Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

23.11.96

 

 

Amici cari, nella pace e nella preghiera assidua scorra questo breve tempo che ancora resta. Il giorno verrà, quando non ve lo aspettate, ma sarà così, come lo avete preparato proprio in questa attesa. Il vostro cuore batta all’unisono col mio; allora potrete dire anche voi con la mia piccola, fedele, sposa: “Il Paradiso è sceso sulla terra e la vita deliziosa è già iniziata”. Nessuno si aspetti clamorose sorprese, cambi di rotta improvvisi, per opera degli altri; ognuno diriga, bene, la sua imbarcazione. Chi agisce con saggezza, chi cammina per la via di luce continuerà a farlo, perché Io dono la perseveranza finale a chi fa ogni sforzo per tenersi stretto a me e lontano dal mondo. Dono la forza ed il coraggio per proseguire a chi già ha intrapreso la via, santa, che a me conduce. Amati, ognuno in questo momento è incamminato per la via che lo condurrà a destinazione. Guardate bene il percorso che state facendo e non aspettatevi molto, se poco state dando. Ciò, che offrite, vi sarà offerto; ciò, che negate a voi stessi ed agli altri, vi sarà negato.

 

 

Sposa amata, chi molto offre molto riceve, chi molto offre in questo, grande tempo, in proporzione riceverà. Questo è il momento preparatorio per il più grande ed importante esame, che l’Umanità abbia mai subíto nella storia umana. Come avviene prima di qualsiasi prova importante, occorre prepararsi, senza perdere tempo. Solo i ben preparati la possono superare. Pochi hanno capito ciò, anche se lo vado ripetendo, continuamente. Pochi l’hanno compreso: solo coloro che si sono lasciati veramente andare tra le mie braccia, senza affidarsi alla furia delle onde che travolgono il mondo.

Da anni ripeto in ogni angolo del mondo che questo ultimo decennio del secolo avrebbe portato con sé germi di grande importanza. La fine del secolo sarebbe coincisa con la fine di un’era, durata assai a lungo. La fine del secolo è ormai giunta; ma le mie parole non vengono tenute presenti da gran parte degli uomini. Ho concesso energie speciali a chiunque le abbia chieste e ne concedo ancora con larghezza e generosità; ma quanti sono coloro che me le chiedono? Voglio donare, certo, ma solo a chi desidera il mio dono. Ecco che tutto già si sta rinnovando: nell’antico c’è già il nuovo; nel nuovo c’è già il profumo del Paradiso che è sceso sulla terra, per mia volontà.

Piccoli cari, non si cerchi lontano ciò che è già dentro di voi, non si cerchi quello che già si è trovato: il seme è germogliato nei cuori e deve solo crescere, fruttificare, secondo la mia volontà.

Pensa questo, mia, amata, sposa: se in un campo è nascosto un prezioso seme, questo, ben irrorato, piano, piano, si sviluppa e cresce, prima nel silenzio, poi davanti agli occhi di tutti.

Ecco: il terreno fecondo, certo, farà vedere il suo tesoro prezioso, ma quello arido nulla potrà dare, perché nulla contiene in sé. In questo momento si vedrà quali sono i terreni aridi e quali quelli fecondi: si vedrà dai frutti che porteranno.

Guardati intorno, ora, proprio in questo momento: dal presente capirai quale sarà il futuro del mondo. Lì, dove vedi deserto senz’acqua, lì, dove vedi aridità di cuore, spine e rovi dappertutto, come potranno mai spuntare, improvvisamente, magnifici fiori che poi dovrebbero dare frutti deliziosi?

Non accadrà; certo, questo non accadrà, perché i tempi, risolutivi, sono quelli che già vivete. In essi si sta compiendo l’epilogo della storia umana passata; se la conclusione, definitiva, agli occhi degli stolti è nascosta, non lo è a quelli che posseggono la mia luce.

Chi cammina nelle tenebre fitte e fischia, allegro, pensando ad un futuro felice, dimostra la più grande insensatezza: nel buio non si vedono gli ostacoli né le buche, neppure i burroni. Certo, chi procede in tal modo sta per cadere e chi lo segue stoltamente fa la sua stessa fine.

I miei messaggeri amati, segno evidente del mio Amore per l’Umanità, sono presenti in tutto il mondo; essi irradiano la mia, splendida, luce che serve ad illuminare le strade, diventate buie e tetre, ed il Cielo cupo, cupo. C’è, però, chi li vede, ma passa oltre e non si chiede quale significato abbia la loro presenza, così frequente, non riflette sul fine che essi possano avere.

Gli insensati di ieri, sposa amata, sono anche gli insensati di oggi e di domani: nulla cambierà per loro. Procedono senza pensare e di nulla si accorgono; ciò che accade intorno non li tocca, chiusi, come sono, nel proprio guscio tenebroso. Ebbene, questi miei, dolci, angeli, che lievi e silenziosi attraversano la terra, che stanno annunciando? Una nuova, straordinaria, che era già stata preannunciata, ma ora si deve compiere. Quanti si chiedono in cosa consista questa, grande, novità? Ho mandato tanti angeli intorno, perché il momento è grandioso, unico. Un altro, come questo, non c’è stato e non ci sarà più.

Questa volta non torno, come bimbo, tremante, in una mangiatoia; allora venni non per giudicare il mondo, ma per prepararlo al giudizio che sarebbe, poi, seguito un giorno. Mandai i miei fedeli per tutta la terra ad annunciare le mie meraviglie, ma anche a preparare l’Umanità al mio ritorno, che molti credevano imminente allora; invece, non poteva esserlo, perché il mondo doveva avere il tempo di prepararsi, adeguatamente. Il tempo è passato e molte cose sono mutate; ma i cuori non sono ancora pronti. Dopo venti secoli, che ho concesso per la preparazione, i cuori sono ancora acerbi! Sposa amata, pensi che Io attenda ancora, aspettando la maturazione, ulteriore, dei frutti?

No, amatissima mia, non lo farò: coglierò i frutti maturi e li metterò nei miei recinti, coglierò i fiori più belli e li metterò nel mio giardino, coglierò anche i piccoli semi che già stanno per germogliare; aggiungerò Io, Io, Dio, ciò che manca ed il resto, ciò che non serve, verrà distrutto.

Vedi, sposa, come opera l’agricoltore: raccoglie il grano e lo ripone nel suo granaio, ben al sicuro; poi, ripulisce bene il campo, senza lasciare ciò che non serve. Ebbene, Io, Io, Dio, faccio proprio come l’agricoltore.

Vedi spine e rovi, vedi foglie secche e rami spezzati dovunque si posi il tuo sguardo? Ebbene, nessuno s’illuda che questi possano trasformarsi, per incanto, in fiori e frutti, piante verdi: ciò che è morto non potrà più riprender vita; tutto verrà eliminato e bruciato!

Il futuro, amata sposa, è già nel presente: guarda bene e capirai da ciò che sta accadendo quello che seguirà.

Un grande, splendido, giorno è sorto. Felice e serena, vivilo secondo la mia volontà. Dona molto anche oggi. Dona più di ieri: tutto ciò, che porgi, ti sarà porto. Lasciati andare nell’onda, soave, del mio Amore. Vivi per me. Hai me? Hai tutto!

Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

23.11.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Vi amo, piccoli miei, vi amo e vi tengo per mano. Date molto a Dio, figli cari; date tutto a lui e tutto avrete, a partire da ora. Chi poco offre poco avrà; ricordate e stampate, bene, queste parole nella vostra mente. Chi offre solo l’indispensabile, chi lesina il tempo da donare a Dio, mentre lo spreca in cose vane e talora nocive, raccoglierà solo ciò che ha seminato.

Ponete sempre Dio al centro della vostra vita, piccoli cari; non concedete a lui solo i piccoli ritagli di tempo, dicendo che non avete di più da offrirgli. No; non fate così! Ecco come dovete impostare la vostra vita: al centro ci deve essere il servizio a Dio e l’adorazione, che gli è dovuta, in ogni istante. Ogni azione poi sia volta a questo fine e nulla fate che non volga a questo scopo.

Qualcuno nel suo cuore dirà: “Tutta questa dedizione spetta solo ai consacrati, a coloro che hanno dedicato la vita a Dio, rinunciando al mondo”. Non è così, figli cari, non è così per voi che avete un giorno detto sì alla chiamata Divina. Voi, figli cari, voi siete i nuovi consacrati che Dio stesso ha unito voi vicino a quelli che gli sono restati ancora fedeli. Avete una missione importante; ciascuno di voi ha una sublime missione da svolgere e non deve nemmeno fare fatica alcuna a comprenderlo: la strada è ben illuminata; occorre solo procedere con letizia, coraggio e perseveranza. I consacrati, restati fedeli, sono in numero assai esiguo; vi dico con dolore che vanno sempre più diminuendo: l’onda, violenta, del mondo sta investendo anche molti di loro. Quei pochi, che Gesù, al suo ritorno, troverà al loro posto, quelli avranno tutti i tesori, riservati anche a quelli che hanno tradito. A voi, piccoli cari, non è concesso di spezzare il pane e farlo divenire il corpo Santissimo di Cristo, come invece possono fare i sacerdoti ordinari; potete, però, diffondere con amore la parola di Dio, potete esercitare la carità in ogni direzione, potete essere fiaccole, sempre accese, davanti al Santissimo, adoranti, che intercedono per tutti i miseri del mondo.

Gesù vi guarda con tenerezza e vi promette che mai vi farà mancare il suo corpo Santissimo: ci sarà sempre chi consacrerà il pane per voi e quando nessuno più ci fosse, egli stesso provvederebbe a nutrirvi.

Siate sereni. Contate quanti sono gli istanti attivi di ogni giornata ed offriteli tutti a lui. Siate sempre nel suo Cuore, contemplate il suo volto e mai distogliete lo sguardo da quegli occhi dolcissimi: in voi scorreranno torrenti di felicità e una grande luce illuminerà ogni passo, che farete.

Manca assai poco alla conclusione: neppure un attimo va sprecato. Recatevi ogni giorno alla Chiesa più vicina per partecipare alla S. Messa: ognuno, se vuole, può trovare il tempo. Toglietelo, se vi è possibile, alle altre inezie e datelo a Dio: ogni S. Messa, che udite, sarà per voi consolazione e sostegno nel momento del bisogno.

Il corpo Santissimo di Gesù, che entra nel vostro cuore, vi farà divenire fonte di grazie, fonte di luce. Le Messe, ascoltate con amore, saranno la vostra gioia ed il prezioso corpo, preso degnamente, la porta spalancata verso il regno della gioia senza fine.

Nessuno dica: “Domani comincerò. Domani mi deciderò. Domani proverò”; lasciate ogni cosa inutile ed andate, subito! Nessuno è sicuro di avere un domani per fare ciò che pensa: solo l’attimo presente possiede e lo tesaurizzi, senza indugio.

Vi amo tutti. Vi voglio vedere esultanti di gioia.

                                                                                  Ti amo, figlia, e ti lodo, per lo zelo.

 

                                                                                              Maria Santissima