei occhi: vi sorridono, vi accarezzano, vi sostengono, vi consolano, vi amano tanto, tanto.

           

                                                                                              Maria Santissima