Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

25.11.96

 

 

Eletti, amici cari, guardatevi intorno, osservate i segni e riflettete: il giorno, che passa rapido, vi deve far pensare che la grande gioia per voi è tanto vicina. Tutto ciò che accade vi parla di una meta ormai imminente; camminate verso di essa, giulivi ed esultanti. Gioia ho promesso, grande gioia ho preparato per i miei fedeli. Nulla vi mancherà, piccoli cari; sappiate solo conquistarvi, giorno dopo giorno, ciò che desiderate, ardentemente. Conosco la vostra vita: so che poco avete goduto e molto sofferto. Anche in questo momento il godimento è del cuore che attende me; tutt’intorno ci sono pena ed angoscia. Così è, perché molti sono ancora gli uomini che vagano lontano dal mio Cuore: chi non ama me, chi non segue me non può che fare scelte contro di me e contro il prossimo. Miei eletti, state attenti a ciò che operate, riflettete, bene, prima di compiere qualsiasi azione: il male, che fate al prossimo, anche per superficialità, sarà tenuto in considerazione nel momento del giudizio. Restate uniti a me nel cuore sia nel momento gioioso sia in quello della tribolazione: la vostra gioia sia anche la mia gioia e donate a me la vostra tribolazione. Vivetela insieme a me ed Io vi consolerò, allevierò il tormento, raccoglierò ogni sospiro ed ogni lacrima e tutto diverrà merito.

 

 

Sposa mia, ogni uomo può essere felice nella misura in cui lo desidera. Sì, amata, questo è il dono che voglio fare a partire da subito a tutto il genere umano. Dico ad ogni uomo della terra: offrimi il tuo essere, non tenere alcunché per te, dona a me ogni anelito e poi chiedimi quello che desideri; la risposta mai mancherà e sarà tale da lasciarti pienamente soddisfatto, nel tempo opportuno.

Sì, amata sposa, ognuno lo deve ben capire: i miei tempi non sono i vostri tempi; occorre attendere che si compiano i miei per avere ciò che desiderate. Ora chiedete, ora bussate ed attendete con viva speranza, con ferma fiducia; dopo godrete e sorriderete, vedendo la piena realizzazione di ogni cosa.

Voi ora penate nel travaglio quotidiano, ma già nel cuore pregustate le gioie che verranno. Vi dico di proseguire in tal modo e chiedermi, fiduciosamente, ciò che volete per i vostri cari, per i fratelli, vicini e lontani, anche per voi stessi. Non parlate ad un Dio lontano, lontano, ma ad un Dio che è vicino a voi, che non potete ancora vedere, ma che è proprio accanto a voi.

Miei amati, vedrete il mio volto, sì: presto vedrete il mio volto e sarete raggianti. Vi state preparando a questa grande festa proprio in questo tempo. Se le pene sono presenti, esse vengono attenuate da questa speranza; se il dolore si affaccia, già sapete che sarà di breve durata. Così avviene per voi. Così volevo che avvenisse in questo tempo per ogni uomo della terra.

Guardatevi bene intorno: quale uomo che mi ha respinto, per la propria, grande, insipienza, è felice? Chi può essere felice senza di me? Quale speranza lo può sostenere? Se si guarda intorno, vede solo tristezza, se si guarda dentro, vede solo squallore, se scruta il Cielo, lo vede minaccioso, se pensa al presente, prova amarezza, se al futuro, angoscia profonda!

Cosa è l’uomo senza Dio?  Cosa può avere, se non cerca la luce dall’unica fonte, dalla quale proviene?

Sposa mia amata, com’è insipiente colui che, potendo avere tutto, rinuncia a tutto, che, potendo avere la felicità, se la lascia sfuggire per non più ritrovarla! 

Così accade per molti uomini oggi. Ebbene, sposa amata, Io, Io, Dio, non ho ancora ritirato la mia mano e voglio donare, voglio offrire, voglio porgere anche agli insipienti; basta che chiedano, basta che supplichino: il mio Cuore, aperto, è pronto ad offrire. Vedi come, rapido, voli questo tempo; ebbene, ognuno ne colga il significato. Dono ciò che serve all’uomo, dono quello che può aiutare, ancora, a rialzarsi dalla sua miseria.

Sposa amata, come vorrei già venire, come vorrei scendere sulla terra questa stessa notte per dare sollievo e gioia a voi, dolci creature, che vegliate per adorarmi, che vegliate per supplicarmi, che vegliate per intercedere! Vorrei scendere, visibilmente, e farvi tirare il grande sospiro di sollievo.

Questo voi desiderate, questo anche Io desidero, eletti; se però così facessi, quanti troverei pronti ad accogliermi, quanti col cuore pieno di entusiasmo? Voi, solo voi, amati; ma che accadrebbe ai lontani, ai superficiali, agli indecisi? Per costoro la mia venuta sarebbe dolore e pena, perché chi non si è preparato a sostenere un esame non è in grado di superarlo. Ebbene, voglio dare ancora qualche stilla di tempo a tutti i bisognosi per riflettere. Ognuno capisca ciò che sta accadendo.

La Chiesa si sta preparando al grande tripudio, ma anche alla terribile prova; l’Umanità intera si sta preparando alla più grande gioia, ma anche alla, conclusiva, resa dei conti. L’esame verterà sulla carità, sull’amore, lo sapete. Ognuno ne prenda piena coscienza.

Vi dico: amatevi, figli cari, amatevi dal profondo del cuore e state fra voi per consigliarvi, per confortarvi di ogni pena. State fra voi per consigliarvi, ma anche per pregare uniti, per intercedere, per adorare, per ascoltare la mia parola e prendere il mio corpo Santissimo.

Il mondo, sposa amata, si sta allontanando da me. Dono ancora molte possibilità; ma vedo che poche ne coglie. Voglio lasciare ancora i canali a disposizione, voglio ancora concedere le mie grazie; per amore di pochi, godranno ancora molti, ma non a lungo, sposa mia, non a lungo.

Voglio che la mia voce sia ben chiara, voglio che nessuno possa dire di non averla sentita.

Chiamo, amata, chiamo, diletta, perché il mio Cuore è colmo d’Amore. Chi ha orecchi ascolti la mia voce. Chi ha cuore colga il dolce richiamo. Questa volta vengo sulla terra come Re e Sovrano, ma anche come giudice perfetto! Sono Dio d’immenso Amore, ma anche di perfetta giustizia. Vedetemi così, figli cari. Nessuno pensi a me come ad un Re solo d’Amore e di misericordia, nessuno solo come giudice rigoroso; considerate entrambi gli aspetti.

Camminate per la strada che vi ho ben illuminato, piccoli amati: godrete e sarete nella gioia piena.

Sposa amata, offrimi ogni attimo di questo, nuovo, giorno. Supplica per i lontani ed adorami per offrirmi gioia tra tanto squallore. Ti faccio partecipe del mio dolore solo un poco, sposa amata; condividilo con me: non sarà senza merito anche questo tuo sacrificio.

Ti amo. Attendi con gioia la mia, piena, rivelazione.

                                                                                  Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

25.11.96

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Miei cari, piccoli del mio Cuore, nella gioia siate di Gesù, nel dolore siate di Gesù, sempre siate suoi. Piegatevi davanti alla sua Maestà, quando non capite ciò che sta accadendo, obbedite, anche quando non comprendete la sua logica: non sapete, cari, quello che Dio vuole da voi. Egli raramente lo rivela in anticipo. Potrebbero essere solo delizie quelle che vi vuole offrire; gioite allora, godete e siate lieti. Potrebbero essere solo gioie del cuore quelle che vi riserva, sempre più grandi, fino alla conclusione. Potrebbero però essere anche dolori e pene, perché col dolore dei giusti egli vuole salvare i più miseri.

Non tremate, piccoli, se questo vi dico. In ogni caso, ciò che proviene dal suo Amore è sempre benedizione. Consideratelo tale, anche se il tormento vi fa versare lacrime silenziose.

Di nulla preoccupatevi; abbracciate la vostra croce dietro di lui e mai temete: egli vi guarda, egli vi sorride, egli vi accarezza, dolcemente. Sia quello sguardo gioia immensa, sia quel sorriso sollievo soave, sia la carezza compenso adeguato a dissolvere qualsiasi pena.

Pensate che Gesù vi lascerà soli, se tribolerete per lui? No, amati, mai accadrà questo: gioia vi ha promesso, gioia vi darà; immensa gioia vi ha promesso e non mancherà certo di offrirvela.

Ora sarà intensa soddisfazione del cuore, al pensiero che servite un tale Padrone; poi, sarà esultanza completa, quando scoccheranno i tempi di Dio.

Pregate, figli cari! Pregate anche per coloro che soffrono, innocenti, perché sappiano capire l’intrinseco significato del dolore e lo offrano tutto a colui che tanto ha patito per loro, per ciascuno di loro, per strapparli ad un destino di morte. Gesù ha pagato prima, ha pagato un prezzo salatissimo per il riscatto dell’intera Umanità di ogni tempo. Voi siate tutti suoi e prendete con gioia quello che il Santissimo vi porge: se è gioia ringraziate per la gioia; se è dolore, ringraziate per esso senza chiedere nulla, senza ribellarvi. Io vi sono accanto. State lieti e state sereni: può la mamma abbandonare il suo piccolo, quando egli ne ha bisogno?

Io sono la Mamma, che Gesù vi ha dato, ed assolvo con immenso Amore al mio compito.

Venite a me, piccoli cari! Venite, amati figli: Io mi prendo cura, affettuosa, di ciascuno di voi.

Sapeste quanto siete amati! Ciascuno di voi è unico. Ciascuno di voi si senta unico. Non è diviso il mio Amore: ciascuno di voi non ne ha solo un pezzettino minuscolo, come alcuni pensano; ciascuno l’ha tutto intero, immenso, infinito.

Vi chiedete: “Come è possibile?” Questi sono i miracoli dell’Amore Divino. Qualunque sia la vostra situazione, siate sereni e guardate al futuro con gioiosa speranza. Ve lo dico e ve lo ripeto: la felicità sconfinata è il vostro destino; seguite Dio, docili alle sue Leggi, e godrete con lui per un tempo senza tempo. Ecco quello che vi suggerisce di fare oggi la vostra Mamma: pregate, intensamente, perché gli innocenti che soffrono non induriscano il cuore, a causa del dolore, ma lo offrano tutto a colui che solo sa mettere a frutto ogni palpito umano.

Venite qui attorno a me: voglio posare la mia mano sul vostro, dolce, capo, specialmente su quello dei più sofferenti, dei delusi, dei malinconici.

A presto, figli amati. A presto, fedeli amici di Dio.

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima