Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

24.11.96

 

 

Amici cari, eletti, che ho scelto come seme, santo, da far germogliare nel mio giardino, tutto è pronto, sapete? Le mie delizie sono preparate da tempo per voi e per quelli che si renderanno degni di gustarle. Come vi ho detto, tutto è accuratamente preparato e per ogni mia, diletta, creatura c’è un posto assegnato! Come vorrei che tutti fossero occupati! Come vorrei che nessuno mancasse nel grande giorno che è ormai tanto vicino! Piccoli, ho mandato voi, innanzi a me, per ornare la strada che devo percorrere, per annunciare il mio ritorno sulla terra. Un giorno sono salito in Cielo, ma con la promessa che sarei tornato, dopo aver preparato il posto a ciascuno di coloro che mi avrebbero seguito, anche senza vedermi. Così ho fatto, così, come avevo promesso. Ora vengo, piccoli cari, vengo, certo, vengo a prendervi perché abbiate la grande felicità. I cristiani di tutto il mondo sono chiamati a giudizio: ognuno deve rispondere del suo operato. Non giudico chi di nulla è a conoscenza; giudico chi conosce bene le regole, ma non le segue. Chi vive nell’ignoranza avrà la luce, come dono; ma chi sa e non vuole, chi può e non opera verrà privato di ciò che ha, perché non ha obbedito alla mia Legge.

 

 

Sposa cara, molte sono le pene che gli empi dànno ai giusti. Il loro agire è malizioso: essi, pur sapendo quale è il bene da seguire, perseverano nel male; sentono ciò che è giusto fare, ma non lo fanno e il cuore è pieno di invidia, di astio, di veleno. Mia diletta, costoro dovranno rendere conto a me di ogni azione compiuta. Li ho lasciati in piena libertà per agire secondo il proprio consiglio; ma di tutto dovranno rispondere a me, Dio!

Piccola mia, vedo nel tuo cuore il rammarico nel constatare che coloro che dovrebbero essere luce sono, invece, di scandalo, coloro che dovrebbero sgombrare il terreno dagli ostacoli sono pietre d’ingombro che impediscono il passaggio ai piccoli che vorrebbero correre tra le mie braccia. Non turbarti, sposa amata, non gemere per questo; pensa che al tempo della mia sosta terrena, assieme ai diletti del mio Cuore non mancò un traditore che mi vendette per pochi denari.

Egli era vissuto con me, con tutti gli altri, aveva sentito la mia parola, aveva contemplato il mio volto, aveva mangiato alla mia stessa tavola, aveva goduto del mio Amore, così come avevano fatto gli altri. Ebbene, anche ora avviene ciò che accadde allora; c’è chi mi serve con zelo e fedeltà, c’è chi mi riempie il Cuore di gioia con la sua adorazione continua e c’è chi mi tradisce, come Giuda; ascolta ciò che dico, ma non mette in pratica le mie parole: esse si trasformano in veleno dentro il suo essere, assieme al corpo mio Santissimo, che egli indegnamente osa prendere.

Sposa amata, quello che accadde un giorno lontano accade anche oggi, ma cambierà il domani.

Chi mi dona gioia col suo cuore puro continuerà a farlo; Io gioirò per lui ed egli gioirà con me.

I traditori della terra scompariranno: assieme all’antico Giuda ci saranno i nuovi Giuda.

Esulta, piccola amata sposa, perché il tuo Signore sta per mutare la faccia della terra. I miei angeli sono già all’opera e stanno ripulendo la terra, per mio ordine; da un capo all’altro si accingono a farlo: nulla di indegno deve restare, perché Io, Io, Gesù, la devo percorrere in lungo ed in largo assieme ai piccoli che mi hanno tanto atteso.

Sì, sposa amata, procederemo assieme così, come avvenne un tempo per le vie della Palestina. Le percorsi da un capo all’altro, seguito dai miei amati, guarivo le anime ed i corpi ed essi vedevano e sentivano, gioivano ed esultavano alla mia presenza.

Solo una minima parte del mondo mi conosce, sposa diletta. Solo un’esigua parte di coloro che mi conoscono gusta le mie delizie, solo quelli che hanno acuito la vista e l’udito per non perdere un mio segno né una mia parola. Ebbene, proprio questi sono i miei nuovi accompagnatori che si aggiungeranno a quelli di prima. Il mondo intero deve conoscere il mio nome, il mondo intero deve lodarlo e benedirlo, non solo una minima parte. I miei fedeli hanno operato la prima parte, secondo il mio ordine; Io, Io stesso opererò il resto, dispiegando la mia, infinita, potenza. Sì, sposa amata: non gemerà più il tuo dolce cuore nel vedere tanti traditori, insensati, intorno a me, i tuoi occhi non verseranno più silenziose lacrime di dolore per questi indegni, presenti ora in gran numero proprio lì, dove non dovrebbero esistere. Guai a chi ha sentito la mia voce, ma ha perseverato nel male! Guai a chi si è avvicinato al mio altare in modo indegno: costui ha mangiato e bevuto la sua condanna, profanando il mio corpo Santissimo!

Sposa diletta, dai frutti si comprende qual è l’albero: chi compie opere malvagie ha un cuore pieno di tossico. Chi, ascoltando le mie parole e guardando le mie meraviglie, non procede neppure di un passo, significa che è divenuto gelido ed insensibile ed il mio spirito non vive in lui. Chi è mio fa le opere che Io, Io, Dio, gli suggerisco di fare ed offre i miei frutti che sono sempre dolcissimi, perché prodotti dal mio Amore per ogni creatura.

Vedi che le pecore ed i capri procedono assieme; ebbene, mia piccola, percorreranno in questo modo ancora un breve tratto. I docili soffrono, per opera dei violenti, i giusti, a causa degli ingiusti, gli umili, per opera dei superbi; ancora per poco questo accadrà, ancora per poco permetterò tale, profonda, sofferenza!

Sposa cara, resta, serena, nelle mie braccia amorose: il fuoco non può darti dolore, perché ci sono Io; il gelo non ti può fare danno, perché Io sono con te. Chiudi fuori di te ciò che ti dà dolore ed entra in me che sono la tua gioia. Lasciati condurre soavemente dal mio, immenso, Amore. Il tratto, come sai, è assai breve; non troverai, amata sposa, grandi inciampi: quando l’ostacolo sarà più grave, Io, Io, Gesù, ti prenderò tra le mie braccia e tutto sarà lieve e facile.

Non temere alcunché, perché Io sono con te. Non tremare, qualunque cosa accada, perché Io sono con te. Non rattristarti, per tanta insipienza generale: Io sono sempre con te. Il mio Cuore ti ospita; godi, esulta, gioisci, canta, dolcemente, le mie lodi: prendo gioia dal tuo canto.

Vedi, amica cara, il grande giorno, segno del mio Amore, sta sorgendo e sei felice, avvolta dalla mia dolcezza. Vivi ogni istante stretta a me e nessun veleno ti colpirà: ritornerà a chi l’ha prodotto.

Sii felice, scricciolo mio. Sii felice, perché questo desidero per te. Persevera, gioiosa: questa tua missione ha portato la mia luce a tante anime ed esse ora godono già l’anticipo delle mie delizie. Ancora poco, ancora poco, poco ed insieme a te le godranno, completamente.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

24.11.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Miei amati, ogni uomo sarà, presto, chiamato a giudizio: ognuno dovrà rispondere del suo operato davanti a Dio. Si sappia, piccoli cari, si sappia e ci si prepari!

Sapete che ognuno dovrà rispondere sulla carità, sull’Amore verso Dio e verso il prossimo. Il giudizio sarà assai severo nei riguardi di coloro che hanno imposto sofferenze, che non hanno alleviato pene, pur potendolo fare. Sarà rigoroso mio Figlio con chi ha tradito, ha ingannato, perseguitato il prossimo e tormentato i fratelli.

Quando l’alunno conosce le materie d’esame, si prepara bene. Quando il discente è al corrente in tempo dell’argomento, che dovrà trattare in esame, può prepararsi, può e deve ben prepararsi.

Piccoli miei, a voi è nota ogni cosa da tempo. Vi vedo, eletti, vi vedo, figli cari, tanto dediti ad operare con zelo, senza lasciare scorrere invano neppure un istante; ma vedo anche chi opera, senza pensare, chi è trascurato nell’agire, chi pensa che ancora deve passare tanto e poi tanto tempo, prima di essere sottoposto a giudizio. C’è chi non ha amore per Dio né per il prossimo. Chi ama Dio, profondamente e con cuore sincero, non può non trasmettere il suo amore anche al prossimo; ma chi parla con le labbra e tace col cuore è mentitore: non loda veramente Dio, tradisce il fratello che gli è vicino e pensa di essere degno di lode dinanzi a Dio.

No, figli. No, figli cari, nessuno cada in questo orribile tranello, preparato dal diavolo per i deboli che si fanno corrompere! Amate il fratello che avete accanto, sollevate le sue pene, abbracciatelo, quando ne ha bisogno, dite le parole che lo possano sollevare dal peso che lo schiaccia. Così dimostrate l’amore a Dio, così servite Dio. Fate ogni cosa che a Dio possa piacere ed evitate di fare qualunque cosa a lui possa dispiacere.

Lodo alcuni di voi che amano, amano, profondamente, Dio con cuore puro e offrono i doni, che da lui ricevono, ai fratelli bisognosi; non conoscono fatica, non cercano riposo, perché sanno quanto siano importanti questi tempi, sanno che sono grandi ed unici.

Vi sono altri figli che sono ben incamminati, ma ancora manca molto per essere come dovrebbero. Chiedo a costoro di fare ogni sforzo, il massimo sforzo per raggiungere, in fretta, il traguardo, perché il tempo non c’è, figli cari. Mai, come in questo momento, posso dire che il tempo non c’è.

Avete una Mamma in Cielo, pronta ad accorrere vicino a ciascuno di voi. Fateci conto, chiedete pure e vi sarà dato. Siate umili: non ritenetevi già arrivati, se invece state ancora, miseramente, arrancando.

Io voglio aiutare il figlio che me lo chiede; dite così: “Mamma, Mamma, voglio procedere in fretta, ma sono debole. Aiutami, consigliami, non lasciarmi indietro; farò tutto ciò che mi dici, obbedirò, docile, alle tue parole! Aiutami, ti prego!” Dite così, piccoli miei, Dio mi concederà di correre vicino a ciascuno ed aiutarlo.

Gesù ama gli umili, ma distoglie lo sguardo dai superbi, non avrà misericordia verso coloro che non l’hanno avuta nei confronti del proprio prossimo.

Siate pieni di amore reciproco, siate generosi, piccoli, e godrete delle più grandi delizie, presto, presto, assai presto!

Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima